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L’eredità del Beato Don Pino Puglisi: incontro con Don Guido Colombo all’Arciconfraternita di S. M. Odigitria

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Presso l’Arciconfraternita di S. M. Odigitria, la chiesa dei siciliani a Roma, si è tenuto un incontro speciale dedicato al Beato Don Pino Puglisi. L’evento ha visto la partecipazione del giornalista e religioso Don Guido Colombo Ssp, che ha condiviso riflessioni sulla vita e l’eredità di Don Puglisi. L’incontro ha offerto un’opportunità unica per riflettere sulla figura del sacerdote e educatore italiano, ucciso brutalmente dalla mafia nel 1993 a Palermo.

Nato nel quartiere Brancaccio di Palermo, Pino Puglisi iniziò il suo cammino verso il sacerdozio entrando in seminario all’età di soli 16 anni. Dopo essere stato ordinato nel 1960, Don Puglisi prestò servizio come parroco in diversi paesi e quartieri di Palermo, ma fu nel rione Brancaccio che la sua opera raggiunse l’apice.

In una dell roccaforti dei clan mafiosi palermitani, Don Puglisi si dedicò con passione e determinazione alla lotta contro la criminalità organizzata, mettendo in atto un’opera straordinaria per sottrarre i giovani dall’influenza nefasta della mafia. La sua opera antimafia, tuttavia, infastidì i boss locali, che decisero di mettere fine alla sua vita nel 1993, il giorno stesso del suo compleanno.

La giustizia, infine, prevalse e nel 1997 i suoi assassini furono assicurati alla Giustizia, grazie anche alla collaborazione di uno degli esecutori materiali dell’omicidio, che decise di collaborare con le autorità.

Il messaggio di speranza e opposizione alla mafia portato avanti da Don Puglisi si diffuse rapidamente, ispirando un movimento di cambiamento nella società italiana. Nel 1999, fu avviato il processo di beatificazione, che si concluse nel 2013 quando papa Francesco proclamò Don Pino Puglisi beato, riconoscendolo come il primo martire della mafia nella storia della Chiesa cattolica.

La figura di Don Puglisi viene ricordata come un esempio di fede e impegno civile contro la criminalità organizzata. La sua eredità continua a vivere nel cuore di Palermo e oltre, stimolando la lotta contro la mafia e promuovendo un cambiamento sociale più ampio. Le sue spoglie riposano nella cattedrale di Palermo, dove fedeli e visitatori possono rendere omaggio a questo eroe moderno.

Durante l’incontro all’Arciconfraternita di S. M. Odigitria, Primicerio Mons. Renzo Giuliano, Don Guido Colombo ha sottolineato l’importanza di seguire l’esempio di Don Puglisi nel combattere la mafia e promuovere la giustizia sociale. Ha evidenziato come la memoria di questo martire sia un faro di speranza per coloro che lottano per un’Italia libera dalla criminalità organizzata.

L’incontro si è concluso con una Santa Messa, di preghiera e riflessione,celebrata dallo stesso Padre Guido Colombo.

La Tazzina della Legalità: domani la presentazione del libro alla Camera dei Deputati

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La Camera dei Deputati si prepara ad ospitare un evento straordinario il 25 ottobre 2022: la presentazione del libro “La Tazzina della Legalità”. Quest’opera, frutto della collaborazione di oltre 80 autori, è un importante passo verso la promozione della cultura della legalità e della lotta contro l’illegalità e la violenza.

L’idea di questo libro è nata in seguito a un attentato intimidatorio che ha colpito l’azienda Guglielmo Caffè, situata in Calabria. Questo vile atto ha scosso la comunità e ha spinto diverse personalità, provenienti da diversi ambiti professionali, a unirsi per contrastare la cultura dell’illegalità diffusa in molte parti del paese.

“La Tazzina della Legalità” si propone di sensibilizzare il pubblico su questo tema cruciale attraverso una raccolta di contributi che spaziano dalle esperienze personali alle analisi sistematiche. Gli autori, tra cui spiccano nomi come Klaus Davi e Mauro Bruno Belsito, offrono una prospettiva variegata e approfondita sulla realtà dell’illegalità e sulla necessità di combatterla.

L’iniziativa è promossa da Sergio Gaglianese, rappresentante di Confassociazioni Real Estate, che ha lavorato instancabilmente per coinvolgere le istituzioni, gli autori e i sostenitori dell’iniziativa. La scelta di ospitare la presentazione del libro presso la Camera dei Deputati è simbolica e sottolinea l’impegno delle istituzioni nel promuovere la legalità e sostenere le iniziative che la favoriscono.

Oltre a sensibilizzare il pubblico, il libro ha un obiettivo concreto: i proventi derivanti dalla sua vendita saranno destinati a finanziare borse di studio per i giovani che vivono in aree problematiche. Questa scelta mira a offrire opportunità di crescita e sviluppo ai giovani che spesso si trovano a lottare contro le difficoltà legate all’illegalità e alla mancanza di prospettive.

All’evento di presentazione del libro “La Tazzina della Legalità” sono attesi numerosi rappresentanti istituzionali che hanno abbracciato l’iniziativa e si sono impegnati a sostenere la lotta contro l’illegalità. Insieme a loro, saranno presenti anche i sostenitori dell’iniziativa, persone e organizzazioni che credono nella forza del cambiamento e nella possibilità di costruire una società più giusta e rispettosa delle leggi.

Questa presentazione non sarà solo un evento di promozione del libro, ma anche un momento di riflessione collettiva sulle sfide che affrontiamo come società e sulle azioni che possiamo intraprendere per costruire un futuro migliore. “La Tazzina della Legalità” si prefigura come uno strumento di cambiamento, capace di ispirare e mobilitare le persone verso una cultura della legalità sempre più diffusa e radicata nel nostro paese.

Questo libro rappresenta un passo avanti nella lotta contro l’illegalità e la violenza. La sua presentazione alla Camera dei Deputati è un segnale forte che indica la volontà di unire forze e promuovere un cambiamento reale. “La Tazzina della Legalità” è un invito a tutti a prendere parte a questa importante battaglia, affinché un giorno la legalità e il rispetto delle regole siano valori indiscussi e condivisi da tutti.

La scomparsa del Banco di Napoli: presentato il libro di Andrea Rey

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Nel Museo di Napoli si è tenuto un evento di presentazione del libro “La scomparsa del Banco di Napoli” di Andrea Rey. L’occasione ha consentito ai partecipanti di esplorare la storia e la controversa soppressione di una delle più antiche e prestigiose istituzioni finanziarie d’Italia.

Il Banco di Napoli, con oltre cinquecento anni di attività, ha rappresentato a lungo un pilastro dell’economia campana e nazionale. Il libro di Andrea Rey, attraverso una ricerca storica accurata, narra le tappe fondamentali della sua storia e mette in luce la sua scomparsa, definita dagli esperti come “cinica”.

All’evento, scaturito nelle intenzioni di Paolo Pantani, fautore di quest’incontro, anche come omaggio al Museo ed al suo artefice, hanno preso parte relatori illustri, tra cui Adriano Giannola, Presidente della SVIMEZ (Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno), Fulvio Bonavitacola, Vice Presidente della Regione Campania, Pietro Spirito, docente presso l’Università Mercatorum, e Aldo Pace, primo Direttore Generale della Fondazione Banco di Napoli. La presenza di queste personalità ha arricchito il dibattito e ha permesso di analizzare l’impatto della scomparsa del Banco di Napoli da diverse prospettive.

Durante l’incontro, i relatori hanno ripercorso la lunga storia del Banco di Napoli, sottolineando il suo ruolo cruciale nell’economia e nella società della regione. Hanno evidenziato come l’istituzione abbia sostenuto lo sviluppo di progetti infrastrutturali, finanziato imprese e agevolato l’accesso al credito per le famiglie nel corso dei secoli.

Tuttavia, il libro di Rey rivela un capitolo oscuro della storia del Banco di Napoli: la sua soppressione avvenuta nel 2016. Questo evento ha suscitato grande indignazione nella popolazione campana in generale. La decisione di chiudere una banca storica, con le sue competenze e il suo patrimonio, è stata oggetto di ampie critiche.

I relatori, in sintonia con il messaggio del libro, hanno denunciato l’operazione come un atto “cinico” perpetrato a scapito della comunità. Hanno sottolineato l’importanza di preservare la memoria e la tradizione del Banco di Napoli, non solo per onorare il suo passato glorioso, ma anche per trarne insegnamenti preziosi per il futuro.

La scelta di tenere l’evento nel Museo di Napoli ha un significato simbolico importante. Il museo, nella sua funzione di custode della storia e della cultura della città, ha voluto rendere omaggio al Banco di Napoli, di cui è stato un sostenitore attivo nel corso degli anni. L’associazione tra il luogo dell’evento e il tema trattato ha creato un’atmosfera di profondo rispetto e consapevolezza dell’eredità storica lasciata dal Banco di Napoli alla comunità.

L’Arciconfraternita di S. Maria Odigitria celebra il Beato Pino Puglisi

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L’Arciconfraternita dell’Odigitria, guidata dal Primicerio Mons. Renzo Giuliano, si prepara ad ospitare una serata speciale per celebrare la figura del Beato Pino Puglisi. L’evento si terrà venerdì 20 ottobre presso la sede dell’Arciconfraternita in via del Tritone 82, a Roma, e sarà un’occasione per riflettere sull’eroismo e la dedizione di questo sacerdote coraggioso.

La serata prenderà il via alle ore 18:30 con la presentazione del Beato Pino Puglisi, a cura di Padre Guido Colombo. Padre Colombo, con la sua esperienza e conoscenza, guiderà il pubblico attraverso la vita e le gesta del Beato Puglisi. Sarà un momento emozionante per conoscere meglio la sua missione di contrasto alla mafia e di promozione della giustizia sociale.

Successivamente, alle ore 19:00, si svolgerà la Celebrazione Eucaristica presieduta dallo stesso Padre Guido Colombo. Durante la messa, si pregherà per l’anima del Beato Pino Puglisi e si rifletterà sul suo straordinario esempio di fede e sacrificio al servizio degli altri. Sarà un momento di profonda spiritualità e comunione per tutti i partecipanti.

Il Beato Pino Puglisi è stato un sacerdote coraggioso e determinato che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia e all’aiuto dei più vulnerabili. La sua testimonianza di amore e impegno per il bene comune continua ad ispirare e toccare i cuori di molte persone in tutto il mondo.

Al Museo di Napoli si presenta il libro di Andrea Rey sulla scomparsa del Banco di Napoli

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Nella splendida cornice del Museo di Napoli – Collezione Bonelli (Piazzetta San Gennaro a Materdei n. 3), presso la sede della Fondazione Casa dello Scugnizzo si presenta il libro “La scomparsa del Banco di Napoli” (edito da Editoriale Scientifica) di Andrea Rey.

A fare gli onori di casa il direttore del Museo di Napoli, Gaetano Bonelli, che da oltre 30 anni cura questa preziosa collezione, divisa in 20 aree tematiche e in continua evoluzione grazie all’opera del suo fondatore. Alla presentazione del libro, oltre all’autore, intervengono: Adriano Giannola (presidente della Svimez), Aldo Pace (ex direttore generale della Fondazione Banco di Napoli), Pietro Spirito (docente di Management delle infrastrutture presso l’Università Mercatorum), Alfredo De Dominicis (direttore responsabile di Editoriale Scientifica), Paolo Pantani (giornalista, primo presidente e socio fondatore di Acli Beni Culturali).

L’appuntamento è per venerdì 20 ottobre alle ore 16.

“Venerdì 13” e la sfortuna

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“Venerdì 13” è sinonimo di sfortuna in tanti paesi. La giornata del venerdì e il numero 13 combinati insieme avrebbero un effetto avverso, innescando spesso la scaramanzia. La superstizione secondo cui questo giorno sarebbe nefasto è in voga in tante nazioni sia anglosassoni che latine. L’idea che la giornata sia portatrice di cattivi auspicii è talmente forte che il numero 13 è stato eliminato dalle file di sedili sugli aerei di linea.

Da dove deriva questa credenza popolare?

Da un punto di vista storico, l’unico episodio degno di nota avvenne proprio un venerdì di ottobre. Dopo sette secoli, ricordiamo ancora che venerdì 13 ottobre 1307 il re di Francia Filippo IV “Il bello” ordinò l’arresto dei cavalieri templari. Appartenevano ad un potente ordine religioso e militare, creato in Terra Santa nel 1120. I templari furono incarcerati con accuse gravi per l’epoca, ma l’obiettivo della corte di Francia era forse l’ingente patrimonio del sodalizio. L’ordine dei templari fu poi soppresso dal Papa, ma la fama di quei cavalieri è ancora viva. Esistono ancora oggi molte leggende che coinvolgono i templari. Esiste un legame tra i Templari e la superstizione del venerdì 13? Non saprei. La verità rimane spesso oscura, ma tenderei ad escludere una relazione tra venerdì 13 e i templari. Il motivo è semplice: esistono connessioni tra il venerdì e il 13 già prima del 1307.

Si pensi che già nella mitologia scandinava il 13 porta sfortuna: in origine c’erano 12 semidei. Quando poi arrivò il tredicesimo, Loki, gli uomini scoprirono la sua crudeltà. Da qui, in quelle terre, il 13 è divenuto segno di malaugurio.

Il legame tra il numero 13 e la sfortuna è documentato anche nell’Antica Grecia. Lo storico greco Diodoro Siculo (I secolo a. C.) narra che Filippo II (IV secolo a. C.), re di Macedonia e padre di Alessandro Magno, fu ucciso da una guardia del corpo, dopo aver fatto inserire una sua statua accanto a quelle delle 12 divinità dell’Olimpo. La sua la morte sarebbe stata la conseguenza di questo “sgarbo” agli dei.

La diffidenza verso il 13 risalirebbe addirittura agli assiro-babilonesi, che, secondo antiche valutazioni astrologiche, ritenevano il 12 un numero sacro perché agevolmente divisibile. Proprio perché il 13 viene dopo il 12 avrebbe dato a questo numero la fama di porta sfortuna. In molte culture il numero 12 è storicamente associato alla completezza (ci sono 12 mesi e 12 segni zodiacali, 12 le fatiche di Ercole, come le divinità dell’Olimpo o le tribù di Israele, solo per fare alcuni esempi). Il 13, come numero successivo, ha una lunga storia quale segno di sfortuna.

Le attribuzioni nefaste del venerdì 13 troverebbero riscontro anche nella tradizione biblica: nell’Ultima Cena il tredicesimo commensale fu Giuda, l’apostolo traditore. Inoltre Gesù fu crocifisso di venerdì. Si narra che fosse un venerdì anche il giorno in cui Eva diede ad Adamo la fatidica mela, così come il giorno in cui Caino uccise suo fratello Abele.

Ovviamente una spiegazione razionale agli effetti del venerdì 13 non esiste. Questa chiara superstizione ha tuttavia conseguenze concrete: oltre la citata mancanza della fila 13 sugli aerei, negli Stati Uniti si evita di chiamare con il suo nome il 13° piano dei palazzi; si passa così dal 12° al 14° piano, come si nota anche negli ascensori.

La combinazione “venerdì 13” capita almeno una volta all’anno, con un massimo di tre. Il ospita due venerdì 13: uno a marzo e uno a novembre.

Nella nostra Italia, il 17 è ritenuto più “pericoloso” del 13. Nella smorfia napoletana il 17 equivale alla “disgrazia”. Già in Grecia il numero non era amato dai matematici perché intermedio al 16 e al 18, ideali nello studio dei quadrilateri. Anche nell’Antica Roma il 17 non era gradito: sulle tombe era scritto VIXI (“vissi”), anagramma di XVII. Opinione diametralmente opposta esiste in Israele, dove il 17 porta fortuna, perché, nella cabbala ebraica, il 17 è la somma di têt (9), waw (6) e bêth (2) che portano alla parola tôv “buono, bene”.

In tema di superstizione, Benedetto Croce, il filosofo morto a Napoli nel 1952, diceva: “non è vero, ma prendo le mie precauzioni”. Questa frase fu poi ripresa dal grande Eduardo che soleva dire “Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male”. Il fratello Peppino De Filippo scrisse una commedia in tre atti dal titolo “Non è vero, ma ci credo”.

Quando a Benedetto Croce fu ricordato che era solito eseguire gesti scaramantici (‘fare le corna’), pur non essendo superstizioso (come aveva affermato), il grande pensatore rispose: ‘Ma no! Io non ho detto questo. Ho detto, invece, che il dubbio se credere o non credere alla iettatura è superato dal fatto che il rimedio contro la iettatura l’abbiamo sempre a portata di mano […]’.

Pensando oggi a Venerdì 13, potremmo forse tutti seguire il suo consiglio, “facendo le corna”?

Presentazione del libro di don Simone Caleffi: I rapporti tra il Papa e il Patriarca di Costantinopoli

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Il prossimo lunedì 23 ottobre alle ore 19, nella prestigiosa Sala conferenze del Pontificio Seminario Romano Maggiore, si terrà un evento su un tema di grande rilevanza per il mondo ecclesiastico. Si tratta della presentazione del libro scritto da don Simone Caleffi, dal titolo “I rapporti tra il Papa e il Patriarca di Costantinopoli (1964-1995) visti dalla ‘Civiltà Cattolica’ – L’ecumenismo come risposta alla scristianizzazione”.

L’autore, Don Simone Caleffi, è un esperto nel campo dell’ecclesiologia, con una licenza in Ecclesiologia presso la Pontificia Università Lateranense (PUL) e un dottorato in Teologia morale all’Accademia Alfonsiana. Attualmente, Caleffi è anche professore di Teologia presso la Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA).

Il libro affronta un tema di grande importanza per il dialogo ecumenico tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa: i rapporti tra il Papa e il Patriarca di Costantinopoli nel periodo compreso tra il 1964 e il 1995. Questo periodo storico è stato caratterizzato da diversi eventi significativi, come il Concilio Vaticano II e l’inizio del dialogo ecumenico tra le due Chiese.

La presentazione del libro sarà moderata dal giornalista dell’Osservatore Romano, Roberto Cetera. Durante l’evento, interverranno due importanti personalità ecclesiastiche: S.E. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, e S.E. Massimiliano Palinuro, Vicario apostolico di Istanbul.

Il libro si apre con una prefazione del Cardinale Angelo De Donatis, mentre la postfazione è stata curata da Padre Giancarlo Pani, rappresentante della casa editrice “taveditrice”.

La presentazione di questo libro rappresenta un momento di approfondimento e riflessione sulle relazioni tra il Papa e il Patriarca di Costantinopoli, con particolare attenzione al tema dell’ecumenismo come risposta alla scristianizzazione. Sarà un’occasione per comprendere meglio il cammino compiuto dalle due Chiese nel corso degli anni e per cogliere le sfide e le opportunità che si presentano nel cammino verso l’unità dei cristiani.

Evento online, Business Talk: Come Essere Competitivi per Fare Business negli Stati Uniti

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In un mondo sempre più globalizzato, molte aziende sono alla ricerca di opportunità di espansione oltre i confini nazionali. Gli Stati Uniti, con la loro economia prospera e il mercato dinamico, rappresentano una meta ambita per molte imprese che desiderano crescere e avere successo a livello internazionale. Tuttavia, entrare nel mercato americano può essere una sfida complessa che richiede una comprensione approfondita delle dinamiche e delle best practice locali.

Per aiutare le imprese a navigare attraverso il labirinto del business americano, è stato organizzato un webinar intitolato “Business Talk: Come Essere Competitivi per Fare Business negli Stati Uniti!” che si terrà online il prossimo 26 settembre. Questo evento online riunirà esperti di settore che condivideranno le loro conoscenze e le strategie vincenti per avere successo nel mercato statunitense.

Tra i relatori ci saranno Carmelo Cutuli, Presidente di Confassociazioni USA, Antonio Acunzo, CEO di MTW Group, Massimiliano D’Aurelio, Presidente di ITALYUS™ by MTW Group, e Stefano Potortì, Presidente di UK Confederation by Confassociazioni.

Durante il webinar, verranno affrontati diversi argomenti cruciali che sono fondamentali per il successo nel mercato statunitense. Uno di questi è l’importanza della Market, Competitive & Business Intelligence per conoscere il mercato e le opportunità di business. Gli esperti spiegheranno come raccogliere dati e informazioni preziose sul mercato americano e come utilizzarli per prendere decisioni strategiche e guidare il proprio business verso il successo.

Un altro argomento chiave sarà la matrice P.U.B. (Price, Unicity, Brand) per il Made in Italy nel mercato USA. Gli esperti esploreranno come il prezzo competitivo, l’unicità del prodotto e la costruzione di un marchio solido siano fattori cruciali per conquistare i consumatori americani e distinguersi dalla concorrenza. Inoltre, verrà analizzato l’utilizzo del Marketing Office USA come driver di posizionamento e crescita. Gli esperti discuteranno come un ufficio di marketing negli Stati Uniti possa essere un elemento chiave per raggiungere il target di mercato, creare consapevolezza del marchio e aumentare le vendite.

Durante l’evento, verrà anche esplorato il motivo per cui aprire una società negli Stati Uniti può offrire vantaggi significativi. Gli esperti forniranno informazioni sulle strutture legali e fiscali negli Stati Uniti e spiegheranno come una presenza fisica nel paese possa facilitare l’accesso alle opportunità commerciali e agevolare la crescita aziendale. Il webinar si concentrerà su Miami come porta d’ingresso preferenziale per il mercato americano e come trampolino per lo sviluppo del business nei mercati caraibici e dell’America Latina. Gli esperti condivideranno informazioni sulle opportunità commerciali nella regione e sulle strategie per coglierle al meglio.

L’evento “Business Talk: Come Essere Competitivi per Fare Business negli Stati Uniti!” promette di essere un’occasione unica per le imprese interessate a espandere le proprie attività negli Stati Uniti. Gli esperti forniranno una guida preziosa e concreta su come affrontare le sfide e sfruttare le opportunità nel mercato americano. I partecipanti avranno l’opportunità di fare domande direttamente agli esperti e di ricevere consigli personalizzati per il loro business.

Per partecipare: https://www.eventbrite.co.uk/e/business-talk-come-essere-competitivi-per-fare-business-negli-stati-uniti-tickets-717747511127

 

Seminario di Studi in Memoria del Magistrato Rosario Livatino: Riflessioni sul Diritto Urbanistico nella Regione Siciliana

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Si terrà il prossimo 21 settembre, presso l’Auditorium dell’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente, il Seminario di Studi in memoria del magistrato Rosario Livatino, organizzato dall’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana in collaborazione con la Commissione Tecnica Specialistica per le Autorizzazioni Ambientali.

Il seminario rappresenta un momento di riflessione e approfondimento sul tema del diritto urbanistico e delle sue implicazioni nella Regione Sicilia, in memoria del magistrato Rosario Livatino. Nell’occasione, saranno considerate le considerazioni a margine della tesi di perfezionamento in diritto urbanistico dello stesso Livatino, presentata presso l’Università degli Studi di Palermo.

L’evento, che si svolgerà sotto la presidenza del Prof. Maria Immordino e del Prof. Guido Corso, vedrà la partecipazione di illustri relatori e esperti del settore, tra cui l’On. Elena Pagana, Assessore al territorio e ambiente, l’Avv. Francesco Greco, Presidente del C.N.F., il Dott. Antonio Balsamo, sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione, il Prof. Giuseppe Trombino, docente di Urbanistica presso l’Università di Palermo, l’Arch. Rino Beringheli, direttore regionale dell’Urbanistica, e la Dott.ssa Patrizia Valenti, direttore regionale dell’Ambiente.

Il Prof. Gaetano Armao, esperto di diritto amministrativo presso l’Università di Palermo e Presidente della Commissione Tecnica Specialistica per le Autorizzazioni Ambientali, concluderà i lavori del seminario.

Nel ricordo del giudice-beato Rosario Livatino, una copia della sua tesi di perfezionamento in diritto urbanistico, discussa pochi mesi prima della sua tragica uccisione presso la Scuola di perfezionamento in diritto regionale dell’Università di Palermo, sarà collocata nella sala “A. Russo”, sede delle riunioni della Commissione Tecnica Specialistica per le Autorizzazioni Ambientali.

Il seminario si terrà il 21 settembre 2023, alle ore 9:30, presso l’Auditorium dell’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente, situato in Via Ugo la Malfa, n. 169, a Palermo.

Evento IMIT a Palermo. Sviluppo e crescita del territorio siciliano: la figura del Manager per l’internazionalizzazione

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Giovedì 15 giugno si terrà a Palermo, presso la sede di Confcommercio in via Emerico Amari 11, un incontro dedicato al ruolo dei manager per l’internazionalizzazione nella crescita delle imprese siciliane. L’evento, organizzato da IMIT (Italian Managers for International Trade) in collaborazione con Confcommercio Palermo, vuole promuovere la figura del manager export come motore per lo sviluppo del territorio.

Secondo recenti dati Istat, negli ultimi cinque anni la popolazione della Sicilia è diminuita da 5 milioni di persone agli attuali 4 milioni 790, con una perdita di circa 200 mila abitanti. A lasciare l’isola sono soprattutto i giovani più preparati e laureati, spinti dalla mancanza di opportunità di crescita. Nel rapporto Export 2022, SACE sollecita le imprese siciliane a una maggiore diversificazione geografica ed a un maggior ricorso a strumenti assicurativi e finanziari per crescere sui mercati esteri in sicurezza.

I manager per l’internazionalizzazione possono contribuire a rafforzare la cultura d’impresa orientandola a essere più competitiva sui mercati internazionali, rendendo il tessuto produttivo siciliano più dinamico e attrattivo per i giovani. L’associazione IMIT si presenta alla business community siciliana per promuovere la collaborazione tra aziende e professionisti export come chiave per crescere all’estero.

Il programma dell’evento prevede alle 16.00 il saluto di benvenuto di Fabio Gioia, vicepresidente di Confcommercio Palermo, e l’apertura dei lavori a cura di Andrea Bonardi, presidente di IMIT, e di Edmondo Tamajo, assessore alle Attività produttive della Regione Sicilia. Alle 16.30 Francesco Asso, professore di Storia del pensiero economico all’Università di Palermo, illustrerà lo stato e le prospettive dell’internazionalizzazione delle imprese siciliane.

Seguirà alle 16.40 una tavola rotonda sul ruolo del manager per l’internazionalizzazione come motore di crescita, con gli interventi di David Doninotti, segretario generale di IMIT, Giovanni Felice, presidente di Confimprese Palermo, Michele Sabatino, direttore generale di Euroconsult e manager per l’internazionalizzazione, Pierpaolo Drago, direttore commerciale della Ditta Drago Sebastiano, e Sebastiano Di Stefano, CFO e project manager del Parco scientifico e tecnologico della Sicilia. La tavola rotonda sarà moderata da Sandro Marsiglia e Marcella Uttaro, temporary manager per l’internazionalizzazione e soci IMIT.

Dopo il dibattito, alle 18.00 Andrea Bonardi, presidente di IMIT, trarrà le conclusioni dell’incontro. Seguirà un cocktail di networking per favorire lo scambio tra i partecipanti. L’evento rappresenta un’importante occasione per comprendere il ruolo cruciale dei manager per l’internazionalizzazione nel rilancio dell’economia siciliana e nella creazione di opportunità per i giovani nella propria terra.

Redazione
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