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CULTURA - page 3

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

PLEASE, TOUCH! – Danza Contemporanea a Roma

FUORI PROGRAMMA 2024
festival internazionale di danza contemporanea
IX edizione
PLEASE, TOUCH!
21 Giugno – 5 Luglio
Teatro Biblioteca Quarticciolo | Parco Tor Tre Teste Alessandrino
Teatro India | Laboratori dei Cerchi
ROMA
Spettacoli, progetti speciali, laboratori, residenze, incontri

LÉO LÉRUS_COMPAGNIE ZIMARÈL

Dal mondo:
Bassam Abou Diab (Libano)
Brigel Gjoka&Rauf “Rubberlegz” Yasit/ Sadler’s Wells (Albania/Usa/Uk)
Asier Zabaleta/Ertza (Mozambico) | Cie Linga (Svizzera)
Léo Lérus/Compagnie Zimarèl (Guadalupa)
Amos Ben-Tal/Off Projects (Paesi Bassi)
Frantics Dance Company (Germania) | Graham Feeny (Usa)
Chey Jurado&Javito Mario (Spagna)

Dall’italia:
Adriana Borriello&Thierry De Mey
Michele Di Stefano E Lorenzo Bianchi Hoesch/Mk
Salvo Lombardo/Chiasma
Valerio Sirna&Leonardo Delogu/Dom- | Aristide Rontini/Nexus Flavia Zaganelli

Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE

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PREVENDITE

Picnic immersi nel buio notturno e ricordi di isole caraibiche, danze teleguidate e inedite vedute urbane. Protesta politica e rivendicazione della dimensione erotica. Indagini sulla percezione del tempo e discese nell’inconscio. Foreste di bambù e territori periferici. È l’arte che trasforma gli spazi, sono le meraviglie che accadono inaspettate, “fuori programma”.

Franctis Dance Company

Giunto alla sua IX edizione, torna dal 21 giugno al 5 luglio Fuori Programma, il festival internazionale di danza contemporanea dell’estate Capitolina con la direzione artistica di Valentina Marini.

Il festival è prodotto da E.D.A, sostenuto dal Ministero della Cultura, promosso da Roma Capitale nell’ambito di “Estate Romana 2023-2024” e realizzato in collaborazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Teatro Biblioteca Quarticciolo e Teatro dell’Opera di Roma Capitale.

Con artisti provenienti dal Libano, Albania, Mozambico, Svizzera, Guadalupa, Olanda, Stati Uniti e Germania, oltre che dall’Italia, due intense settimane di performance outdoor che attraversano Roma alla luce del tramonto, fra il Teatro India, il Teatro Biblioteca Quarticciolo, il Parco Tor Tre Teste e i Laboratori dei Cerchi.

16 spettacoli di cui 1 prima assoluta, 3 prime nazionali e 2 prime romane; 3 progetti speciali ideati appositamente per il Festival, 3 workshop, 2 residenze e 2 incontri. Questi i numeri di un’edizione che invita a fare i conti con le grandi questioni del mondo contemporaneo: Please, Touch! è infatti il titolo scelto per il 2024, una chiamata ad abbandonare la prudenza per “mettere le mani” sulle complesse e spesso drammatiche tematiche che segnano il nostro presente. “Il senso del tatto evoca la fisicità della danza, il desiderio di accorciare le distanze fra costrutti ideologici e persone, tra fatti e pensieri, per affondare nella materia dei corpi una relazionalità regolata dal sentire, prima ancora del capire. Il ritirarsi di questo scarto non è tuttavia un effetto regressivo di passare il comando ai pensieri veloci. Al contrario è il tentativo di soffiare umanità laddove abusi di potere, aggressioni e narrazioni distorte plasmano le sensibilità” afferma la direttrice artistica Valentina Marini

OTEMPODIZ_ASIERTXIKI ZABALETA

Dalla funzione dell’arte nel movimento di protesta libanese  su cui riflette il coreografo Bassam Abou Diab, che apre il programma con il primo dei progetti speciali (anticipato da un laboratorio sulle danze tradizionali del Libano), alla danza come strumento politico per superare ogni barriera nel lavoro dell’artista curdo Rauf “RubberLegz” Yasit con l’albanese Brigel Gjoka e la collaborazione di William Forsythe. Dalla riflessione sulla diversa percezione e funzione del tempo nella cultura africana secondo lo sguardo del coreografo spagnolo Asier Zabaleta alla guida di un formazione di performer del Mozambico, alla saudade ambientalista di Léo Lérus con la Compagnie Zimarèl, in Prima Nazionale direttamente dall’Arcipelago di Guadalupa. Dal mosaico ipnotico creato da Amos Ben-Tal insieme al collettivo Off Projects, di stanza nei Paesi Bassi, alla danza dei Dervisci Rotanti che ispira il nuovo lavoro della celebre compagnia svizzera Linga. Dalla distopica discesa nell’inconscio della tedesca Frantics Dance Company alle altre due prime nazionali: quella dell’americano Graham Feeny, anche in residenza per alcuni giorni al festival, e quella degli spagnoli Chey Jurado e Javier M Salcedo che si muovono all’incrocio fra danza contemporanea, acrobatica e breakdance. 

Adriana Borriello

Poi, naturalmente, la folta truppa di artisti italiani, a partire da uno dei grandi nomi della scena coreutica nazionale, Adriana Borriello, al festival insieme al compositore, regista e artista visivo belga Thierry De Mey con due lavori, uno spettacolo e un’installazione, presentati entrambi in Prima Assoluta. Altra grande firma della scena italiana è mk che torna al festival con una nuova versione delle sue “vedute” urbane, pensata appositamente per Fuori Programma, così come l’altro progetto speciale, il “picnic sul ciglio della notte” firmato da DOM- (progetto di ricerca artistica di Valerio Sirna e Leonardo Delogu). C’è poi la danza “teleguidata” dal coreografo e artista multimediale Salvo Lombardo, che ripensa la corporeità come espressione dell’essere sociale; la coreografia con audio descrizione per facilitare l’accesso alla comunità cieca e ipovedente di Aristide Rontini che presenta una riflessione coreografica, ispirata da Marguerite Yourcenar, sul processo di coming out, oltre a tenere un incontro con il pubblico; e la ricerca attorno al Piacere e al corpo come presenza erotica nel mondo condotta dalla giovane performer Flavia Zaganelli, in residenza artistica a Fuori Programma 2024. 

A completare la programmazione, infine, il laboratorio sulle tecniche audiovisive per la narrazione dello spettacolo dal vivo a cura di Andrea Caramelli, il workshop su visione e critica condotto dalla testata Teatro e Critica e le esplorazioni urbane ideate dall’Associazione CentroCelle.

MK

Questo il densissimo ed eterogeneo programma della nuova edizione di un festival che dal 2016 a oggi si è distinto per la capacità di offrire una mappatura dei formati artistici più originali, bilanciando carriere longeve ed emergenti, nazionali ed internazionali, aggredendo il gap culturale tra periferia e centro con una programmazione diffusa nella città, per contribuire alla rigenerazione del tessuto comunitario ma anche per offrire ai flussi turistici la possibilità di percorrere itinerari cittadini diversi dalle road map tradizionali. Un festival che da sempre sostiene le creazioni degli artisti più giovani attraverso le residenze e incentiva l’ideazione di formati outdoor, capaci di riabitare in modo immersivo gli spazi prescelti attraverso la commissione o il riadattamento site specific degli spettacoli, snellendo gli ingombri degli allestimenti per enfatizzare le qualità proprie degli ambienti e l’espressività della luce naturale, in una prospettiva ecologica ed estetica.

CALENDARIO SPETTACOLI

22 giugno h19
Bassam Abou Diab
The Bee’s Path
Parco Tor Tre Teste Alessandrino
Progetto speciale per Fuori Programma Festival 2024

23 giugno h18.30 – 19.15 – 20 (tre repliche)
Michele Di Stefano e Lorenzo Bianchi Hoesch/Mk
Veduta > Roma
Laboratori dei Cerchi
Progetto speciale per Fuori Programma Festival 2024

25 giugno h18 
Flavia Zaganelli (in residenza al Teatro Biblioteca Quarticciolo dal 21 al 25 giugno)
Placebo Dances
– Prova aperta 
Teatro Biblioteca Quarticciolo

25 giugno h19.00
Salvo Lombardo/Chiasma
Let my body be! 
Parco Tor Tre Teste Alessandrino

25 giugno h20
Frantics Dance Company
Dystopian 
Parco Tor Tre Teste Alessandrino
Prima Regionale

26 giugno h18.30
DOM-
Darkness pic-nic (Prologo, Picnic, buio) 
Parco Tor Tre Teste Alessandrino
Progetto site-specific per Fuori Programma

28 giugno h19
Aristide Rontini/Nexus
Alexis 2.0
(spettacolo con audio-descrizione)
Parco Tor Tre Teste Alessandrino

28 giugno h19.30
Asier Zabaleta/ERTZA
Otempodiz

Parco Tor Tre Teste Alessandrino

28 giugno h20
Léo Lérus/Compagnie Zimarèl
Gounouj In Situ 

Parco Tor Tre Teste Alessandrino
Prima Nazionale

2 luglio h19.45
Graham Feeny (in residenza al Teatro Biblioteca Quarticciolo dal 26 al 30 giugno)
Home  – Prova aperta
Arena Teatro India
Prima Nazionale

2 luglio h20.15
Chey Jurado & Javito Mario
Samsara 
Arena Teatro India
Prima Nazionale

3 luglio h19.45
Brigel Gjoka & Rauf “RubberLegz” Yasit/Sadler’s Wells
Neighbours Part 1
Arena Teatro India
Prima Regionale

4 luglio h19.45
Katarzyna Gdaniec & Marco Cantalupo/Cie Linga
Semâ

Arena Teatro India
Prima Regionale

4 luglio h21
Adriana Borriello e Thierry De Mey/AB Dance Research
Tempo sospeso 
Sala B Teatro India
Prima Assoluta

5 luglio h18.30
Adriana Borriello e Thierry De Mey/AB Dance Research
Tempo Sospeso_walking through 
Sala B Teatro India
Prima Assoluta

5 luglio h19.45
Amos Ben-Tal/OFF Projects
Songs and Silences 
Arena Teatro India
Prima Nazionale

CALENDARIO LABORATORI

21 giugno h16 – 19
Dabke Fusion
Laboratorio condotto da Bassam Abou Diab
Progetto speciale per Fuori Programma Festival 2024
Teatro Biblioteca Quarticciolo

22 giugno – 5 luglio
Video storytelling 
Laboratorio di tecniche audiovisive per la narrazione dello spettacolo dal vivo a cura di Andrea Caramelli 
Teatro Biblioteca Quarticciolo e Teatro India

22 giugno – 5 luglio
Lo sguardo performativo
Workshop di visione e critica a cura di Teatro e Critica
Teatro Biblioteca Quarticciolo e Teatro India

CALENDARIO INCONTRI

22 giugno h17.30 e 28 giugno h18.30
Esplorazioni urbane a cura di Associazione CentroCelle

28 giugno h18
L’audiodescrizione nella danza
Incontro con Aristide Rontini
Teatro Biblioteca Quarticciolo

Info
fuoriprogramma.prenotazioni@gmail.com 
https://www.fuoriprogramma.com/ 
https://www.instagram.com/fuoriprogrammafestival/ 
https://www.facebook.com/fuoriprogrammafestival 

DSL*DIRE STRAITS LEGACY “4U WORLD TOUR 2024”

Roma, 15 aprile 2024 – ORE 21 | Unica data italiana
DSL*DIRE STRAITS LEGACY “4U WORLD TOUR 2024”
biglietti da € 36,50

Dopo il tutto esaurito della data dello scorso novembre, i Dire Straits Legacy tornano per un’esclusiva data italiana alla Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma. Keep Reading

La Realtà Aumentata dei Subsonica live a Roma

I Subsonica tornano sul palco con il loro nuovo tour, a sostegno dell’uscita del decimo album “Realtà Aumentata”. Un concerto che si conferma come un’esperienza immersiva e coinvolgente, dove la musica si intreccia con una profonda riflessione sulla realtà.

Il 2024 TOUR continua:

10 aprile – Bologna @ Unipol Arena
11 aprile – Firenze @ Nelson Mandela Forum
13 aprile – Torino @ Pala Alpitour

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Selmi: ritrovarci nell’attimo

Roma, Alcazar 7 aprile 2024

Selmi canta con una voce nuda, senza artefatti, roca, strillata, spezzata qua e là, che riesce a esprimere rabbia, disperazione, tristezza, sempre restando calma. Un apparente paradosso che invece è al contempo naif e pieno di saggezza e ha come effetto collaterale di commuovere immediatamente. Di rovesciarti addosso note e parole che diventano dense e ti trasportano altrove.

Giovanissimo, ha presentato ieri all’Alcazar, con un breve set composto da nove brani, il nuovo EP “PERDERCI NELL’ATTIMO” (Asian Fake /ADA Music Italy), uscito il 15 marzo.

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“MASTERPIECE: Sulle tracce della meraviglia” – La nuova Docu-serie di Raffaele Quattrone

Da domenica 7 aprile 2024, gli appassionati di documentari italiani avranno un nuovo appuntamento imperdibile con la serie “MASTERPIECE: Sulle tracce della meraviglia”. Ideata e diretta da Raffaele Quattrone, questa docu-serie promette di trasportare gli spettatori in un viaggio emozionante attraverso le opere più straordinarie dell’arte contemporanea internazionale.

Trasmessa su “Documentando, Archivio del documentario italiano”, ogni domenica alle 11, “MASTERPIECE” si propone di esplorare il mondo dell’arte con il coinvolgimento di numerosi importanti artisti provenienti da tutto il mondo quali Shirin Neshat, Imran Qureshi, Bertozzi & Casoni, Michelangelo Pistoletto, Vanessa Beecroft, Jeff Koons, Alberto Di Fabio, Mona Hatoum, Marinella Senatore e Anri Sala, scavando nelle loro storie, nei loro segreti e nel loro impatto sulla cultura e sulla società.

Il Creatore dietro le Quinte

Raffaele Quattrone, è un sociologo e curatore d’arte. Si divide tra Roma e Bologna e porta la sua visione unica e la sua passione per l’arte in questa serie, che rappresenta un viaggio alla scoperta dell’arte contemporanea internazionale e un omaggio alle meraviglie artistiche.

Un Viaggio Emozionante

“MASTERPIECE: Sulle tracce della meraviglia” trasporterà gli spettatori attraverso un percorso visivo che mescola linguaggio cinematografico, televisivo e documentaristico. La Docu-serie è composta da un primo episodio introduttivo – che anticipa le avventure dei protagonisti visibili nelle puntate successive, quali Stefano Paiano, Giulia Santullo, Arianna Sarghini e Carola Tangari – per un totale di 6 episodi.

L’anteprima delle puntate si svolge presso l’Hotel de la Ville, iconico palazzo settecentesco che svetta in cima a Trinità dei Monti, nel primo episodio i protagonisti raggiungono Rhinoceros, il Palazzo delle arti ideato da Alda Fendi e progettato da Jean Nouvel, con una vista spettacolare sul Palatino e sull’Arco di Giano restituito da Fendi alla città con l’illuminazione del premio Oscar Vittorio Storaro. Dal secondo episodio in poi il cast raggiunge la Real Academia de España, un iconico polo culturale posto sul Gianicolo con una vista mozzafiato sulla capitale, un luogo che da 150 anni è ancora oggi contemporaneo e continua ad ospitare operatori culturali internazionali, organizzando mostre, convegni e concerti con entrata gratuita. Un originale mix tra passato, presente e futuro.

Un Invito alla Meraviglia

“MASTERPIECE: Sulle tracce della meraviglia” rappresenta un’opportunità per gli spettatori di immergersi nell’arte contemporanea internazionale e di riscoprire il potere trasformativo dell’arte. Con la guida di Raffaele Quattrone, questa docu-serie promette di ispirare, educare e incantare il pubblico, invitandolo a contemplare la bellezza e la meraviglia che sono alla base dell’esperienza umana.
Non perdete l’appuntamento con “MASTERPIECE: Sulle tracce della meraviglia”, in onda ogni domenica alle 11 su “Documentando, Archivio del documentario italiano”.
Potrete accedere alla visione andando sul sito www.documentando.org oppure direttamente dall’app tramite smartphone e tablet.

Gazzelle al Palazzo dello Sport

Gazzelle, nome d’arte di Flavio Bruno Pardini, ritorna nella sua Roma, con ben tre serate tutte sold-out al Palazzo dello Sport, nell’ambito del suo nuovo tour “Dentro X Sempre”.

Il cantautore romano è reduce dalla sua prima partecipazione al Festival di Sanremo dove ha presentato il brano ‘Tutto qui’, canzone indie pop che racconta un’intensa storia d’amore, ambientata proprio nelle strade della capitale.

Il prossimo 11 aprile terza serata romana e poi il 16 maggio Gazzelle sarà all’Arena di Verona, anche qui una prima volta.

La scaletta del concerto
Fottuta canzone
Però
Vita Paranoia
Sbatti
Qualcosa che non va
Blu
Nmrpm
Non lo dire a nessuno
IDEM
Scusa
Settembre
Coprimi le spalle
Nero / Ora che ti guardo bene / Coltellata
Scintille
Meglio così
Sopra
Zucchero filato
Flavio
Smpp
Una canzone che non so
E pure…
La prima canzone d’amore
Punk
Tutta la vita
Quella te
Tutto qui
Destri
Non sei tu

La galleria delle immagini

“Look At Us” il nuovo singolo di Addict Ameba

Look At Us” è il secondo singolo estratto dal nuovo album di Addict Ameba, “Caosmosi”. Con base
a Milano ma con gli occhi e il cuore aperti verso il resto del mondo, Addict Ameba sono un collettivo
composto. da undici musicisti, ciascuno col suo diversissimo retroterra, dall’afro al punk
“Look At Us” vede il feat. dell’artista anglo-nigeriano Joshua Idehen, già voce di progetti del calibro di
Sons of Kemet e The Comet is Coming. La canzone si appoggia su una poesia dai molteplici livelli di
lettura; quasi fosse una preghiera, in cui il poeta si rivolge a un cielo a cui chiede di guardare
un’umanità dilaniata dalla guerra, dal neocolonialismo, dal collasso ambientale, dal maschilismo. La
speranza risiede in alcuni versi che indicano nella sofferenza – individuale e di specie – una via di
introspezione e riscatto, con un invito finale a essere protagonisti e cambiare questo tempo, prima che
lui cambi noi.

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Roberto Bettacchi
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