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TEATRO

TEATROSOPHIA – Torna l’improvvisazione teatrale

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/European Affairs/TEATRO by

STAGIONE 2023-2024

Via della Vetrina 7, Roma

https://www.teatrosophia.it/

Presenta

LES CONCIERGE

regia di Fulvio Maura

Si alterneranno in scena:

Emanuele Ceripa, Roberta Costantino, Silvia Cox, Annalisa Guarda, Marco Mancini, Marco Masi, Fulvio Maura,

Fabrizio Nicoletti, Francesco Parisi, Vittorio Rainone, Cinzia Zadro.

 Musiche eseguite dal vivo da

Gianluca Massetti.

 Dal 19 al 21 aprile 2024

 

Torna a Teatrosophia l’improvvisazione teatrale con la compagnia Evasione Teatrale che propone un nuovo format che si trasformerà in una commedia tragicomica… e porterà gli spettatori nel primo viaggio teatrale, con soggiorno in hotel, in cui l’avventura inizia dietro a una porta chiusa, e non al di fuori, promettendoci di esplorare con risate e sorprese quel caleidoscopio di vite che ci ospiterà in un hotel aperto solo per una notte, solo per noi.

 In un hotel prestigioso, qualcuno si prepara per il so primo turno di lavoro. 

 Inizia così una commedia tragicomica, che vedrà il nostro concierge affrontare una serie di situazioni surreali ed esilaranti durante la sua notte di debutto. 

Ogni storia, con regia e pathos diversi, aprirà le porte di una stanza di albergo per raccontarci le vite di chi vi soggiorna, momenti sorprendenti e incontri con ospiti eccentrici, problemi tecnici della stanza o anche situazioni imbarazzanti, durante le quali le concierge cercherà disperatamente di impressionare il suo direttore e di sopravvivere alla serata. Tu cosa faresti? 

 Lasciati coinvolgere da un giro di eventi bizzarri e aiutaci a mettere alla prova la resistenza e lo spirito del nostro concierge sul palco, scegliendo tra il cast chi sarà il concierge e come sarà la composizione delle stanze. 

E dopo ogni spettacolo il consueto aperitivo offerto dal teatro!

Info:

Teatrosophia – Via della Vetrina, 7 – Roma 00186

Orari:

Venerdì 19 Aprile ore 21.00/Sabato 20 Aprile ore 19.00/Domenica 21 Aprile ore 19.00

Biglietti:

Intero: Euro 14,00+5,00 per tessera associativa

Ridotto: Euro 10,00+5,00 per tessera associativa

Prenotazioni:

https://www.teatrosophia.it/index.php/le-stagioni/2023-2024?view=article&id=50&catid=9

info@teatrosophia.com – tel. 0668801089- 353 3925682

Parcheggio Multilivello

Via Bravaria,8 (Lungotevere San Gallo) – 00186 Roma (altezza Ponte Giuseppe Mazzini)

Edoardo Leo ci racconta una storia

in PHOTOGALLERY/TEATRO by

Edoardo Leo è in scena al Teatro Brancaccio fino al 14 aprile con Ti racconto una storia, un reading-spettacolo, con musiche di Jonis Bascir, che raccoglie appunti, suggestioni, letture e pensieri che l’attore e regista ha raccolto dall’inizio della sua carriera ad oggi. Vent’anni di appunti, ritagli, ricordi e risate, trasformati in uno spettacolo coinvolgente che cambia forma e contenuto ogni volta in base allo spazio e all’occasione. È uno spettacolo che fa sorridere e riflettere, che racconta spaccati di vita umana unendo parole e musica. Una riflessione su comicità e poesia per spiegare che, in fondo, non sono così lontane.

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Teatro Vittoria : RUMBA – L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/European Affairs/TEATRO by

 

RUMBA

L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato

di e con Ascanio Celestini

musiche di Gianluca Casadei

voce Agata Celestini
immagini dipinte Franco Biagioni
suono Andrea Pesce
luci Filip Marocchi
organizzazione Sara Severoni
produzione FabbricaFondazione Musica Per RomaTeatro Carcano
commissionato dal Comitato Nazionale Greccio 2023
in occasione dell’ottavo centenario del presepe di Francesco a Greccio, 1223 – 2023.
distribuzione Mismaonda
contributi allo Spettacolo dal Vivo per l’annualità 2023 della Regione Lazio
sostegno del Ministero della Cultura, tramite la Direzione Generale Spettacolo, per Progetto Speciale Teatro

Dal 9 al 14 aprile 2024

Francesco si chiama Giovanni.

Nasce da una madre francese quando il padre sta in Francia a vendere stoffe pregiate.

Così lo chiamano “francesco”, insomma un figlio francese che si legge tanti libri della letteratura cavalleresca.

Diventa cavaliere o vorrebbe diventarlo, va in guerra, ma finisce in galera.

Quando esce dal carcere deve ricostruire le case dei nobili che il popolo ha cacciato da Assisi e impara a fare il muratore. Così diventa il santo che impara a ricostruire la Chiesa di Dio in terra.

Ma perché Francesco ci affascina ancora dopo otto secoli? E dove lo troveremmo oggi? Tra i barboni che chiedono l’elemosina nel parcheggio di un supermercato? Tra i facchini africani che spostano pacchi in qualche grande magazzino della logistica?

Quante sono le stelle nel cielo? Così tante che non si possono contare.

Quante sono le stelle nel cielo? Comincia a contarle. Una, due, tre. Arrivi a cento, centocinquanta. Poi perdi il conto. Non si possono contare perché sono tante e stanno tutte sparpagliate”.

 

I PERSONAGGI

Il personaggio-narratore dello spettacolo entra in scena pronunciando queste parole.

Cosa sono le stelle per lui? Sono la scienza e la conoscenza dell’universo? La fede? La fascinazione per la natura? O l’intuizione di un giullare, così si definiva Francesco, che ha cantato tutte le creature dal sole all’acqua, dalla cicala alla sorella morte corporale?

Ma dov’è che cerca i suoi personaggi? Guarda in basso, nel parcheggio davanti alla finestra della sua casa popolare. I personaggi sono tanti e condividono lo stesso asfalto, la stessa condizione umana. Giobbe, magazziniere analfabeta che ha organizzato il magazzino senza nemmeno una parola scritta. La Signora delle Slot, rumena arrivata in Italia come prostituta che s’è ricomprata la propria libertà. Lo zingaro che ha cominciato a fumare a otto anni e sta ancora lì che fuma, accanto alla fontanella, davanti al bar.

Nella bellissima pagina del “Sacro patto con Madonna Povertà”, alla richiesta della bella dama di avere un coltello per il pranzo i frati rispondono: «Non abbiamo il fabbro che ci faccia spade».

Perché Francesco non sceglie di essere soltanto povero, ma servo dei poveri sapendo che i poveri non cercano servi, ma fratelli. Frati insomma.

E poi perché Francesco nasce, vive e muore in un tempo di guerre sante che non finiscono mai. I preti chiedevano l’obolo per la guerra alla fine della messa. Invece Francesco se ne va in Terra Santa a parlare coi crociati che non lo ascoltano. Poi parla coi musulmani. Lo ascoltano un po’ di più. Stupiti di un cristiano che arriva senza armi e cavallo, senza nemmeno le scarpe. E quando Francesco tornerà nella sua terra scriverà nella regola per i suoi frati che bisogna servire tutte le creature. Anche i musulmani. Chiederà a un frate che canti ogni sera dalla torre campanaria come ha imparato dai muezzin.

Quante sono le stelle nel cielo? Così tante che non si possono contare.

E poi ci sono quelle che non riesci a vedere. Quelle non le puoi contare.

Per quelle ci vuole il cannocchiale.

Allora le stelle nel cielo sono ancora di più. Così tante che non si possono contare e neanche vedere tutte quante.

 

GRECCIO

Nella notte di Natale del 1223 Francesco ha fatto in quel piccolo paese il suo primo presepe. Un bue, un asino e una mangiatoia. Niente altro. Serviva mostrare che Gesù era nato povero. In un paese povero, un posto di poveri.

Celestini sta incontrando gli abitanti di Greccio e delle sue frazioni, per raccogliere storie di vita. Un po’ registra e trascrive, un po’ tiene un diario.

Perché?

Perché dalla trascrizione delle interviste e dalla memoria possiamo trovare una qualità che serve a scrivere un testo che abbia il calore della biografia.

Teatrosophia – PIEDI NUDI E PAROLE CRUDE

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/European Affairs/TEATRO by

STAGIONE 2023-2024

Via della Vetrina 7, Roma

https://www.teatrosophia.it/

Presenta

PIEDI NUDI E PAROLE CRUDE
di Antonio Veneziani
Adattato, diretto e interpretato da Maria Concetta Borgese e Guido Lomoro
Coreografie: Maria Concetta Borgese
con Gea Lucetti
Musiche originali eseguite dal vivo: Theo Allegretti
Disegno Luci: Gloria Mancuso
Ufficio stampa: Andrea Cavazzini
Fotografie: Lorena Vetro
Produzione: GRUPPO E-MOTION e TEATROSOPHIA

Dall’11 al 14 aprile 2024

Continua a Teatrosophia il sodalizio artistico tra Maria Concetta Borgese e Guido Lomoro, questa volta insieme sul palcoscenico con uno spettacolo che vede fondersi poesia, danza e musica. Il
punto di partenza sono le poesie scritte da Antonio Veneziani e riunite in una raccolta dedicata proprio a Maria Concetta Borgese, pubblicate per l’occasione dalla casa editrice Medart in un
edizione di pregio, a tiratura limitata, firmata dagli autori. Sulla scena le “parole crude” di un poeta e i “piedi nudi” di una ballerina che insieme raccontano una storia vera.

Un dialogo nell’empatia e nella simbiosi. Quello tra il poeta con le sue parole crude e la ballerina con i suoi piedi nudi.
Il poeta che “non accetta lezioni di vita”, “inaccessibile anche al vento più insistente, ma che sa di meritare “un po’ di tenerezza”. In un vortice di parole poetiche e movimento uniti in un’unica armonia che va a fondersi con la musica si snoda il tutto. Ecco che vanno a toccarsi le corde più profonde ed estreme di due anime, bisognose l’una dell’altra, complici nell’esplorare tutte le sfumature del pensiero e dell’esistenza, nell’affondare se stesse in tutti i colori, dai più tetri ai più sorridenti, del percorso umano. Anime complici fino allo spasimo perché intrise di reciproca fiducia. La consapevolezza di sé, dei propri limiti ma anche delle proprie possibilità. L’accettazione dell’altro guardando a sé stessi con severa magnanimità. L’esplorazione di spiragli di vita. La
costruzione di un futuro fragile ma ricco di sé stessi. Il tentativo di camminare insieme per sempre.
Ma anche di saper percorrere in solitudine il proprio cammino. Sempre con la certezza che l’alito dell’altro saprà scaldare i propri passi. Una storia vera che, proprio perché così profondamente mescolata al sangue e alla carne di ognuno, non poteva che essere raccontata con le parole della poesia. E con quelle del corpo.

 

GIOVEDI’ 11 APRILE ORE 21.00
VENERDI’ 12 APRILE ORE 21.00
SABATO 13 APRILE ORE 18.00
DOMENICA 14 APRILE ORE 18.00

E dopo ogni spettacolo il consueto aperitivo offerto dal teatro!

Biglietti:
INTERO: Euro 14,00+5,00 per tessera associativa
RIDOTTO: Euro 11,00+5,00 per tessera associativa

PRENOTAZIONI:

https://www.teatrosophia.it/index.php/le-stagioni/2023-2024?view=article&id=49&catid=9

info@teatrosophia.com

0668801089- 353 3925682

Enzo Gragnaniello in Neapolis Mantra

in CULTURA/DANZA/MUSICA/PHOTOGALLERY/TEATRO by

“Neapolis Mantra” è un’opera multidisciplinare ideata dal regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani, che vede insieme sulla scena l’étoile Emanuela Bianchini e il maestro Enzo Gragnaniello.  Uno spettacolo globale di interazione e compenetrazione tra danza, musica live e parola, ispirato alla cultura partenopea contemporanea. La creazione indaga la ricerca dell’essenziale, dove il corpo e la voce diventano ponte tra il reale e l’irreale e vogliono far entrare chi assiste in una dimensione onirica, tantrica. La physical dance, ideata da Mvula Sungani ed Emanuela Bianchini, alternerà costruzioni coreografiche evocative a momenti più etnici e spirituali. La colonna sonora sarà affidata ai grandi successi di Enzo Gragnaniello, eseguiti live in versione acustica, oltre ad alcuni pezzi tratti dal nuovo album, “Lo chiamavano vient’ ‘e terra”.

Danza
Emanuela Bianchini – étoile
Damiano Grifoni – primo ballerino
I solisti della Mvula Sungani Physical Dance

Musica
Enzo Gragnaniello (voce e chitarra)
Pietro Gallo (mandolina)
Marco Caligiuri (batteria)

Attrice: Federica Totaro
Musiche originali: Enzo Gragnaniello

Teatrosophia – Giacomo Leopardi Darkmoon

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/TEATRO by

STAGIONE 2023-2024

Via della Vetrina 7, Roma

https://www.teatrosophia.it/

Presenta

GIACOMO LEOPARDI

 

DARKMOON

 

uno spettacolo della  

DarkSide LabTheatre Company 

Liberamente tratto da

 “Io venia pien d’angoscia a rimirarti” 

di: MICHELE MARI

Drammaturgia e Regia:

MATTEO FASANELLA

con:

SABRINA SACCHELLI NICOLO’ BERTI GIUSEPPE COPPOLA

Assistente alla Regia: LORENZO MARTINELLI

Allestimento Scenico: ALESSIO GIUSTO

Disegno Luci: MATTEO FASANELLA

Foto e Grafica: AGNESE CARINCI

Produzione: DARKSIDE ETS

DAL 4 AL 7 APRILE 2024

Debutta a Teatrosophia la DarkSide LabTheatre Company con una drammaturgia originale che parte da suggestioni fornite sia dal patrimonio poetico/filosofico di Giacomo Leopardi, sia dall’idea narrativa di Michele Mari. Vengono coniugati diversi registri linguistici e stili narrativi giocando tra l’onirico e il realistico e alternando due e più linee temporali.

1825 – Una torrida estate in una campagna della provincia italiana. Un incubo ormai dimenticato riemerge dal passato a tormentare i giorni e le notti di tre fratelli, Salesio, Orazio e Pilla, ritrovatisi nella vecchia tenuta di famiglia. Nell’estate del 1813 una feroce creatura si aggirava tra i boschi, spargendo sangue e mietendo vittime. Poi la bestia improvvisamente scomparve. Dodici anni dopo, nuove domande, intime inquietudini e ombre inconfessabili. Tra antiche sepolte leggende e risposte impossibili, i tre si troveranno davanti al mistero della propria umanità, al giogo del sapere e al potere alchemico della poesia.

“Le pagine inquiete del Leopardi, la sua penna raffinata e carnale, la sua fame di vita e di bellezza e lo sguardo sempre acceso da una sensibilità che è dono e condanna, fanno di lui un antenato carissimo ma spesso inavvicinabile per la nostra idea di teatro. La lettura del romanzo di Michele Mari e della sua peculiare rivisitazione della vita intellettuale del poeta ci ha fornito la chiave per una drammaturgia affine alla nostra cifra stilistica. Che rivelazione sarebbe se scoprissimo che il lavorio intellettuale del poeta, abbia risvegliato un misterioso istinto primordiale che condiziona il suo pensiero, il suo corpo, la sua identità e la sua esistenza tutta? Se, in segreto, Salesio Giacomo Leopardi fosse un lupo mannaro? Matrigna è la Natura, che nel suo giogo ci tiene incatenati. Insondabili siamo a noi stessi, per quanto possiamo studiarci: ineffabile e inquieto è l’animale che ci abita, che da sempre guida i passi dell’uomo sulla terra che lo ospita. Mannaro o no, Giacomo è esattamente ognuno di noi davanti all’abisso del proprio essere.” 

GIOVEDI’ 4 APRILE ALLE ORE 19.30

INCONTRO CON MICHELE MARI

Autore di “Io venia pien d’angoscia a rimirarti”

 

Al termine dello spettacolo, il consueto aperitivo offerto da Teatrosophia 

INFO:

Teatrosophia: via della Vetrina 7 – 00186 Roma

Orari: Giovedì e Venerdì h 21:00

              Sabato ore 17,30 e ore 21:00

              Domenica h 18:00

 Biglietti: INTERO: Euro 20,00/ RIDOTTO: Euro 15,00

PRENOTAZIONI:

info@teatrosophia.com      0668801089- 353 3925682

https://www.teatrosophia.it/index.php/le-stagioni/2023-2024?view=article&id=48&catid=9

Andrea Cavazzini
Giornalista e Ufficio Stampa
cell. 329.41.31.346
press@quartapareteroma.it

VIVIEN

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/TEATRO by

Via Locri 42, Roma 339 775 9351  – 06 7720 4149

Ipazia Production

Presenta

 

VIVIEN.

di Donatella Busini

Drammaturgia musicale e regia di

Mauro Toscanelli

Con

Caroline Pagani

Alessandro Bevilacqua

Alessandro Calamunci

Ilaria Fantozzi

Mauro Toscanelli

 

Costumi: Emanuele Zito

Scene: Massimiliano Persico

Produzione: Ipazia Production

Ufficio stampa: Andrea Cavazzini

 

TEATRO LO SPAZIO – ROMA

Dal 14 al 17 marzo 2024

Primi anni 70, un manicomio e una donna convinta di essere la figlia di Vivien Leigh.

Un caso particolare che suscita l’interesse del Direttore dell’Istituto animato da ambigue ambizioni di affermazione del proprio valore. L’indagine si dipana in modo inusuale fino a giungere verso un finale inatteso. Tra sogni e realtà la pièce intende riscattare la figura controversa di una delle attrici più discusse dello scorso secolo: Vivien Leigh. Pur essendo frutto di un interesse appassionato nei confronti di una donna fragile, colta, notevolmente intelligente e anticonformista, questo lavoro rimane una trovata artistica che non si appella a verità psicoanalitiche reali ma gioca con esse. Vivien. è un omaggio al teatro, al teatro nel teatro, alla vita nel teatro. Un atto di amore.

La narrazione che si muove tra sogni e realtà offre al pubblico un’esperienza coinvolgente e profonda, che celebra il potere trasformativo del teatro e l’importanza della vita sul palcoscenico e rende Vivien un atto di amore nei confronti del teatro e della figura di Vivien Leigh, che promette di rapire e affascinare il pubblico con la sua storia ricca di emozioni e colpi di scena.

Note di Regia

L’esistenza di Vivien Leigh, una delle attrici più rigorose ed eleganti del ventesimo secolo, fu costellata di successi e riconoscimenti artistici a cui ha fatto da contrappeso una serie di eventi dolorosi e traumatici sul versante personale.

Il testo di Donatella Busini non si risolve in una mera narrazione biografica dell’attrice, bensì nello scandagliare le pieghe della sua anima frastagliata, con tutte le sfumature di colore che un’artista del suo calibro porta con sé.

L’approccio di questo lavoro mira, attraverso un gioco delle parti pirandelliano, a evidenziare l’Io e l’Es a cui di volta in volta la Leigh faceva appello per condurre la sua esistenza.

Ogni personaggio presente nella pièce ha un suo doppio con cui deve fare i conti e con cui si relaziona con il mondo esterno. Questa costante dicotomia apre uno scenario da “teatro nel teatro” nel quale lo spettatore viene condotto a spiare fra gli interstizi che si vengono a creare tra le psicosi, i fatti reali e surreali che vedono coinvolti i protagonisti del racconto.

L’unico modo di raccontare il “non detto” di Vivien Leigh è proprio quello di sviscerare la sua complicata personalità, la quale, se da un lato le ha creato non pochi problemi a livello sociale, dall’altro le ha consentito di rappresentare in modo sublime le eroine da lei interpretate sullo schermo e, soprattutto, in Teatro. Mauro Toscanelli

Info:

Teatro Lo Spazio

Via Locri, 42 – Roma

Orari spettacoli

Da giovedì a sabato ore 21/domenica ore 17,00

Biglietti: intero:15 euro – ridotto: 12 euro

(bar aperto per aperitivo dalle 20.00)

informazioni e prenotazioni

339.775.9351 / 06 77204149

info@teatrolospazio.it

 

 

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Grazia Menna
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