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TEATRO

TILT, il circo del futuro al Teatro Olimpico di Roma

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Al Teatro Olimpico di Roma è andata in scena ieri sera la prima dello spettacolo circense TILT, della compagnia Le Cirque World’s Top Performers.

Lo spettacolo, liberamente ispirato al film capolavoro “Ready Player One” di Steven Spielberg, rilegge il mondo virtuale e offre al pubblico una meravigliosa esperienza di evasione dalla realtà.

Un cast d’eccezione di 29 Top Performers: i migliori artisti e le Superstar mondiali  del Nouveau Cirque e del Cirque du Soleil. Scenografie originali e 12 numeri aerei e a terra di equilibrismo, acrobazie e danze aeree.

Lo spettacolo si apre con un’introduzione che invita il pubblico nel mondo virtuale di TILT. I protagonisti sono due amici che si ritrovano catapultati in questo mondo fantastico. Una giovane donna che sogna di diventare un’artista circense ed un ingegnere che ha creato TILT per sfuggire alla realtà.

Tra le performance più spettacolari spiccano l’Acrobatic Skating (un duo che vi farà girare la testa per sincronizzazione e velocità), Olga Golubeva (la sua danza con i tessuti aerei è pura poesia e toglie il respiro), Anatolii Zalevskyi (il direttore artistico dello spettacolo ripropone il suo romantico White Act) e ancora tantissima adrenalina, energia e magia che rendono TILT un’esperienza che non si può perdere. È un viaggio nel mondo del circo del futuro, un mondo pieno di meraviglie e sorprese, uno spettacolo circense che lascia a bocca aperta.

TILT sarà in programma al Teatro Olimpico fino al 3 dicembre.

La compagnia si sposterà poi a Pescara dall’8 al 10 dicembre, a Bari dal 15 al 17 dicembre, a Catania dal 21 al 23 dicembre e terminerà la tournée a Napoli dal 29 dicembre al 7 gennaio 2024.

THE ROCKY HORROR SHOW – 50TH ANNIVERSARY

in CULTURA/DANZA/TEATRO by

The Rocky Horror Show, il leggendario musical di Richard O’Brien, celebra il suo imperdibile 50° anniversario con un nuovo lungo tour che arriva a Roma, al Teatro Olimpico per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana, in collaborazione con LSD Edizioni.

Dal lontano giugno 1973 quando lo show debuttava per la prima volta a Londra al Royal Court Theatre, The Rocky Horror Show è diventato il musical contemporaneo più longevo al mondo. Lo spettacolo, applaudito da oltre 30 milioni di persone, in più di 30 paesi e tradotto in 20 lingue, continua ancora oggi a divertire e conquistare il pubblico nelle tappe dei suoi tour internazionali registrando straordinari sold out. 

Diretto da Christopher Luscombe, The Rocky Horror Show si trasforma nuovamente in un grande non-stop party con quei successi senza tempo da cui ognuno, almeno una volta, si è lasciato trascinare come “Sweet Transvestite”, “Damn it Janet” e ovviamente il mitico “Time Warp”. Al cast inglese si unisce nuovamente, come per lo scorso anno, nel ruolo del Narratore Claudio “Greg” Gregori, artista poliedrico che con stile ironico, a tratti satirico, spazia fra musica, cinema, radio, teatro e tv. Così racconta il suo incontro con il musical di O’Brien: “The Rocky Horror Picture Show. Lo vidi, ventenne, nel lontano 1983. Mi colpì molto per la straripante carica di energia e gioia esplosiva che riusciva a trasmettere. È un musical e quindi ha tutte le leziosità del genere: è eccessivo, didascalico, lineare e sopra le righe, ma è gagliardo davvero (…). Quarant’anni dopo The Rocky Horror Show è ancora di culto e ne ha ben donde. In questa decade così frantumata, ipocrita, rigida e ottusa in cui la trasgressione è scimmiottare in modo trash ciò che fu fatto meglio, quest’Opera aggredisce ancora con entusiasmo i gotici pudori di uno status quo malsano e bigotto. Ancora stupisce per le liriche oltraggiose, per gli ammiccamenti e per le battute caustiche. Ancora scortica la sensibilità dell’uomo medio e gli urla che prima di giudicare qualcosa bisogna viverla”. 

Nel 1975 fu trasformato in un film intitolato The Rocky Horror Picture Show con Tim Curry, Susan Sarandon e lo stesso Richard O’Brien nel ruolo di Riff Raff. Questo adattamento cinematografico è ancora proiettato nei cinema di tutto il mondo quasi 50 anni dopo la sua prima, rendendolo l’uscita cinematografica più longeva nella storia del cinema.

Molte star tra cui Russell Crowe, Tim Curry, Susan Sarandon, Jerry Springer, Jason Donovan e Meatloaf sono apparse nella versione teatrale The Rocky Horror Show, uno spettacolo che si rinnova di continuo coinvolgendo gli spettatori che si lasciano trascinare nell’audience partecipation, ovvero quel fenomeno tipico del Rocky che vede il pubblico partecipare attivamente, con travestimenti a tema ma anche battute recitate in risposta a quelle degli attori e, ovviamente, ballare uno scatenato Time Warp sotto il palco. Questo è tutto quello che in un Rocky Horror Show non può mancare.

La tournée italiana del Rocky Horror Show:
dal 21 al 26 novembre – Roma, Teatro Olimpico
dal 28 novembre al 3 dicembre –  Milano, Teatro Arcimboldi
dal 5 al 7 dicembre – Padova, Teatro Geox

50th Anniversary Tour 2023 – CAST 
Frank – Stephen Webb
Janet – Haley Flaherty
Brad – Richard Meek
Rocky – Ben Westhead
Magenta – Suzie McAdam
Riff Raff – Kristian Lavercombe
Columbia – Darcy Finden
Eddie/Dr Scott – Joe Allen
Narrator: Alex Morgan (in esclusiva per Roma, la voce narrante è di Claudio “Greg” Gregori).

Il Teatro Palladium omaggia i 100 anni di Maria Callas

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA/TEATRO by

Kalós-Callas: collage

uno spettacolo musicale inedito, 

nel ricordo di una figura iconica e rivoluzionaria 

Domenica 3 dicembre 2023

Teatro Palladium dell’Università Roma Tre – P.za B. Romano, 8 00154 Roma

Ore 18.30 – Mille e una Callas: tavola rotonda sulla vocalità nel Novecento

Ore 20.00 – Prima assoluta dell’opera “Kalós-Callas: collage”

Ingresso gratuito

Il 3 dicembre 2023 il Teatro Palladium celebra i 100 anni dalla nascita di Maria Callas con la prima esecuzione assoluta dell’opera Kalós-Callas: collage, nel ricordo di una figura rivoluzionaria del mondo del canto, dell’arte, del femminismo e molto altro. Alle ore 20.00 ha inizio al Teatro Palladium la prima assoluta dell’opera sul modello della cantata barocca, con un’alternanza tra recitativi, interpretati dalla voce registrata di Elisabetta Piccolomini accompagnata da Roma Tre Orchestra e dai video di Franco Piersanti, e arie, eseguite dal soprano Francesca Lombardi Mazzulli e dal baritono Alessio Verna. Lo spettacolo musicale sarà anticipato alle ore 18:30 da “Mille e una Callas: tavola rotonda sulle vocalità del Novecento”, un incontro sui temi della voce e della vocalità di Maria Callas, con la partecipazione di Andrea Cortellessa e Susanna Pasticci.

L’opera Kalós-Callas: collage è stata appositamente commissionata ai compositori Bruno Moretti e Franco Piersanti e al poeta Valerio Magrelli, autore del testo ispirato alla biografia della cantante. L’evento, che vedrà anche la partecipazione di Roma Tre Orchestra, fa parte del progetto “Callas Cantata”, un ciclo di eventi dedicato a Maria Callas curato da Luca Aversano e Jacopo Pellegrini e promosso dalla Fondazione Roma Tre Teatro Palladium in collaborazione con i corsi di laurea DAMS dell’Università Roma Tre e dell’Università di Teramo. Kalós-Callas: collage sarà replicata il giorno 5 dicembre all’Università di Teramo alle ore 17.00, con l’introduzione di Paola Besutti, referente locale del progetto.

“Tutti mi dicono grazie, dopo. Non brava ma grazie. Quello che so fare è cantare, e penso forse che questo porti un po’ di bellezza nelle vite, faccia stare meglio le persone.” Queste le parole di Maria Callas in merito alla sua arte e al riscontro che riceveva: una figura iconica del Novecento, dalla “devastante personalità”, come diceva Mina, dalla quale le nuove generazioni possono solamente imparare. La stagione teatrale del ventennale del Teatro Palladium non poteva non includere un percorso formativo dedicato a Maria Callas, di cui Kalós-Callas: collage costituisce la tappa conclusiva. Il progetto si inserisce infatti in un percorso di approfondimento sulla sua figura che l’Università Roma Tre porta avanti da tempo anche sul piano scientifico, con l’organizzazione di un convegno nel 2007 e con la pubblicazione del volume “Mille e una Callas” (Quodlibet 2016), a cura di Luca Aversano e Jacopo Pellegrini, che sarà presentato nella sua terza edizione proprio in occasione dello spettacolo del 3 dicembre. 

Il presidente della Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Luca Aversano, dichiara: “Il progetto del Teatro Palladium nel centenario della nascita di Maria Callas è in linea con l’attenzione che l’Università Roma Tre presta da anni a un’artista straordinaria che ha rivoluzionato il canto, lo spettacolo, la moda e il ruolo della donna nei media e nella società: una figura iconica, immagine del suo tempo ma in grado di parlare ancora oggi alle nuove generazioni attraverso la sua voce.”

Obiettivo del progetto è anche quello di rivendicare la rilevanza del canto nel mondo contemporaneo, ormai passato in secondo piano negli ultimi tempi. Cantare liberamente, come insegna l’opera lirica, è immagine di libertà d’espressione, un dispiegamento d’energie volto a riscoprire le proprie emozioni più profonde. Una sensazione che solamente la cantata può restituire. Per questo motivo torna ad essere importante riscoprire una figura come quella di Maria Callas così che possa fare da esempio nel canto d’arte, libero, immagine di libertà sociale e culturale. Il canto è uno strumento che si intende far tornare nostro, partendo da Maria Callas con lo sguardo verso il futuro.

Il progetto “Callas Cantata” è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo (progetti speciali Musica 2023) e con il supporto del Municipio VIII di Roma Capitale.

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it press@hf4.it

TILT – Christmas Tour 2023-2024

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/DANZA/TEATRO by
Photo credit © Marco Teodori

Ha incantato più di 50 mila spettatori di qualsiasi età con tre tournée che hanno fatto tappa in sedici città italiane, calcando i palcoscenici più prestigiosi, registrando infiniti sold out e collezionando un successo di pubblico e di critica dietro l’altro, come confermano i titoli della stampa nazionale.

Photo Credit © R.Fontana

Con un cast composto dai migliori artisti dal Cirque du Soleil e dalle Superstar Mondiali del Nouveau Cirque, TILT (l’imperdibile show prodotto da Le Cirque Top Performers) è pronto a emozionare, meravigliare e sorprendere di nuovo, con un atto unico di circa un’ora e trenta minuti il pubblico del Teatro Olimpico di Roma, presentando nuovi, affascinanti numeri al limite dell’immaginazione e delle capacità umane, in cui NON sono coinvolti gli animali.

TILT ha debuttato nel 2019 ed è la seconda produzione internazionale della compagnia Le Cirque Top Performers, la stessa che ha ideato e prodotto il celebre Gran Gala ALIS (in tournée dal 2016), applaudito, in Italia e all’estero, da più di 300 mila spettatori. Ingaggiando solo ed esclusivamente i migliori artisti del mondo, Le Cirque Top Performers ha riunito nelle sue produzioni arti circensi, musica, teatro e danza. È considerata dagli addetti ai lavori la realtà europea più importante in questo genere di spettacoli.

Non chiamatele repliche: ogni singolo show di TILT è unico, irripetibile, originale, mai identico al precedente. Queste le parole di Gianpiero Garelli (Founder, Creator & Guide di Le Cirque Top Performers e Show Director & Author di ALIS e di TILT): «TILT è stata la nostra seconda “creatura” e oggi continua a collezionare incredibili successi di pubblico a qualsiasi latitudine. Non abbiamo fissato un punto di arrivo. Ogni data del Christmas Tour 2023-2024 di TILT sarà più spettacolare di quella precedente, per emozionare e meravigliare di nuovo il nostro amato pubblico. Faremo tappa, per la prima volta in assoluto nella storia di Le Cirque Top Performers, nelle città di Assisi, Roma, Pescara, Bari, Catania e Napoli. Il cast internazionale di TILT è composto da ventinove artisti provenienti da Francia, Spagna, Italia e Ucraina. Dal 29 novembre al 3 dicembre, sorprenderemo e incanteremo gli spettatori del Teatro Olimpico di Roma con uno show imperdibile: un atto unico di circa un’ora e trenta minuti impossibile da dimenticare».
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Photo Credit © R.Fontana

Acclamato e applaudito in qualsiasi luogo, TILT prende per mano lo spettatore, rendendolo partecipe sin dal primo istante e riducendo al minimo la distanza fra il pubblico e l’artista. Lo spettacolo, liberamente ispirato al film capolavoro Ready Player One di Steven Spielberg, ha entusiasmato il pubblico di ogni teatro in cui è andato in scena. TILT è un viaggio fra realtà virtuale e mondo reale, ma dove tutto ciò che accade sul palcoscenico è vero. Novanta minuti a ritmo incalzante, senza interruzioni, traboccanti di energia e di spettacolarità. Ogni elemento artistico, coreografico, scenografico e musicale esalta le magnifiche performance. A rendere possibile tutto questo, un gruppo di Top Performers mondiali di prim’ordine, artefici di incredibili numeri aerei e a terra che emozionano e tolgono il respiro.

Lo show rilegge il mondo virtuale, per poi affermare quanto siano più importanti la realtà e i valori dell’amicizia, dell’alleanza, della verità e dell’amore. Ammirando le formidabili performance soliste e di gruppoche tendono ai limiti dell’immaginazione e delle possibilità umane –, si comprende appieno il messaggio di fondo di TILT: un invito a vivere le proprie emozioni, a essere ciò che si è, acredere in se stessi e nelle proprie capacità; infatti, proprio come ricordano le paroledel film di Steven Spielberg: «Per quanto dolorosa a volte sia, la realtà rimane l’unico posto in cui mangiare un pasto decente».

In scena, un collettivo di caratura mondiale, formato da ventinove artisti, selezionati tra i migliori del Nouveau Cirque. Molti di loro vantano partecipazioni in alcune delle produzioni di maggior successo del Cirque du Soleil. All’interno del cast vi sono Superstar acclamate sui palcoscenici di tutto il mondo, pluripremiate con i riconoscimenti più ambiti e prestigiosi per le performance che le hanno rese famose, e che – per l’occasione – offriranno al pubblico anche alcune anteprime mondiali create ad hoc per TILT. Artisti di prim’ordine presenteranno dodici numeri – aerei e a terra – eccezionali e mozzafiato che tenderanno ai limiti dell’immaginazione e delle capacità umane e che li hanno resi celebri in ogni angolo del mondo.

In pochi anni (dal 2019 ad oggi, escludendo il periodo di “stop” imposto dalle misure atte a limitare la diffusione del Covid-19), TILT ha permesso alla compagnia Le Cirque Top Performers di essere considerata dagli addetti ai lavori la realtà europea più importante in questo genere di spettacoli. A confermare il successo di questa produzione internazionale, il crescente interesse da parte del pubblico, ma anche i titoli della stampa nazionale, che, sin da subito, ha sempre sottolineato e ribadito l’importanza e l’unicità delle produzioni che portano la firma di Le Cirque Top Performers.

 

Photo Credit © R.Fontana

L’ARTISTIC DIRECTOR & GUEST STAR DI TILT – Anatoliy Zalevskyy
La sua carriera è
strepitosa. Artista di punta nelle produzioni più applaudite del Cirque du Soleil, Anatoliy Zalevskyy ha vinto i premi internazionali più ambìti, fra i quali la Medaglia d’Oro al Festival Mondial du Cirque de Demain di Parigi nel 1998 e il Clown d’Oro al Festival Internazionale del Circo di Monte-Carlo nel 1999. Lunedì 25 settembre 2023 ha ricevuto il prestigioso Salieri Award di Platino alla carriera. È acclamato in tutto il mondo e il suo Paese natale lo ha insignito del titolo di Artista Onorario dell’Ucraina. Ha fondato un centro di formazione delle arti circensi e la compagnia Rizoma, dalla quale ha selezionato alcuni straordinari performer che, durante lo spettacolo, condividono il palcoscenico con le altre Superstar del Nouveau Cirque che formano il cast di TILT. È il Direttore Artistico dello show, nonché protagonista in scena con il numero che lo ha reso celebre e che gli ha permesso di essere considerato una stella mondiale: il suo romantico «White Act» è tra i momenti più suggestivi ed emozionanti di TILT. Ciò che riesce a fare con il corpo è sorprendente: tutti i movimenti sono perfetti e in armonia fra loro. È una magnifica dimostrazione di forza, energia ed equilibrio. La sua performance è scandita da una colonna sonora evocativa, capace di far sognare il pubblico sin dal primo istante

Le date del Christmas Tour 2023-2024 di TILT:
 – dal 24 al 26 novembre, Assisi – Teatro Lyric
– dal 29 novembre al 3 dicembre, Roma – Teatro Olimpico
– dall’8 al 10 dicembre, Pescara – Teatro Massimo
– dal 15 al 17 dicembre, Bari – Teatro Team
– dal 21 al 23 dicembre, Catania – Teatro Metropolitan
– dal 29 dicembre al 7 gennaio 2024, Napoli – Teatro Bellini

I tickets ancora disponibili si possono acquistare sul sito-web ufficiale di Le Cirque Top Performers (www.lecirquetopperformers.it). Per una consultazione più rapida, si può fare riferimento alla seguente pagina-web: www.tilticket.it

Potete seguire Le Cirque Top Performers su questi canali social:
Instagram, @lecirquetopperformers
Facebook, Le Cirque Top Performers 
Sito-web, www.lecirquetopperformers.it 

UNA SU TRE – WOMEN’S FESTIVAL – Teatrosophia

in COMUNICATI STAMPA/TEATRO by

STAGIONE 2023-2024

Via della Vetrina 7, Roma

https://www.teatrosophia.it/

      Presenta

UNA SU TRE – WOMEN’S FESTIVAL

Con

Tracy Walsh

Marsha de Salvatore

Mayil Georgi Nieto

Valentina Celentano

Fabiana De Rose

Elisa Caminada

Parysa Pourmoneshi

CAPSA Service

 Prodotto da Teatro Multilingue

 

 

DA GIOVEDI’ 23 A DOMENICA 26  NOVEMBRE 2023

 L’universo femminile che si svela sul palco per dare luce alle sue storie, che sono storie di tutti. Storie di violenza, di emancipazione, di vita, di mancanza di rispetto, di lotte; ma anche storie di gioia e di conquista del proprio spazio nella società. Dalla Isabel di Garcia Marquez che ripercorre un episodio dimenticato della storia della Colombia, alla grinta di una comica Italo-Americana al suo secondo one-woman show, passando per una serata di corti teatrali, ad Una su Tre che denuncia casi di violenza domestica attraverso le epoche, le culture e le lingue. Tutto quanto è donna. Tutto quanto può essere donna.

Dopo lo spettacolo, il consueto aperitivo offerto da Teatrosophia

Biglietti:

Intero: Euro 14,00+5,00 per tessera associativa/ Ridotto: Euro 11,00+5,00 per tessera associativa

Prenotazioni

Tel: 06 68801089 /353.39.25.682

info@teatrosophia.com

https://www.teatrosophia.it/index.php/le-stagioni/2023-2024?view=article&id=38&catid=9

Ufficio stampa Teatrosophia

Andrea Cavazzini

Giornalista e Ufficio Stampa
Cell: 329.41.31.346

 

 

‘Un’ora per raccontarmi’ al Teatro Altrove, regia di Giorgio Gori

in CULTURA/PHOTOGALLERY/TEATRO by

 

Sabato 4 novembre, al Teatro Altrove di Roma, è andato in scena “Un’ora per raccontarmi”, di Priscilla Rucco, per la regia di Giorgio Gori con Giorgio Gori, Angelica Pula e Fabiola Zossolo.

La storia (da un’idea di Priscilla Rucco)
Uno studio televisivo. Una donna e la sua storia. Trasmissione “Un’ora per raccontarmi”. Paola, apparentemente sorridente ed emozionata, ha un passato da raccontare; vicende di violenze subite. Al suo fianco c’è un giornalista che ha, come unico obiettivo, quello di perseguire gli indici di ascolto del programma. Un uomo senza pudore, pronto a tutto pur di incrementare il numero di spettatori. Una truccatrice, che si unisce tra loro, come filo conduttore. La storia di Paola terrà gli altri personaggi sospesi, ma uniti. Un continuo climax di emozioni, paure, sofferenze fino ad esplodere.

Un’ora per raccontarmi‘ è un pretesto per narrare qualcosa più grande di noi. Paola è una donna come tante altre, creata da un’idea di Priscilla Rucco. Giorgio Gori cura la regia e la messa in scena, in un contesto di metateatro. Dirige Angelica Pula. Le coreografie, sono affidate a Fabiola Zossolo, che rappresenta la consapevolezza di Paola e la coscienza di molte donne.

La galleria delle immagini

Ardore! sostantivo maschile

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Ardore.! – sostantivo maschile

 Donatella Busini  “substantia” le confessioni di Massimo Sgorbani

Roma 3 novembre 2023

Articolo ed immagini di Grazia Menna

Torna al Teatro di Tor Bella Monaca di Roma, dopo quasi 10 anni, il «difficile ma attualissimo» testo che Massimo Sgorbani scrisse anni or sono, rappresentato già nel 2013, dove
Donatella Busini, attrice di notevole spessore e profondità interpretativa, ne è la musa.
Sul palco disadorno svetta quello che sembra essere un lungo ed ampio tavolo rettangolare mentre in realtà si tratta di un vero feretro, con su un copritavolo e su di esso una croce, due candelabri a luce unica  ed una sedia anonima; tutto serve per inquadrare un momento particolare, un’evento tragico e doloroso ma poi si scoprirà atteso, un certo benestare familiare, una cultura borghese di fine secolo XX; una cultura che, almeno nell’Italia di quel periodo, si accosta alla tradizione del maschio padre/padrone ed aprendosi alle nuove tendenze salutistiche, nell’era dell’ossessione del corpo, abbracciata dai salutisti come dai maniaci dell’immagine, dei corpi mercificati, osannati ed ostentati nella loro bellezza da palestrati.
Entrato in armonia con il tempo e lo spazio scenico, lo spettatore viene fatto partecipe, quasi investito dall’irruenza della recitazione, della confessione dolorosa che, attraverso il monologo, la donna di cui non conosceremo mai il nome (interpretata da Donatella Busini, ideatrice e titolare della compagnia Ipazia) ci narra la sua vita di moglie e madre, fatta di angherie fisiche e psicologiche, fatta di sottomissione al maschio “alfa”.

E’ la confessione il mezzo attraverso il quale ella riscatterà il proprio corpo femminile costretto a subire l’irruenza anche sessuale del marito, irruenza che le ha procurato la malattia che l’ha colpita e di cui parla in maniera quasi ossessiva, un’anchilosi degenerativa che le impedisce da anni il libero movimento.
Tra accuse al coniuge, recriminazioni sulla gestione dei rapporti personali e con i figli, segreti inconfessabili da svelare e di cui liberarsi con il solo processo del raccontarli.
si arriva a quel semplice gesto di accendersi una sigaretta, che sdogana la moglie succube del marito, del perbenismo borghese della società nella quale vive.
La morte del marito finalmente l’ha libera, concedendole e restituendole il suo amor proprio, più sani rapporti con il figlio e con la figlia, della quale lei aveva scoperto lo stato interessante solo
attraverso il marito.

Alla fine della rappresentazione teatrale, si rimane attoniti della contemporaneità di questo testo, di quanto non si siano fatti passi avanti, di come i femminicidi di cui oggi sappiamo,
potrebbero essere gli stessi di cui allora NON si doveva parlare.

Da un testo di Massimo Sgorbani
Regia Paolo Orlandelli
Con Donatella Busini

Si ringrazia l’Ufficio Stampa nella persona di Andrea Cavazzini

Ipazia Production

Teatro “Tor Bella Monaca”

Daimon – La fortuna di averlo ri-conosciuto

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Daimon – La fortuna di averlo ri-conosciuto

 Gianni De Feo e la sua ricerca dell’ IO attraverso la drammaturgia di Paolo Vanacore

Roma 13 ottobre 2023

Articolo ed immagini di Grazia Menna

Gianni De Feo indaga l’Io profondo che alberga in ognuno di noi e che, per i più fortunati o sfortunati scegliete voi, riesce ad emergere e farsi “io presente e tangibile”.

Il testo di Paolo Vanacore consente a De Feo di immedesimarsi nei pensieri, nei gesti, di immaginare le movenze dello psicanalista e filosofo James Hillman a cui si deve lo sviluppo della teoria sul riconoscimento dell’anima come sublimazione della coscienza, coscienza che deve rimanere quasi tangibile anche dopo la morte fisica.

Daimon la definizione deriva dalla parola greca che significa “essere divino”, e la si può riassumere nella voce interna che ci spinge a fare le nostre scelte e ad esplorare il nostro io più intimo, ma Daimon può anche rappresentare una figura mitologica alla quale ci ispiriamo, che ci può influenzare.

Da qui parte De Feo quando interpretando magistralmente il testo di Vanacore, si fa J. Hillman e si propone su di un palco dove trovano posto solo due valige ed un cubo, a simboleggiare proprio il lavoro dei genitori di Hillman, gestori di un hotel con le valigie e la provvisorietà di un arredo casalingo fatto solo di un cubo facilmente spostabile. Le amicizie di Hillman fin da piccolo sono state rappresentate dai viaggiatori ospitati nell’albergo dei genitori, da bambini figli di viaggiatori e questa precarietà di rapporti lo ha condotto a studiarsi, guardarsi dentro, imparare dalle proprie ferite e dai propri dolori fatti di addii, per arrivare a mettere a nudo la propria identità, cercando di capire la direzione da prendere e costruirsi così il proprio destino.

L’anello di congiunzione con Keats va cercato e trovato tra le poesie di quest’ultimo, nelle quali il poeta ha trasmesso l’idea di quanto sia fondamentale la ricerca della propria anima così da ri-conoscersi nel profondo dell’IO più segreto per intraprendere la propria strada. Da Keats De Feo ci conduce con mano leggera, immergendoci nelle atmosfere di una ottobrata romana che regala il calore-colore arancio-bruno delle foglie dei Platani, nella passeggiata verso il Cimitero Acattolico accanto alla Piramide Cestia dove Keats venne sepolto e dove ancora oggi possiamo ammirare la sua lapide con l’iscrizione: “Qui giace uno il cui nome fu scritto nell’acqua”.

Questo spettacolo è stato impreziosito anche dal contributo offerto dalla videoarte realizzata da Roberto Rinaldi , dagli arrangiamenti musicali realizzati da Alessandro Panatteri. dal disegno luci di Francesco Bàrbera e dalla voce inconfondibile di Leo Gullotta nell’interpretazione della poesia di J. Keats.

Si ringrazia l’Ufficio Stampa nella persona di Andrea Cavazzini

Teatro “Lo Spazio”

“Teatrosophia – “Le nostre figlie si amano”

in CULTURA/TEATRO by

“Teatrosophia – “Le nostre figlie si amano”

Viaggio interiore nei vizi, nell’amore, e nel dolore di due sorelle

Roma, 06 ottobre 2023

Articolo di Leonardo De Luca

Foto Ufficio Stampa Teatrosophia

“Le nostre figlie si amano” di Antonio Mocciola è il monologo interpretato da Serena Borrelli al Teatrosophia dal 6 all’8 ottobre per la regia di Giorgia Filanti. Centro della storia è l’incontro tra due sorelle, Pia e Giordana, che hanno vissuto separate per molto tempo e, a parte per qualche visita fugace, non sono rimaste in contatto per molti anni. Questo incontro capita in un momento particolare della vita di Giordana.  Infatti, lei ha portato al fallimento un matrimonio e ha visto la sua libreria fallire per assenza di acquirenti mentre tutto si consumava nella totale indifferenza degli abitanti del suo paese, a suo dire impermeabili alla cultura. Il fumo e l’alcool sono intervenuti nella sua vita come anestetico divenendo subito vizi da cui non riusciva più a uscire. La casa è stata mantenuta dalla sorella Pia che tira avanti, adesso con il peso in più del mantenimento di Giordana, con la sua piccola sartoria. La visita di Pia si trasforma in una speranza di salvezza per Giordana che ritrova un punto saldo e stabile su cui poter fare affidamento. Dopo gli innumerevoli inviti della sorella torna nella loro vecchia casa nel loro piccolo e remoto paese natale, per ritrovare in esso un luogo di pace e serenità e per riuscire ad abbandonare i vizi che tanto la tormentano.

Il loro rapporto però si è deteriorato con il tempo e continua a farlo durante la loro convivenza, fintanto che questo muta in un mantenimento che dura fino a tre anni, alimentato da rigidità, bugie e soprattutto da una grande incomprensione di fondo. In più di due anni passati nella casa assieme a Pia, Giordana non ha nessun miglioramento nel superamento dell’alcolismo e del tabagismo, i periodi dove riusciva nella loro privazione seguivano precipitosamente altri con pessime ricadute. E con questo paradigma, che si ripete quasi ciclicamente, è messa in luce la sua totale incapacità di sapersi regolare e la totale assenza di volontà personale.

Il monologo scava molto nel loro rapporto di vicendevole ricerca nell’altro di una fonte di aiuto e liberazione dalla propria condizione di repressione che annulla ogni tipo di volontà. Questo è assecondato dal loro legame consanguineo che le porta a sentirsi entrambe parte di una stessa matrice originale e a rispecchiarsi nell’altro. L’opera pone la sua essenza all’interno di quelle oppressioni soffocanti che non lasciano aria da respirare. La canicola è una di queste, la più durevole tra tutte tanto è l’affanno che appesantisce Giordana. La subdola violazione di Pia, anch’essa forma di oppressione, la maggiore tra tutte, è nascosta dalla parsimonia che imperversa ogni suo movimento e ogni sua parola, qualunque essa sia, da una manifestazione di affetto a una richiesta o un’esortazione, anche violenta se necessario.

I due personaggi sono speculari e Simona Borelli interpreta magistralmente ognuno di loro, semplicemente mettendosi e togliendosi un cappello, rende le sorelle proprie nel loro autentico modo di muoversi e assolutamente inconfondibili. Veniamo portati in luoghi la cui realtà viene prima filtrata dalla percezione individuale delle due sorelle. Ne vien fuori un’opera di straordinaria potenza in grado di calare nella tragicità della situazione impartendo un senso il soffocamento che Pia e Giordana manifestano di percepire e che, quando arriva allo stremo, diviene forza distruttiva.

Flautissimo 2023

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/INIZIATIVE ED EVENTI/MUSICA/TEATRO by

Roma. Dal 29 ottobre al 16 dicembre 2023
TEATRO PALLADIUM / TEATRO INDIA / TEATRO DEL LIDO
FLAUTISSIMO 2023 – 25a edizione
SOGNO A OCCHI APERTI

Il festival diretto da Stefano Cioffi
festeggia 25 anni in parole, teatro e musica

 

Il 29 ottobre 2023, tornano a Roma gli appuntamenti di teatro e musica di Flautissimo, il festival diffuso, tra Teatro Palladium, Teatro India e Teatro del Lido, che quest’anno festeggia i 25 anni.

Diretto da Stefano Cioffi, Flautissimo è una manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche, performance cross-disciplinari.

Dopo il grande successo della scorsa edizione, anche quest’anno l’apertura è affidata alla straordinaria Maria Paiato che il 29 ottobre al Palladium inaugura la sezione “Parole, Teatro & Musica” portando in scena per la prima volta a Roma, Gentiluomo in mare di Herbert Clyde Lewis. Il 10 novembre il festival si sposta al Teatro del Lido con Canaglie, lo spettacolo di Giulia Bartolini, promettente talento della scena contemporanea, Vincitore Premio della Critica al Premio Giovani realtà del Teatro. Il 12 novembre si torna al Palladium con Dario Vergassola e la sua prima a Roma di Storie Sconcertanti. Il festival prosegue il 18 novembre al Teatro India con Iaia Forte e Diana Tejera in Vita Meravigliosa, omaggio a Patrizia Cavalli e il 26 novembre al Palladium con i Radiodervish con il concerto in prima assoluta “Cuore Meridiano”. Sullo stesso palcoscenico il 1° dicembre ritroveremo Fabrizio Bentivoglio che, accompagnato dal contrabbasso di Ferruccio Spinetti, dopo il grande successo dello scorso anno torna a Flautissimo con Lettura clandestina. La solitudine del satiro di Ennio Flaiano.

E sempre al Palladium, il 9 e 10 dicembre tornano le due intense giornate, che ogni anno accolgono centinaia di fedelissimi spettatori provenienti da tutto il mondo, dedicate interamente alla Musica da camera” con le masterclass e i concerti di alcuni dei migliori flautisti al mondo come Julien Beaudiment, Emily Beynon, Gareth McLearnon, Silvia Careddu, Mario Caroli, Riccardo Ghiani, Juliette Hurel, Sebastian Jacot, Bianca Fiorito, Andrea Oliva, Adriana Ferreira, Andrea Manco, Matvey Demin, accompagnati al pianoforte da Francesca Carta, Helène Couvert, Andrew West, Marco Grisanti e Sara Matteo,

La venticinquesima stagione di Flautissimo si concluderà al Teatro India con un’altra prima assoluta, Il giorno in cui mio padre mi ha insegnato ad andare in bicicletta con Valerio Aprea, in scena il 15 e 16 dicembre.

“SOGNO A OCCHI APERTI”. Siamo ancora capaci di sognare? Siamo ancora capaci di far decollare la nostra fantasia? Guerra, pandemia, recessione. Ci manca altro? Sono anni difficili, tinti di nero. Come si può volare col pensiero quando i nostri giorni sono ritmati da cronaca e lutti?

Da 25 edizioni Flautissimo guarda in basso, a terra, fra le pieghe delle nostre città, ha scavato nel torbido e ci ha raccontato storie di straordinaria quotidianità, con tutte le contraddizioni dei nostri giorni. È arrivato il momento di cambiare, quest’anno giriamo la testa! Sguardo in alto, occhi al cielo!
Si volaaaaaaa… si sogna a occhi aperti.

Sì, si sogna, di nuovo, anche di giorno, per immaginare un futuro diverso fatto di poesia e accoglienza, di condivisione e tolleranza, e ancora di pace e sostenibile. Per festeggiare 25 anni di spettacolo Flautissimo presenta un cartellone che guarda alle emozioni per riappropriarsi di tanti sentimenti sconvolti e snaturati dagli avvenimenti degli ultimi anni. In un turbinio di stupendi spettacoli e incontri partecipati della città, Flautissimo guarda all’amore, alla gioia, alla felicità e la distilla in Arte, accompagnando gli spettatori in una dimensione onirica, nuova e appassionante. Stefano Cioffi

“Flautissimo #25. Sogno a occhi aperti” è una produzione Accademia Italiana del Flauto sostenuta dalla Regione Lazio, realizzata in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro di Roma, Teatro del Lido.

INFO & SEGRETERIA FLAUTISSIMO 2023:
ACCADEMIA ITALIANA DEL FLAUTO | Tel +39 06 44703290 – produzione@accademiaitalianadelflauto.it
Ufficio stampa FLAUTISSIMO: Fabiana Manuelli –  stampa@fabianamanuelli.it

I LUOGHI DEL FESTIVAL:

TEATRO PALLADIUM: Piazza Bartolomeo Romano, 8, 00154 Roma
TEATRO INDIA: Lungotevere Vittorio Gassman, 1, 00146 Roma
TEATRO DEL LIDO: Via delle Sirene, 22, 00121 Lido di Ostia, RM

BIGLIETTI

TEATRO PALLADIUM
Intero € 20,00
Ridotto € 15,00

TEATRO INDIA
Intero € 18,00
Ridotto € 15,00

TEATRO DEL LIDO DI OSTIA
Intero € 10,00
Ridotto € 8,00

IL FESTIVAL. Il festival diretto da Stefano Cioffi è una manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche, performance cross-disciplinari. Tra i tanti grandi nomi ospitati ricordiamo Emma Dante, Massimo Popolizio, Ennio Fantastichini, Peppe Servillo, Galatea Ranzi, Elena Radonicich, Roberto Herlitzka, Massimo Wertmuller, Manuela Mandracchia, Francesco Piccolo, Giancarlo De Cataldo, Francesca Reggiani, Moni Ovadia, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Gabriele Coen, Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Avion Travel, Banda Ikona, Klezroym, Giorgio Tirabassi.

 

 

CALENDARIO FLAUTISSIMO TEATRO & MUSICA

Maria Paiato / Giulia Bartolini / Dario Vergassola / Iaia Forte & Diana Tejera /
Radiodervish / Fabrizio Bentivoglio & Ferruccio Spinetti / Valerio Aprea

 

Teatro Palladium – Domenica 29 ottobre 2023 – ore 18

Maria Paiato in Gentiluomo in mare di Herbert Clyde Lewis (Prima a Roma)

Dura un giorno l’avventura ultima di Henry Preston Standish. Dall’alba al tramonto.

Proprio come, in un parallelismo di perfetta poesia, la metafora di un’intera vita si definisce tra un’alba, la nascita, e un tramonto, la morte. Urbanità e discrezione sono stati per Standish ingredienti fondamentali, strumenti imprescindibili per garantirsi un’esistenza tranquilla, al riparo dalle fatiche e dai dolori che inevitabilmente la vita porta con sé. E questi elementi, fondanti e basilari del suo essere ed esistere, decideranno anche il suo destino.

In un continuo ribaltamento di prospettiva, la scrittura, anzi “la voce” dolce e ironica, ondeggia alternando nuclei di mondo frenetici, abitati da esseri umani inconsapevoli e il sempre più piccolo uomo, perduto nell’immensa solitudine, nell’infinito silenzio dell’oceano che sta per accoglierlo definitivamente. In quell’immersione di vita, fisica e simbolica, il gentiluomo Henry Preston Standish dovrà venire progressivamente a patti con la propria fine. Perfetto epilogo di una perfetta poesia.

Un monologo denso e intenso, come solo l’acqua dell’oceano può diventare.

 

Teatro del Lido – Venerdì 10 novembre 2023 – ore 19.00

Canaglie

Regia e drammaturgia Giulia Bartolini

con Grazia Capraro, Luca Carbone, Francesco Cotroneo, Giulia Trippetta

Voice over: Riccardo Ricobello

musiche Andrea Cotroneo

produzione CARLeALTRI in collaborazione con Accademia Italiana del Flauto

Vincitore Premio della Critica al Premio Giovani realtà del Teatro/ Nico Pepe di Udine/2018

Semi-finalista al Premio Scenario 2019 | Finalista Bando Forever Young/Corte Ospitale 2019/2020

Una famiglia italiana. Una madre, tre figli da crescere, una tavola intorno a cui riunirsi ogni sera per parlare della giornata, gli studi, il lavoro, i battibecchi, la necessità di arrivare a fine mese… e poi la vicina di casa, un parroco che sembra un prete, una lettera scarlatta che appare sulla soglia, così, dal nulla (ma poi perché?), una vecchia Fiat 500, il sospetto, il dubbio, le bugie e alla fine la rivelazione di tutti i segreti (ma proprio tutti) di una famiglia per niente normale, esperimento sociale di un mondo ribaltato. Una favola comica che parla di ciò che siamo e ciò che scegliamo di essere, in un mondo leggero come un cartone animato in bianco e nero che finisce per trasfigurarsi in una realtà piena di colore e più cruda che mai.

 

Teatro Palladium – Domenica 12 novembre 2023 – ore 18.00

Storie Sconcertanti di e con Dario Vergassola (Prima a Roma)

Dopo anni di bizzarre interviste a personaggi televisivi e del mondo dello spettacolo, Dario Vergassola ha iniziato a intervistare anche altri esseri viventi trovando nella natura esempi di grande virtù su cui possiamo comunque ridere ma anche porci domande sulla crisi climatica e su come salvaguardare il nostro pianeta.

Lo spettacolo nasce dal libro scritto dallo stesso Vergassola “Storie inventate di un mondo immaginario”, dove l’autore dà la voce a animali acquatici, veri o immaginari, che mettono qui in scena le loro storie d’amore impossibili, le loro tirate ecologiste, la malinconia di essere esclusi, il desiderio di scoprire il mondo lanciandosi in mille spericolate avventure. Il risultato è uno spettacolo dal ritmo irresistibile, che non mancherà di scalfire le nostre convinzioni, farci riflettere sul presente, e dare un’iniezione di vita alla nostra autoironia.

Tutto l’infinito repertorio di domande/battute (e relative risposte) viene riproposto in uno spettacolo dal ritmo così serrato ed incalzante che si rischia di perdersi in un esilarante sconcerto.

 

Teatro India – Sabato 18 novembre 2023 – ore 21

Vita Meravigliosa di Patrizia Cavalli (Prima a Roma)

con Iaia Forte; voce e musiche di Diana Tejera

Un ritratto in versi e in musica di Patrizia Cavalli, una delle poetesse contemporanee più lette e amate. L’interpretazione di Iaia Forte, con la musica e le canzoni di Diana Tejera, ci permettono di entrare nel vivo della poetica e nel cuore dell’autrice. È possibile, così, entrare quasi per la prima volta tra questi versi capricciosi e sapienti, al cui centro regna incontrastato l’amore e la sua sintomatologia. Lo spettacolo è senz’altro arricchito dalla conoscenza personale che le due artiste in scena hanno avuto con la Cavalli. Le loro vite si sono incrociate professionalmente e umanamente. Arte e amicizia si sono mescolate e oggi hanno dato vita a questo spettacolo esplosivo e dirompente.

 

Teatro Palladium – Domenica 26 novembre 2023 – ore 18.00

Radiodervish in CUORE MERIDIANO (Prima assoluta)

Un tributo ai venticinque anni trascorsi dalla pubblicazione del loro primo album, “Lingua contro lingua”. In questo straordinario viaggio musicale, la band celebra il proprio percorso artistico eseguendo i brani più rappresentativi di questa lunga e significativa carriera. “Cuore Meridiano” è un’immersione profonda nei labirinti della memoria personale e collettiva, un tentativo di catturare il contrappunto musicale dei grandi cantautori mediterranei che hanno ispirato il loro stile musicale: Georges Moustaki, Fabrizio De André, Idir, Domenico Modugno, Mikis Theodorakis, Fairuz, Marcel Khalife, Franco Battiato, e molti altri.

Non solo un concerto dunque, ma un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, un’ode alla forza evocativa della musica mediterranea e un tributo ai maestri che hanno illuminato il cammino dei Radiodervish. In questo progetto, la band si unisce al passato e al presente, creando un’esperienza musicale che affonda le radici nella tradizione ma continua a evolversi e a ispirare. Un omaggio alla musica, alla cultura e all’anima del Mediterraneo.

 

Teatro Palladium – Venerdì 1° dicembre ore 21.00

Fabrizio Bentivoglio e Ferruccio Spinetti in Lettura clandestina. La solitudine del satiro

di Ennio Flaiano

Ennio Flaiano è stato protagonista assoluto della vita intellettuale italiana. I suoi motti hanno decostruito meticolosamente la società italiana dalla fine della guerra fino agli anni ’70, per raffigurarne con intento satirico i (molti) vizi e le (poche) virtù.

Lettura clandestina restituisce alcuni tra gli innumerevoli articoli che Flaiano scrisse per giornali e riviste, letti da Fabrizio Bentivoglio e accompagnati del contrabbasso di Ferruccio Spinetti per raccontare la figura di un uomo che come pochi altri ha saputo raccontare l’Italia.

 

Teatro India – Venerdì 15 Dicembre ore 21.00 | Sabato 16 Dicembre ore 19.00

Valerio Aprea in Il giorno in cui mio padre mi ha insegnato ad andare in bicicletta (Prima assoluta)

di Sandro Bonvissuto

Il primo racconto scritto da Sandro Bonvissuto diventa un monologo teatrale, magistralmente interpretato da Valerio Aprea. Nel pomeriggio di un giorno d’estate un padre insegna al figlio ad andare in bicicletta; le cose da bambini, dalle quali ci si congeda con lentezza, si infrangono su quell’istante in cui la vita chiede di diventare grandi in un solo momento. La voce narrante della vita interiore ci accompagnerà lungo il percorso che porta l’individuo nel punto in cui si comincia ad abbandonare la casa della propria infanzia per gettarsi nel mondo degli adulti. Il tutto avviene su di una strada che costeggia il mare, davanti allo sguardo di un padre, di pochi amici, e del sole che tramonta sull’orizzonte e su un’era della vita di ciascuno.

 

CALENDARIO FLAUTISSIMO MUSICA DA CAMERA – TEATRO PALLADIUM

Silvia Careddu / Julien Beaudiment / Bianca Fiorito / Emily Beynon / Juliette Hurel /
Riccardo Ghiani / Sebastian Jacot / Gareth McLearnon / Mario Caroli /
Andrea Manco / Andrea Oliva / Adriana Ferreira / Matvey Demin

Masterclass

Sabato 9 dicembre 2023

Ore 11,00 e ore 11,30: Silvia Careddu (docente)
Ore 12,00 e ore 12,30: Julien Beaudiment (docente)

 

Domenica 10 dicembre 2023

09,15 Gareth McLearnon (docente)
10,30 Emily Beynon (docente)
11,00 Andrea Manco (docente)
11,30 Sebastian Jacot (docente)
12,00 Mario Caroli (docente)

 

CONCERTI

Sabato 9 dicembre 2023

Ore 16,00

Bianca Fiorito, flauto
Sara Matteo, pianoforte
Felix Mendelssohn Bartholdy (1809 – 1847) Scherzo dal Sogno d’una notte di mezza estate per flauto e pianoforte
Pierre Sancan (1916-2008) Sonatine per flauto e pianoforte
Claude Debussy (1862-1918) Bilitis per flauto e pianoforte
Henri Dutilleux (1916-2013) Sonatine per flauto e pianoforte

 

Emily Beynon, flauto
Andrew West, pianoforte
Marius Flothuis (1914–2001) Sonata da camera per flauto e pianoforte (1943): Cadenza |Sonatina |Lamento |Rondo alla Francese
Leo Smit (1900–1943) Sonata per flauto e pianoforte (1939-43): Allegro |Lento |Allegro moderato
Dick Kattenburg (1919–1944) Pièce per flauto e pianoforte (1945)

 

Ore 18,00

Juliette Hurel, flauto
Helène Couvert, pianoforte
Pascal Dusapin (1955) “Io” per flauto solo
Carl Heinrich Reinecke (1824 –1910) Sonata «Undine» in mi minore op. 167 per flauto e pianoforte: Allegro – Intermezzo – Andante – Finale allegro assai

Riccardo Ghiani, flauto
Francesca Carta, pianoforte
Franz Schubert (1797-1828) Tema e variazioni dall’ Improvviso in si bemolle maggiore D 935
Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847) Sonata in fa maggiore (1838) prima versione: Allegro vivace – Adagio – Assai vivace

 

Ore 21,00

Sebastian Jacot, flauto
Sophie Labandibar, pianoforte
Johann Sebastian Bach (1685-1750) Sonata in mi minore BWV 1034 per flauto e basso continuo: Adagio ma non tanto – Allegro – Andante – Allegro
Carl Philipp Emmanuel Bach (1714-1888) Sonata in la minore per flauto solo: Poco Adagio | Allegro |Allegro
Frank Martin (1890-1974) Ballade per flauto e pianoforte

Julien Beaudiment, flauto
Sophie Labandibar, pianoforte
Gabriel Fauré (1845-1924) Après un rêve per flauto e pianoforte
Jean Christophe Maltot (1978) Fantaisie su la Bohème di Puccini per flauto e pianoforte
Theobald Boehm (1794-1881) Fantaisie concertante sur des motifs écossais per flauto e pianoforte
Guillaume Connesson (1970) Le rire de saraï per flauto e pianoforte

 

Domenica 10 dicembre 2023

Ore 15,00

Adriana Ferreira, flauto
Silvia Podrecca, arpa
Claude Debussy (1862-1918) Rêverie per flauto e arpa
Camille Saint-Saëns (1835-1921) Fantasie op. 124 per flauto e arpa
Jacques Ibert (1890-1962) Entr’acte per flauto e arpa

Andrea Oliva, flauto
Marco Grisanti, pianoforte
Robert Schumann (1810-1856) Sonata n. 1 in la minore op. 105 per flauto e pianoforte
Gabriel Fauré (1845-1924) Morceau de Concours per flauto e pianoforte
Paul Taffanel (1844-1908) Fantasia sull’opera Francesca da Rimini per flauto e pianoforte

Ore 17,00

Andrea Manco, flauto
Sara Matteo, pianoforte
Paul Taffanel (1844-1908) Fantasia sull’opera Der Freischütz per flauto e pianoforte
André Jolivet (1905-1974) Chant de Linos per flauto e pianoforte

Mario Caroli, flauto
Sara Matteo, pianoforte
Joachim Andersen (19847-1909) Légende op.55 n.5; Barcarolle op.24 n.4
André Jolivet (1905-1974) da Ascèses per flauto solo; Nr.5 O femme qui ne sais que tu portais en toi le monde (Max-Pol Fouchet)
Aaron Copland (1900-1990) Duo per flauto e pianoforte: Flowing, Poetic, somewhat mournful, Lively, with bounce

Ore 19,00

Matvey Demin, flauto
Francesca Carta, pianoforte
Claude Debussy (1862-1918) Prélude à l’après-midi d’un faune per flauto e pianoforte
Charles-Marie Widor (1844-1937) Suite per flauto e pianoforte op. 34: Moderato – Scherzo – Romance – Final

Silvia Careddu, flauto
Francesca Carta, pianoforte
Sergej Prokof’ev (1891-1953) Sonata in re maggiore op.94 per flauto e pianoforte, Moderato – Scherzo: presto – Andante – Allegro con brio

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Roberto Bettacchi
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