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CULTURA

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

Il sassofonista francese Jimmy Sax al Palazzo dello Sport

Il sound vivo ed energico di Jimmy Sax con le particolari sonorità funky, free jazz ed elettroniche è andato in scena dal vivo ieri sera sul palco del Palazzo dello Sport di Roma, gremito di fan che sin dalle prime battute hanno seguito il concerto in piedi trasformandolo in una dance arena.

Per la prima volta le note del moderno e carismatico sassofonista francese sono state eseguite all’interno di un palasport.

Jimmy Sax ha eseguito i suoi brani celebri che lo hanno fatto diventare una star internazionale.

Da “No man no cry” (brano certificato platino in Italia) e “Time”, fino all’ultimo singolo “A Million Miles” con il featuring del cantante britannico Steve Edwards.

Sul palco insieme all’artista la Symphonic Dance Orchestra, diretta dal Maestro Vincenzo Sorrentino, pianista e direttore artistico, autore di colonne sonore per il piccolo e grande schermo.

La scaletta del concerto

Intro
Notredame
Miracle
Paris
JLRDK
Supreme Circle
Smile
Cerrone & Pom
Time
Hamelin night
Firenze
Romeo
Cesar
Una mattina
World hold on
A Million Miles
Dance DJ momentum
Interstellar
No man no cry
Opus
Outro + Gladiatore

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TI SCOCCIA SE TI CHIAMO AMORE? – Una sarabanda del viver quotidiano

TI SCOCCIA SE TI CHIAMO AMORE? – Una sarabanda del viver quotidiano

Luca Giacomozzi e la sua Compagnia al Teatro delle Muse di Roma, ovvero:  come spendere bene il nostro tempo con loro!

Roma 15 maggio 2024

Foto ed articolo di Grazia Menna

Nell’accogliente e bellissimo Teatro Delle Muse di Roma, Luca Giacomozzi mette in scena la commedia “TI SCOCCIA SE TI CHIAMO AMORE?”, di cui è autore e regista. La prima rappresentazione di quest’opera risale al 2014 e la riproposizione a quasi dieci anni esatti fornisce la prova della validità del lavoro di Giacomozzi (se mai ve ne fosse bisogno).

Sul palco, a dar vita ai 7 personaggi dell’opera teatrale, troviamo i bravissimi: Luigi Ferraro, Emiliano Reggente, Camilla Bianchini, Giulia Zadra, Michele Mancuso, Francesca Pausilli e Claudio Scaramuzzino.

La storia si sviluppa intorno al racconto di una giornata vitale per Carlo, uno scrittore in attesa di ricevere a casa sua la visita di una nota critica di una casa editrice, che deve valutare se pubblicare o meno il libro di Carlo, dal titolo appunto: “Ti scoccia se ti chiamo amore?”.

Questa commedia, o meglio sarebbe chiamarla farsa, si muove a ritmi serratissimi, in un appartamento affollato e caotico, dove Carlo deve destreggiarsi tra la presenza di un suo amico che occupa abusivamente il divano, l’andirivieni del portiere tartagliante che aiuta Carlo a portare in casa gli scatoloni con il libro da lui scritto e poi parenti, mogli tradite, ragazze svampite.

Tutti questi personaggi che entrano nella vita di Carlo, in quell’esatto momento  in cui la sua vita può volgere alla notorietà o sprofondare nel nulla, creano un tourbillon di equivoci e scambi di persona senza via di fuga. Si ride di gusto in questa farsa che, divertendo il tanto pubblico presente, prende in giro i miti della nostra epoca: la ricerca del successo, il sesso facile, l’ostentazione di essere chi non si è.

Luca Giacomozzi con la sua regia ha dettato sia i tempi sia i ritmi della recitazione, così che la sarabanda di equivoci ed interazione tra i personaggi fosse più avvincente; la bravura degli interpreti è stata anche nel rispettare questi tempi ed il sincronismo delle battute, che hanno reso avvincente tutto lo spettacolo.

Due atti, sì due atti come si faceva un tempo, due ore spese bene nel Teatro delle Muse che è una perla di teatro dove si sono avvicendati nomi importanti del teatro italiano, ricordando solo alcuni abbiamo: Aldo Giuffrè, Gigi Reder, Luigi De Filippo, Aldo Fabrizi, Nino Taranto, Lando Buzzanca, e molti, molti altri.

Si ringrazia l’Ufficio Stampa nella persona di Andrea Cavazzini

TI SCOCCIA SE TI CHIAMO AMORE?  una commedia scritta e diretta da Luca Giacomozzi. Con Luigi Ferraro, Emiliano Reggente, Camilla Bianchini, Giulia Zadra, Michele Mancuso, Francesca Pausilli, Claudio Scaramuzzino.

Audio e luci: Mariano Pace – Aiuto regia: Valentina Pastorello Grafica: Gianluca Mariozzi

Dal 15 al 19 Maggio 2024 al Teatro delle Muse, Roma

Loredana Bertè al Brancaccio con il suo “Manifesto Tour”

Un Teatro Brancaccio sold-out per l’occasione ha accolto ieri sera la tappa romana di Loredana Berté del suo “Manifesto Tour 2024”.

L’attesa era divenuta palpabile sin dallo scorso 11 marzo quando Loredana era stata costretta a rinviare il concerto programmato in quella data causa di un malore.

Un pubblico calorosissimo ha accolto la star con un lunghissimo applauso ed ha seguito il concerto per molti tratti in piedi cantando e ballando sulle note di brani che hanno fatto la storia della musica leggerea italiana.

Con la grinta consueta da vera trascinatrice, Loredana ha presentato i suoi più grandi successi di repertorio quali “Sei bellissima”, “E la luna bussò”, “Dedicato”, “In alto mare”, “Non sono una signora”, “Il mare d’inverno”, “Amici non ne ho”, “In alto mare”, ma anche canzoni più recenti tratte dal suo ultimo album “Manifesto” dedicato alla figura femminile.

Evidentemente non poteva mancare l’esecuzione di “Pazza“, brano con cui la cantante ha lasciato il segno all’ultimo Festival di Sanremo e che ha conquistato il prestigioso premio della critica “Mia Martini“.
La canzone, scritta dalla stessa Bertè insieme ad Andrea Pugliese, Luca Chiaravalli e Andrea Bonomo di Gallarate, ha riscosso un grande successo di pubblico e critica, ottenendo il disco di platino lo scorso aprile.

La scaletta del concerto
Dark Lady
Amici non ne ho
Il mare d’inverno
Non ti dico no
Persa nel supermercato
Cosa ti aspetti da me
Movie
Lacrime in limousine
Luna
Aida – I still haven’t found what I’m looking for
Ragazzo mio
Ho smesso di tacere
Per i tuoi occhi
Pazza
Dedicato
Non sono una signor
Sei Bellissima

Bis
Figlia di
Ninna Nanna / e la luna bussò
In alto mare
Ma il cielo è sempre più blu

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Lou Duca e Greta Grillo – Inaugurazione mostra “Panta Rei” presso Saraceno Art Gallery

L’inaugurazione della mostra “Panta Rei” con la partecipazione degli artisti Lou Duca e Greta Grillo si è tenuta giovedì 9 maggio presso la Saraceno Art Gallery, situata in via di Monserrato 40 a Roma.
Lou Duca e Greta Grillo, pur operanti in ambiti artistici distinti come la scultura e la pittura, sono d’accordo nel riconoscere la bellezza intrinseca nella transitorietà e nella mutevolezza della vita. Il titolo della mostra rappresenta il concetto che tutto nell’universo è in costante cambiamento e trasformazione e sottolinea la natura fluida e impermanente della realtà, suggerendo che nulla rimane immutato nel corso del tempo. Fondendo la fluidità espressiva della scultura con la ricchezza materica della pittura, le barriere tra le loro discipline si dissolvono, consentendo alle loro opere di dialogare in modo armonioso e sinergico. Il tratto artistico, sia incisivo che spontaneo, cattura vividamente l’incontro delle loro diverse espressioni creative. La mostra alla Saraceno Art Gallery è concepita come un insieme artistico contemporaneo. L’esposizione mette alla prova lo spettatore con la sua natura insolita, mostrando al contempo una coerenza stilistica fondamentale e delineando una visione artistica integrata.

Lou Duca:
Nato a Milazzo, in Sicilia, con un profondo interesse per le arti applicate, Lou Duca ottiene la maturità in oreficeria presso l’Istituto d’Arte della sua città natale. In seguito, si trasferisce a Roma, dove si laurea in pittura presso l’Accademia di Belle Arti.
Nella capitale, Lou Duca ha iniziato a operare nel campo scenografico, contribuendo con la sua arte alla realizzazione di allestimenti per rinomati teatri di opera in tutto il mondo arricchendo il suo bagaglio tecnico, fondamentale per lo sviluppo della sua visione artistica nel corso degli anni. Grazie al suo sfondo multidisciplinare, ha esplorato una vasta gamma di tecniche artistiche, quali la scultura, il décollage e le installazioni video, mantenendo sempre vivo il legame con i testi, le opere d’arte e le architetture classiche.
La ricerca artistica di Duca si concentra sull’idea che la vita possa oltrepassare i confini soggettivi e andare oltre le limitazioni convenzionali. Attraverso l’uso di materiali resilienti che interagiscono direttamente con l’ambiente circostante, Duca crea opere che combinano riflessioni personali con un omaggio alla tradizione artistica. Le sue creazioni trasportano lo spettatore in un mondo alternativo, dove il persistente senso di instabilità e movimento si manifesta in immagini che catturano l’eterna bellezza e il dramma umano.
Lou Duca, in questa esposizione, trae ispirazione dall’idea del sublime del mondo classico. Utilizzando calchi delle statue romane, crea fedeli riproduzioni in cera, le quali, esposte al calore, perdono parte della loro perfezione, mettendo in luce la transitorietà inevitabile alla quale nessuno può sfuggire.

Greta Grillo:
appassionata d’arte fin da giovane, ha completato i suoi studi al Liceo Artistico Niccolò Barabino di Genova. Ha poi proseguito la sua formazione all’Accademia Ligustica di Belle Arti, dove si è specializzata nell’Arte Contemporanea, influenzando in modo unico e innovativo la sua visione artistica.
Inizialmente orientata verso la pittura informale, Greta Grillo ha presto abbracciato un approccio astratto e antillusionista, influenzata dalla collaborazione con Enzo Cacciola. Questo ha portato alla sua adesione alla Pittura Analitica come parte fondamentale della sua identità artistica.
Greta Grillo rivolge particolare attenzione alla materia cromatica, considerandola l’elemento centrale del suo processo artistico. Questo concetto è stato presentato per la prima volta nel 2012 al Palazzo Ducale di Genova, segnando l’inizio di numerose mostre personali e collettive. Ha costantemente evoluto la sua pratica artistica, collaborando con altri artisti e esponendo accanto a figure storiche della Pittura Analitica. Attualmente vive a Roma, dove lavora nel mondo dello Spettacolo come pittrice di scena per il Cinema, parallelamente alla sua attività artistica nel suo storico studio di Rocca Grimalda (AL).
Con la mostra “Panta Rei” Greta Grillo ci introduce al mondo della pittura astratta, dove la pittura stessa diviene protagonista del suo processo evolutivo. L’artista agisce come facilitatore del processo che porta alla creazione dell’opera, versando vernice industriale su tele plastificate, precedentemente sottoposte a tensione. Nel corso del tempo, questa vernice industriale dà vita a forme mutevoli, fino a raggiungere una forma definitiva al termine del processo di essiccazione.

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Grazia Menna
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