Piergiorgio Odifreddi, matematico, logico e saggista italiano, ha vissuto un’evoluzione nel suo rapporto con gli Stati Uniti. Cresciuto nel mito degli Stati Uniti e dei soldati americani “liberatori”, il suo punto di vista inizia a mutare a partire dalla guerra del Vietnam.
Odifreddi ha studiato negli Stati Uniti per due anni e vi ha insegnato per venti. Durante i suoi viaggi in tutto il mondo, ha esplorato il continente americano. Tuttavia, con sempre minor sorpresa e sempre maggior fastidio, si è reso conto dei modi violenti in cui gli Stati Uniti hanno spesso agito da padroni: sfruttamento economico, embargo commerciale e occupazione militare.
Il suo libro “C’è del marcio in Occidente” riflette sull’arroganza dell’Occidente e medita sulle parole di venti grandi pensatori del passato e del presente che hanno criticato questa realtà. Analizza dieci peccati capitali, tra cui occidentalismo, cristianesimo, colonialismo, militarismo e razzismo. Odifreddi ci invita a non illuderci che gli altri possano essere peggiori di noi, affrontando la complessità di un mondo in cui l’arroganza e la violenza sono spesso nascoste dietro la retorica della libertà e della democrazia
