GEOPOLITICA DEL MONDO MODERNO

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Federica Mogherini

Raggiunto l’accordo sulla Cooperazione Strutturata Permanente; Al via la costruzione della Difesa Europea

Difesa/EUROPA/SICUREZZA di

Ufficializzata la costruzione della Difesa Comune Europea. Dopo anni di confronti e dibattiti tra i maggiori attori europei, al summit del 14-15 dicembre 2017, si è siglato l’accordo tra i 27 capi di stato e di governo per la cosiddetta Cooperazione Strutturata Permanente(PESCO).  Essa è regolata dal Trattato di Lisbona e consente agli Stati membri, che intendano impegnarsi, di rafforzare la reciproca collaborazione nel settore della politica di sicurezza e di difesa.

La PESCO prevede che gli Stati si impegnino a rispettare delle tappe comuni. Alcuni temi saranno quelli riguardanti gli aumenti dei bilanci, da parte degli stati membri, con cadenza periodica e in tempi reali. Saranno effettuati, probabilmente, corsi di formazione per raggiungere obbiettivi che prevedono di rafforzare la disponibilità e l’interoperabilità delle forze impiegate. Gli Stati si sono anche impegnati in direzione di un programma industriale comune per il settore della difesa, nonché ad approvare entro la prossima primavera la creazione di uno strumento finanziario atto a garantire le coperture della Pesco.

La necessità di assumersi maggiori responsabilità, da parte dei leader dei paesi UE, per la sicurezza dei cittadini europei, è sorta nel corso del 2016. Da quel momento è stato dunque chiesto all’Alto Rappresentante, Federica Mogherini, di presentare proposte riguardanti anche la Pesco. Nel frattempo quest’ultima, attraverso la strategia globale per la politica estera e di sicurezza, aveva avviato un processo di cooperazione rafforzata in materia di sicurezza e difesa.

Il ruolo dell’Italia all’interno della Pesco è sicuramente di relativa importanza. L’Italia sarà infatti a capo di quatto dei 17 progetti concordati per il 2018. Il primo prevede la creazione di un centro di addestramento per le forze armate europee. Altri due progetti saranno, invece, tesi a sviluppare capacità militari di soccorso in caso di disastri naturali e di sorveglianza e protezione di aree marittime. Il quarto progetto riguarda l’implementazione di prototipi di veicoli per la fanteria leggera.

L’accordo del Consiglio europeo inaugura un processo istituzionale legalmente vincolante verso l’integrazione nell’ambito della sicurezza e difesa. Tale accordo risulta essere importante anche in chiave di relazioni con l’Alleanza Atlantica, un tema centrale nello sviluppo sia dell’UE che della Nato. È bene, inoltre, non dimenticarsi, che un progetto europeo per la Difesa, quale la Pesco, risponde alla necessità di ritrovare quello spirito europeista e rinsaldare la comunità di valori democratici su cui si fonda l’intera Unione Europea.

Terremoto Iraq-Iran; Primi soccorsi umanitari dall’Italia, il bilancio delle vittime è disastroso

MEDIO ORIENTE di

Un bilancio sempre più aggravato quello che va registrandosi a causa della potente scossa sismica di 7.3 gradi magnitudo al confine tra Iran e Iraq. Il numero delle vittime sale costantemente giorno dopo giorno, le ultime notizie fornite dall’istituto di medicina legale Iraniano parlano di 400 morti e circa 7000 feriti. Numeri agghiaccianti che hanno spinto anche le autorità italiane a compiere azioni concrete in questo senso. Nei giorni scorsi il premier Paolo Gentiloni, con un “Tweet”, si era detto “pronto a offrire aiuti ai paesi colpiti”. “Un volo cargo boeing 767 dell’Aeronautica militare è decollato dall’aeroporto militare di Pratica di Mare per Brindisi, da dove è ripartito con un carico di 15 tonnellate tra tende, coperte, kit cucina e igienico-sanitari, destinato alle popolazioni irachene colpite dal sisma”. Così recita un comunicato stampa del dipartimento della Protezione Civile, intervenuto col ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale insieme al Comando operativo di vertice interforze, alle dipendenze del ministero della Difesa, per “contribuire all’assistenza delle popolazioni colpite dal forte terremoto in Iran e Iraq”. “Con lo stesso volo , si legge nella nota, è partito anche un team di esperti delle amministrazioni coinvolte che, attraverso il personale diplomatico italiano presente sul posto, provvederà alla consegna dei materiali alle autorità locali”. Il ministro degli Esteri Angelino Alfano, annunciando anche lui la notizia del “volo umanitario” ha aggiunto ; “stiamo valutando la concessione di un aiuto finanziario sul canale multilaterale a favore dell’Iran, attraverso un finanziamento alla Mezza Luna rossa iraniana”. Anche Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha speso parole di solidarietà per le popolazioni in difficoltà.  Il sisma ha registrato il suo epicentro vicino la città di Halabja nel Kurdistan Iracheno, che fu teatro nel 1988 degli attacchi con il gas ordinati da Saddam Hussein. Le vittime si sono tuttavia registrate, nella maggior parte, dall’altro lato del confine, dove anche il numero delle persone che hanno perso la casa si fatica a stimare, sono decine di migliaia. Il terremoto ,registrato a 23,2 km sotto terra, è stato avvertito fino a Baghdad, ma anche in Turchia e negli Emirati. Le zone che ne hanno risentito maggiormente sono quelle della città di Kermanshah, a ovest dell’Iran a pochi km dalla frontiera con l’Iraq. Qui si sono registrate la maggior parte delle vittime tanto da dichiarare il lutto cittadino per tre giorni. Inoltre secondo quanto riportato dal responsabile dei servizi di emergenza iraniani, Pirhossein Koulivand, l’ospedale principale è stato gravemente danneggiato e non può prestare cure alle centinaia di feriti. Sono da poco arrivate le prime rassicurazioni dal parte del presidente iraniano Hassan Rohani, giunto Kermanshah; “Voglio assicurare tutti coloro che soffrono che il governo ha cominciato ad agire con tutto il suo potere e che si sforza di risolvere il problema il più velocemente possibile”.

 

Il Generale Claudio Graziano nominato presidente del Comitato Militare UE

Difesa/EUROPA di

Un ruolo di spicco per l’Italia nell’Europa della difesa. Il Capo di Stato Maggiore della Difesa italiano, generale Claudio Graziano, torinese di 67 anni,  è stato nominato presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea. L’incarico sarà di durata triennale a partire dal mese di novembre 2018, fino ad allora il generale torinese continuerà a svolgere le proprie funzioni e il ruolo verrà ricoperto dall’attuale presidente, il generale Mikhail Kostarakos, in carica dal 6 novembre del 2016. La decisione è stata presa a seguito di una votazione avvenuta il 7 novembre a Bruxelles tra i 27 Capi di Stato Maggiore della Difesa dei Paesi membri. Il comitato  militare è stato istituito nel 2001, ha il compito di dirigere tutte le attività militari nel quadro dell’UE. Claudio Graziano ricoprirà dunque la più alta carica militare in questo ambito, lavorerà in quanto tale a stretto contatto con il rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Unione, incarico che ad oggi ricopre Federica Mogherini. Avrà il compito di presentare pareri e decisioni di natura militare presso il comitato Politico e di Sicurezza (PSC), oltre che a fornire linee guida e direttive al Direttore Generale dello European Union Military Staff (EUMS). Che Graziano fosse uno dei favoriti a rivestire la carica non era un mistero, soprattutto dopo che, due mesi fa, sfumò la sua nomina a presidente del Comitato militare della Nato, incarico andato `a sorpresa´ al generale britannico Stuart Peach. Claudio Graziano, nella sua prima dichiarazione a commento dell’incarico, ha ringraziato in primo luogo tutti i Capi di Stato Maggiore della Difesa, definendosi onorato per la nomina ottenuta, soffermandosi anche sul governo e sulla Senatrice Roberta Pinotti: “Desidero esprimere la mia gratitudine al Governo, e in particolare al Ministro della Difesa, Senatrice Roberta Pinotti, per il pieno supporto alla mia candidatura. All’attuale Chairman, il Generale Mikhail Kostarakos, rivolgo un caloroso ringraziamento per lo straordinario lavoro svolto”, ha proseguito  Graziano. Finiti i ringraziamenti ha fatto il punto sulla propria situazione: “Desidero confermare la totale abnegazione con il quale porterò avanti, con orgoglio, la carica di Capo di Stato Maggiore della Difesa” anticipando che :“Una volta in carica, mi impegnerò al massimo delle mie capacità per rafforzare ulteriormente l’autorevolezza del Comitato Militare, per contribuire fattivamente al progetto di realizzazione della Difesa europea e per garantire che l’Unione Europea sia pienamente in grado di rispondere alle nuove sfide sulla sicurezza”.

Non si sono fatte attendere le congratulazioni da parte della Pinotti “Questo importante traguardo è il riconoscimento da parte dell’Unione Europea dell’impegno del Paese e delle Forze armate italiane. Al Generale Graziano il mio più sentito ringraziamento per la dedizione, l’orgoglio, la professionalità e l’umanità con le quali ha operato in qualità di Capo di Stato Maggiore della Difesa”. L’Italia aveva già ottenuto la guida dell’alto consesso con il Generale Rolando Moschini, che ricoprì questo ruolo 2004 al 2006.

High Rep. Mogherini says: EU respects results of Turkish referendum

BreakingNews @en di

European Union foreign affairs chief Federica Mogherini said on April 28 that accession talks with Turkey have not been halted and she still wants it to join, if Ankara can meet necessary conditions. Her remarks, following a EU foreign ministers meeting in Valletta, came after recent calls from some countries that negotiations over Turkey’s potential membership of the bloc should be stopped. Germany urged its EU peers not to end accession talks, saying the country is key to European interests, not least as a NATO ally. The criteria are very clear, well known and if Turkey is interested in joining, as the foreign minister told us today, “it knows very well what that implies, especially in the field of human rights, rule of law, democracy and freedoms”, she said.

Iranian FM: No military solution to crises in Iraq, Syria, Yemen, Bahrain

BreakingNews @en di

Iranian Foreign Minister Mohammad Javad Zarif underlined that no military solution is envisaged for the crises in Iraq, Syria, Yemen and Bahrain, and said the West Asia region is paying a heavy price for the world powers’ hegemonic policies. “The conflicts in Iraq, Syria, Yemen and Bahrain don’t have a military solution”, Zarif wrote in the Kuwaiti al-Rai al-Youm newspaper on Sunday. He said that the regional crises need political solutions based on the views of all the major parties, excluding the extremist and terrorist groups. Noting that the West Asia region has paid a heavy price for the world powers’ hegemonic policies, Zarif expressed the hope that other regional powers would accompany Iran to avoid domination or beind dominated. In relevant remarks earlier this month, European Union foreign policy chief Federica Mogherini rejected a military solution to the Syria crisis following a US missile strike against the country. “As for Syria, it was reaffirmed during the Brussels conference organized last week that there is no military solution to the crisis in Syria”, Mogherini said at a news conference in Algiers. “For this issue, the European Union is very clear and very firm, there is no possibility for a military solution to the crisis”, she added. Mogherini said the United States is a friend of the EU, adding the bloc hopes the US can agree with the EU on a political solution to the Syrian crisis.

Libya: Tobruk bombed oil tanker off the coast of Sirte

Defence/Europe/Middle East - Africa di

New military action against a vessel, after Turkish merchant ship’s attack. According to Gb intelligence’s report, foreign fighters pass through France and Italy to reach Lybia.

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Still a bombing, this time against an oil tanker near Sirte. After the attack on a merchant turkish on May 11, the Tobruk government’s fighters hit the ship was carrying oil to a terrorist group’s powerhouse, close theTripoli government. Moreover, vessel has suspected to have arms for rebels. Two crew members were injured.

Meanwhile, according to the report published by the British intelligence, foreign fighters have developed a new strategy to enlist in the Islamic state in Libya. To avoid the strict airport controls, these aspiring jihadists arrive in France by sea. And, once in Italy, they left reached Tunis by ferry. Then, reach Derna and Sirte, town controlled by Isis.

The other hot front is immigration. Last Wednesday, Tobruk government sent letter to the United Nations, where it opens a joint action with the European Union “to develop an action plan to address the crisis of immigrants in the Mediterranean”.

A substantial admission of “Lybia’s failure to reduce illegal migration”. But also an important cho, choice, whichsatisfy what the UN resolution on the subject should say: no to the bombing and yes to the inspection of boats before they left Libya.

According to diplomatic sources, this mission should have all Libyan parties’ approval and, therefore, also the Tripoli government. So the mission of the mediator Bernardino Leon to seach an national unity agreement is crucial.

Therefore, Libya’s future and the migration issue are related. “Eu’s choice to operations at sea to dismantle criminal networks and trafficking in human beings in the Mediterranean. The agreement between the two governments is essential”, Eu High Representative Federica Mogherini said after summit with Un in New York.

The political match inside the Security Council will be decisive in the coming days. Although outcome may already be written. Russia is the only one permanent member which dissents with a military operation. But the Kremlin, as well as the US, Britain, France and China, have given their agreement to an international police who, with a solid legal basis, give the “opportunity to inspect, seize and neutralize boats”, the chapter 7 of the UN Charter said.
Giacomo Pratali

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Migrants: Renzi-Ban Ki Moon summit

Defence/Europe/Policy di

The Italian prime minister leaned on the UN Secretary General for international police operation against the boats from Libya.

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“Stopping human traffickers in order to prevent a humanitarian catastrophe is an absolute priority, and we count on UN support for this”, Italian Prime Minister Matteo Renzi said during the summit with United Nations Secretary-General Ban Ki-moon EU High Foreign Representative Federica Mogherini. They met on board the San Giusto in Sicily Channel because “I want to physically show him what Italy is doing”, Renzi reiterated.

Migrants slaughter and many landings planned in the coming months made this meeting necessary. After more funding to Triton operation, set last Thursday by the European Council, Italian premier, supported by France, Great Britain and Spain, wishes for an “international police operation” aimed at destroying vessels.

Ban Ki Moon told about an “humanitarian emergency which entire International Community have to answer defending the asylum right. While regarding to Lybian context, Un Secretary General said that “there are no alternatives to dialogue on Libya. Special UN representative Bernardino Leon and his team are following to work with the Libyan sides involved to help them reach together a compromise”, he ended.
Giacomo Pratali

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Giacomo Pratali
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