GEOPOLITICA DEL MONDO MODERNO

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RUBRICHE - page 71

Venezia, acqua alta fuori scala, commercio e imprese in ginocchio e il MoSe non è ancora realtà

ECONOMIA di

Com’è triste Venezia”, cantava Charles Aznavour… e sott’acqua ancor di più! Nella notte di martedì 12 novembre 2019 il capoluogo Veneto ha conosciuto un picco di acqua alta sopra il medio mare di oltre 100 centimetri. Molto meno, finora, rispetto i 156 centimetri dell’ottobre dell’anno scorso, ma questa volta la mareggiata era accompagnata da forti raffiche di vento, tanto da creare un vero e proprio putiferio. Altre fonti, invece, riferiscono che la stazione di rilevamento della Punta della Salute ha registrato la cifra record di ben 187 centimetri sopra il medio mare. Leggi Tutto

Terna inaugura il nuovo collegamento con il Montenegro, 445 km di elettrodotto per 600 MW

INNOVAZIONE di

Inaugurato il nuovo elettrodotto che collega l’Italia al Montenegro, 445 km tra la stazione elettrica Italiana a Cepagatti e quella di Lstva, un opera importantissima per il sistema elettrico nazionali e per il ruolo di Terna come Hub Europeo della trasmissione elettrica. Il collegamento permetterà di scambiare con il paese balcanico una potenza di 600 MW che a regime potranno diventare 1.200 MW con la posa del secondo cavo previsto nel piano industriale Terna nei prossimi anni.

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Un recente caso di cronaca ha nuovamente portato alla luce un nervo scoperto del nostro sistema giudiziario.

SOCIETA' di

Nel 2016 una donna venne strangolata e del fatto venne accusato l’uomo che stava frequentando da, pare, appena un mese. In primo grado questi fu condannato a pena detentiva di trenta anni ma in appello la pena fu ridotta a sedici anni perché, fu il ragionamento del Collegio, l’imputato aveva commesso il fatto sotto la spinta di una “soverchiante tempesta emotiva e passionale”, conseguenza anche del suo deludente passato sentimentale. La Corte di Cassazione ha invece cassato con rinvio la sentenza resa in secondo grado, rimettendo gli atti alla Corte di Appello di Bologna, sul presupposto che la “tempesta emotiva” non può essere considerata una attenuante. Leggi Tutto

Difesa e sicurezza europea: nuovi progetti PESCO e Alleanza atlantica nel mirino

SICUREZZA di

13 progetti in materia di difesa e sicurezza da avviare nel quadro della PESCO, la Cooperazione strutturata permanente dell’Unione europea: questo il frutto della decisione adottata dal Consiglio che il 12 novembre ha riunito i ministri della difesa degli Stati membri dell’UE. La prima serie di 17 progetti era stata adottata formalmente il 6 marzo 2018, la seconda serie il 20 novembre 2018. Leggi Tutto

“Nome in codice Gladio”. Presto un secondo volume sull’epopea della Stay behind italiana.

BOOKREPORTER/Difesa/FUORI DAL CORO di

Un po’ di tempo fa sono stati necessari due articoli (qui  e qui) su European Affairs Magazine per spiegare meglio ai lettori cosa fosse Gladio, vista da un’altra prospettiva, in parte non conforme a quanto negli anni era stato detto, scritto e raccontato da molti.

Per farlo, abbiamo approfittato dell’opera di Mirko Crocoli, “Nome in codice Gladio” uscita circa un anno e mezzo fa per i tipi di A.Car. Edizioni, e già ristampata due volte, ed abbiamo intervistato sia l’autore che il Generale Inzerilli, capo dell’organizzazione Gladio.

Grazie a quelle interviste ed alla lettura del libro, ci siamo fatti l’idea di come Gladio fosse un’organizzazione che nulla aveva a che vedere con l’aura di complottismo di cui, nel tempo, la storiografia ed il giornalismo di massa l’avevano ammantata.

All’epoca cercammo di fornire una versione per quanto più possibile tecnica – sotto il profilo militare e delle teorie sull’intelligence – volutamente

La copertina del primo volume, “Nome in codice Gladio”.

apolitica e, possibilmente anche costruttivamente critica.

Di sicuro gli appartenenti civili e militari di Gladio erano spinti da un sincero amor di Patria, perché sacrificarono tempo, energie, lavoro, denaro e – purtroppo – anche la reputazione per servire un’organizzazione, di cui la storiografia ufficiale ha poi disconosciuto l’impegno, il valore, il senso di appartenenza e la spinta idealistica.

Ma questo articolo non vuole essere una ripetizione di quanto già scritto. Invito i lettori e cliccare sui link che ho riportato, e potranno agevolmente farsi un’idea o rinfrescarsela.

Quello che mi preme qui sottoporre all’attenzione dei lettori e dei cultori di queste materie, è che l’autore Crocoli ci ha comunicato di avere in animo di dare alle stampe un nuovo volume sull’epopea della Stay behind italiana, scritto a quattro mani con il già citato Ufficiale. Il Generale conserva infatti ancora storie, foto, informazioni e dati inediti, che potranno confluire in questo sequel al primo libro scritto con Crocoli.

Mentre infatti il primo volume, che abbiamo recensito con i nostri articoli-intervista, si è occupato – anche sotto un profilo strettamente tecnico – della sorte della componente militare di Gladio, il secondo volume dovrebbe concentrarsi sulla gogna mediatica e sui numerosi problemi causati dallo scandalo del 1990 in danno della componente civile di Gladio, composta dai famosi 622 “Gladiatori”.

Secondo quanto ci è stato dichiarato, “Crocoli ha raccolto con fatica nell’ultimo anno solare decine di testimonianze di “reduci” della Stay-Behind sparsi in tutta Italia. Quelli ancora in vita e altri che hanno lasciato ai posteri confessioni segrete, intime e personali.” Il tutto per confezionare “un plico straordinario che mette insieme emozioni e dati storici inequivocabili. Gioie, ricordi, passione, lacrime e dolore“.

Inoltre, non è escluso che nelle pagine del libro in uscita vengano esperiti degli approfondimenti anche su altre organizzazioni, più di qualche volta erroneamente definite simili a Gladio, ma ontologicamente molto diverse anche soltanto per il fatto di essere fortemente ideologizzate e politicamente colorate. Diverse, probabilmente, anche e soprattutto perché se n’è parlato sempre poco ed in maniera sommessa.

Il lavoro, corposo, dovrebbe culminare con la pubblicazione del nuovo volume all’inizio del 2020, con la speranza che esso possa davvero “raccontare la verità, talvolta negata o mistificata”.

Proprio perché la ricerca della verità comporta un impegno certosino e meticoloso, e richiede talvolta di compiere scelte difficili, esponendosi a responsabilità ed a critiche, auguriamo di cuore buon lavoro agli autori del prossimo volume in uscita. E non vediamo l’ora di leggerlo.

Domenico Martinelli
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