“Nome in codice Gladio”. Presto un secondo volume sull’epopea della Stay behind italiana.

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Un po’ di tempo fa sono stati necessari due articoli (qui  e qui) su European Affairs Magazine per spiegare meglio ai lettori cosa fosse Gladio, vista da un’altra prospettiva, in parte non conforme a quanto negli anni era stato detto, scritto e raccontato da molti.

Per farlo, abbiamo approfittato dell’opera di Mirko Crocoli, “Nome in codice Gladio” uscita circa un anno e mezzo fa per i tipi di A.Car. Edizioni, e già ristampata due volte, ed abbiamo intervistato sia l’autore che il Generale Inzerilli, capo dell’organizzazione Gladio.

Grazie a quelle interviste ed alla lettura del libro, ci siamo fatti l’idea di come Gladio fosse un’organizzazione che nulla aveva a che vedere con l’aura di complottismo di cui, nel tempo, la storiografia ed il giornalismo di massa l’avevano ammantata.

All’epoca cercammo di fornire una versione per quanto più possibile tecnica – sotto il profilo militare e delle teorie sull’intelligence – volutamente

La copertina del primo volume, “Nome in codice Gladio”.

apolitica e, possibilmente anche costruttivamente critica.

Di sicuro gli appartenenti civili e militari di Gladio erano spinti da un sincero amor di Patria, perché sacrificarono tempo, energie, lavoro, denaro e – purtroppo – anche la reputazione per servire un’organizzazione, di cui la storiografia ufficiale ha poi disconosciuto l’impegno, il valore, il senso di appartenenza e la spinta idealistica.

Ma questo articolo non vuole essere una ripetizione di quanto già scritto. Invito i lettori e cliccare sui link che ho riportato, e potranno agevolmente farsi un’idea o rinfrescarsela.

Quello che mi preme qui sottoporre all’attenzione dei lettori e dei cultori di queste materie, è che l’autore Crocoli ci ha comunicato di avere in animo di dare alle stampe un nuovo volume sull’epopea della Stay behind italiana, scritto a quattro mani con il già citato Ufficiale. Il Generale conserva infatti ancora storie, foto, informazioni e dati inediti, che potranno confluire in questo sequel al primo libro scritto con Crocoli.

Mentre infatti il primo volume, che abbiamo recensito con i nostri articoli-intervista, si è occupato – anche sotto un profilo strettamente tecnico – della sorte della componente militare di Gladio, il secondo volume dovrebbe concentrarsi sulla gogna mediatica e sui numerosi problemi causati dallo scandalo del 1990 in danno della componente civile di Gladio, composta dai famosi 622 “Gladiatori”.

Secondo quanto ci è stato dichiarato, “Crocoli ha raccolto con fatica nell’ultimo anno solare decine di testimonianze di “reduci” della Stay-Behind sparsi in tutta Italia. Quelli ancora in vita e altri che hanno lasciato ai posteri confessioni segrete, intime e personali.” Il tutto per confezionare “un plico straordinario che mette insieme emozioni e dati storici inequivocabili. Gioie, ricordi, passione, lacrime e dolore“.

Inoltre, non è escluso che nelle pagine del libro in uscita vengano esperiti degli approfondimenti anche su altre organizzazioni, più di qualche volta erroneamente definite simili a Gladio, ma ontologicamente molto diverse anche soltanto per il fatto di essere fortemente ideologizzate e politicamente colorate. Diverse, probabilmente, anche e soprattutto perché se n’è parlato sempre poco ed in maniera sommessa.

Il lavoro, corposo, dovrebbe culminare con la pubblicazione del nuovo volume all’inizio del 2020, con la speranza che esso possa davvero “raccontare la verità, talvolta negata o mistificata”.

Proprio perché la ricerca della verità comporta un impegno certosino e meticoloso, e richiede talvolta di compiere scelte difficili, esponendosi a responsabilità ed a critiche, auguriamo di cuore buon lavoro agli autori del prossimo volume in uscita. E non vediamo l’ora di leggerlo.

Bookreporter Settembre

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