GEOPOLITICA DEL MONDO MODERNO

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Carmelo Cutuli

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Carmelo Cutuli è un professionista esperto nel campo della comunicazione e delle relazioni istituzionali con una consolidata esperienza internazionale.

Al teatro dell’Opera di Roma va in scena il Diritto dello Spettacolo

EVENTI di

Domani, 16 aprile 2024, alle ore 16:30, si terrà un importante incontro presso il prestigioso Teatro dell’Opera di Roma (Piazza Beniamino Gigli, 7). L’occasione è la presentazione del volume di Maria Immordino e Alfredo Contieri, “La disciplina giuridica dello spettacolo” nel Sistema del diritto amministrativo italiano, diretto da tre eminenti figure del panorama giuridico italiano: Franco Gaetano Scoca, Fabio Roversi Monaco e Giuseppe Morbidelli.

L’incontro, intitolato “Il Diritto dello spettacolo”, vedrà la partecipazione di numerose personalità di spicco del mondo giuridico e culturale. I saluti introduttivi saranno affidati a Francesco Giambrone, Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, mentre la chair sarà affidata a Daria De Pretis, Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale e docente presso l’Università degli Studi di Trento.

L’introduzione sarà curata da Giuseppe Morbidelli, dell’Università di Roma La Sapienza, seguito da interventi di Giorgio Assumma, Direttore della rivista “Il Diritto di Autore” e già Presidente della S.I.A.E. (Società Italiana degli Autori e degli Editori), Giuseppe Piperata dell’Università luav di Venezia, e Margherita Ramajoli dell’Università degli Studi di Milano Statale.

Le conclusioni saranno affidate a Franco Gaetano Scoca, docente presso l’Università di Roma La Sapienza. È prevista inoltre la partecipazione del Sottosegretario al Ministero della Cultura, Gianmarco Mazzi, a testimonianza dell’importanza dell’evento per il panorama culturale italiano.

Gli autori del volume, Maria Immordino e Alfredo Contieri, saranno presenti all’evento, offrendo l’opportunità di approfondire le tematiche trattate nel loro lavoro, che si preannuncia come un contributo significativo allo studio del diritto dello spettacolo nel contesto del diritto amministrativo italiano.

L’evento rappresenta un’occasione unica per addetti ai lavori, studiosi e appassionati di diritto e cultura per confrontarsi su un tema di grande attualità e rilevanza, in un contesto di alto profilo come quello del Teatro dell’Opera di Roma.

I service club siciliani crescono: consegnata a Palermo la Charter al Civitan Club Panormitan

BreakingNews di

Il Civitan International, la prestigiosa organizzazione di service fondata in Alabama nel 1917 e presente in Italia dal 2012, ha fatto il suo ingresso a Palermo. Nella suggestiva cornice dell’Oratorio di Sant’Elena e Costantino, sede della Fondazione Federico II, è stata consegnata la charter di fondazione al Civitan Club “Panormitan”. Il Club è nato grazie all’impegno della neo-presidente Antonella Lupo e di 15 soci fondatori (charter members) che hanno ottenuto la sponsorizzazione da parte del Civitan Club Roma, il “Mother Club” italiano del Civitan International, presieduto da Adele Mazzotta Lax.

“Un service club unico nel suo genere – afferma Antonella Lupo, neo presidente – indipendente e al servizio dei cittadini”. Lupo, laureata in Scienze della comunicazione e instancabile promotrice della cultura cittadina, tanto da essere stata insignita dal sindaco Leoluca Orlando della tessera del Mosaico Palermo.

“In via Lascaris, come Civitan, gestiamo un ambulatorio solidale per persone indigenti, diretto dal dottor Giovanni Imburgia: un punto di ascolto e di visite specialistiche gratuite una volta al mese”, prosegue Lupo.

Uno dei progetti di punta è l’ingresso nella rete di supporto per ragazze madri non abbienti, garantendo le spese per il primo anno del bambino. “Ma oltre all’ambulatorio, grazie al supporto di Vincenzo Sole, segretario e socio fondatore, ci occuperemo di turismo e promozione territoriale, coinvolgendo le giovani generazioni”.

Lupo respinge l’idea di leader solitario: “Troppo spesso il protagonismo impedisce di raggiungere gli obiettivi. La mia intenzione è fare squadra, con un obiettivo comune: favorire uno spirito civico verso la cittadinanza globale, creando reti consapevoli per affrontare le crisi internazionali”.

Durante il battesimo del nuovo club, sono stati nominati tre importanti soci onorari: l’ex presidente dell’ARS Guido Lo Porto, il presidente regionale Confcommercio Gianluca Manenti e il Sovrintendente del Teatro Massimo Marco Betta, insigniti dalla presidente nazionale Mazzotta Lax.

Lupo ha quindi orgogliosamente presentato i soci fondatori: Tommaso Romano, Elio Frati (tesoriere), Giuseppe Giaconia, Flaviana Prestana (vicepresidenti), Claudia Imburgia, Aurelio Imburgia, Rossella Bonomo, Elena Salerno, Federico Sparti, Nadia Lo Bosco, Giancarlo Manenti e Mariuccia Brandaleone.

Pubblicato il bando del Master UniPA di I Livello in Europrogettazione e Professioni Europee

EUROPA di

L’Università degli Studi di Palermo attiva per l’Anno Accademico 2023/2024 il Master Universitario di I Livello in “Europrogettazione e Professioni Europee”, con sede presso il Dipartimento di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali.

Il Master, della durata di 1 anno per un totale di 1500 ore e 60 CFU, è coordinato dal Prof. Gaetano Armao e mira a fornire competenze approfondite nell’ambito della progettazione europea, per facilitare l’accesso ai finanziamenti comunitari e formare professionisti in grado di lavorare nelle istituzioni e nelle imprese che si rapportano con l’Unione Europea.

Il percorso formativo prevede lezioni frontali, seminari, tirocini e stage per 14 CFU, lo sviluppo di una tesi finale con prova finale per 6 CFU. Le attività didattiche si svolgeranno il venerdì pomeriggio e il sabato mattina.

Il corpo docente è formato da professori ed esperti dell’Ateneo palermitano e professionisti esterni: Gaetano Armao, Antonello Miranda, Salvatore Muscolino, Enzo Bivona, Angelo Cuva, Santa Giuseppina Tumminelli, Mauro Antonio Buscemi, Pietro Luigi Matta, Rosario Genchi, Emilio Vergani.

Possono accedere al Master i laureati magistrali e triennali in ambito politico, giuridico, economico, sociale, internazionale. La scadenza per la presentazione delle domande di ammissione è fissata al 15 Aprile 2024.

Attraverso il percorso formativo del Master si punta all’approfondimento della
conoscenza dell’Unione europea e dei meccanismi che ne governano la macchina
istituzionale, per consentire l’individuazione delle molte opportunità di crescita
professionale e culturale presenti nell’ambito della progettazione europea e
facilitare l’accesso ai finanziamenti europei, con particolare attenzione rispetto
alle possibilità esistenti nell’ambito del Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027.
A conclusione del corso i partecipanti saranno in grado di adottare un approccio
strategico alla progettazione europea e presentare un progetto europeo studiato
nei dettagli. In questo senso, si metterà in risalto l’importanza data dal saper
disegnare e implementare tecniche e modelli operativi pensati nell’ambito
di una progettazione europea saldamente basata sulle evidenze empiriche
(evidence-based practices).
L’offerta formativa del Master consta di due unità didattiche interrelate e integrate
l’una con l’altra in una prospettiva d’insieme: la prima è dedicata allo studio
della storia politica e istituzionale dell’Unione europea, trattandone la questione
dei flussi migratori o quanto attiene alla politica estera e di difesa nel più vasto
scenario mediterraneo e internazionale; la seconda è finalizzata all’analisi dei temi
legati alla progettazione europea, con riferimento alle conoscenze necessarie per
la partecipazione ai bandi, approfondendo le tecniche di gestione dei progetti
europei e le strategie con cui identificare priorità delle politiche pubbliche dell’UE
funzionali alla redazione di progetti vincenti, al budgeting, alle procedure di
rendicontazione e di audit.
Coerentemente con la finalità, gli obiettivi e i risultati di apprendimento attesi, il
Master intende preparare le seguenti figure professionali: Dirigenti e funzionari
di imprese; Dirigenti e funzionari di Enti pubblici, locali e regionali; Dirigenti e
funzionari e dipendenti di Associazioni di categoria, sindacali, del terzo settore,
del volontariato, di Organizzazioni internazionali e non governative e di Università
ed Enti di ricerca; Liberi professionisti, europrogettisti a disposizione di istituzioni
e aziende; Project manager in enti pubblici e aziende pubbliche o private.

Maggiori informazioni sul bando di ammissione e le modalità di iscrizione sono disponibili sul sito: https://rb.gy/whfqpo

Il fenomeno Globish, il nuovo inglese globale, approda agli Education 2.0 di Las Vegas

Americas di

Il fenomeno Globish, il vero inglese parlato nel mondo contemporaneo, è tornato in questi giorni al centro dell’attenzione mondiale insieme a colei che l’ha reso noto, la English e Life Coach Monica Perna. Autrice del Bestseller “I speak Globish®”, pubblicato nel 2023, la Perna è tornata infatti a calcare le scene della conferenza Education 2.0., uno degli eventi di maggior rilievo nel mondo della formazione che si tiene ogni anno in negli Emirati Arabi Uniti, a Dubai e negli Stati Uniti d’America, a Las Vegas.

Proprio a Las Vegas, nella cornice del Caesars Palace, il 18 marzo scorso Monica Perna è stata moderatrice del Panel Discussion dal titolo Unlearning For Success: Letting Go Of Old Habits & Embracing New Leadership Approaches ed ha ricevuto  il premio come“Outstanding Organization Award”davanti ad un pubblico di oltre 250 personalità di spicco della formazione tra Rettori universitari, imprenditori e Coach di successo, autori di best seller, ricercatori, esponenti della politica ed innovatori. 

La Perna, che negli ultimi 2 anni ha partecipato alla conferenza di Dubai sempre con il ruolo di moderatrice, ha presentato agli Education 2.0 degli Stati Uniti il concetto di Globish, affrontando i temi presenti nel suo bestseller “I speak Globish®”.

Con lei sul palco altri 5 esperti del mondo della formazione americani e canadesi che hanno espresso il loro punto di vista sul Globish, il vero inglese parlato oggi nel mondo dei social media, dei viaggi e degli affari, la cui notorietà si deve in larga parte all’attività divulgativa e formativa dell’imprenditrice di origini brianzole. Con le sue innovative metodologie didattiche, digitali e immersive, Monica Perna, volata a Dubai nel 2019 con il sogno di rivoluzionare l’insegnamento dell’Inglese, ha conquistato in breve tempo decine di migliaia di studenti in tutto il mondo, rendendo la lingua inglese più accessibile e più spendibile a persone di qualsiasi età.

Nel suo intervento la Coach, abituata a formare nei suoi studenti anche il giusto mindset per affrontare l’apprendimento della lingua oltre che per potenziare life skill spendibili nella vita di tutti i giorni, si è soffermata sull’importanza di alcuni concetti chiave. Primo tra tutti quello di dimenticare e abbandonare le proprie credenze limitanti per poter riuscire ad imparare a parlare una nuova lingua in età adulta. Ha posto in rilievo quali siano invece le abitudini English-friendly, utili per velocizzare enormemente l’apprendimento e come il concetto di leadership personale sia da intendersi nel senso di diventare leader di sé stessi per ritrovare quella fiducia e sicurezza necessari per esprimersi in una lingua che non è la propria, anche se non si conosce a memoria l’intero vocabolario o non si possiede l’accento da madrelingua.

Nel suo libro, infatti, la Perna spiega come 1.500 parole possano essere più che sufficienti per esprimersi in inglese e l’importanza di quello che lei chiama Globish Accent, ovvero un accento che in realtà non è un accento, ma la consapevolezza di poter parlare inglese in modo chiaro, corretto e comprensibile senza snaturare la propria identità o nascondere le proprie origini!

Per il terzo anno di fila la prestigiosa conferenza Education 2.0 riconosce dunque a Monica Perna un encomio. Nel 2022 la Coach aveva ricevuto a Dubai l’“Outstanding Leadership Award” per il suo lavoro nel forgiare nuovi Leader combinando l’insegnamento della lingua inglese al Life Coaching. Nel 2023 le era stato invece attribuito il riconoscimento di “Visionaries Award” per il carattere visionario del suo metodo didattico, il Metodo AUGE® e per gli strumenti forniti ai suoi studenti per lavorare sull’inglese come una vera e propria Palestra in cui allenare la lingua e creare amicizie al di là della rete.  

Il riconoscimento americano di Education 2.0, costella di un ulteriore gratificazione il profilo professionale della Coach italiana, riconosciuta nel 2023 anche come “Best English Coaching Provider ”, “Woman Excellence of the Year in Education, Training and Orientation” e, a gennaio 2024, “Most Inspiring Author” per il numero di copie vendute – oltre 8.000 in 2 mesi – del Bestseller “I speak Globish®”.

Al Senato, il 27  marzo, gli Stati Generali dell’ingegneria dell’Informazione

Senza categoria di

Mercoledì 27 marzo 2024, dalle ore 9:00, presso la Sala Capitolare del Chiostro di Santa Maria sopra Minerva a Roma, si terranno gli “Stati Generali Ingegneria dell’Informazione 2024”, evento organizzato su iniziativa della Sen. Clotilde Minasi.

I lavori affronteranno le principali tematiche e sfide dell’ingegneria dell’informazione, con l’obiettivo di stimolare il dialogo e il confronto costruttivo tra gli stakeholder del settore.

Previsti i saluti istituzionali della Sen. Minasi, dell’Ing. Domenico Perrini (Presidente CNI), dell’Ing. Massimo Cerri (Presidente Ordine Ingegneri Roma) e dell’Ing. Alessandro Astorino (Coordinatore C3 CNI).

Seguiranno le sessioni:

  • “Libertà di stampa, digitale e fake news” coordinata dal Dott. Antonio Delfino con gli interventi dell’On. Paolo Emilio Russo, del Prof. Francesco S. Vetere, del Prof. Giuseppe Corasaniti e del Prof. Walter Quattrociocchi.
  • “Digital health humanities” coordinata dall’Avv. Marco Corica con gli interventi dell’On. Simona Loizzo, del Dott. Paolo Petralia, dell’Avv. Roberta Mancia, dell’Ing. Antonio Scorpiniti, dell’Ing. Paola Rocco, della Prof.ssa Annita Sciacovelli, dell’Avv. Gennaro M. Amoruso e del Dott. Michelangelo Bartolo.
  • “Intelligenza artificiale: benefici e rischi”, coordinata dall’Avv. Giuseppe Proietti, vedranno gli interventi del Dott. Agostino Ghiglia, della Dott.ssa Luisa Franchina, dell’Avv. Luca Bolognini, della Dott.ssa Maria A. Spadorcia, dell’Ing. Diego Franzoni, del Dott. Matteo Forte e del Dott. Carmelo Cutuli.

In quest’ultima sessione mattutina, verranno approfonditi i temi legati all’intelligenza artificiale e al suo impatto sulla società, con un confronto tra esperti sul delicato bilanciamento tra opportunità e criticità di queste tecnologie.

La sessione pomeridiana, coordinata dalla Dott.ssa Maria R. Ruggirello, si avvierà invece sul tema “Nuove tecnologie e AI: opportunità e strumenti digitali a tutela dei consumatori” che vedrà la partecipazione dell’On. Francesco Lollobrigida, dell’Ing. Carla Cappiello, dell’Avv. Giuseppe Sorrentino, dell’Avv. Alessandro De Propris, del Prof. Maurizio Pimpinella, dell’Ing. Mario Ascari e del Prof. Luigi Rizzi.

A seguire, la sessione “La trasparenza e la digitalizzazione nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici” sarà coordinata dall’Ing. Gennaro Annunziata e vedrà la partecipazione dell’On. Erica Mazzetti, dell’Ing. Massimo Sessa, dell’Avv. Francesca Ottavi, dell’Ing. Sandro Catta, dell’Ing. Andrea De Maio e del Dott. Vincenzo Varchetta.

A conclusione, spazio al tema “Blockchain e informazione”, con una tavola rotonda coordinata dall’Avv. Salvatore L. Furnari e gli interventi del Dott. Alessandro Orsetti, dell’Ing. Pasquale Sorgentone, dell’Ing. Massimo Staniscia, del Dott. Mirko Maggiore, del Dott. Alan Taronna, dell’Ing. Francesco Betrò e dell’Ing. Antonio Napolitano.

I lavori del convegno saranno trasmessi in diretta streaming sul canale WebTV (https://webtv.senato.it) e sul canale YouTube (https://www.youtube.com/user/SenatoItaliano) del Senato della Repubblica. La partecipazione all’evento riconosce n. 6 CFP agli ingegneri iscritti all’Albo.

L’accreditamento per gli ospiti è disponibile al seguente link: https://statigenerali2024.eventbrite.it

Presentazione di Confassociazioni Australia al Senato

EVENTI di

Su iniziativa del Sen. Francesco Giacobbe, Segretario della 9a Commissione Permanente del Senato (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare), si terrà il prossimo 22 febbraio (ore 10:30), presso la Sala dell’Istituto Santa Maria in Aquiro del Senato della Repubblica la presentazione di Confassociazioni Australia. 

All’incontro, parteciperanno il Sen. Giacobbe, parlamentare eletto nella circoscrizione estera Africa, Asia, Oceania, Antartide, Angelo Deiana, Presidente di CONFASSOCIAZIONI e Carmelo Cutuli, Vicepresidente di Confassociazioni International con delega ai rapporti con Nord America e Australia ed il Presidente di Confassociazioni Australia, l’Avv. Giovanni Patti.

L’Italia e l’Australia sono collegati da vincoli storici e condividono significative relazioni commerciali in diversi settori, con un consistente flusso di esportazioni dall’Italia all’Australia che supera i 4 miliardi di euro. Entrambe le economie altamente sviluppate del G20, Australia e Italia attualmente vantano un buon livello di interazione commerciale e, soprattutto, ampie prospettive di miglioramento. Tuttavia, la pandemia da COVID-19 ha determinato una significativa contrazione degli scambi tra i due paesi nel periodo 2020-2021. Nonostante ciò, i valori degli scambi sono aumentati costantemente, raggiungendo i 4,443 miliardi di euro nel 2021 e i 5,818 miliardi di euro nel 2022. Sebbene le importazioni di beni australiani in Italia abbiano registrato un raddoppio nel 2022 rispetto al 2021, il saldo commerciale rimane significativamente a favore dell’Italia, con 4,7 miliardi di euro di esportazioni nel 2022.

Tutte le iniziative – ha dichiarato il Sen. Francesco Giacobbe  che permettono la promozione d’Italia nel mondo sono benvenute e importanti perché di interesse strategico per il nostro Paese. Per quanto riguarda l’Australia, poi, ci sarebbero mille motivi per promuovere l’intensificazione dei rapporti bilaterali, fra questi tre in particolare: la popolazione di origine italiana in Australia rappresenta circa il 5% della popolazione totale; l’Australia può rappresentare il gateway naturale per espandere la presenza italiana nell’Indo-Pacifico;  l’interesse dell’Australia per i Paesi europei è elevato, infatti il governo federale sta negoziando un Free Trade Agreement con l’UE. La presenza di Confassociazioni in Australia va nella direzione di intensificare i rapporti fra Italia e Australia e sono certo che essa metterà il massimo impegno per raggiungere gli obiettivi prefissati. Il mio in bocca al lupo va al presidente della sezione Australia, Giovanni Patti,  buon lavoro.

Il Presidente di CONFASSOCIAZIONI Angelo Deiana ha dichiarato “L’inaugurazione del branch Australia di Confassociazioni sottolinea l’impegno della nostra Confederazione nel valorizzare il contributo delle comunità italiane all’estero. L’apertura di questa nuova sede testimonia la volontà di rafforzare la rete globale di Confassociazioni, con l’obiettivo di diventare una confederazione di associazioni professionali a livello internazionale. Stiamo lavorando alla costituzione di altri branch esteri, consapevoli del grande potenziale delle comunità italiane nel mondo. Vogliamo creare nuove opportunità di scambio e collaborazione tra i professionisti e le imprese dei vari Paesi in cui siamo presenti.”

Carmelo Cutuli, Vicepresidente di Confassociazioni International con delega al Nord America ed Australia, ha aggiunto. “Auguro buon lavoro al Presidente Giovanni Patti e a tutto il team di Confassociazioni Australia per questo nuovo ed entusiasmante progetto. L’apertura di un branch in Australia rappresenta una tappa fondamentale per la crescita internazionale di Confassociazioni, Italia ed Australia sono unite da vincoli storici e da solidi rapporti commerciali. Sono certo che Confassociazioni Australia, forte della professionalità del suo team, saprà creare nuove sinergie tra i professionisti e le imprese dei due Paesi, favorendo lo scambio di competenze ed esperienze”.

Ritengo, – ha evidenziato il Presidente di Confassociazioni Australia, Giovanni Patti – che le solide relazioni tra l’Italia e l’Australia abbiano notevolmente contribuito a determinare un legame molto forte tra i due Paesi. Italia e Australia condividono una lunga storia di amicizia e cooperazione, ne è prova anche la numerosa e molto ben integrata comunità italiana in Australia. Confassociazioni è impegnata attivamente nel rafforzare questi legami attraverso la promozione del Made in Italy, l’organizzazione di iniziative volte a favorire scambi commerciali e culturali tra i due Paesi, nonché nel rendere le rispettive comunità sempre più partecipi delle opportunità che si presentano in Australia e/o in Italia. È mio sincero auspicio, come presidente di Confassociazioni Australia, che le relazioni tra Italia e Australia possano continuare a svilupparsi trovando anche degli ulteriori strumenti di integrazione e cooperazione che possano ulteriormente rafforzare un legame già ben solido”.

Il Branch australiano di Confassociazioni rientra nella strategia di internazionalizzazione di CONFASSOCIAZIONI (Pres. Angelo Deiana) e Confassociazioni International (Pres. Gianni Lattanzio) e si unisce agli altri branch internazionali: Canada (Pres. Paolo Quattrocchi); Spagna (Pres. Ercole Rovida); UAE (Pres. Guido Sperzaga); UK (Pres. Stefano Potortì); USA (Pres. Claudio Frasca).

Siamo certi – conclude Deiana – che il branch Australia saprà dare un contributo prezioso alla promozione della cultura e dell’imprenditoria italiana. Auguriamo buon lavoro al Presidente Patti e a tutto il team, certi che questa nuova realtà saprà valorizzare le competenze e le eccellenze della comunità italiana in Australia”.

I lavori dell’incontro saranno trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube del Senato della Repubblica (https://webtv.senato.it). L’accesso alla sala – con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima. Le opinioni e i contenuti espressi nell’ambito dell’iniziativa sono nell’esclusiva responsabilità dei proponenti e dei relatori e non sono riconducibili in alcun modo al Senato della Repubblica o ad organi del Senato medesimo. I giornalisti e gli ospiti devono accreditarsi scrivendo a: ferdinando.manzo@senato.it 

5 domande a Germana Lo Sapio su AI, PA e Policy-making

Innovation di

Germana Lo Sapio è una giurista con una carriera diversificata che include esperienze come giudice amministrativo, penale e civile, giurista d’impresa e consigliere giuridico ministeriale. La sua passione per l’impatto del digitale affonda le radici nella prima esperienza lavorativa. Il suo percorso le ha permesso di approfondire le sfide normative legate allo sviluppo delle tecnologie innovative e dell’intelligenza artificiale.

Se dovesse indicare le priorità fondamentali, a livello di policy-making, nell’affrontare la sfida dell’intelligenza artificiale in Italia, da quali inizierebbe?

L’AI è una tecnologia digitale complessa, è nata nei laboratori di ricerca ma ha risvolti applicativi concreti in tutti i settori. Occorrerebbe concentrarsi su entrambi questi profili: incentivare le quote – ancora basse in Italia – dei laureati STEM, sostenendo la ricerca scientifica, ma attivando collaborazioni con le MPI che sono l’ossatura dell’economia italiana. Occorre fare rete, tra impresa, università, laboratori di ricerca, poli di eccellenza. Creare delle AI Valley in zone che magari hanno anche potenzialità turistiche inesplorate.

Molti osservatori stanno ponendo l’accento sulla eXplainable AI. Ritiene anche lei che questo tipo di approccio possa limitare l’effetto “black-box” aumentando la consapevolezza umana di ciò che avviene all’interno di una elaborazione algoritmica?

La ricerca di XAI dovrebbe controbilanciare il fenomeno della black box, che effettivamente rischia di limitare l’uso e quindi i benefici dell’AI soprattutto in settori della pubblica amministrazione in cui sono in gioco diritti fondamentali: istruzione, sanità, giustizia. Qui non conta solo cosa, ma anche come. E senza comprensione e spiegazione di come sulla base dei dati si arrivi a certi risultati, non ci può essere tutela. Bisogna però trovare un equilibrio, un trade-off tra efficienza e spiegabilita. D’altra parte anche per le decisioni umane, non si pretende di conoscere nel dettaglio tutti i passaggi sinaptici che fanno i cervelli. Basta una spiegazione che sia ragionevole e verificabile, magari con l’ausilio dei Large Language Model addestrati per gli specifici domini.

Un utilizzo combinato di AI e Blockchain potrebbe, a suo avviso, limitare l’uso indiscriminato delle tecnologie intelligenti?

La combinazione tra tecnologie digitali fa parte del loro DNA. Sono destinate ad arricchirsi reciprocamente. La stessa AI viene utilizzata per aumentare le prestazioni dei sistemi di AI. Si propagano così, innovazioni a catena, basti pensare a tutto il campo crescente della biotecnologia potenziata da AI che promette di dare risposte a malattie ancora incurabili ma solleva anche questioni etiche e, per alcuni, esistenziale su come sarà un ‘essere umano’ potenziato da AI. L’uso indiscriminato non credo possa dipendere dalla combinazione in astratto di tecnologie, ma da come i sistemi vengono progettati, addestrati su quali dati, sviluppati, applicati nei contesti specifici e per quali scopi, benefici o meno. Conta forse di più come si combinano in concreto le competenze diverse nel rapporto uomo-macchina e i ruoli che ciascuno ha lungo tutto il ciclo di vita dei sistemi di AI.

Ritiene possibile una “P.A. aumentata” che punti essenzialmente al potenziamento dei servizi e processi della PA attraverso le prerogative offerta dall’AI, anziché la mera sostituzione di forza lavoro umana con le macchine?

Non solo possibile, auspicabile. C’è ancora molto spazio di miglioramento nella progettazione ed erogazione dei servizi e delle prestazioni, anche nella loro personalizzazione, prima che possa temersi una sostituzione della forza lavoro nella pubblica amministrazione. Bisognerebbe però partire da una effettiva analisi del fabbisogno, orientando i processi mettendosi nell’ottica dei cittadini e non in quella di dover inseguire la tecnologia magari più innovativa: occorre riflettere su dove utilizzarla, per quali obiettivi, come adattare l’organizzazione, come garantire il monitoraggio continuo, come evitare o mitigare i rischi? Soprattutto come formare adeguatamente i dipendenti che devono sentirsi ‘assistiti’ non sostituiti. Accompagnare la rivoluzione digitale nella pubblica amministrazione è la sfida più difficile dei prossimi anni, sapendo che la resistenza al cambiamento è uno dei bias naturali degli esseri umani. Ci sono molto progetti già oggi. Forse occorrerebbe condividerne anche le criticità tra tutte le PA, perché siamo ancora in una fase sperimentale. Questo è l’anno zero, ma correrà veloce.

L’AI sta polarizzando l’attenzione pubblica ma in molti contesti sociali e lavorativi il digital divide è ancora forte. Stiamo rischiando forse di alimentare un ulteriore scollamento tra le fasce sociali? Come faremo a garantire una transizione realmente inclusiva e sostenibile?

Il digital divide rischia di aumentare, non solo tra fasce sociali, ma anche tra zone territoriali, o tra le stesse pubbliche amministrazioni. La formazione è una risorsa chiave, si parla sempre più di AI Literacy in tutte le strutture organizzative, scuole comprese. È necessario acquisire da parte di tutti la consapevolezza che la diffusione di tecnologie con ‘un certo livello di autonomia’ cambia il modo di lavorare, di relazionarsi, di produrre, cambia l’ambiente in cui viviamo. Ma offre anche grandi opportunità di inclusione: ad esempio i Large Language Model (di cui ChatGPT è solo l’esempio più noto) possono rendere più facilmente comprensibili o tradurre in diverse lingue le decisioni amministrative o creare applicazioni di supporto per i bambini disabili nelle scuole. È sempre una questione di governance, di direzione, che spettano (ancora) agli human being e non ad AI.

Intelligenza artificiale: il libro di De Felice e Race stimola il dibattito sul “Mondo nuovissimo”

LIBRI di

L’intelligenza artificiale sta rapidamente trasformando la nostra società e sollevando interrogativi profondi sul futuro dell’umanità. Il nuovo libro “Il mondo nuovissimo. Dialoghi su etica e intelligenza artificiale” di Fabio De Felice e Roberto Race edito da LUISS, con prefazione di Vincenzo Paglia, affronta questi temi complessi attraverso una serie di dialoghi tra i due autori.

De Felice, ingegnere ed imprenditore digitale, e Race, giornalista ed esperto di corporate communication, mettono a confronto le loro competenze complementari per analizzare luci e ombre delle tecnologie emergenti. I dialoghi spaziano dalle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale nella medicina, nell’istruzione e nell’economia circolare ai rischi per il lavoro, la privacy e l’equità sociale.

Gli autori trattano con rigore, ma in modo divulgativo, questioni etiche fondamentali come la responsabilità umana rispetto alle scelte delle macchine, il tracciamento dei dati personali e i potenziali bias degli algoritmi. Offrono anche proposte concrete per un approccio etico all’innovazione, che metta al centro il bene comune.

De Felice e Race coniugano ottimismo sulle possibilità aperte dal progresso tecnologico e realismo critico di fronte ad effetti collaterali problematici. Il libro contribuisce ad arricchire il dibattito pubblico sull’impatto sociale dell’intelligenza artificiale, stimolando una riflessione attenta e non ideologica. Una lettura illuminante per comprendere la portata della rivoluzione in atto e il ruolo di ciascuno nel plasmarne gli esiti.

Nasce Confassociazioni Sardegna, Galleri alla guida

BreakingNews di

Cresce il radicamento nazionale di Confassociazioni con la nascita di Confassociazioni Sardegna. A capo della nuova divisione Giulio Galleri, come annunciato dal Presidente di Confassociazioni Angelo Deiana sul sito di Confassociazioni.

Galleri intende favorire nuove opportunità di business e investimento tra gli associati e le imprese sarde, puntando a creare collegamenti con scenari nazionali e internazionali. L’obiettivo principale è rivolgersi al business locale e alle eccellenze produttive della Sardegna, creando una piattaforma unificante attraverso la rete di imprese.

Insieme a Galleri, nel team di Confassociazioni Sardegna altri giovani professionisti e imprenditori sardi: Roberto Mulas come Segretario e Vice Presidente agli Affari Generali, Francesca Correddu Vice Presidente ai Rapporti con la Pubblica Amministrazione, Federico Pili Vice Presidente al Turismo e Artigianato, Marco Desogus Vice Presidente al Commercio e Industria, Salvatore Saiu Vice Presidente a Università, Ricerca e Innovazione, Adriana Pili Vice Presidente a Cultura e Pari Opportunità, Simona Muntoni Vice Presidente ad Ambiente e Territorio, Gianpaolo Vidili Vice Presidente alla Sanità.

Il Presidente Deiana augura buon lavoro alla nuova branch sarda, auspicando una forte collaborazione con le altre sedi di Confassociazioni in Italia e nel mondo. L’obiettivo comune è supportare le imprese e lo sviluppo economico dei territori. “La comprovata esperienza e competenza professionale del neo presidente della branch sarda – ha proseguito Deiana – unita alla sua reputazione di elevata qualità hanno spinto alla creazione della branch sarda scindendola da quella del Lazio, presieduta egregiamente da Franco Savastano. L’obiettivo manifestato da Galleri è favorire nuove opportunità di business e investimento tra gli associati e le imprese locali, nonché assicurare il massimo collegamento con scenari nazionali e internazionali tramite lo sviluppo di nuove partnership commerciali e imprenditoriali”.

Presentato a Giarre il libro “Catania: un viaggio nel barocco” di Antonio Grasso

EVENTI di

Si è svolta ieri, presso il Salone degli Specchi del Palazzo di Città di Giarre, la presentazione del volume “Catania: un viaggio nel barocco” del saggista Antonio Grasso, edito da Algra Editore. L’evento, che ha visto una nutrita partecipazione di pubblico, ha visto la presenza dell’autore.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Leonardo Cantarella, dell’Assessore alla Cultura Tania Spitaleri, dell’Assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo Giuseppe Cavallaro e del Presidente della V Commissione Consiliare Istruzione, Cultura, Beni Culturali e Ambiente Vincenzo Silvestro, l’architetto Giuseppe Marano, Consigliere dell’OAPPC di Catania e Referente dell’Ufficio Speciale Restauro e Centri Storici, ha presentato e moderato l’incontro con l’autore.

Il libro di Antonio Grasso racconta la storia e descrive le meraviglie architettoniche e artistiche del barocco catanese, soffermandosi in particolare su piazza Duomo, via Vittorio Emanuele II e via Garibaldi. Attraverso una scrittura fluida e ricca di dettagli, l’autore guida il lettore in un affascinante viaggio tra chiese, palazzi e monumenti, illustrandone origini, peculiarità e curiosità.

Nel corso della presentazione, Antonio Grasso ha dialogato con il pubblico spiegando genesi e contenuti del volume, frutto di una approfondita ricerca negli archivi e di sopralluoghi sul campo. L’incontro si è concluso con un ricco dibattito durante il quale l’autore ha soddisfatto le curiosità dei presenti, confermando l’importanza di diffondere la conoscenza del patrimonio artistico e culturale delle nostre città.

Carmelo Cutuli
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