Centrafrica liberato l’ostaggio francese

in Medio oriente – Africa by

L’educatrice  Claudia Priest , 67 anni , arrivata nella Repubblica Centroafricana  il 6 gennaio sarebbe dovuta restare due settimane a Bangui,  durante le quali avrebbe dovuto presentare i nuovi progetti e incontrare l’amministrazione locale  per la prima volta dopo la rivolta contro il presidente Francois Bozizè nel 2012.

Trascinata via in maniera brutale dalla sua auto dalle milizia Anti-balaka è stata tenuta prigioniera in condizioni difficili e ferita alla testa senza possibilità di assistenza medica.

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Non è il primo caso nell’area, già qualche giorno prima era stato rapito e poi rilasciato per due volte un dipendente delle Nazioni Unite, trattenuto nello stesso quartiere dove si crede sia stata trattenuta la cooperante francese.

Con queste operazioni i ribelli anti-balaka mirano a ottenere il rilascio del loro leader e aumentare le fila del loro esercito, una azione non pianificata ma realizzata come immediata ritorsione all’arresto.

Il vescovo di Bangui ha condotto in prima persona le delicate trattative con i ribelli e le autorità locali ed è riuscito a riportare in libertà la 67enne francese.

Il rapimento della cooperante francese si inserisce in un quadro ancora più complesso che comprende le prossime consultazioni che precedono il forum politico di Bangui che è stato previsto con l’intento di sollecitare una riconciliazione nazionale.

Nel frattempo le violenze delle due fazioni in lotta, gli islamisti Seleka e le cosidette milizie cristiane Anti- Balaka, sembrano non avere fine mettendo in serio dubbio la capacità della missione ONU che nonostante il dispiegamento di uomini e mezzi non riesce a mantenere il controllo delle zone di competenza.

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Tag: ostaggio francese

Bookreporter Settembre

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