Trump in carcere ad Atlanta e rilasciato su cauzione

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ATLANTA (STATI UNITI) (ITALPRESS/LA VOCE DI NEW YORK) – L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è costituito nel carcere della contea di Fulton, nei pressi di Atlanta, in Georgia. Come riporta La Voce di New York, aveva annunciato che si sarebbe presentato in carcere alle 19:30 e così è stato. Le immagini riprese dagli elicotteri della lunga fila di Suburban nere della polizia e dei servizi di sicurezza con i lampeggianti accesi, una dozzina, più una ventina di poliziotti in motocicletta, che hanno percorso le 15 miglia dall’aeroporto Hartsfield-Jackson alla prigione della contea, sono entrate nelle case di milioni di americani mostrando una città dove le uniche persone in strada erano agenti e giornalisti e uno sparuto gruppo di sostenitori dell’ex presidente da un lato della strada mentre dall’altro c’era gente che vuole vederlo in carcere. Davanti alla prigione c’era una folla di giornalisti e squadre televisive accampate da giorni. Non ci sono state le temute dimostrazioni. Tra l’ingresso dell’ex presidente nella prigione e la sua uscita sono trascorsi poco meno di 45 minuti. È stata fatta la sua foto segnaletica, non era mai successo a un ex presidente americano.
A Trump, che era accompagnato dal suo avvocato, sono stati letti i capi di imputazione per i suoi tentativi di ribaltare la sconfitta elettorale del 2020 in Georgia. Trump è stato rinviato a giudizio il 14 agosto accusato di aver commesso 13 reati, tra cui violazione della legge statale anti-racket per aver costituito una impresa criminale, sollecitazione di un pubblico ufficiale a violare il suo giuramento, cospirazione per impersonare un pubblico ufficiale, cospirazione per commettere falsificazione di primo grado e cospirazione per presentare documenti falsi. Trump aveva cambiato la sua squadra legale. Drew Findling un noto avvocato di Atlanta, è stato sostituito da Steven Sadow. “Non avrebbe mai dovuto essere incriminato. E’ innocente su tutte le accuse presentate nei suoi confronti”, afferma Sadow che peraltro è stato immediatamente chiamato al suo lavoro ancora prima dell’arrivo dell’ex presidente perché uno dei 19 imputati, l’avvocato Kenneth Chesebro, accusato di aver orchestrato il piano per inviare falsi elettori al Congresso, ha chiesto al magistrato un processo abbreviato.
Richiesta sostenuta anche dal procuratore distrettuale Fani Willis che ha domandato al magistrato di mettere in calendario l’inizio del procedimento giudiziario per il 23 ottobre, tra due mesi. Steve Sadow, si è opposto e ha indicato che avrebbe presentato una mozione per separare il suo caso, quello di Trump, da quello di Chesebro, cosa che lo libererebbe dal procedimento abbreviato. La questione ora spetta al giudice Scott McAfee, che ha gestito la procedura della convalida degli arresti e delle cauzioni per i 19 imputati. Un processo a soli due mesi da oggi sembra poco plausibile, data la quantità di imputati, di mozioni preliminari e le complesse questioni legali che potrebbero essere discusse prima che una giuria possa essere insediata. La decisione di Trump di cambiare avvocato è stata fatta dopo che Drew Findling, avevano negoziato una cauzione di 200 mila dollari per Trump. Nel primo pomeriggio si era costituito il suo ex capo di gabinetto, Mark Meadows che è stato rilasciato dopo aver versato una cauzione di 100 mila dollari.

– foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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