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CULTURA - page 7

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

Autoritratto il Tour di Renato Zero

I CONCERTI-EVENTO sono l’occasione perfetta per ascoltare dal vivo, accanto alle canzoni che hanno segnato la sua ultracinquantennale carriera musicale, i brani contenuti nell’ultimo album AUTORITRATTO, il più bel frutto della sconfinata creatività di RENATO ZERO, pubblicato lo scorso dicembre per Tattica e subito balzato ai vertici delle classifiche FIMI/GfK: un’avvincente traversata in 13 tracce guidata dalle sue visioni uniche e dalla straordinaria abilità di raccontare e raccontarsi attraverso la propria arte.

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Dolcenera inaugura il suo tour “Anima Mundi Piano Recital Teatrale” all’Auditorium Parco della Musica

L’ 8 marzo 2024, l’Auditorium Parco della Musica a Roma è stato il palcoscenico che ha dato il via al concerto inaugurale del tour “Anima Mundi Piano Recital Teatrale” di Dolcenera. Con la sua presenza magnetica e la maestria musicale, Dolcenera ha incantato il pubblico con un’esperienza indimenticabile che ha attraversato le emozioni e le profondità dell’anima umana.

L’evento ha segnato l’inizio di un viaggio musicale che porta gli spettatori attraverso un percorso emotivo intenso, guidato dalla voce e dal pianoforte di Dolcenera. Il concerto è stato un’opportunità unica per il pubblico di immergersi nelle melodie avvincenti e nelle parole toccanti dell’artista, esplorando le sfumature della vita e della spiritualità attraverso la musica.
Il tour “Anima Mundi” rappresenta un nuovo capitolo nell’evoluzione artistica di Dolcenera, un’opportunità per lei di condividere la sua visione e la sua profonda connessione con il mondo attraverso la potenza della musica. Con il pianoforte come compagno e il palcoscenico come tela, Dolcenera ha trasformato l’Auditorium Parco della Musica in un santuario di espressione artistica e di introspezione emotiva.

La cantante salentina ha presentato il suo ultimo album “Anima Mundi” che rappresenta il suo settimo disco in studio. Dolcenera ha dimostrato la sua versatilità e la sua abilità nel comunicare con il pubblico attraverso la musica. Ogni nota suonata e ogni parola cantata ha raccontato una storia, evocando passioni, speranze, e sogni con una sincerità commovente.
Ma il concerto non è stato solo un’esperienza musicale; è stato anche uno spettacolo teatrale coinvolgente che ha trasportato il pubblico in un viaggio attraverso l’animo umano. Con un’illuminazione spot suggestiva, Dolcenera ha creato un ambiente intimo e coinvolgente in cui gli spettatori si sono sentiti completamente immersi nel mondo della sua musica e della sua arte.
L’artista ha condiviso con il pubblico i suoi pensieri sull’essenza della natura umana e su tematiche di impatto sociale e culturale. Terra, acqua, fuoco, aria e l’etere aristotelico, vengono associati a una serie di canzoni in scaletta, questo coinvolgimento con il pubblico ha reso il concerto ancora più speciale, creando un’atmosfera di condivisione e di connessione che ha reso il momento indimenticabile per tutti i presenti.

In conclusione, il concerto dell’8 marzo 2024 all’Auditorium Parco della Musica ha segnato l’inizio di un viaggio straordinario attraverso l’Anima Mundi di Dolcenera. Con la sua musica, la sua passione e la sua autenticità, Dolcenera continua a toccare i cuori e le anime del pubblico, trasformando ogni concerto in un’esperienza unica e indimenticabile.

VIVIEN

Via Locri 42, Roma 339 775 9351  – 06 7720 4149

Ipazia Production

Presenta

 

VIVIEN.

di Donatella Busini

Drammaturgia musicale e regia di

Mauro Toscanelli

Con

Caroline Pagani

Alessandro Bevilacqua

Alessandro Calamunci

Ilaria Fantozzi

Mauro Toscanelli

 

Costumi: Emanuele Zito

Scene: Massimiliano Persico

Produzione: Ipazia Production

Ufficio stampa: Andrea Cavazzini

 

TEATRO LO SPAZIO – ROMA

Dal 14 al 17 marzo 2024

Primi anni 70, un manicomio e una donna convinta di essere la figlia di Vivien Leigh.

Un caso particolare che suscita l’interesse del Direttore dell’Istituto animato da ambigue ambizioni di affermazione del proprio valore. L’indagine si dipana in modo inusuale fino a giungere verso un finale inatteso. Tra sogni e realtà la pièce intende riscattare la figura controversa di una delle attrici più discusse dello scorso secolo: Vivien Leigh. Pur essendo frutto di un interesse appassionato nei confronti di una donna fragile, colta, notevolmente intelligente e anticonformista, questo lavoro rimane una trovata artistica che non si appella a verità psicoanalitiche reali ma gioca con esse. Vivien. è un omaggio al teatro, al teatro nel teatro, alla vita nel teatro. Un atto di amore.

La narrazione che si muove tra sogni e realtà offre al pubblico un’esperienza coinvolgente e profonda, che celebra il potere trasformativo del teatro e l’importanza della vita sul palcoscenico e rende Vivien un atto di amore nei confronti del teatro e della figura di Vivien Leigh, che promette di rapire e affascinare il pubblico con la sua storia ricca di emozioni e colpi di scena.

Note di Regia

L’esistenza di Vivien Leigh, una delle attrici più rigorose ed eleganti del ventesimo secolo, fu costellata di successi e riconoscimenti artistici a cui ha fatto da contrappeso una serie di eventi dolorosi e traumatici sul versante personale.

Il testo di Donatella Busini non si risolve in una mera narrazione biografica dell’attrice, bensì nello scandagliare le pieghe della sua anima frastagliata, con tutte le sfumature di colore che un’artista del suo calibro porta con sé.

L’approccio di questo lavoro mira, attraverso un gioco delle parti pirandelliano, a evidenziare l’Io e l’Es a cui di volta in volta la Leigh faceva appello per condurre la sua esistenza.

Ogni personaggio presente nella pièce ha un suo doppio con cui deve fare i conti e con cui si relaziona con il mondo esterno. Questa costante dicotomia apre uno scenario da “teatro nel teatro” nel quale lo spettatore viene condotto a spiare fra gli interstizi che si vengono a creare tra le psicosi, i fatti reali e surreali che vedono coinvolti i protagonisti del racconto.

L’unico modo di raccontare il “non detto” di Vivien Leigh è proprio quello di sviscerare la sua complicata personalità, la quale, se da un lato le ha creato non pochi problemi a livello sociale, dall’altro le ha consentito di rappresentare in modo sublime le eroine da lei interpretate sullo schermo e, soprattutto, in Teatro. Mauro Toscanelli

Info:

Teatro Lo Spazio

Via Locri, 42 – Roma

Orari spettacoli

Da giovedì a sabato ore 21/domenica ore 17,00

Biglietti: intero:15 euro – ridotto: 12 euro

(bar aperto per aperitivo dalle 20.00)

informazioni e prenotazioni

339.775.9351 / 06 77204149

info@teatrolospazio.it

 

 

Ron in concerto a Roma

Ron ha fatta tappa ieri sera al Palazzo dei Congressi di Roma, con il suo tour “Al centro esatto della musica“.

Per i 51 anni di carriera, premiati nell’ultima edizione del premio Tenco, il cantautore lombardo porta sul palco un nuovo concetto di live, che lui stesso definisce “teatral-musicante”.

Ron ama esibirsi live per il suo pubblico e questo suo modo di essere al “centro” e di mettersi in gioco traspare nei suoi concerti e fornisce emozioni vere.

Un modo per rivivere grandi successi del passato, rinnovati grazie a sapienti arrangiamenti ma anche nuovi brani, tratti anche dall’ultimo album “Sono un figlio”, che include anche “Lontano Lontano” per un omaggio speciale all’indimenticato Luigi Tenco.

Insieme a Ron pul palco Giuseppe Tassoni (piano e tastiere), Roberto Di Virgilio (chitarre), e Stefania Tasca (voce, percussioni e chitarra acustica).

Le immagini del concerto

Appino – Umano da palcoscenico

Largo Venue, 3 marzo 2024

Un live oscuro, imponente, in linea con l’ultima opera di Appino, quello che si è svolto ieri sera al Largo Venue.

Voce e penna degli Zen Circus, il frontman ha messo un attimo in pausa il gruppo e si è concentrato sul suo terzo progetto solista, l’ambizioso e impegnativo “Humanize”, un disco che tratta dell’umanità e dei suoi “dintorni”.

Definito un concept album, è sicuramente un progetto importante che porta avanti un tema, anzi una varietà di temi e domande, in ottica non solo filosofica ma anche concreta, sulla nostra attuale condizione umana. Il titolo fa riferimento a una funzione, presente in diversi software di produzione musicale, che prende impulsi midi quantizzati nel tempo e nella dinamica e li sposta impercettibilmente in modo casuale, simulando un errore costante. Lo scopo è evadere l’esattezza digitale creando imperfezioni prossime a quelle umane.

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Ginevra Baldassari
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