Matteo Paolillo: la sua voce incanta Roma

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Abbiamo avuto la possibilità di assistere al concerto di Matteo Paolillo all’Atlantico di Roma, per il suo Come Te tour, curato da OTR live. Paolillo è un giovane artista salernitano, classe 1995, che ha raggiunto la notorietà soprattutto grazie alla serie televisiva Mare Fuori, in cui interpreta il ruolo di Edoardo.

Oltre alla recitazione, è appassionato di musica, e sin da ragazzo ha deciso di seguire le orme di Salmo per creare brani che mixino stile rap e trap, con il rock e il pop.

Apertura di tutto rispetto con Samia (candidata a Sanremo giovani nel 2021) e Rondine, talentuoso diciottenne, che ha stregato il pubblico con la sua bellissima voce e il volto da bimbo nascosto da una cascata di riccioli.

È stata quindi la volta di Matteo Paolillo, con un’introduzione video che ha ripercorso i suoi testi. La clessidra, l’orologio, le sbarre, il tempo che passa, imprigionandolo dietro una parete led, da cui traspare la sua figura. Si apre così uno degli show visivamente più interessanti degli ultimi tempi. “Intro/L’Arte” poi “Liberatemi”; due grandi ali bianche si stagliano dalla sua figura ancora imprigionata, in riferimento a Icaro, suo pseudonimo, e pronte a farlo volare libero. Un inizio esplosivo, tra le grida del pubblico, emozionato dalla presenza dell’artista.

Sono quasi duemila le persone venute all’Atlantico di Roma, riaperto per l’occasione dopo oltre 18 mesi, per applaudire il loro beniamino, l’amatissimo Edoardo di Mare Fuori.

Impossibile scindere l’attore dal cantante, le due carriere sembrano intrecciarsi in una passione unica. Portano la sua firma e la sua voce, infatti, i celebri brani legati alla serie, che ha eseguito questa sera: “Origami all’alba”, “Sangue nero” e l‘acclamatissima “’O mar for”, regina di tutti i record di ascolti.

Due carriere intrecciate e interconnesse, in cui mostra grande empatia e volontà di raccontarsi, anche nelle parti più fragili. La finzione da una parte e la propria storia, il proprio pensiero come espressione, nella seconda.

La gavetta nei teatri gli ha dato la giusta consapevolezza di come muoversi su un palco e gestire il proprio corpo nello spazio, oltre al timbro vocale e la grande capacità di coinvolgere il pubblico presente.

Paolillo ha eseguito un repertorio di brani tratti dal suo album “Come te”, oltre a un omaggio alla sua città d’adozione, a cui ha dedicato “Roma nun fa la stupida stasera”, e una cover di “Meraviglioso” di Domenico Modugno.

Le sue nuove canzoni spaziano dal rap al pop, con testi che raccontano la vita, i sogni e le speranze. Una voce e una scrittura molto personali, che non temono di esplorare i lati più umani e mostrare le proprie vulnerabilità.

Accompagnato da una band di tutto rispetto, l’artista ha dimostrato di avere una grande presenza scenica e una voce potente. Ha interagito spesso con il pubblico, scherzando e avvicinandosi, per leggere i numerosi striscioni a lui dedicati e affrontando temi delicati come la lotta contro la violenza di genere e l’educazione ai sentimenti.

Il concerto di Matteo Paolillo è stato un’esperienza energica e coinvolgente, con le meravigliose istallazioni scenografiche sui led, curate da Stefano di Buduo. L’artista ha dimostrato di avere un talento naturale per la musica e un grande carisma. Ha duettato con PJ e dedicato un brano all’ospite della serata, la collega Ludovica Coscione (Teresa in Mare Fuori) che ci ha regalato un monologo da brividi. Il finale non poteva che essere un grande omaggio alla fortunata serie TV che lo ha lanciato, con la versione remix di “’O mar for” e Matteo che invita il pubblico a lasciare per un attimo da parte i telefonini e divertirsi insieme a lui.

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