GEOPOLITICA DEL MONDO MODERNO

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Redazione

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Gaetano Armao nominato dal presidente Schifani consulente della Regione Siciliana sui finanziamenti extra-regionali

Europe di

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha affidato l’incarico di curare i rapporti con Bruxelles e il governo nazionale riguardo ai finanziamenti extra-regionali al già vicepresidente ed assessore al Bilancio, Gaetano Armao. La nomina, della durata di un anno, arriva a pochi giorni dall’impugnativa con cui il governo nazionale ha fatto cadere un terzo della Finanziaria siciliana, mettendo a rischio l’utilizzo di circa 800 milioni di euro provenienti dai fondi FSC (Fondo di Sviluppo e Coesione).

Il caso della Finanziaria siciliana ha messo in luce la necessità di un dialogo costante tra la Regione e le istituzioni nazionali ed europee per assicurare un’allocazione corretta e trasparente dei fondi destinati allo sviluppo della Sicilia. La nomina di Armao rappresenta un passo in questa direzione e dimostra la volontà della Regione di trovare soluzioni per il bene della collettività.

L’avvocato amministrativista e professore universitario avrà ora il compito di gestire i rapporti con il governo centrale per il recupero di queste risorse e per la programmazione degli altri fondi in arrivo. Il ruolo di Armao si rivela di grande importanza, come si evince dal decreto firmato da Schifani, in cui si sottolinea la “qualificata competenza acquisita” dell’incaricato.

Nei prossimi mesi, Armao dovrà lavorare a stretto contatto con Bruxelles e Roma per garantire il recupero dei fondi in questione e assicurare un impiego efficace delle risorse disponibili. La sua esperienza e competenza saranno fondamentali per superare gli ostacoli che si presenteranno lungo il percorso.

La nomina di Armao testimonia l’attenzione della Regione Siciliana verso le questioni finanziarie e la sua determinazione nel perseguire gli interessi della comunità siciliana nei rapporti con le istituzioni nazionali ed europee.

Intervista a Paolo Internicola, imprenditore italiano in USA e general manager di Pasta Noodles

AMERICHE/REGIONI/Senza categoria di

Paolo Internicola è un imprenditore italiano che ha deciso di portare la sua esperienza nel settore alimentare negli Stati Uniti. Internicola sta lanciando sul mercato americano Pasta Noodles, un prodotto innovativo nel mondo dei ready-made foods. Questa pasta si distingue dalle altre per la sua combinazione di semplicità di preparazione, ingredienti di altissima qualità e tecnologia di produzione italiana. Pasta Noodles Co. ha voluto creare un prodotto che rispondesse alle esigenze dei consumatori americani, sempre alla ricerca di alimenti convenienti ma di alta qualità. 

In questa intervista, Internicola racconta il suo percorso imprenditoriale e ci svela tutti i segreti di Pasta Noodles.

Qual è stata l’ispirazione dietro Pasta Noodles e come è stato sviluppato il prodotto? 

L’ispirazione dietro Pasta Noodles è stata quella di offrire una vera pasta italiana pronta in pochi minuti, senza compromettere il gusto o la qualità. Ho lavorato instancabilmente per creare un prodotto che rispetti la tradizione culinaria italiana e soddisfi le esigenze dei consumatori più esigenti. Il risultato è un prodotto che sta già conquistando il cuore degli appassionati di pasta in tutti gli Stati Uniti.

Come ha fatto Pasta Noodles a distinguersi dagli altri prodotti simili nel mercato? 

Sviluppato in Italia dalla Storci SpA, industria leader negli impianti di produzione di pasta secca, Pasta Noodles è un prodotto molto più sano del ramen orientale in cui la pasta è precotta con olio da frittura, mentre i Pasta Noodles sono cotti al vapore. In media, uno spaghetto di ramen contiene dalle 350 alle 650 calorie, mentre i nostri Pasta Noodles hanno meno di 200 calorie per porzione e l’80 per cento di grassi in meno.

Quali sono i punti di forza del vostro prodotto? 

Vogliamo che i consumatori sappiano che Pasta Noodles è un prodotto di alta qualità, realizzato con ingredienti freschi e genuini, che rispetta la tradizione culinaria italiana. È anche un prodotto completo dal punto di vista nutrizionale e facile da preparare, perfetto per soddisfare la voglia di pasta in qualsiasi momento della giornata.

Come state promuovendo Pasta Noodles negli Stati Uniti?

Stiamo promuovendo Pasta Noodles attraverso i principali rivenditori di alimentari degli Stati Uniti e online. In questo modo, apriamo la strada al cibo italiano nel settore dell’instant food negli USA, un mercato molto vasto e consolidato attualmente dominato da prodotti ispirati alla cucina orientale. 

Quali sono i piani futuri per Pasta Noodles? 

I nostri piani futuri per Pasta Noodles includono l’espansione del prodotto in nuovi mercati, il continuo miglioramento della tecnologia di produzione e l’introduzione di nuovi formati e sapori per soddisfare le esigenze dei nostri clienti.

L’Università di Palermo intitola a Rosario Livatino un’aula della sede di Via Maqueda. Il 6 maggio la cerimonia

EVENTI di

Il 6 maggio 2023 sarà una giornata importante per l’Università di Palermo e per la memoria di Rosario Livatino. In quell’occasione, infatti, il Dipartimento di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali intitolerà alla memoria del magistrato l’Aula 7 della sede di Via Maqueda.

Livatino è stato un giudice coraggioso e integerrimo, ucciso dalla mafia nel 1990 per le sue indagini sulla criminalità organizzata. La sua figura è stata spesso celebrata come esempio di impegno civile e di difesa della giustizia.

Porteranno i saluti istituzionali il Rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, il Sindaco di Palermo, Roberto Lagala ed il Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e delle Relazioni internazionali, Costantino Visconti.

L’evento sarà introdotto da Gaetano Armao, docente del Dipartimento di Scienze Politiche e delle relazioni internazionali, e da Piergiorgio Morosini, presidente del Tribunale di Palermo. In seguito, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano, terrà una relazione sulla figura di Livatino e sul suo contributo alla lotta contro la mafia.

La cerimonia prevede anche delle testimonianze sulla vita universitaria e professionale di Livatino da parte di Andrea Piraino, Gabriella Portalone e Giuseppe Cucchiara, che ne hanno conosciuto l’opera e la personalità.

La scelta di intitolare un’aula universitaria a Rosario Livatino è un segno di riconoscenza nei confronti di un uomo che ha sacrificato la propria vita per la giustizia e la legalità. La memoria di Livatino deve essere preservata e tramandata alle future generazioni, perché la lotta contro la mafia e contro ogni forma di criminalità organizzata è un impegno che riguarda tutti noi.

Intervista a Cinzia Rossi, Osservatorio per le Policy Transdisciplinari Internazionali (OsPTI)

CULTURA di

Benvenuta e grazie per aver accettato questa intervista. Iniziamo con una domanda fondamentale: Cos’è l’OsPTI e quali sono i suoi obiettivi?

Grazie per l’opportunità che ci date di parlare del nostro Osservatorio. L’OsPTI è un ponte tra culture, che promuove una lettura ragionata della complessità. Ci concentriamo sull’analisi, la ricerca e lo studio dell’essere umano, l’osservazione critica delle attività culturali e sociali, e l’interpolazione transdisciplinare volta all’empatia generativa e di progetto. Il nostro obiettivo è elaborare nuove strategie di policy basate su modelli organizzativi capaci di promuovere benessere diffuso, economico, sociale, psicologico, territoriale.

Come è strutturato l’OsPTI e quali sono i suoi principali progetti?

La nostra struttura si basa su un’area diplomatica, culturale ed informatica. L’OsPTI è fondamentalmente un luogo di composizione di interessi diversi e di soluzioni comuni, e uno sguardo dall’interno per una conoscenza proiettiva nella cultura globale. La nostra mission è di realizzare una nuova stagione di osservazione ed elaborazione di pensiero attorno alle grandi questioni della convivenza planetaria, dell’organizzazione che ne deriva a vari livelli, puntando sul patto educativo globale tra le generazioni e sull’Ecologia Integrale come motore del cambiamento. Vogliamo superare l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale, strutturando concretamente una visione integrata delle diverse dimensioni di un modello di sviluppo che sia realmente inclusivo, pacifico e rispettoso del pianeta e transdisciplinare.

Quali sono le sfide e le opportunità che l’OsPTI si pone di affrontare nel contesto geopolitico e strategico attuale?

L’attività di ricerca dell’Osservatorio è volta all’analisi rigorosa e imparziale delle dinamiche geopolitiche, strategiche ed economiche del sistema internazionale. Abbiamo l’obiettivo di avanzare proposte di policy connesse al nuovo ordine e alla nuova prospettiva, il nuovo processo avviato con il magistero di Papa Francesco. Ci proponiamo di coniugare l’analisi socio-politica con quella economica, collaborando con i principali think tank e interagendo con gli attori di policy appartenenti agli apparati statali e alla governance dei territori.

Come intende promuovere l’OsPTI una cultura dell’incontro e del “noi”?

Riteniamo che sia necessario ripensare gli attuali paradigmi organizzativi dell’economia e della finanza, rivolgendoci al mondo delle imprese ed esortandole ad essere “artefici del bene comune e di un nuovo umanesimo del lavoro”. Le imprese dovrebbero configurarsi come vere e proprie “comunità educative”, contribuendo alla costruzione di un nuovo umanesimo sociale. L’OsPTI nasce con una forte proiezione diplomatica tesa alla costruzione armoniosa di solide e feconde relazioni transdisciplinari.

Quali sono i presupposti fondamentali dell’approccio formativo proposto dal master biennale in Antropologia Organizzativa offerto dalla Pontificia Università Antonianum e dall’OsPTI?

La Pontificia Università Antonianum e l’OsPTI propongono un master biennale in Antropologia Organizzativa per formare professionisti capaci di creare lo sviluppo di organizzazioni orientate al bene comune. Il corso adotta un approccio transdisciplinare e affronta sia temi filosofici che organizzativi e sociali. L’approccio formativo è basato su due presupposti: la struttura relazionale intrinseca dell’essere umano e la complessità della realtà con i molteplici approcci possibili. Da qui l’esigenza di un metodo transdisciplinare che critichi il riduzionismo e promuova una cultura di socialità plurale orientata al bene comune. Il corso dura due anni accademici, per un totale di quattro semestri, e include corsi, seminari e laboratori coordinati dall’OsPTI. I laboratori di ricerca rispondono all’esigenza di ancorare a livello internazionale il patto educativo alle realtà governative, imprenditoriali e manageriali, oltre che alla cooperazione internazionale e all’innovazione tecnologica, colmando l’attuale vuoto sul comportamento umano e la benessere organizzativo.

Qual è l’obiettivo finale dell’OsPTI in termini di valore spirituale, sociale, ambientale e culturale?

Il nostro obiettivo è generare valore in tutte le espressioni di convivenza dell’esperienza umana attraverso la realizzazione di modelli organizzativi etici, inclusivi ed armoniosi nel rispetto del benessere dell’uomo in relazione con il resto del Creato, ricreando un legame indissolubile secondo il principio del “tutto è connesso”, ovvero con lo sguardo generativo verso la complessità e la glocalità. Vogliamo promuovere un’antropologia ecologica e integrale che permei la proposta di un nuovo metodo del “tutto è connesso” come base strategica, con l’adozione di una cultura dell’incontro, del noi, costruita per le donne e gli uomini di oggi e di domani, qualsiasi sia il loro posto nel mondo.
Ecco perché alla base di questo paradigma poniamo l’Antropologia Organizzativa, l’incontro, il confronto tra culture diverse, tra i vari sistemi geopolitici, tra le varie specie del Pianeta, tra donne e uomini di oggi e di domani qualsiasi sia il loro posto nel mondo.

Insularità in Costituzione ma non nel DEF. Un passo indietro nel riconoscimento dei diritti delle isole?

POLITICA di

La Sicilia continua a battersi per affrontare i problemi legati al costo dei voli verso Roma, mentre il governo sembrerebbe aver già archiviato l’insularità, il principio recentemente inserito nella Costituzione italiana, considerato da molti come uno strumento cruciale per la rinascita della regione e un antidoto ai rischi derivanti dall’autonomia differenziata.

Il professore Gaetano Armao, delegato del rettore dell’Università di Palermo per le questioni dell’Insularità, in un suo recente post su facebook, ha sottolineato la mancanza di riferimenti alla nuova norma costituzionale nel recente Documento di Economia e Finanza (DEF). Armao, anche nella sua qualità di vicepresidente ed assessore all’Economia della Regione Siciliana nella passata legislatura del Governo regionale, è stato un protagonista della battaglia congiunta con la Sardegna per il riconoscimento del principio di insularità sia a livello nazionale che europeo.

Secondo Armao, il DEF non menziona la condizione di insularità, ora riconosciuta dall’art. 119, VI comma, della Costituzione, e non prevede alcun nuovo intervento per introdurre misure di riequilibrio a favore dei più di 6,5 milioni di italiani che vivono il divario insulare. L’intervento compensativo avrebbe potuto riguardare temi cruciali per la Sicilia, come il costo dei trasporti, delle esportazioni, del turismo, dello sport, dell’energia e degli investimenti per le infrastrutture.

Armao ha sottolineato che questi costi, solo per i siciliani, valgono 6 miliardi di euro all’anno. Tuttavia, nel DEF sono presenti solo alcuni riferimenti indiretti all’insularità, come il piano per il digitale delle isole minori e l’azzeramento dello stanziamento di 50 milioni di euro che aveva ottenuto la Sicilia mentre nulla è previsto ai sensi del rinnovato articolo 119 che prevede competenze specifiche per alleviare la condizione dell’insularità.

Armao tiene però a precisare che la sua critica non è di natura politica, ma un richiamo al rispetto della Costituzione che rischierebbe, se continuasse la disapplicazione della riforma costituzionale, di vanificare gli sforzi sinora fatti per superare l’isolamento delle isole e per affrontare i problemi legati all’insularità.

Conferenza “Il risanamento del Rione Sanità e San Carlo all’Arena”

EVENTI di

Si terrà a Napoli, il prossimo 4 maggio dalle 9.30 presso il Palazzo Serra di Cassano, un’importante conferenza sul tema del risanamento del Rione Sanità e San Carlo all’Arena.

L’evento vedrà la partecipazione di numerose personalità, con la moderazione di Alfonso Ruffo, Direttore di ildenaro Rivista online, e del Prof. Rocco Giordano, Presidente del Centro Studi Regione Mezzogiorno Mediterraneo EU-MED.

Tra gli interventi programmati, interverranno l’On. Gennaro Migliore, Presidente dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo PAM, il Prof. Ennio Forte, Docente di Economia dei Trasporti e Logistica, il Prof. Adriano Giannola, Presidente di SVIMEZ, la Dott.ssa Anna Maria Maisto, Presidente della Consulta Elette Comune di Napoli, la Prof.ssa Paola Albano, già Docente di Lingua Napoletana C.U.I. Centro Universitario de Idiomas Buenos Aires, il Dott. Fabio Greco, Presidente Municipalità 3, la Dott.ssa Anna Rea, ADOC e Vice Presidente Progetto Sud, Paolo Pantani, Vice Presidente Centro Studi Regione Mezzogiorno Mediterraneo EU-MED.

I lavori saranno conclusi dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e dall’Onorevole Avv. Luciano Schifone, delegato del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Il risanamento del Rione Sanità e San Carlo all’Arena – ha dichiarato Paolo Pantani, Vice Presidente Centro Studi Regione Mezzogiorno Mediterraneo EU-MEDrappresenta una sfida cruciale per il futuro di Napoli. Queste aree racchiudono la storia, la cultura e l’identità profonda della città. Le risorse del PNRR e gli altri investimenti previsti possono e devono essere l’occasione per restituire dignità e bellezza a luoghi simbolo di Napoli, contrastando degrado e illegalità. Serve una visione organica e di lungo periodo, che punti alla rigenerazione urbana ma anche sociale di questi rioni. Solo così potremo creare le condizioni per uno sviluppo armonico e sostenibile di Napoli, valorizzandone le eccellenze e creando nuove opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani. E’ un’opportunità che Napoli non può perdere.

L’evento rappresenta un’importante occasione per discutere di un tema che riguarda tutti i cittadini di Napoli, affrontando temi importanti per il risanamento del Rione Sanità e San Carlo all’Arena, come la mobilità, l’urbanistica, la politica economica, l’architettura, la cultura e le relazioni tra le municipalità. L’obiettivo è quello di creare una strategia di sviluppo sostenibile per la zona, che tenga conto dei problemi ambientali, economici e sociali.

Dall’oblio alla memoria: la celebrazione della storia dei massoni livornesi nel nuovo libro di Massimo Bianchi

LIBRI di

Massimo Bianchi, Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia, ha pubblicato il suo ultimo saggio “Dall’oblio alla memoria” edito da Angelo Pontecorboli con la prefazione di Paolo Giustini, la presentazione dell’assessore alle culture del Comune di Livorno Simone Lenzi e l’introduzione del Gran Maestro Stefano Bisi. In questo libro, Bianchi celebra la storia dei liberi muratori livornesi, con particolare attenzione a quelli che hanno avuto un forte impatto sulla vita del territorio e della città. Attraverso il suo racconto, Bianchi trasmette i principi fondamentali della Massoneria, come Libertà, Uguaglianza, Fratellanza, Solidarietà e mutuo soccorso.

Il libro di Bianchi è una celebrazione della storia e del contributo dei massoni livornesi nella società, e una testimonianza di come queste persone abbiano lavorato duro per il benessere della città e della comunità. Grazie alla sua paziente ricerca, Bianchi ha raccolto i nomi dei liberi muratori del passato e ha vagliato con cura la vita e l’impegno civico e massonico di ognuno di loro. Il suo libro ci permette di scoprire le storie di questi uomini e di apprezzare l’enorme valenza della Massoneria nella storia di Livorno.

Con questo libro, Bianchi invita tutti coloro che non fanno parte dell’istituzione ma ne studiano i principi e capiscono l’enorme valore della Massoneria, a ricordare con orgoglio e riconoscenza i tanti massoni che fecero Livorno ed hanno partecipato a renderla grande. “Dall’oblio alla memoria” è così un invito all’orgoglio della memoria e alla riscoperta di una parte importante della storia della città e dei suoi cittadini.

 
 
 
 
 
 
 

Nasce l’Osservatorio Sardegna-Sicilia per monitorare l’attuazione del principio di insularità

POLITICA di

Il principio di insularità è da tempo un tema centrale per le regioni italiane che abbracciano le isole. In particolare, la Sardegna e la Sicilia si sono unite per creare un nuovo organismo che mira a monitorare l’attuazione di questo principio, a partire dal DDL sul regionalismo differenziato. L’Osservatorio Sardegna-Sicilia rappresenta una tappa fondamentale per l’elaborazione di proposte concrete da sottoporre ai governi regionali e al governo nazionale.

L’osservatorio vedrà protagonisti gli atenei di Palermo, Cagliari e Sassari, oltre alle organizzazioni di categoria a livello regionale e nazionale. Il suo compito sarà quello di verificare e analizzare passo dopo passo il percorso avviato con la riforma costituzionale, fotografando l’evoluzione delle politiche nazionali e formulando proposte e chiedendo i necessari aggiustamenti.

A presentare il Comitato promotore del nuovo organismo, a Roma, sono stati Michele Cossa, del Comitato promotore per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione, Gaetano Armao, UNIPA, Presidente dall’Associazione per l’insularità, Giannina Usai, Segretario regionale ANCIM (Associazione nazionale dei Comuni delle isole minori), oltre ad alcuni parlamentari eletti nelle Isola, sindaci delle isole minori e ai rappresentanti delle Organizzazioni di categoria.

L’obiettivo è quello di dare concretezza al principio di insularità, che finora è stato trascurato dalle politiche nazionali, come dimostrato dai modesti stanziamenti previsti nell’ultima legge finanziaria nazionale e dalla nulla considerazione delle isole nella Relazione sulla politica di coesione.

I temi che attengono al gap insulare sono molti e riguardano la continuità territoriale, la perequazione infrastrutturale, il sostegno alla competitività (fiscalità di sviluppo), le azioni specifiche dell’Unione europea per le isole e l’energia digitale. Per questo, le regioni non insulari che abbracciano isole e arcipelaghi come la Toscana, la Campania, il Lazio e la Puglia, devono sentirsi protagoniste di questo processo.

L’Osservatorio Sardegna-Sicilia rappresenta una sfida importante e un’occasione per tutte le regioni italiane che hanno a cuore lo sviluppo delle isole. Si tratta di un progetto ambizioso, ma anche di una grande opportunità per le comunità che vivono sulle isole del Mediterraneo di mandare avanti progetti di sviluppo e migliorare la loro qualità della vita.

Ai nastri di partenza Confassociazioni Canada. L’Avvocato Paolo Quattrocchi nominato Presidente

AMERICHE di

Il 29 marzo, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati a Roma, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Confassociazioni Canada, la nuova branch estera della confederazione nazionale che rappresenta 740 organizzazioni in rappresentanza di oltre un milione e 260mila professionisti e più di 213mila imprese. La delegazione canadese di Confassociazioni ha l’obiettivo di rafforzare le relazioni tra Italia e Canada attraverso la collaborazione con le istituzioni italo-canadesi operanti in ambito commerciale, produttivo e culturale.

Alla conferenza stampa, moderata dal Direttore di Radio Parlamentare, Cristina Del Tutto, hanno partecipato: On. Simone Billi, deputato e componente della Commissione Permanente III Affari Esteri, Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni, Gianni Lattanzio, presidente di Confassociazioni International, Carmelo Cutuli, vicepresidente di Confassociazioni International con delega ai rapporti con il Nordamerica e l’Oceania, Stefano Potorti, presidente di Confassociazioni UK e consigliere delegato per il coordinamento delle strutture internazionali, e infine Paolo Quattrocchi, presidente di Confassociazioni Canada.

Il presidente di Confassociazioni, Angelo Deiana, ha dichiarato che l’aggiunta del Canada alla lista delle rappresentanze estere è un passo importante per l’organizzazione, che è già presente nel Regno Unito, negli Emirati Arabi Uniti e in Spagna. Le relazioni tra l’Italia ed il Canada sono sempre state molto strette e vantaggiose per entrambi i paesi, e Confassociazioni Canada intende svolgere un ruolo importante nel rafforzare ulteriormente le eccellenti relazioni tra i due paesi.

Il presidente di Confassociazioni Canada, Paolo Quattrocchi, ha sottolineato che il Canada rappresenta una grande opportunità per le imprese italiane in diversi settori, tra cui il food and beverages, i settori manifatturiero, minerario ed energia, infrastrutture, alta tecnologia, ricerca scientifica e cultura. La nuova branch di Confassociazioni intende lavorare insieme con tutto il sistema già attivo nelle relazioni Italia-Canada per rafforzare il sistema associativo e ampliare la platea degli operatori, italiani e canadesi, che intendono impegnarsi nei reciproci mercati.

Stefano Potortī, presidente di Confassociazioni UK e consigliere delegato del presidente Deiana per le strutture internazionali, ha dichiarato che Confassociazioni UK è pronta a collaborare attivamente con Confassociazioni Canada, condividendo conoscenze e best practice per potenziare ulteriormente il sistema associativo a livello internazionale.

Gianni Lattanzio, presidente di Confassociazioni International, ha sottolineato che la presenza di una comunità italiana ben radicata sul territorio canadese può costituire un presupposto operativo per valorizzare la tradizione culturale italiana ed il nostro Made in Italy.

“Confassociazioni Canada – ha dichiarato il Vicepresidente di Confassociazioni International con delega per il Nord America e l’Oceania, Carmelo Cutuli, rappresenta un importante momento per l’affermazione del sistema associativo italo-canadese, con la creazione di nuovi spazi di collaborazione e di scambio, economico e culturale, tra le due nazioni. Confassociazioni si contraddistingue, da sempre, per il suo impegno nel creare reti fortemente collaborative e competenti, offrendo l’opportunità ai propri associati di guardare il globo a 360 gradi eliminando le distanze geografiche e ampliando le opportunità d’interazione.”

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