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Intelligenza artificiale e tecnoscienza: opportunità, o rischio antropologico?

POLITICA di
LA GRANDE TENTAZIONE DEL NOSTRO TEMPO 
(di Alessandro Pagano)

1) La storia dell’uomo è intrinsecamente intrecciata alla tecnologia. Di fatto la tecnologia è una vera e propria propaggine che lo spinge alla crescita. Per la prima volta nella storia però, stiamo assistendo ad una tecnologia, di suo inanimata, che rischia di prendere il sopravvento sull’uomo, autoevolvendosi per proprio conto. 

2) Ma la tecnologia è una estensione dell’uomo. Sin dall’era primitiva, l’uomo di allora, al pari dell’uomo moderno, inventò il bastone per evolversi. L’uso era diverso a seconda della finalità: era vincastro per guidare le pecore, era arma per difendersi dagli aggressori o per aggredire. Da allora, generazione dopo generazione, è andata sempre così, a dimostrazione che la tecnologia-scienza, (che da ora in avanti chiamerò tecnoscienza) è fantasticamente   ambigua, cioè aperta a tutto e al contrario di tutto.
 
3) Voglio dire che non bisogna avere paura della tecnologia in sé, semmai, se di qualcuno dobbiamo avere paura è solo dell’uomo e delle sue intenzioni.
Introduco questo tema per affermare subito e senza timore di equivoci che la sfida dell’ora presente in materia di A.I. non risiede, come dicono in tanti, nel saper governare questa transizione tecnologica. 
La sfida, a mio parere, è centrata sull’uomo contemporaneo e sulla reale conoscenza della sua interiorità e della sua intelligenza.
 
4) Perché se l’uomo non dovesse essere all’altezza di questo tempo così difficile e delle responsabilità a cui è chiamato, con la AI rischieremmo di avviarci alla fine della storia, per dirla come dicono tanti autori   contemporanei (*1). 
D’altronde a giudicare da quello che diffonde il noto filantropo Bill Gates sembrerebbe di sì, visto che pronostica “profondi sconvolgimenti” che non risparmieranno nessuno. E Gates non è uno qualunque. Su queste tematiche detta tempi e obiettivi, oltre a investire somme di denaro pazzesche e ottenere profitti altrettanto pazzeschi. 
 
5) Nell’ultimo secolo è davvero passato il messaggio che, chi possiede conoscenze avanzate di tecnoscienza gestisce potenza e realizza dominio su altri uomini.
Non tutti comprendono questo rischio perché l’attenzione è focalizzata sull’utente finale e sulle comodità che gli derivano dalla AI. Ma in verità bisognerebbe concentrarsi sui vantaggi, non tanto del consumatore finale, quanto dei produttori iniziali e dei circoli a essi collegati (imprenditori, manager, fondi d’investimento, banche, forum di discussione internazionali, think tank, circoli di opinione a chiaro indirizzo globalista, multinazionali specialmente informatiche, ong controllate da filantropi e, ovviamente, mass media). 
 
 IL CONTROLLO INDIVIDUALE E SOCIALE
 
6) A proposito di AI e di dominio verso l’umanità, non può essere sottaciuto il controllo dell’individuo e della sua percezione. 
Essere controllato con metodi violenti è gravissimo, ma non è da meno essere controllati con metodi apparentemente democratici e ingannevoli. Profeticamente ne parlò per primo, nel 1991, San Giovanni Paolo II’ nella sua enciclica “Centesimus Annus”, quando ci spiegò che esistono non solo i “totalitarismi aperti”, ma anche i “totalitarismi subdoli”. 
 
7) Quest’ultimo totalitarismo è ormai prevalente nella nostra società e sempre più lo sarà. 
Come dice Massimo Naro: “rispetto al passato, il fattore tecnologico ha un ruolo preponderante. Non sarà più soltanto una “protesi”, ma addirittura un “innesto”, capace di condizionare e orientare le relazioni; e in extrema ratio, aggiungo io, se la catena di comando è in mano a persone prive di scrupoli, potrebbe diventare anche arma letale, potendo decidere potenzialmente bla fine anticipata di una determinata vita.
 
8) Con i famosi microchip sottocutanei anticipati da ElonMusk e che in alcuni paesi occidentali (Svezia) sono già innestati in decine di migliaia di umani. “Siamo già in pieno transumanesimo: anime, coscienze e ragione sostituite da un algoritmo”, continua Massimo Naro. 
 
9) La cosa inquietante è che non si osservano reazioni sociali, contestazioni o anche indignazione. A riprova di una tacita accettazione che si appresta a diventare un fatto di costume e culturale. Che è esattamente quello che agogna qualsiasi totalitarismo. 
 
VERSO L’ANNULLAMENTO DELLA PERSONA? 
 
10) Sembra evidente un graduale, ma costante annullamento della persona. La  “Persona”, nella cultura anglosassone è mente e fisico, ma nella cultura universale (non solo quella cristiana) è anima e fisico.
L’errore primario della attuale cultura dominante è che vuole scomporre l’uomo in tante funzioni, senza rendersi conto che l’uomo ha unità ontologica; l’uomo non è un organismo vivente che si somma a parti meccaniche che svolgono delle funzioni e che sono un artefatto. L’uomo è un tutto! 
Tutt’al più il ricorso intenso alla AI determinerebbe il declino dell’intelletto e del principio di responsabilità. 
Ma noi umani “non siamo per nulla esentati dall’esercizio di responsabilità” 
 Nel celeberrimo “I Fratelli Karamazov”, capitolo “Il grande inquisitore”, Fëdor Dostoevskij fa una riflessione circa l’incapacità di molti esseri umani di non essere capaci di sopportare e di gestire una propria responsabilità, da qui per chi ha il potere, la necessità di farsi carico della responsabilità altrui.
Ora, se il potere è esercitato da uomini animati da spirito caritatevole (*2) o da sana inquietudine (*3), ciò è una benedizione per la società.  Ma se invece il potere è esercitato da uomini con sete di dominio, essi chiederanno ad altri uomini, agli utenti finali, di cedere loro tutte le libertà così da liberarli di tutte le angosce, le ansie, le preoccupazioni delle responsabilità quotidiane. In altre parole, un invito a ricercare una vita più facile, perché tanto ci saranno altri che penseranno a loro, per loro e a tutto. 

11) Quello del voler delegare la propria responsabilità, non è fattore banale, ma una tragica realtà che esiste da sempre. 
La grande scrittrice Hannah Arendt nel suo “Banalità del Male”, descrisse bene il fenomeno della “obbedienza deresponsabilizzante”, nel caso del criminale nazista Adolf Eichmann, catturato in Argentina nel 1960 che si discolpò di tutte le sue azioni criminali, affermando che non aveva alcuna responsabilità, perché in fondo aveva obbedito a ordini a cui non poteva sottrarsi.
Le stesse giustificazioni che diedero i gerarchi nazisti al processo di Norimberga. 
 Come è noto, queste argomentazioni non furono giustificate dalla IV’ Straftkammer del Tribunale di Norimberga, che giustamente li condannò, affermando il principio di responsabilità verso sé stessi e verso coloro che a loro vengono affidati.
La sentenza statuì infine che il principio di responsabilità è insito nella natura dell’uomo, ed è irrinunciabile.
 
DALL’ESSERE UMANO ALL’ESSERE SOSTENIBILE
 
12) Nel 1831 (attenzione alla data), nel suo “Democrazia in America”, Alexis de Tocqueville diede luce a questa considerazione: “la società rischia di morire, se mentre il legame politico si allenta, il legame morale non si restringe”.
(…) “E che fare di un popolo padrone di sé stesso, se non è sottomesso a Dio?”  
Una grande personalità si misura dalle sue doti profetiche. Tocqueville, già nel 1831, nella sostanza ci diceva che anche un popolo che è padrone di sé stesso, cioè che è affrancato dalle dittature, quando si ritrova con una politica debole (ritiene scontato che ciò possa avvenire), si potrà salvare solo se sarà sottomesso alla morale che deriva dall’unico Dio Padre Onnipotente, Creatore del Cielo e della terra.
 
13) Andando in scia, poco più di 100 anni dopo, Karl Popper, anche lui da non ascrivere tra gli autori del cattolicesimo sociale, nel suo “La Società aperta”, scriveva: “la società liberale (che da lì a poco avrebbe conquistato per intero l’Occidente), alla fine non sarebbe stata una società aperta, ma atomizzata, impersonale, anonima, disgregata”. Grazie ai progressi della tecno scienza “sarebbe diventata completamente astratta e depersonalizzata”, con “gli uomini che non si incontreranno mai faccia a faccia”. Un altro PROFETA! 
E anche John Locke, certamente un anticipatore dell’illuminismo e padre del pensiero liberal-democratico, anche lui non ascrivibile al cattolicesimo sociale, nel suo “Secondo trattato sul governo, II,6”, scriveva: “la legge di natura, che è per tutti vincolante, e la ragione, insegnano a tutti gli uomini, che essendo uguali e indipendenti, non devono arrecare danno agli altri nella vita, nella società, nella libertà e negli averi. Infatti essendo tutti gli uomini opera di un solo Creatore Onnipotente (…), sono creati per durare fino a che piaccia a Lui e non ad altri. Ed essendo forniti di una comune natura, non ci autorizza a distruggerci l’un per l’altro”.
Ciascuno è tenuto a conservare sé stesso, a non abbandonare intenzionalmente il suo posto, per quanto possibile preservare gli altri uomini, e contribuire alla conservazione della libertà, della salute, dei beni”. 
Abbiamo citato tre autori che profeticamente, da centinaia di anni ci dicono come sarebbe andata a finire e qual sarebbe stata l’unica soluzione per evitare il disastro: ricercare la Civitas Dei e allontanarsi dalla Civitas Diaboli. 
 
14) Questa celebre frase di Sant’Agostino, frutto della sua opera più grande (De Civitate Dei) è attualissima a distanza di 1600 anni esatti da quando fu scritta. Come infatti giudicare ciò che viene partorito in questi anni recenti, in questi stessi giorni,  dalle menti più sofisticate e potenti del mondo attuale? Ascoltate cosa dice Yuval Noak Harari, l’ideologo del WEF, il Word Economic Forum, che ogni anno si riunisce a Davos per dettare l’agenda del pianeta su tutti i temi più attuali e scottanti: “Assistiamo alla creazione di una grande quantità di persone inutili. I computer stanno diventando sempre migliori in molti campi e ci sarà la possibilità che ci supereranno in molti compiti, rendendo gli umani superflui. E il grande interrogativo politico ed economico del XXI’ secolo sarà « a cosa servono gli umani? O almeno a cosa servono così grande quantità di umani? Attualmente, la migliore idea è quella di tenerli felici con droghe e videogiochi.»

15) A queste nuove utopie ideologiche dobbiamo guardare, non ad altro! E tutto quello che in umiltà mi sono sforzato di dire, va in questa direzione. 
Chiudo! Nel 2006 nel discorso alla Accademia delle Scienze, Benedetto XVI indicò che il pericolo di questo secolo risiedeva nel fatto che scienze e tecnologia, ignorando i bisogni esistenziali e spirituali e non sottostando alla legge della neutralità, possono diventare una nuova religione, con una «moltiplicazione di ASSOLUTI che non ammettono discussioni, al punto di generare una nuova dittatura, la dittatura del relativismo etico.»
 
Di fronte alla moderna dittatura del relativismo etico e della conseguente schiavitù dell’uomo moderno, la salvezza ritengo che passi dal Vangelo di Giovanni 18,37: 
 “Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla Verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». 

Riferimenti Bibliografici:
(*1) Francis Fukujoma, “La fine della storia”
(*2) “Spiriti caritatevoli”, vedi I Promessi Sposi, cap.29, Don Abbondio e il sarto, esempi negativi e positivi di carità umile e attiva, pronta all’accoglienza generosa verso il prossimo e attenta alle esigenze degli ultimi.
(*3) “Sana inquietudine”, vedi Papa Francesco, “Incontro con i giovani” del 13 giugno 2018.

L’Order Sons and Daughters of Italy in America ai vespri con i vescovi siciliani in S.M. Odigitria a Roma

Americas di
Una delegazione dell’Order Sons and Daughters of Italy in America (OSDIA), guidata dal Presidente Michael G. Polo, dal Presidente della Sons of Italy Foundation Joseph Sciame, il National 3rd Vice President Thomas A. Lupo, il National 3rd Vice President Dr. Mark DeNunzio, la National Executive Director Shayla Kaestle ed il Lodge President Dan Kaestle, ha compiuto una visita ufficiale presso l’Arciconfraternita di S.M. Odigitria dei Siciliani a Roma. Ad accompagnare la delegazione Carmelo Cutuli, fondatore e past-presidente del primo capitolo OSDIA italiano e membro dell’Arciconfraternita.
 
La visita ha avuto luogo presso la storica Chiesa di Santa Maria Odigitria dei Siciliani nella centrale Via del Tritone, dove la delegazione è stata accolta dal Primicerio dell’Arciconfraternita, Monsignor Renzo Giuliano. L’incontro ha rappresentato un momento di profondo significato, volto a rafforzare i legami tra la comunità italo-americana e le radici culturali e spirituali siciliane.
 
Questo incontro – ha dichiarato il Primicerio Mons. Giuliano – mi riempie il cuore di gioia, in quanto occasione per rafforzare i nostri legami di amicizia e di fede. Spero che questa visita sia solo l’inizio di un cammino di scambio e collaborazione che possa continuare nel tempo, anche a distanza. Auspico pertanto che i rapporti tra l’Arciconfraternita di Santa Maria Odigitria dei Siciliani e l’OSDIA possano rinnovarsi e approfondirsi negli anni a venire, attraverso iniziative congiunte, momenti di preghiera e di riflessione condivisi, anche se fisicamente lontani.
 
Durante la visita, la delegazione OSDIA, che in mattinata aveva partecipato all’audizione papale – ha avuto l’opportunità di ammirare la bellezza e la ricchezza storica della Chiesa dei Siciliani, un luogo di grande importanza per la comunità siciliana a Roma. Successivamente, i membri della delegazione hanno partecipato ai Vespri insieme alla delegazione di Vescovi siciliani, presenti a Roma per la Visita Ad Limina Apostolorum dal Santo Padre. La partecipazione congiunta ai Vespri ha sottolineato l’unità e la condivisione spirituale tra la comunità italo-americana e la Chiesa siciliana, rafforzando ulteriormente i legami tra le due realtà.
 
La delegazione italoamericana ha quindi espresso la propria gratitudine all’Arciconfraternita di S.M. Odigitria dei Siciliani per l’accoglienza e l’opportunità di vivere questa significativa esperienza di scambio culturale e spirituale. La visita rappresenta un passo importante nel consolidamento delle relazioni tra l’OSDIA – presente in Italia con capitoli nelle città di Roma e Palermo – e le istituzioni religiose e culturali siciliane, promuovendo la preservazione e la valorizzazione del patrimonio comune.
 
La visita ufficiale della delegazione continuerà con la consegna della Charter, ossia la bolla di fondazione, del nuovo Capitolo “Pantheon” OSDIA di Roma alla Presidente Arch. Patrizia Bernardette Berardi e con incontri istituzionali nella Capitale, per poi proseguire alla volta di Palermo dove è presente il Capitolo OSDIA “Dr. Vincenzo Sellaro”, intitolato al fondatore dell’organizzazione, nativo di Polizzi Generosa, emigrato negli Stati Uniti sul finire del XIX secolo.

A Napoli apre l’ascensore del Monte Echia e sarà gratis per i residenti

NEWS di

L’ascensore del Monte Echia apre i battenti e diventa gratuito per i residenti. Il ritorno alla normalità è anche il risultato di una lunga battaglia condotta da alcuni cittadini: su tutti il cavaliere Vittorio Macina, l’informatico e giornalista Paolo Pantani, il dottore Enrico Marsiglia. “Oltre che per la riapertura dell’ascensore siamo contenti per il ripristino dello stato dei luoghi, che va ulteriormente migliorato soprattutto nel verde pubblico, il ripristino dell’illuminazione pubblica, che insiste sugli scavi archeologici, e il posizionamento di nuove fioriere! Ora si evince che la sinergia tra pubblico e privato vince sempre! Va inoltre evidenziato il buon lavoro sinergico d’intesa con i vertici della 1° Municipalità, presidente e vicepresidente.Il Monte Echia, bene comune di tutta la cittadinanza, deve ritornare allo splendore di un tempo, auspicando la passeggiata per le rampe, la riapertura della fonte dell’acqua suffregna, il ripristino della fanfara dei bersaglieri, che durante la celebrazioni ufficiali, avveniva in loco”.

Il Centro Antiviolenza del Gemelli compie un anno: 61 le donne prese in carico

SOCIETA' di

S.O.S. LEI è realizzato in collaborazione con Assolei e grazie al sostegno non condizionato di WINDTRE

  • In dodici mesi di attività 425 contatti telefonici, 195 incontri, 61 donne prese in carico
  • WINDTRE conferma il proprio supporto al progetto anche per il 2024, nel solco di un impegno concreto per l’inclusione e la parità di genere

Il Centro Antiviolenza S.O.S. LEI del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma rende noto il bilancio del primo anno di attività. Nato grazie alla partnership fra WINDTRE, la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e l’Associazione Assolei, il Centro è situato all’interno del Percorso Donna del Pronto Soccorso Gemelli e accoglie tutte le donne che subiscono violenze e maltrattamenti. Leggi Tutto

Palermo: Convegno all’Assemblea Regionale Siciliana sul regionalismo differenziato

POLITICA di

L’Università di Palermo e la Rivista giuridica “Nuove Autonomie” organizzano un importante convegno di livello nazionale sull’Autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario, venerdì 26 e sabato 27 gennaio 2023 presso l’Assemblea regionale siciliana, Sala Piersanti Mattarella. Il convegno, dal titolo “L’Autonomia differenziata e l’ordinamento italiano”, si svolge a pochi giorni dall’approvazione in Senato del discusso disegno di legge governativo in materia. Vi prenderanno parte studiosi ed esperti provenienti dalle principali università italiane, che analizzeranno da diverse prospettive disciplinari gli effetti del regionalismo differenziato sull’unità nazionale, alla luce dei principi costituzionali di uguaglianza, solidarietà e coesione territoriale. Sono previste quattro sessioni di approfondimento tematico, con una tavola rotonda finale sulle prospettive dell’Autonomia differenziata in Italia. Il convegno intende offrire un importante momento di analisi e confronto accademico su uno dei temi di maggiore attualità istituzionale e politica nel panorama nazionale.

Intelligenza Artificiale e Pubblica Amministrazione: Guida alle applicazioni dell’AI per il settore pubblico

LIBRI di

E’ stato pubblicato in questi giorni il volume “Intelligenza Artificiale e Pubblica Amministrazione: Guida alle applicazioni dell’AI per il settore pubblico” ( https://amzn.eu/d/0yieWjg ), scritto da Carmelo Cutuli ed edito da ISSRF.

L’autore, esperto di comunicazione e relazioni istituzionali, con questo libro si rivolge principalmente a dirigenti e decisori pubblici, con l’intento di illustrare le potenzialità dell’intelligenza artificiale per innovare e migliorare processi e servizi nella Pubblica Amministrazione.

La prefazione del testo è stata curata da Cinzia Rossi, docente di Antropologia Organizzativa presso la Pontificia Università Antonianum. Nell’introduzione la professoressa sottolinea i molteplici vantaggi derivanti da un uso strategico dell’AI nel settore pubblico: velocità nel fornire informazioni ai cittadini, capacità di elaborare grandi quantità di dati per migliorare i servizi, riduzione di costi e sprechi, supporto nel prendere decisioni complesse.

La sfida, secondo la dott.ssa Rossi, sta nel gestire con lungimiranza questa transizione tecnologica, tutelando la formazione e la ricollocazione dei lavoratori. In questo modo l’Intelligenza Artificiale potrà diventare una preziosa risorsa per la Pubblica Amministrazione e non un fattore di preoccupazione.

Grazie a questo volume, conclude la docente nella prefazione, “l’autore ci offre una visione chiara e definita di come l’Intelligenza Artificiale e l’Internet delle Cose possano migliorare il funzionamento della Pubblica Amministrazione, rendendola più vicina ai bisogni dei cittadini”.

Completano il testo le conclusioni di Angelo Deiana, Presidente di Confassociazioni, che individua nel lavoro di Cutuli un “leitmotiv”, collegato al concetto di “P.A. aumentata”, una rinnovata cultura della PA che vede nelle nuove tecnologie intelligenti uno strumento fondamentale in cui “le capacità delle persone, dalla creatività all’empatia, vengono amplificate dalle potenzialità dell’AI, creando un circolo virtuoso in cui tecnologia e componente umana lavorano in sinergia per offrire servizi migliori ai cittadini.”

L’Intelligenza Artificiale e la Pubblica Amministrazione: La Guida essenziale per dirigenti e decisori pubblici

LIBRI di

L’Intelligenza Artificiale (AI) sta rivoluzionando molteplici settori, tra cui la Pubblica Amministrazione. La sua capacità di automatizzare processi, analizzare dati, migliorare servizi pubblici digitali e supportare il personale offre un potenziale significativo per trasformare l’efficienza e l’efficacia delle istituzioni pubbliche. In questo contesto, il libro “Intelligenza Artificiale & Pubblica Amministrazione”, edito da ISSRF e scritto da Carmelo Cutuli (https://amzn.eu/d/0yieWjg), si pone come una risorsa fondamentale per dirigenti e decisori pubblici desiderosi di comprendere appieno le implicazioni e le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale nell’ambito della Pubblica Amministrazione.

Il libro, con la prefazione di Cinzia Rossi, Docente di Antropologia Organizzativa presso la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Antonianum e le conclusioni di Angelo Deiana, presidente, di Confassociazioni, offre una panoramica esauriente sulle potenzialità dell’AI nella Pubblica Amministrazione. Attraverso esempi concreti, vengono evidenziate le molteplici modalità in cui l’Intelligenza Artificiale può essere impiegata per migliorare l’efficienza e l’efficacia delle istituzioni pubbliche.

Il testo non si limita a esaltare i benefici dell’Intelligenza Artificiale, ma pone altresì una forte enfasi sui limiti etici e pratici delle tecnologie AI. Questo approccio equilibrato riflette una consapevolezza critica delle implicazioni dell’Intelligenza Artificiale nell’ambito della Pubblica Amministrazione, offrendo ai lettori una visione completa e approfondita sulla materia.

Un concetto chiave proposto nel libro è quello di una “PA aumentata”, in cui le capacità umane vengono amplificate dall’Intelligenza Artificiale. Si sottolinea che l’automazione potenzia, ma non sostituisce completamente il fattore umano all’interno dei processi decisionali e operativi della Pubblica Amministrazione. Questa prospettiva integrata enfatizza l’importanza di una collaborazione sinergica tra l’uomo e la macchina, promuovendo un approccio di “intelligenza collettiva” che sfrutti appieno le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale.

“Intelligenza Artificiale & Pubblica Amministrazione” si propone quindi come una guida utile e concreta per introdurre l’Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione in modo consapevole e strategico. La sua pubblicazione arriva in un momento cruciale in cui l’adozione dell’Intelligenza Artificiale nelle istituzioni pubbliche richiede una comprensione approfondita e un’adeguata pianificazione.

Paradice Music, vibrazioni di ghiaccio e di suoni

SOCIETA' di

Al via i concerti sul Ghiacciaio Presena

Giovedì 4 gennaio parte la seconda edizione dell’originale kermesse in un teatro-igloo da 200 posti (a oltre 2.600 metri di quota) che si scioglierà naturalmente in primavera: 35 concerti in 3 mesi, tra i più attesi quelli di Filippo Graziani e Morgan, impreziositi dagli strumenti di ghiaccio creati da artisti locali. Cene gourmet, oltre alla musica, per un’esperienza unica. Con un’attenzione particolare all’ambiente.

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