La Sicilia continua a battersi per affrontare i problemi legati al costo dei voli verso Roma, mentre il governo sembrerebbe aver già archiviato l’insularità, il principio recentemente inserito nella Costituzione italiana, considerato da molti come uno strumento cruciale per la rinascita della regione e un antidoto ai rischi derivanti dall’autonomia differenziata.
Il professore Gaetano Armao, delegato del rettore dell’Università di Palermo per le questioni dell’Insularità, in un suo recente post su facebook, ha sottolineato la mancanza di riferimenti alla nuova norma costituzionale nel recente Documento di Economia e Finanza (DEF). Armao, anche nella sua qualità di vicepresidente ed assessore all’Economia della Regione Siciliana nella passata legislatura del Governo regionale, è stato un protagonista della battaglia congiunta con la Sardegna per il riconoscimento del principio di insularità sia a livello nazionale che europeo.
Secondo Armao, il DEF non menziona la condizione di insularità, ora riconosciuta dall’art. 119, VI comma, della Costituzione, e non prevede alcun nuovo intervento per introdurre misure di riequilibrio a favore dei più di 6,5 milioni di italiani che vivono il divario insulare. L’intervento compensativo avrebbe potuto riguardare temi cruciali per la Sicilia, come il costo dei trasporti, delle esportazioni, del turismo, dello sport, dell’energia e degli investimenti per le infrastrutture.
Armao ha sottolineato che questi costi, solo per i siciliani, valgono 6 miliardi di euro all’anno. Tuttavia, nel DEF sono presenti solo alcuni riferimenti indiretti all’insularità, come il piano per il digitale delle isole minori e l’azzeramento dello stanziamento di 50 milioni di euro che aveva ottenuto la Sicilia mentre nulla è previsto ai sensi del rinnovato articolo 119 che prevede competenze specifiche per alleviare la condizione dell’insularità.
Armao tiene però a precisare che la sua critica non è di natura politica, ma un richiamo al rispetto della Costituzione che rischierebbe, se continuasse la disapplicazione della riforma costituzionale, di vanificare gli sforzi sinora fatti per superare l’isolamento delle isole e per affrontare i problemi legati all’insularità.