Crisi ucraina: le ultime dal fronte

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Ieri vi è stato il secondo incontro dei negoziati tra Russia e Ucraina. Raggiunta solamente l’intesa sui corridoi umanitari; nei prossimi giorni dovrebbe esserci il terzo round. E’ di questa mattina, invece, la notizia secondo la quale la centrale nucleare di Zaporizhizhia, la più grande in tutta Europa, è caduta nelle mani dell’esercito russo. Nonostante ore di profonda preoccupazione si è appreso che non dovrebbero esserci stati fughe radioattive dopo l’incendio divampato nella notte durante la sua presa. Intanto il presidente Ucraino, Volodymyr Zelensky, sostiene che il Cremlino stia esercitando un vero e proprio “terrore nucleare” nei confronti del suo popolo e di tutto il mondo. A riguardo, la condanna è stata unanime da parte di tutta la Comunità Internazionale. Ferme e severe le accuse del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e del Primo Ministro candadese, Justin Trudeau i quali hanno severamente deplorato il bombardamento dell’esercito russo sull’impianto nucleare. Tanto per capire, il disastro di Cernobyl fu causato da delle fuoriuscite che avvennero da uno solo dei sei reattori presenti nella centrale. Non è difficile immaginare cosa avrebbe potuto causare un errore durante la messa fuoco di Zaporizihizhia, questa notte.

Sempre questa mattina le autorità di Kiev hanno dichiarato che le perdite umane russe dovrebbero attestarsi intono alle novemila unità.

Per quanto concerne la giornata di ieri, di rilievo la telefonata tra Vladimir Putin e Emmanuel Macron. Stando al Presidente Francese “il peggio deve ancora venire”. Infatti, il leader del Cremlino durante il confronto ha fatto intendere che è fermo nelle sue posizioni e che non intende fermarsi. L’Eliseo ha fatto trapelare che l’ex Kgb andrà avanti fino a che non avrà conquistato l’intera l’Ucraina. Poco dopo, infatti, durante un discorso alla Nazione, Putin ha affermato che tutto sta andando secondo i piani prestabiliti ed ha duramente accusato le forme armate ucraine, ree di usare i civili come dei veri e propri “scudi umani”. Tuttavia, resta da capire se si tratti di fatti realmente accaduti o di mera propaganda tesa a criminalizzare, agli occhi del suo popolo, il nemico.

Secondo le fonti regionale ucraine, invece, sarebbero rimaste uccise 47 persone durante degli attacchi aerei effettuati su un quartiere residenziale della città di Chernihiv.

Intanto le forze russe continuano a occupare e presidiare la città di Kherson. Città situata solle rive del Mar Nero e, dunque, molto importante sotto il profilo strategico-militare.

Continua incessante, anche, la propaganda anti-ucraina del Governo russo. La Duma ha appena approvato una legge che permetterà alle autorità di punire, con reclusioni fino a 15 anni, tutte le personate che verranno dichiarate colpevoli di aver diffuso intenzionalmente false notizie sull’operato dell’esercito di Mosca.

Sul fronte Europa, l’UE, ieri ha faticosamente raggiunto l’accordo sul visto temporaneo per tutti coloro che risultano in fuga dalla guerra, nonostante i contrasti con i Paesi del blocco di Visegrad (Polonia, Ungheria, Slovacchia) e l’Austria.

Bookreporter Settembre

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