La Commissione UE approva le strategie per arrestare la perdita di biodiversità e costruire un sistema alimentare sostenibile

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Il 20 maggio 2020 la Commissione europea ha adottato due strategie nell’ambito del Green Deal europeo. La prima è per la tutela della biodiversità e per riportare la natura nella nostra vita, la seconda è finalizzata alla creazione di un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. Le due strategie si rafforzano a vicenda, favoriscono i rapporti tra natura, agricoltori, industria e consumatori: il fine è quello di lavorare insieme per un futuro competitivo e sostenibile. Le strategie propongono azioni e impegni ambiziosi per arrestare la perdita di biodiversità in Europa e nel mondo, per trasformare i sistemi alimentari europei in punti di riferimento per la sostenibilità a livello globale.

Un’Europa più resiliente

La Commissione di Ursula Von der Leyen ha presentato l’11 dicembre scorso il Green Deal Europeo, ambizioso progetto per il conseguimento di una economia circolare a impatto climatico zero, in cui la crescita economica è dissociata dall’uso delle risorse. In tale ambito, è parte del Green Deal anche la volontà di arrestare ed invertire la perdita di biodiversità, trasformando i sistemi alimentari, l’uso delle foreste, della superficie terrestre, dell’acqua e del mare e così via. La volontà è quella di garantire un’Europa più resiliente: la crisi dovuta all’emergenza Covid-19 ha dimostrato quanto la crescente perdita di biodiversità renda gli Stati vulnerabili e come il buon funzionamento del sistema alimentare sia essenziale nelle società. Le due nuove strategie sono state presentate dal responsabile per il Green Deal Frans Timmermans, dal Commissario per la Salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides e dal Commissario responsabile per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevičius. Le strategie considerano il cittadino in una posizione centrale, si impegnano a proteggere la superficie terrestre e del mare e a ripristinare gli ecosistemi degradati, dando all’UE un ruolo guida sulla scena internazionale, in termini di biodiversità e di costruzione di una catena alimentare sostenibile.

Timmermans, Vicepresidente della Commissione, ha affermato: “Situate al centro del Green Deal, la strategia sulla biodiversità e la strategia “Dal produttore al consumatore” puntano su un nuovo e migliore equilibrio tra natura, sistemi alimentari e biodiversità; intendono proteggere la salute e il benessere delle persone e, al tempo stesso, aumentare la competitività e la resilienza dell’UE. Queste strategie sono una componente fondamentale del grande processo di transizione che stiamo avviando”.

Quanto alle prossime tappe, la Commissione ha invitato il Parlamento europeo ed il Consiglio ad approvare le due strategie, rispettando tutti gli impegni previsti. Allo stesso tempo, si invitano i cittadini e tutti i gruppi portatori di interesse ad avviare un ampio dibattito pubblico.

La strategia sulla biodiversità

La strategia sulla biodiversità affronta le cause della perdita di biodiversità: l’uso insostenibile della superficie terrestre e marittima, lo sfruttamento eccessivo di risorse naturali, l’inquinamento e le specie esotiche invasive. La strategia è stata simbolicamente adottata durante la crisi dell’epidemia Covid-19 perché, insieme al Green Deal europeo, costituisce un elemento centrale del piano di ripresa europeo, anche dal punto di vista economico (si vuole rafforzare la resilienza europea e offrire opportunità commerciali di rilancio dell’economia). La dimensione della biodiversità è infatti parte integrante della strategia globale per la crescita economica; propone di stabilire obiettivi vincolanti per ripristinare gli ecosistemi e i fiumi che hanno subito danni, migliorare la salute di habitat e specie protette, ridurre l’inquinamento e rendere le città più verdi. Vengono promosse misure concrete a tal proposito: trasformare il 30 % della superficie terrestre e dei mari d’Europa in zone protette efficacemente gestite e destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità. La strategia propone un piano UE di ripristino della natura di ampia portata e per fare ciò saranno sbloccati finanziamenti per 20 miliardi di euro l’anno destinati alla biodiversità.

La strategia “Dal produttore al consumatore”

Tale strategia consentirà di attuare un sistema alimentare europeo caratterizzato dalla sostenibilità, che salvaguarda la sicurezza alimentare e assicura l’accesso a regimi alimentari sani provenienti da un pianeta sano. La strategia stabilisce obiettivi concreti per trasformare il sistema alimentare europeo: ridurre del 50% l’uso di pesticidi e rischi correlati, del 20% l’uso di fertilizzanti, del 50% le vendite di antimicrobici utilizzati per gli animali di allevamento ed infine destinare il 25% dei terreni agricoli all’agricoltura biologica. Inoltre, si richiede una migliore etichettatura per rispondere alle esigenze dei consumatori circa le informazioni in materia di alimenti sani e sostenibili. Alla luce dell’importante ruolo ricoperto da agricoltori, pescatori e acquacoltori europei, questi potranno godere del sostegno della politica agricola comune e della politica comune di pesca, con nuovi flussi di finanziamento e regimi ecologici per l’adozione di pratiche sostenibili. Inoltre, nell’ambito di Orizzonte Europa, la Commissione ha proposto di investire dieci miliardi di euro sulla ricerca e l’innovazione su alimenti, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura, pesca e così via. Anche il fondo InvestEU promuoverà investimenti in questo settore, agevolando l’accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese (PMI) e le imprese a media capitalizzazione.

Bookreporter Settembre

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