Bielorussia, il dirottamento del volo Ryanair e l’arresto di Roman Protasevich

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Domenica 23 maggio, le autorità della Bielorussia hanno dirottato un aereo della compagnia Ryanair impegnato nella rotta Atene – Vilnius costringendolo ad atterrare a Minsk, la capitale della Bielorussia, con lo scopo di arrestare un giornalista di opposizione presente in aereo. La compagnia aerea, dopo la deviazione in Bielorussia, ha affermato di aver ricevuto tale ordine a causa di una “potenziale minaccia per la sicurezza a bordo”. Dopo il controllo, tuttavia, non è emersa alcuna minaccia presente in aereo, se non la presenza del giornalista ventiseienne Roman Protasevich, poi portato via dalle autorità in quanto minaccia per la stabilità governativa. Tale gesto ha provocato la reazione di tutto l’occidente, portando l’Unione europea ad introdurre delle sanzioni contro la Bielorussia, insieme al blocco dei voli sul paese dell’Est Europa.

Cosa è successo domenica 23 maggio

Il volo Ryanair FR4978 è partito domenica 23 maggio da Atene per arrivare a Vilnius: a bordo trasportava 6 membri dell’equipaggio e oltre 130 passeggeri, tra i quali figurava il giornalista d’opposizione al regime di Lukashenko, Roman Protasevich, insieme alla sua fidanzata, Sofia Sapega. Durante il viaggio, l’aereo è stato dirottato all’aeroporto nazionale di Minsk mentre era a circa 80km a sud di Vilnius, ma ancora nello spazio aereo bielorusso. Il volo Ryanair è stato affiancato da un jet MIG-29 bielorusso che lo ha costretto a cambiare rotta, deviando di circa 200 km, e all’atterraggio a Minsk, con la scusa di presunti esplosivi a bordo. Tuttavia, una volta atterrato, le autorità bielorusse hanno smentito quanto detto sugli esplosivi ed hanno arrestato e portato via il giornalista e attivista d’opposizione Roman Protasevich, di 26 anni. La motivazione dell’arresto è la seguente: Roman Protasevich era da tempo inserito nella lista dei ricercati in quanto accusato di “attività terroristiche”; anche la fidanzata è stata messa in detenzione.

L’agenzia di stampa ufficiale bielorussa ha affermato che è stato proprio il presidente bielorusso Lukashenko ad ordinare il reindirizzamento del volo a Minsk con un caccia dell’aeronautica per motivi di “potenziale minaccia alla sicurezza”. Oltre al giornalista e alla sua fidanzata, sono stati costretti all’atterraggio anche altri tre passeggeri, agenti dei servizi segreti di sicurezza bielorussi (KGB). L’aereo è stato autorizzato a ripartire da Minsk dopo sette ore, arrivando a Vilnius con otto ore e mezza di ritardo, dopo i controlli di molti agenti di sicurezza bielorussi su tutti i passeggeri.

Chi è Roman Protasevich

Blogger, attivista e giornalista di opposizione di appena 26 anni: Roman Protasevich è stato arrestato, insieme alla sua fidanzata, in quanto accusato di “attività terroristiche” contro quello che è un vero e proprio regime autoritario. Dopo l’arresto, le autorità bielorusse hanno dichiarato di aver portato Protasevich in un centro di detenzione nella capitale bielorussa, in buone condizioni di salute. Dopodiché, è stato messo in circolazione un video in cui il giornalista afferma di essere trattato “con correttezza” e “secondo la legge”, di star bene e di non avere problemi cardiaci. Inoltre, in questo video, Protasevich afferma di aver commesso crimini punibili fino a 15 anni di detenzione. Molti osservatori, guardando il video, hanno notato in primo luogo i segni sul volto e sul collo, quale risultato di una probabile violenza fisica subita in detenzione; in secondo luogo, sembrerebbe trattarsi di un video recitato ad hoc su richiesta delle autorità bielorusse.

Roman Protasevich è considerato una minaccia per la stabilità del paese in quanto è uno dei fondatori del principale organo di informazione indipendente della Bielorussia, Nexta. Si tratta di un vero e proprio punto di riferimento per la stampa libera e indipendente, ed è diventato centrale in particolar modo dopo le elezioni – e le proteste – di agosto 2020. Attraverso il canale Telegram di Nexta, Roman Protasevich ha contribuito all’organizzazione delle più importanti proteste antigovernative svolte in Bielorussia, tra le principali mai viste contro Lukashenko. Come Protasevich stesso ha detto nel video, i suoi capi d’accusa potrebbero portargli fino a 15 anni di carcere e, se davvero fosse incriminato di terrorismo, si potrebbe anche arrivare alla pena di morte.

Le reazioni in UE

Quanto accaduto il 23 maggio ha scosso l’intera Europa: il volo pubblico dirottato per arrestare un giornalista accusato di minaccia alla stabilità e attività terroristiche ha provocato la reazione immediata dei leader europei e di Bruxelles. L’UE ha deciso di introdurre nuove sanzioni economiche contro la Bielorussia procedendo anche con il blocco dei voli: non è permesso volare sopra la Bielorussia e non è permesso alla compagnia di Stato di utilizzare gli aeroporti europei. Il gesto è stato definito “una pirateria aerea” e i leader dei paesi UE, riuniti in sede di Consiglio europeo il giorno seguente, hanno chiesto la liberazione del giornalista bielorusso e della sua compagna. Inoltre, è stata interpellata anche l’ICAO, Organizzazione internazionale per l’aviazione civile, chiedendo un’indagine approfondita.

La presidente della Commissione europea Von der Leyen ha definito l’accaduto “un attacco alla democrazia, un attacco alla libertà di espressione e un attacco alla sovranità europea”, riscuotendo consensi anche oltre oceano, con l’appoggio di Joe Biden. Anche il presidente Michel si è detto contrario, affermando “Non tolleriamo che si giochi alla roulette russa con la vita dei civili”. Per tutta risposta, il ministero degli Esteri bielorusso ha respinto le critiche europee in quanto prive di fondamento poiché, dal suo punto di vista, l’aviazione bielorussa avrebbe agito “in pieno rispetto delle regole internazionali”.

I già delicati rapporti tra l’UE e la Bielorussia potrebbero essersi definitivamente compromessi dopo quest’ultimo attacco alla democrazia e alla libertà, non rendendo affatto semplice un riavvicinamento politico e rendendo la situazione, ancora una volta, del tutto aperta.

Bookreporter Settembre

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