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European Affairs

Roma Città Libera – XXIX giornata della memoria della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti di mafia

in CRONACA/CULTURA/INIZIATIVE ED EVENTI/PHOTOGALLERY/POLITICA/SOCIETA’ by

21 Marzo 2024. A Roma è finalmente primavera, e un sole meraviglioso accoglie tutti coloro che hanno scelto di partecipare al raduno organizzato da Libera per celebrare la XXIX Giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti di mafia.

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Una chiacchierata al pub con Mike Dawes

in CULTURA/INTERVISTA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

È una fredda serata di fine Febbraio a Roma, e nella penombra di un pub di periferia, il “Let it Beer”, abbiamo avuto la fortuna di scambiare due chiacchiere con Mike Dawes. Il prodigioso chitarrista inglese si trova di passaggio nella capitale per la data romana del suo tour europeo solista. Noi lo abbiamo incontrato pre-concerto, ed il giovane musicista ha gentilmente accettato di raccontarci del suo nuovo tour, della sua musica, dei suoi sogni e delle sue chitarre.

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Festa grande all’Orion con i Marlene Kuntz per il trentennale di Catartica

in CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Incredibile pensare che siano già trascorse tre decadi da quando i Marlene Kuntz, con l’uscita dell’album “Catartica”, hanno segnato una pietra miliare del panorama musicale italiano.
La band di Cuneo torna ora con un tour celebrativo del trentennale di questo disco straordinario, e fa tappa a Roma, all’Orion Club, per regalare al suo pubblico una serata densa di emozioni.

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Appino – Umano da palcoscenico

in CULTURA/European Affairs/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Largo Venue, 3 marzo 2024

Un live oscuro, imponente, in linea con l’ultima opera di Appino, quello che si è svolto ieri sera al Largo Venue.

Voce e penna degli Zen Circus, il frontman ha messo un attimo in pausa il gruppo e si è concentrato sul suo terzo progetto solista, l’ambizioso e impegnativo “Humanize”, un disco che tratta dell’umanità e dei suoi “dintorni”.

Definito un concept album, è sicuramente un progetto importante che porta avanti un tema, anzi una varietà di temi e domande, in ottica non solo filosofica ma anche concreta, sulla nostra attuale condizione umana. Il titolo fa riferimento a una funzione, presente in diversi software di produzione musicale, che prende impulsi midi quantizzati nel tempo e nella dinamica e li sposta impercettibilmente in modo casuale, simulando un errore costante. Lo scopo è evadere l’esattezza digitale creando imperfezioni prossime a quelle umane.

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APPINO HUMANIZE CLUB TOUR 2024

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

TRA POCHI GIORNI IL RITORNO DAL VIVO DEL CANTAUTORE TOSCANO 

CHE SARA’ IN CONCERTO A ROMA IL 3 MARZO 2024 AL LARGO VENUE

IN SCALETTA I BRANI DEL NUOVO DISCO

HUMANIZE

UN PROGETTO ARTISTICO A 360 GRADI,  CHE SI PROPONE DI SCANDAGLIARE IL CONCETTO DI UMANITÀ

APPINO – cantante, chitarrista e penna dei The Zen Circus – è pronto a tornare dal vivo con un tour solista: dopo l’uscita del nuovo disco, HUMANIZE, l’artista toscano porterà dal vivo i nuovi brani, esplorandone il complesso universo, con incursioni nei due album precedenti, Grande raccordo animale (2015) e Il Testamento (2013), vincitore della Targa Tenco come migliore opera prima. Affidandosi proprio alle parole dell’artista: 

HUMANIZE CLUB TOUR 2024racconta APPINOsi propone di portare dal vivo buona parte delle canzoni dei miei tre dischi da solista, mescolandole l’una dentro l’altra per cercare di approfondire la narrazione sull’umanità che ho intrapreso con l’album appena uscito. Nuovi arrangiamenti, cavalcate strumentali e momenti di intimità acustica sono gli ingredienti di quello che considero più un viaggio che un concerto. Lo show infatti è pensato come uno spettacolo teatrale, un film, o forse meglio ancora un documentario. A ribadirlo un light show sognante e psichedelico basato su specchi e riflessioni a cura di Gabriele Spadini. E ovviamente la band, composta da Matteo D’Ignazi alla batteria (Daykoda, Erio, etc), Davide Barbafiera a moog e campionamenti (Campos, Ico e i casi umani etc), Valerio Fantozzi al basso (Bobo Rondelli, Snaporaz etc) e Fabrizio “Thegeometra” Pagni (tastierista aggiunto degli Zen dal 2018, nonché co-produttore di Humanize)”.

HUMANIZE CLUB TOUR 2024, che ha preso il via il 23 febbraio con una data zero al The Cage di Livorno, toccherà l’Italia da nord a sud, passando anche per le isole. Un tour fitto e capillare, che si propone di arrivare davvero in tutto il Paese, per raccogliere più umanità possibile, proprio nello spirito dell’ambizioso progetto di HUMANIZE.

Dopo il successo delle prima date, questo il calendario aggiornato delle date di HUMANIZE CLUB TOUR 2024:

Venerdì 1 marzo 2024 || Perugia @ Urban Club GUEST: FAST ANIMALS AND SLOW KIDS

Domenica 3 marzo 2024 || Roma @ Largo Venue

Mercoledì 6 marzo 2024 || Trento @ Sanbapolis

Giovedì 7 marzo 2024 || Torino @ Hiroshima Mon Amour

Venerdì 8 marzo 2024 || Brescia @ Latteria Molloy

Martedì 12 marzo 2024 || Milano @ Santeria Toscana 31 SOLD OUT!

Mercoledì 13 marzo 2024 || Milano @ Santeria Toscana 31 

Venerdì 15 marzo 2024 || Treviso @ New Age Club

Sabato 16 marzo 2024 || Cesena @ Vidia Club

Domenica 17 marzo 2024 || Firenze @ Viper Theatre

Sabato 23 marzo 2024 || Cagliari @ Fabrik

Martedì 26 marzo 2024 || Napoli @ Duel Club

Mercoledì 27 marzo 2024 ||Cosenza @ Mood Social Club

Giovedì 28 marzo 2024 || Messina @ Retronoveau 

Venerdì 29 marzo 2024 || Palermo @ I Candelai

Sabato 30 marzo 2024 || Catania @ Land

Lunedì 1 aprile 2024 || Molfetta (BA) @ Eremo Club

HUMANIZE CLUB TOUR 2024 segna l’ingresso di APPINO nel roster di Vivo Concerti, che ne curerà l’attività live. Le prevendite sono attive sui circuiti abituali.  L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

 

Fattore Alieno – Matteo Alieno live al Largo Venue

in CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Matteo Alieno è un giovane cantautore, classe ’98, che ha un look e uno stile originali e pieni di rimandi, sia musicali che visivi, che ci fanno riassaporare un passato tra brit pop anni ’60, cantautorato anni ’70, nouvelle vague, e il più attuale indie italiano. E non c’è niente, in questo momento, che sappia di futuro quanto gli artisti che attingono dal passato.

Attivo sulla scena romana già da diversi anni, è introdotto questa sera sul palco da un video e uno scambio di battute con Riccardo Zianna (che ha decisamente contribuito a lanciarlo), intrisi di quel surrealismo e quell’innocenza a cui l’artista ci ha abituati da sempre nei suoi testi e nelle sue esibizioni.

Freme in trepidante attesa il pubblico del Largo Venue, già sold-out da settimane. Difficile distinguere la percentuale di pubblico fedele dagli esordi da quello più recentemente acquisito grazie al passaggio nel talent show X Factor, da cui è uscito prima delle semifinali.

Oltre ai brani tratti dai suoi due album “Atronave” del 2020 e “Alieni” del 2022 (entrambi Honiro Label), ha presentato anche le cover con cui si è esibito in trasmissione, tra cui spicca sicuramente il brano che gli ha fatto superare le selezioni “Io non piango” di Califano, col coro di un pubblico visibilmente commosso. Quattro i brani proposti in duetto questa sera, in “Specchio” con Davide Amati che si è esibito da solo anche in prima parte dello spettacolo, “Dimmi” con la talentuosa compagna di X-Factor Angelica, “Lucio Dalla” insieme a Mox, e infine il nuovo singolo “Normale” con Motta. Ospite d’eccezione che ne ha curato anche la produzione e di cui Alieno è fan dai tempi de “La fine dei vent’anni”.

Una scaletta che alterna rock e pop con un gusto originale e rétro e che trova la sua espressione più riuscita nei momenti più acustici e intimisti. Matteo Alieno ha iniziato a cantare e scrivere canzoni da bambino accompagnato dalla mamma al pianoforte, e conserva lo sguardo innocente e il linguaggio di chi ancora non ha nessuna voglia di crescere in un mondo a cui sente di non appartenere.

Se sono chiare le intenzioni dei testi e l’originalità del progetto Alieno, è difficile trovare la stessa unicità e identità a livello musicale. È un rimando alle varie influenze, un continuo salto tra presente e passato, che ancora fatica a mettersi a fuoco. Un caleidoscopio di sonorità, un patchwork di varie epoche e stili, per un repertorio che attinge da varie fonti, senza trovare una strada precisa.

Complice forse il consenso di recente acquisizione, risulta al momento un artista ancora in fase di evoluzione. La sua è una penna decisamente poetica e incisiva, seppur ancora a tratti acerba, alla ricerca costante di nuovi linguaggi espressivi.

In un mondo troppo omologato, l’universo Alieno rappresenta però un’oasi di originalità, e la sua esibizione di questa sera lascia presagire una crescita e una maturazione che lo porteranno a definire sempre meglio la sua identità. Matteo ha tutte le carte in regola per ritagliarsi uno spazio tutto suo nel vortice delle numerose uscite e fenomeni passeggeri. La sua fluidità stilistica, se ben inquadrata, potrà far di lui un astro nascente in grado di illuminare il nuovo panorama musicale italiano.

Passeggeri siamo anche noi questa sera, sull’ Astronave Alieno, per assaporare un po’ di quel mondo tutto suo, che ha così ben saputo raccontarci. Un inno all’introspezione, all’accettazione, alla creatività, un invito a non aver paura di sentirsi diversi. Un viaggio senza una destinazione precisa, ma ricco di bellezza e poesia, che non vediamo l’ora di rifare.

Testo e immagini di Ginevra Baldassari

La Galleria

L’energia magnetica dei Kirlian Camera strega l’Orion Arena di Ciampino

in CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Nati nel 1980, da un’idea di Angelo Bergamini, pioniere della scena synthpop italiana,  i Kirlian Camera ritornano ancora una volta ad ammaliare il loro pubblico, e fanno tappa all’Orion Arena di Ciampino.

La serata è freddissima ed i presenti, parecchi abbigliati in abiti dal sapore dark gotico, arrivano nel locale come affamati di calore ed energia.

Pochi minuti di ritardo ed ecco che le loro aspettative vengono esaudite. I Kirlian Camera appaiono sul palco ed iniziano a suonare con tutta la loro grinta. Il loro sound nel corso degli anni si è evoluto, partendo da sonorità new wave, per passare attraverso il synth pop, il dark wave, il post-industrial e l’ambient.

Elena Alice Fossi, vocalist carismatica, col suo arrivo negli anni novanta ha introdotto anche una vena neofolk internazionale, ed il concerto che adesso i Kirlian Camera presentano ai loro fan raccolti all’Orion, rappresenta una commistione di brani vecchi e nuovi, fra cui spiccano anche alcuni inediti mai suonati dal vivo.

L’energia che scorre nella sala è palpabile, e se è vero che della Kirlian Camera da cui il gruppo prende il nome si diceva che avesse il potere di fotografare l’aura delle persone, e permettere di distinguerne i diversi colori, viene da pensare che la fotografia Kirlian di questa serata produrrebbe un quadro davvero vibrante, variegato e coloratissimo.

La band non si risparmia, la Fossi si protende verso il suo pubblico, Mia M. Wallace al basso affascina con le sue movenze e i suoi riff magnetici. La chimica fra le due, Angelo Bergamini e Alessandro Comerio è perfetta, il sound è travolgente, a tratti ipnotico e mai scontato.

Un concerto davvero singolare per un gruppo che sembra non stancarsi mai di sperimentare in nuove direzioni. Una serata per chi ha voglia di lasciarsi ancora sorprendere e trascinare guidare lungo binari musicali inaspettati.

 

“QUEEN UNSEEN | Peter Hince” al WeGil di Trastevere. I Queen tra gli anni ’70 e ’80 ritratti da Peter Hince

in CULTURA/MOSTRE/MUSICA/PHOTOGALLERY by

La splendida location del WeGil di Trastevere, hub culturale di pregio della Regione Lazio, ospita ancora per pochi giorni una singolare mostra dedicata ai Queen. “QUEEN UNSEEN | Peter Hince” rappresenta un viaggio fotografico all’interno dei backstage e dietro le quinte dei video più famosi della band inglese, raccontato attraverso le immagini catturate dal road manager e assistente personale di Freddie Mercury e John Deacon.

Peter Hince, grazie al rapporto di fiducia privilegiato che lo legava al gruppo, pur non essendo il fotografo ufficiale, tra gli anni ’70 ed ’80, ha potuto collezionare una serie di immagini di cui alcune sono diventate poi iconiche. Scatti di backstage, momenti privati e foto catturate sui set dei video più noti, ma anche ritratti, fra cui quello famosissimo che ritrae Freddie Mercury vestito da regina.

“QUEEN UNSEEN | Peter Hince” si compone di oltre 90 immagini del fotografo londinese, mai esposte in precedenza in nessun paese europeo, e di cui alcune in assoluta anteprima internazionale. Una narrazione diversa dal solito, che attraverso l’obiettivo della sua Hasselblad 500 racconta il soundcheck dei concerti ma di rado l’esibizione live, i momenti di relax dietro il palco, quelli in sala di registrazione, le interviste in radio e tanto, tanto altro.

Una mostra che, a cinquant’anni dalla pubblicazione del primo album omonimo “Queen”, svela il lato più intimo della band che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica, e che viene arricchita inoltre da tantissimi memorabilia raccolti da Niccolò Chimenti, uno dei maggiori collezionisti europei del gruppo. Dal giubbotto della band donato da Freddie Mercury a Groucho Marx, alla lettera di risposta di Brian May ad un fan che chiedeva consigli su come diventare un grande chitarrista, passando per i gadgets dei vari tour, le edizioni speciali di alcuni dischi, un piatto della batteria autografato e tanto tanto altro.

A completamento della mostra, una sala dedicata alla proiezione di video rari e di spezzoni dei più famosi concerti della band.

“QUEEN UNSEEN | Peter Hince” rimarrà al WeGil ancora fino al 4 Febbraio 2024, per poi fare tappa a Milano dall’8 febbraio al 22 aprile 2024 e successivamente a Budapest e in altre principali città europee. Una mostra imperdibile per tutti gli appassionati dei Queen che vogliono scoprire un lato inedito della band, ma anche per tutti coloro che vogliono conoscere qualcosa di più riguardo ad uno dei gruppi britannici più famosi di tutti i tempi.

INFO MOSTRA:

Titolo mostra: Queen Unseen- Peter Hince

Dove: WEGIL– Trastevere, Largo Ascianghi,5, Roma

Apertura al pubblico: 8 dicembre 2023

La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00

Info: www.wegil.it; info@wegil.it
tel. 334 6841506 (tutti i giorni ore 10 -19)
WEGILTrastevere
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Ufficio Stampa: Maurizio Quattrini: 338.8485333 – maurizioquattrini@yahoo.i

 

Collaborano all’organizzazione e alla promozione GLOBO VINTAGE, emittente ufficiale della mostra, FAI – Fondo Ambiente Italiano, MEDEVI, PRIMAFILA MAGAZINE, MULTIVISION. LEDVISION, FRANCIOSA COMUNICAZIONE e P&B COMMUNICATION.

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Chiara Lucarelli
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