Un San Valentino unico con Vinicio Capossela alla Casa del Jazz

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Concerto quasi a sorpresa per Vinicio Capossela alla Casa del Jazz, per celebrare la ricorrenza del San Valentino. L’eclettico artista lo ha annunciato solo pochi giorni prima, come a voler svelare un insolito dono dedicato a pochi eletti.

La piccola sala della Casa del Jazz, con i suoi cento posti a sedere, ospita un Capossela in veste quasi solista, accompagnato unicamente dal Maestro Raffaele Tiseo, compagno di tante avventure musicali, e dalla voce melodiosa di Irene Sciacovelli.

In questo 14 Febbraio, caduto in concomitanza con il Mercoledì delle Ceneri, Vinicio Capossela, al piano e alla chitarra, conduce i suoi ascoltatori per un lungo viaggio dedicato all’amore. Cappello rosso a  forma di cuore fra le mani, il musicista presenta una scaletta che omaggia Ariosto come Oscar Wilde, ed attraversa l’America di Sergio Leone e di Noodles, sulle musiche di Ennio Morricone. Passando leggero da un autore all’altro, Capossela svela l’amore romantico, poetico, lirico, senza dimenticare quello tossico, violento, malato, raccontato da “La cattiva educazione”.

Fra un brano e l’altro, a fare da collante, l’ interloquire sempre scherzoso ed affascinante del Vinicio padrone di casa, che come sempre con la grazia che lo contraddistingue, conduce il suo pubblico lungo i binari dell’immaginario.

A conclusione della serata un omaggio speciale, quello a Roberto “Freak” Antoni, del quale solo un paio di giorni prima ricorreva il decennale della scomparsa.

A lui, ed alla sua “Peró quasi”, che tutto relativizza, è affidato il compito di accompagnare gli ascoltatori verso la fine di questo speciale viaggio musicale. Una serata come sempre indimenticabile e ricca di poesia per un San Valentino davvero unico.

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