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Alessandro Conte

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I Concerti di EA

in CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Da inizio gennaio con i nostri fotografi Domenico Cippitelli, Roberto Bettacchi, Claudio Enea, Giulio Paravani e Salvatore Orfino, abbiamo seguito più di novanta concerti a Roma e nel Lazio.

Un ringraziamento a tutti gli organizzatori che ci hanno supportato, permettendoci questo traguardo che ha permesso alla nostra realtà editoriale, una crescita importante.

Oltre alla musica, seguiamo la moda, il cinema, la politica e tutto lo sport sul sito www.sportreporter.it, seguiteci!

Siamo disponibili per qualsiasi tipologia di servizi fotografici, contattateci per pubblicizzare le vostre aziende e prodotti sui nostri siti.

Se vi siete persi qualche concerto di seguito i link diretti:

Movida, collaborazione tra gestori e Questura fondamentale

in CRONACA by

Siglato tra la questura di Roma e i gestori dei locali notturni dell’EUR un protocollo d’intesa che ha lo scopo di aumentare la collaborazione tra gestori e polizia nella gestione della movida notturna.

Abbiamo approfondito questo tema con la dottoressa Angela Cannavale, dirigente della Divisione Amministrativa e sociale della Questura di Roma alla quale abbiamo chiesto come si è arrivati a questo risultato?

Il protocollo sottoscritto pochi giorni fa in Questura è stato firmato sulla base di intese programmatiche stabilite a livello centrale con i rappresentanti delle associazioni di categoria del settore locali da ballo (v. Accordo Quadro del 21.6.2016 tra il Ministro dell’Interno ed i rappresentanti delle categorie interessate e  ribadito sottoforma di intesa programmatica firmata il 12 luglio 2019). Esso impegna sostanzialmente i gestori di tali esercizi, oltre che al rispetto di quelle norme già obbligatorie per legge, all’adozione di ulteriori misure e cautele che possono servire per migliorare la sicurezza nelle discoteche”. 

E’ un esempio di altri già firmati negli ultimi due anni, anche direttamente a livello di Commissariato con singoli gestori o gruppi di essi e che hanno dato sicuramente riscontri positivi poiché hanno consentito di porre nei locali coinvolti un considerevole argine al fenomeno dello spaccio di stupefacenti (v. arresti effettuati grazie al tempestivo intervento delle forze di polizia chiamate dai gestori o dai referenti), accompagnato da una sensibile diminuzione del numero delle denunce per lesioni, furti e danneggiamenti all’interno ed all’esterno delle strutture, nonché del numero degli interventi sanitari a seguito di liti, abusi di sostanze alcoliche e droganti. 

Possiamo sinteticamente dire che tali protocolli,  favorendo la prossimità delle istituzioni con i gestori degli esercizi, hanno avuto soprattutto lo scopo di sensibilizzare questi ultimi al rispetto di tutte le norme applicabili alla specifica attività (quindi oltre di quelle tipiche dell’ambito commerciale, di quelle ad esempio sul diritto d’autore;  delle ordinanze comunali e prefettizie sui divieti di vendita e somministrazione) nonché a porre in essere anche ulteriori iniziative utili allo scopo di rendere più possibile sicura e serena la cosidetta . “movida”.

Tutto ciò è stato possibile ovviamente là dove la particolare sensibilità dei gestori, opportunamente stimolata dai dirigenti degli uffici territoriali, successivamente alla formale adesione al protocollo, ha condotto ad un’effettiva fidelizzazione e collaborazione degli stessi e dei loro addetti ai controlli (“buttafuori”).

Questa azione di collaborazione e di sensibilizzazione sta dando i frutti sperati?

E’ stata negli ultimi due anni constatata una maggiore consapevolezza acquisita nel tempo dai gestori dei locali in genere ed un maggior rispetto delle regole. L’opera costante di sensibilizzazione svolta dalla FF.P., le tragedie che ci sono state in alcuni eventi di pubblico spettacolo e forse anche i provvedimenti adottati o semplicemente paventati, sono serviti a migliorare la situazione specie per quanto riguarda la sicurezza delle strutture (uscite di sicurezza, personale addetto ai controlli) ma ancora resistono alcune violazioni purtroppo lungamente reiterate (somministrazione alcolici fuori orario consentito o a minori, superamento della capienza massima del locale, sforamento dei limiti orari di esercizio).

Il luoghi affollati si sa, possono generare in caso di  problematiche (liti, uso di spray urticanti) panico e psicosi di massa e pertanto è importantissimo anzitutto cercare di prevenire tali occasioni mediante controlli seri all’ingresso dei locali (a ciò può giovare stabilire con un regolamento d’uso affisso all’ingresso le principali regole e condizioni di esercizio) per esempio vietare l’ingresso a persone già ubriache o sotto l’effetto di sostanze, o in possesso di spray, armi od oggetti contundenti.  Quindi è importante operare una selezione degli avventori già al momento dell’ingresso e poi seguirne il comportamento nel corso della serata allo scopo di scongiurarne risse o atti illeciti e in caso sia non più contenibile, immediatamente richiedere l’intervento delle FF.O. Inoltre il posizionamento di telecamere di sicurezza è qualcosa che aiuta molto nella gestione del locale poiché costituisce un valido deterrente per gli utenti scoraggiandoli dal tenere comportamenti non adeguati e allo stesso tempo ove si siano verificati degli episodi delittuosi aiuta le FF.P. a ricostruire la dinamica e a scoprire eventualmente gli autori. E ciò possibilmente anche all’esterno dei locali e sui parcheggi ove spesso si consumano liti e risse e consentirebbe già in tempo utile di monitorare chi vuole entrare. 

La collaborazione dei gestori  con le FF.O. è fondamentale e si è cercato in tutti i modi di attivarla attraverso la promozione di protocolli d’intesa, io personalmente ho incontrato la scorsa estate tutti i gestori di discoteche aderenti all’associazione di categoria  SILB, una delle principali associazioni di categoria, con la quale abbiamo discusso dei punti cruciali per far svolgere gli eventi nella massima sicurezza. 

Quali sono le regole o i consigli che pensate siano utili alla riduzione dei possibili rischi?

Per riassumere, dall’esperienza sino ad oggi maturata,  gli elementi necessari affinchè l’opera di collaborazione pattizia abbia i migliori esiti auspicabili, si possono ravvisare nei seguenti:

  • Le Organizzazioni di categoria aderenti ai protocolli devono  impegnarsi in modo efficace a svolgere un’ opera di sensibilizzazione e sollecitazione verso i gestori associati affinché aderiscano nel maggior numero possibile al Protocollo;
  • I Dirigenti degli uffici territoriali di P.S. devono costantemente informare e sollecitare i gestori a collaborare agli obiettivi fissati dai protocolli cooperando con gli stessi e con altri soggetti pubblici competenti, ad organizzare corsi di formazione specifica per una maggiore professionalizzazione del personale addetto (sia per quanto riguarda la sicurezza anche con riferimento alla safety (corsi antincendio e corsi di primo soccorso sanitario) che per quanto concerne le attività di  somministrazione, anche al fine di concorrere alla prevenzione dell’abuso di alcool e di forme di violenza;
  • I Gestori devono impegnarsi ad osservare, contribuendo anche alla loro individuazione le “buone prassi” da seguire nella gestione dei locali ed in presenza di situazioni sospette o potenzialmente pericolose all’interno o nelle immediate adiacenze degli stessi.
  • I Gestori, devono impegnarsi a segnalare tempestivamente alle Forze di polizia le situazioni di illegalità o di pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico di cui vengano comunque a conoscenza presso i singoli esercizi.
  • Ogni Gestore deve individuare e comunicare alla Questura, per ciascun locale gestito, il nominativo di un “referente per la sicurezza“, per i contatti con le Forze di polizia.
  • Il referente (o un suo sostituto preventivamente designato) deve essere iscritto nel registro prefettizio previsto dalla legge 15.07.2009 n. 94 ed istituito con il Decreto del Ministro dell’Interno 06.10.2009 ed essere stabilmente presenti nel locale durante lo svolgimento degli intrattenimenti e spettacoli.
  • I Gestori devono  impegnarsi ad esporre all’ingresso dei locali, dandovi la massima visibilità, un “regolamento d’uso del locale” o semplici avvisi,  sì da precludere l’accesso e la permanenza nel locale a persone pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica nonché a vietare l’introduzione di armi, oggetti atti ad offendere ed altresì strumenti di autodifesa (possibilmente indicandoli con una cartellonistica di immediata comprensione).
  • Il personale impiegato (cd. “buttafuori”) nei servizi in argomento deve necessariamente essere autorizzato e formato ai sensi del D.M. Interno 6 ottobre 2009, in numero proporzionato alla capienza del locale o all’affluenza prevista secondo i parametri già previsti dal protocollo prefettizio e l’elenco di tutti gli addetti, comunicato almeno due giorni prima al locale ufficio di P.S.
  • I Gestori devono impegnarsi ad installare apparati di videosorveglianza all’interno dei locali e ai relativi ingressi, incaricando della loro gestione gli addetti ai servizi di controllo di cui all’art. 3, comma 2, del D.M. 6 ottobre 2009 e per le finalità dal medesimo D.M. previste ovvero ad istituti di vigilanza privata, nel rispetto delle norme stabilite a tutela della riservatezza.

Per tale motivo è auspicabile che quanti più locali possibili aderiscano ai protocolli in argomento e che poi vi sia una effettivo rispetto di quanto pattiziamente concordato.

Nei locali notturni sempre più spesso vengono organizzati eventi dedicati ai giovani di minore età, quali sono i consigli per i genitori in questi casi?

Per quanto concerne più specificamente i minori, bisogna evidenziare che l’accesso di essi ai locali da ballo non è vietato, anzi chi lo rifiuta, dovrebbe averne un legittimo motivo, anche per non incorrere nelle sanzioni previste da una norma del regolamento di esecuzione del TULPS  in base alla quale non si possono rifiutare prestazioni da parte di un esercizio pubblico a chiunque le richieda, potendo determinarsi una forma di discriminazione. 

In proposito va ricordato che la Corte di Cassazione  ha stabilito che se un locale non ha sufficiente personale al bancone bar per accertare l’età degli avventori, può legittimamente rifiutare a loro del tutto l’ingresso.  E, sulla base di ciò, alcuni locali per evitare che il gestore corra il rischio di consentire la somministrazione di alcol a minori, ha vietato a loro l’accesso magari per maggiore correttezza prescrivendolo sul regolamento d’uso affisso all’ingresso del locale o  dedicando delle serate riservate esclusivamente ai minori.

In ogni caso è sempre auspicabile che le serate organizzate anche se sotto-forma di eventi organizzati a nome della scuola, si svolgano in locali debitamente autorizzati, che diano cioè già nei presupposti, la garanzia dell’esistenza di quelle condizioni di sicurezza che un locale “improvvisato” non ha. 

 Proprio per il pericolo intrinseco nell’attività di intrattenimento (sia in luogo pubblico che aperta al pubblico), a meno che non sia in forma del tutto privata (affollamento, mancata conoscenza degli avventori, luci soffuse, musica ad alto volume, possibile uso di alcol o di droghe), la legge prevede che l’apertura abusiva di un tale esercizio sia addirittura sanzionata penalmente ove non vengano rispettate le prescrizioni che una specifica commissione deve dare e che concernono essenzialmente verifiche sulla solidità delle strutture, sulla capienza del locale, sulle uscite di sicurezza e le norme antincendio, nonché sulla prevenzione in genere di quei pericoli estemporanei connessi a comportamenti degli avventori. Non è da sottovalutare infatti che le condizioni già elencate diminuiscono sensibilmente la capacità percettiva dell’ambiente e anche degli eventuali pericoli e dunque questo è il momento ideale per approfittare della situazione da parte di qualche persona malintenzionata e soprattutto i minori possono esserne facile preda. Per tale motivo è necessario che tutti i frequentatori delle discoteche specie se minori abbiano la consapevolezza del perché di certe regole e divieti, ad esempio facendo comprendere l’effetto dell’abuso alcool o dell’uso di droga e le possibili conseguenze sulla persona come quello di compiere azioni di cui potrebbe pentirsi per sempre o subire azioni da parte di chi può approfittarne.

Roma clamorosa evasione da Rebibbia, la denuncia del sindacato “ inaccettabile il silenzio dell’amministrazione”

in CRONACA by

Sono in atto le ricerche del prigioniero italiano riuscito a scappare dall’ospedale Sandro Pertini dove avrebbe dovuto sottoporsi ad un accertamento sanitario. Non è ancora chiaro come abbia potuto eludere i controlli  dei pochi agenti di scrota e darsi alla fuga riuscendo a lasciare l’ospedale. Keep Reading

Raggi nella bufera, la Lega chiede le dimissioni della Sindaca

in POLITICA by

Le tracce audio pubblicate nei giorni scorsi da alcuni giornali potrebbero essere il caso per la fine anticipata del governo della Capitale, già provato in questi giorni dalla caduta del XI Municipio.

La goccia che potrebbe far traboccare il vaso della pazienza dei cittadini romani, provati dall’invasione dei rifiuti ormai incontrollabile, della mancanza di un trasporto pubblico efficace con troppe fermate della metro chiuse o con le scale mobili bloccate a causa delle indagini in corso o per la mancanza delle corrette certificazioni.

Lo certifica purtroppo anche l’Eurostat che  indica le strade e le piazze della capitale come le più sporche d’Europa.

Tutto nasce da uno scoop de L’Espresso che ha potuto visionare alcuni documenti relativi agli esposti presentati dal ex presidente  dell’AMA  Lorenzo Bagnacani, chiamato dalla Raggi il cui incarico è durato pochi mesi per essere cacciato insieme all’intero cda lo scorso Febbraio dopo un inaudito braccio di ferro attorno a un bilancio  che era stato redatto secondo le indicazioni del CdA di AMA e che la Sindaca avrebbe voluto riscrivere come testimoniano i file audio pubblicati dal settimanale.

In questo modo si scopre che la Raggi avrebbe intimato a Bagnacani di riscriverlo  sotto la dettatura di Franco Giampaoletti, il suo braccio destro, direttore generale del Campidoglio, «Se tu lo devi cambiare comunque, lo devi cambiare. Punto. Anche se loro dicono che la luna è piatta».

Su questo punto si scatena la reazione dell’opposizione e in particolare della Lega che attraverso i suoi esponenti all’assemblea Capitolina e i suoi dirigenti regionali chiede a gran voce le sue dimissioni.

“La constatazione dei danni fatti dal Sindaco, a quanto pare è diventato un appuntamento quotidiano per tutti i cittadini romani. Non ci siamo ancora ripresi dagli audio ascoltati ieri sul caso Ama che già dobbiamo fare i conti con un nuovo flop su Atac. – dichiara in una nota Maurizio Politi, capogruppo della Lega alI’assemblea capitolina – “infatti i mezzi affittati in fretta e furia provenienti da Tel Aviv, già vecchi di 8 anni, contravvengono alle direttive europee perché sono euro 5, sembra uno scherzo di pessimo gusto, ma a quanto pare il Sindaco colpisce ancora, continuando  a sperperare il denaro dei cittadini, che non solo non avranno un aumento del servizio di trasporti ma stamattina hanno dovuto apprendere la notizia che, contrariamente a quanto era stato promesso, la fermata metro di piazza di Spagna rimarrà chiusa per tutte le vacanze di Pasqua. La pazienza dei cittadini romani si è esaurita, la Raggi faccia un regalo alla Città e si dimetta”.

Anche Fabrizio Santori, dirigente della Lega denuncia l’impossibilità di continuare su questa strada e la necessità che si avvii immediatamente un percoso per tornare alle urne e cambiare il governo cittadino

“Ci aspettiamo immediata chiarezza dalla sindaca Raggi su parole che, se fossero confermate, costituirebbero la prova di un reato gravissimo”. dichiara Fabrizio Santori, “Se trovassero conferma le sue parole, ci troveremmo davanti a una posizione gravissima del primo cittadino alla quale dovrebbero immediatamente seguire le dimissioni. I romani pretendono lealtà e trasparenza da chi li rappresenta. Il M5S pretenda lo stesso dalla Raggi e la faccia dimettere per il bene della città”.

Una posizione molto forte è stata presa anche dal Leader della Lega Matteo Salvini durante il recente incontro con gli eletti di Roma al Ministero dell’Interno dove è stata discussa la linea politica per la città di Roma e la determinazione a presentare un nuovo piano per la gestione della capitale e per il suo sviluppo.

Si apre quindi una nuova stagione sul territorio richiesta a gran voce dai cittadini ormai allo stremo per le difficoltà e per le condizioni della città più bella del mondo, come veniva definita anni fa dai tanti milioni di turisti che la visitavano e che oggi versa in condizioni pietose.

Capannelle chiude, inviate le lettere di licenziamento, Roma perde l’Ippica

in POLITICA by

“Apprendiamo dagli organi di stampa che dopo le ultime riunioni in campidoglio e comunicazioni dell’assessorato allo Sport, la società di gestione dell’ippodromo di Capannelle ha restituito le chiavi dell’impianto al Comune. Questo è l’ennesimo fallimento dell’assessorato allo Sport e dell’amministrazione Raggi, che colpisce una delle realtà storiche dello sport capitolino, infliggendo un duro colpo all’occupazione e alla credibilità di Roma.” 

Questo dichiara Fabrizio Santori dopo aver appreso della chiusura dell’impianto da parte della società di gestione Hippogroup che dopo aver ricevuto l’ennesima offerta inaccettabile da parte dell’assessorato allo Sport ha dovuto riconsegnare l’impianto al Comune di Roma.

Impianto che ricordiamo oltre ad essere un bene storico culturale da preservare comprende vari ettari di parco pubblico che deve essere manutenuto costantemente perché non finisca nell’incuria più totale e veda cadere i suoi alberi secolari come i tanti gestiti dal comune a Roma.

Nella speranza che l’impianto chiuso non diventi oggetto di occupazioni illecite vista la vicinanza con l’ormai noto campo nomadi di Ciampino che già da tempo è una spina nel fianco nella gestione dell’ippodromo.

A nulla sono valse le richieste di mediazione delle parti politiche che hanno visto la fine di una diatriba iniziata dall’assessore Frongia già nella gestione d’oppostone precedente come da lui stesso testimoniato in una intervista su il giornale.it cosa che non ha sortito nessuna ufficiale esito.


“Vedremo ora quanto tempo passerà prima che sia bandita la gara che permetterà al Comune di assegnare la struttura ad una società competente e competitiva per esperienza e capitali.” continua Fabrizio Santori “Siamo molto preoccupati sia per le famiglie dei dipendenti che per l’indotto che l’ippodromo garantiva alla città e al territorio, e che ora rischia seriamente di andare disperso, La Lega vigilerà sullo sviluppo di questa situazione, e ci auguriamo che si arrivi presto ad una nuova gara, e che qualsiasi soluzione ponte sia assolutamente all’altezza della situazione per evitare danni al patrimonio storico, artistico e ambientale all’impianto”.

Una dichiarazione importante perché proprio sul tema delle gare d’appalto che questa amministrazione sembra essere molto debole tanto che delle molte carenze della città sono imputabili alla mancata assegnazione degli appalti, dalla manutenzione del verde a quella della rimozione degli autoveicoli.Cosi dichiarano in una nota Fabrizio Santori, dirigente della Lega e Alessandro Conte, delegato alle politiche del Lavoro per Roma e Provincia della Lega


Premio Adrenalina 2019, ancora un successo per l’esposizione a Palazzo Velli

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Ferdy Colloca, produttore e direttore artistico del Premio Adrenalina, presenta a Roma la Kermesse dell’arte contemporanea. Una giuria presieduta dalla giornalista Carla Isabella Cace e della quale fa parte anche la critica e giornalista tedesca Julie Kogler dovrà decidere i vincitori del premio tra giovani promesse e artisti affermati.

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A Roma é emergenza rifiuti, nessuna risposta credibile dal Campidoglio

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L’incendio del TMB della Salaria mette in evidenza l’incapacità di gestione del ciclo dei rifiuti da parte della giunta comunale, una situazione che raggiunge ormai i criteri di una vera e propria emergenza.

Una situazione quella della Capitale non meno grave di quella che fu l’emergenza rifiuti a Napoli, sembra incredibile agli occhi dei cittadini romani  come l’incapacità di trovare delle soluzioni a breve termine della giunta Raggi stia facendo diventare l’intera città un vera e propria discarica.

Ancora una volta nelle dichiarazioni del Sindaco Raggi e dell’Assessore Montanari non emergono soluzioni strutturali che possano traghettare l’attuale incredibile situazione verso quella che loro propongono come soluzione di arrivo con una raccolta differenziata tendente al 100%.

Per poter tendere a una accolta differenziata vicina al 100%,  come già accade in altre capitali mondiali, sarà necessario un periodo di almeno 10 anni, un orizzonte temporale non indifferente durante il quale la città merita soluzioni ponte che siano anche economicamente sostenibili.

Dovrà essere presa in considerazione la possibilità di realizzare nuovi termovalorizzatori o attivare uelli che sono stati già costruiti, valutare nuove aree per questi interventi che siano lontane dalle concentrazioni urbane e che possano essere autorizzate in breve tempo, come per esempio le Ex aree demaniali militari.

Il tema dei termo valorizzatori è stato molto dibattuto a livello politico nazionale, lo stesso Matteo Salvini a Napoli durante una sua recente visita aveva dichiarato che i termovalorizzatori sono una opzione possibile per risolvere il problema sia in Campania che nel Lazio, purtroppo in aperto contrasto con il programma del Movimento 5 Stelle che non vuole sentirne neanche parlare.

A livello regionale la Lega ha espresso una grande preoccupazione per quanto accaduto nei giorni scorsi “Siamo allarmati dall’incendio che si è sviluppato presso il Tmb Salario e dalla coltre di fumo che si è sprigionata dall’impianto, visibile praticamente da tutta Roma – ha dichiarato Fabrizio Santori nei giorni scorsi – “il cui odore acre ha invaso i quartieri della Capitale. E ancor più siamo angosciati dal pensiero che i romani abbiano respirato aria possibilmente tossica e pericolosa per la propria salute. Un’eventualità drammatica che coinvolge cittadini di ogni età, bambini o anziani, che già da tempo sono esposti alle esalazioni del Tmb e oggi si ritrovano davanti a una potenziale catastrofe ambientale di cui non si conoscono le ripercussioni.”

Questo caso ha messo in evidenza un problema enorme della capitale che dalla chiusura della discarica di Malagrotta non ha più trovato soluzione.

La lega si stringe attorno a Salvini, 80.000 in piazza del Popolo da tutta Italia

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Una giornata iniziata molto presto quella di sabato 8 dicembre per molti aderenti alla Lega, in tanti hanno viaggiato sin dalle prime ore dell’Alba per essere in Piazza del Popolo in quella che è stata la festa della Lega.

Le bandiere e gli striscioni indicano che un cambiamento radicale c’è stato nella Lega in questi anni, dalla Sicilia alla Sardegna, dalla Puglia e dalla Campania  si contano a centinaia le sezioni che affollano la più grande piazza della Capitale.

Sono le otto quando il servizio d’ordine formato dai sostenitori del partito di Roma e provincia arrivano in piazza e indossano i gilet gialli del coordinamento, pieni di entusiasmo per la manifestazione sono giovani e meno giovani ma tutti si impegnano al massimo per fare in modo che la giornata si svolga nel migliore dei modi.

All’arrivo delle autorità sul palco la piazza è già straripante di persone, molte sono costrette a rimanere nelle strade vicine per ascoltare i discorsi delle varie personalità sul palco.

Sul palco sono intervenuti  Giulia Bongiorno (ministro per la Pubblica Amministrazione), Marco Bussetti (ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), Gian Marco Centinaio (ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo), Lorenzo Fontana (ministro per la Famiglia e le Disabilità), Erika Stefani (ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie) e Giancarlo Giorgetti (sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri) prima dell’attesissimo intervento finale del Vice Premier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Una giornata che sarebbe stata solo di festa se non ci fosse stata la tragedia di Ancona dove sei giovanissimi sono morti in una discoteca durante un concerto, un tragico evento che ha segnato la giornata di tutti i presenti  per la giovane età delle vittime e per le modalità dell’incidente, ricordato da tutta la piazza con un minuto di silenzio e con la promessa del Ministro Salvini che i responsabili della tragedia saranno assicurati alla giustizia.

Attesissimo il discorso del segretario del partito Matteo Salvini  durante il quale ha toccato alcuni punti fondamentali dell’azione di governo come la legge Antiviolenza, nota con il nome di “Codice Rosso antiviolenza”, il sostegno alle famiglie, la quota 100 nelle pensioni  e infine  un progetto di Europa diversa da portare a Bruxelles nella prossima primavera.

Un passaggio importante dell’intervento di Matteo Salvini è dedicato alle politiche per la famiglia che sono molto importanti e che devono essere sviluppate per fermare il fenomeno di invecchiamento del paese che non può essere realizzato puntando sull’immigrazione ma deve essere fondato sul supporto alle giovani famiglie permettendo di progettare la propria vita e pianificare la nascita di più figli, sono stati stanziati “quasi un miliardo di euro di fondi per la famiglia la famiglia che vive momenti di grave difficoltà a causa della bassa  natalità”un problemache nessuno dei governi precedenti ha affrontato con il giusto taglio.

È stato affrontato anche il tema delle violenza sulle donne, un argomento molto delicato e purtroppo spesso sulle prime pagine dei giornali a causa delle tante vittime che troppo spesso non sono riuscite a farsi ascoltare e proteggere dalle istituzioni, oggi grazie al codice rosso antiviolenza, queste denunce avranno una via preferenziale sia nei commissariati che nei tribunali in modo da poter dare immediatamente riscontro a chi sente la sua vita in pericolo a causa di un rapporto sbagliato o che si è trasformato in un incubo.

Parole di buon senso quelle del Ministro Salvini  che sottolineato come  sia importante fare squadra per portare in tutti i gradi di amministrazione il cambiamento che la Lega propone.

Anche per l’Europa è stata data una idea ben precisa di cosa si vuole fare

“La nostra  idea di Europa un’ idea di sviluppo sociale , un’ idea di crescita per i prossimi cinquanta gli anni, pensando  alle prossime generazioni” ha dichiarato Matteo Salvini nel suo intervento –  noi siamo qua per governare il buonsenso, siamo persone concrete, abbiamo i piedi ben piantati per terra ascoltiamo per uno  per uno tutti gli italiani, le associazioni  di categorie, le rappresentanze sindacali , però se si mette in discussione il nostro dovere di restituire dignità orgoglio, sicurezza, pensioni e lavoro a milioni di italiani, non torneremo indietro”

Si è parlato di immigrazione, uno dei temi roventi di questi mesi nonostante sia sotto gli occhi di tutti che il numero di morti in mare sia notevolmente diminuito e che con il blocco degli arrivi si potrà operare al meglio sul sistema di accoglienza che fino ad oggi è stato utilizzato come cassa di risonanza per delle politiche fallimentari di accoglienza, un modello che ha arricchito criminali e organizzazioni poco limpide mettendo in cattiva luce anche ci con grande impegno e sacrificio voleva fare del bene.

“in questo Paese ci raccontavano che l’ immigrazione era un fenomeno epocale e che sugli sbarchi non si poteva fare nulla, – Ricorda Salvini –  è bastato ad usare un po’ di buonsenso e  quest’ anno abbiamo risparmiato migliaia di vite umane”.

Rimanda al mittente anche le accuse di razzismo  che le opposizioni e i media spesso usano come arma contundente nei confronti del governo “i veri razzisti sono  quelli che pensano di svuotare continente africano di trattarlo con una riserva indiana per depredarla “

Dopo il blocco degli arrivi parte la seconda fase dell’azioni di governo con un progetto che prevede di aiutare quelle popolazioni in fuga dalle crisi umanitarie o economiche a casa loro, “le prossime settimane partirà un progetto a cui io personalmente ho lavorato con alcuni imprenditori privati e che  permetterà entro l’ anno a  centinaia di ragazzi di mangiare di studiare di vivere e di lavorare nel loro paese con sei auro al giorno . Euro  ben spesi rispetto ai  trentacinque euro che pagavamo per tenerli qui e che andavano nelle tasche dei furbacchioni e dei mafiosi”

Decreto sicurezza, un nuovo codice degli appalti sono tra le norme più importanti che la Lega vuole concretizzare, un impegno che Matteo Salvini ha preso davanti a 80.000 persone, durante l’evento più social degli ultimi mesi.

Una folla di leghisti composta che non solo non hanno fatto danni nella storica piazza ma che si sono dati da fare anche per pulire al termine della manifestazione come testimoniano i video sui social nei quali un nutrito gruppo di attivisti guidati dal dirigente romano Fabrizio Santori  hanno raccolto quanto potevano degli inevitabili rifiuti che una tale massa di persone lascia durante un evento del genere.

Una testimonianza di responsabilità e di impegno attivo che gli attivisti della Lega di Roma hanno voluto mettere in pratica sin da subito.

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Alessandro Conte
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