A Roma é emergenza rifiuti, nessuna risposta credibile dal Campidoglio

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L’incendio del TMB della Salaria mette in evidenza l’incapacità di gestione del ciclo dei rifiuti da parte della giunta comunale, una situazione che raggiunge ormai i criteri di una vera e propria emergenza.

Una situazione quella della Capitale non meno grave di quella che fu l’emergenza rifiuti a Napoli, sembra incredibile agli occhi dei cittadini romani  come l’incapacità di trovare delle soluzioni a breve termine della giunta Raggi stia facendo diventare l’intera città un vera e propria discarica.

Ancora una volta nelle dichiarazioni del Sindaco Raggi e dell’Assessore Montanari non emergono soluzioni strutturali che possano traghettare l’attuale incredibile situazione verso quella che loro propongono come soluzione di arrivo con una raccolta differenziata tendente al 100%.

Per poter tendere a una accolta differenziata vicina al 100%,  come già accade in altre capitali mondiali, sarà necessario un periodo di almeno 10 anni, un orizzonte temporale non indifferente durante il quale la città merita soluzioni ponte che siano anche economicamente sostenibili.

Dovrà essere presa in considerazione la possibilità di realizzare nuovi termovalorizzatori o attivare uelli che sono stati già costruiti, valutare nuove aree per questi interventi che siano lontane dalle concentrazioni urbane e che possano essere autorizzate in breve tempo, come per esempio le Ex aree demaniali militari.

Il tema dei termo valorizzatori è stato molto dibattuto a livello politico nazionale, lo stesso Matteo Salvini a Napoli durante una sua recente visita aveva dichiarato che i termovalorizzatori sono una opzione possibile per risolvere il problema sia in Campania che nel Lazio, purtroppo in aperto contrasto con il programma del Movimento 5 Stelle che non vuole sentirne neanche parlare.

A livello regionale la Lega ha espresso una grande preoccupazione per quanto accaduto nei giorni scorsi “Siamo allarmati dall’incendio che si è sviluppato presso il Tmb Salario e dalla coltre di fumo che si è sprigionata dall’impianto, visibile praticamente da tutta Roma – ha dichiarato Fabrizio Santori nei giorni scorsi – “il cui odore acre ha invaso i quartieri della Capitale. E ancor più siamo angosciati dal pensiero che i romani abbiano respirato aria possibilmente tossica e pericolosa per la propria salute. Un’eventualità drammatica che coinvolge cittadini di ogni età, bambini o anziani, che già da tempo sono esposti alle esalazioni del Tmb e oggi si ritrovano davanti a una potenziale catastrofe ambientale di cui non si conoscono le ripercussioni.”

Questo caso ha messo in evidenza un problema enorme della capitale che dalla chiusura della discarica di Malagrotta non ha più trovato soluzione.

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