Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Kaylah Harvey & The Bronx Black Kayes

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Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Kaylah Harvey & The Bronx Black Kayes

L’ensamble di Kaylah Harvey traghetta un pubblico entusiasta verso il nuovo anno

Roma 30 Dicembre 2023

Articolo e Foto di Grazia Menna

L’appuntamento con il Roma Gospel Festival si chiude con l’esibizione di  Kaylah Harvey ad il suo gruppo: i Bronx Black Keys.

Kaylah Harvey giunge a Roma dopo essersi già esibita in altri prestigiosi teatri italiani nel suo tour natalizio ed aver raccolto trionfanti successi; la formazione con la quale Kaylah Harvey si presenta al pubblico romano  che ha gremito  la Sala Sinopoli:
Soprani: Jy’nea Williams , Vash’ti La’Vie Sexton , Kaiya Stevens , Curtis Jennings
Tenori; Marcus Robinson ,Isaiah J. Tart
Alti: Christina Jester ,Alanis J Harris
Bassi: Yao Bogue 
Christopher Martin alle tastiere e Elijah Revell alle percussioni

Si aggiunge alla formazione sopra elencata, l’ M String Quartet, composto da  Michele Palumbo, Iris Amico, Mirella Genova, Alessio La China.

Kaylah Harvey, è ritenuta sia dagli addetti ai lavori sia dal pubblico che ha potuto assistere ai suoi concerti, la nuova e intensa  voce della Black Community di New York;  nel concerto tenuto in Sala Sinopoli ha dato prova delle sue ampie doti vocali e timbriche, che ha messo al servizio del suo modo di fare Gospel. La scaletta dei brani proposti prende per mano il pubblico presente facendolo viaggiare attraverso una colonna sonora con un ritmo scandito dal tempo fatto di battito di mani, di canti e da una forte comunicazione corporea, proprio come vogliono i canoni del Gospel. 

Kaylah Harvey leader di questa formazione, ha lasciato che ognuno dei valenti componenti dell’ensamble, potesse far ascoltare al pubblico, le proprie preziose doti interpretative e canore, interpretando con voce solista un brano specifico. L’escursus dei brani che gli spettatori in Sala Sinopoli hanno potuto ascoltare, tra gli altri brani, ha visto l’esecuzione dell’intenso “Hallelujah” (Leonard Cohen), dell’ “Ave Maria ” (Schubert), “Joyful, Joyful” (che abbiamo imparato a conoscere dal film: Sister Act) 

L’innesto della M String Quartet, che ha suonato nella prima parte del concerto con Kaylah Harvey, ha evocato nella mente e nel cuore degli spettatori ballate dense di Groove mixando voci e strumenti propri della tradizione nero-americana.

Tra gli altri  brani che il pubblico ha avuto la possibilità ed il piacere di ascoltare, solo per citarne alcuni:  Bless the LordRide on King Jesus come on and bless the lord with me,  Total praise, Everything, Every praise, Let it rise,  I need you to survive, Idk what you come to do, Stand by me, I will follow him, Lean on me, Amazing grace.

Il pubblico è stato più volte sollecitato a prendere parte al canto e l’ensamble è scesa in sala a coinvolgerlo sia attraverso il canto sia attraverso il ballo; il sentirsi comunità è il messaggio veicolato da Kaylah Harvey ed il suo gruppo  attraverso la loro presenza in sala, dimostrando che non vogliono essere solo un gruppo da ascoltare, ma con cui condividere un trasporto emozionale e religioso.

Ovviamente in chiusura del concerto al pubblico è stato regalata l’esecuzione di Oh happy Day, nella unica e magistrale esecuzione di  Kaylah Harvey ed i Bronx Black Keys.

Si ringrazia l’Ufficio Stampa della   GDG Press , nella persone di Alessandro Gambino e Ilenia Visalli che hanno reso possibile il racconto fotografico.

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