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MIBIL: Ministro della difesa libanese Yacoub Sarraf in visita al comando generale.

MEDIO ORIENTE di

Il 10 ottobre scorso, il ministro della difesa libanese Yacoub Sarraf, accompagnato dall’ambasciatore Italiano in Libano Massimo Marotti, è andato in visita presso il comando della MIBIL, in Al Samaya, Sud del Libano. L’acronimo MIBIL sta per missione italiana bilaterale in Libano. Inquadrata in ambito ONU, dal 2015 si propone di supportare il Libano che, alla luce del conflitto siriano, è affetto da numerosi disagi sociali ed economici. A seguito  delle gravi ripercussioni sui fronti della stabilità e della sicurezza l’Italia ha avviato delle attività bilaterali nel settore della formazione del personale militare libanese(LAF).

Ad accogliere Yacoub Sarraf c’era il comandante Stefano Giribono, in carica dal 15 settembre scorso. Durante la riunione gli sono state fornite tutte le informazioni riguardanti la MIBIL, da come è nata, passando per l’organizzazione e arrivando ai risultati ed agli obbiettivi futuri. I dati forniti riguardo i corsi di addestramento parlano di 700 unità formate, tra ufficiali, sottoufficiali e militari di truppa, tra il 2016 ed il 2017, con un numero che arriverà a toccare le 1000 unità nelle previsioni per la fine dell’anno solare. Il ministro ha poi assistito simultaneamente ad una dimostrazione pratica del corso mirato a formare le unità cinofile effettive alla guardia presidenziale libanese.

Una volta concluso l’incontro Yacoub Sarraf ha speso parole d’elogio per l’organizzazione della missione, definendosi molto soddisfatto: “Ringrazio davvero per il contributo offerto. Oggi ho avuto la prova di una grande cooperazione. In particolare, in questo contesto di minaccia terroristica, l’Italia non contribuisce solo con UNIFIL, ma anche con la MIBIL che garantisce un ulteriore incremento dell’efficienza delle LAF”. Le autorità si sono poi spostate verso la base “Millevoi” di Shama, sede del Comando del Contingente italiano in Libano, dove il ministro ha firmato l’albo d’onore.

Unifil, cambio di comando ITALBAT, subentra il Colonnello Colizza

Asia/Difesa di

Al Mansouri (Libano) 02 maggio 2017 – Ha avuto luogo questa mattina, presso la base italiana di   Al Mansouri, la cerimonia di avvicendamento del comando di ITALBATT, l’unità di manovra del Contingente Italiano della missione UNIFIL, tra il Colonnello Angelo DI DOMENICO, cedente, e il Colonnello Massimo CROCCO BARISANO COLIZZA, subentrante.

Il passaggio della bandiera ONU che sancisce il Traferimento di AutoritàIl passaggio della bandiera delle Nazioni Unite alla presenza del Gen.B. Francesco OLLA, Comandante della Joint Task Force – Lebanon Sector West su base Brigata Meccanizzata “Granatieri di Sardegna”, e degli stendardi dei Reggimenti “Genova Cavalleria” (4°) e “Lancieri di Montebello” (8°), ha sancito ufficialmente l’inizio dell’operazione “Leonte XXII” per il “Montebello”.

La cedente Task Force “Genova” nel corso dell’ultimo mese ha condotto un corso di lingua italiana a favore delle giovani studentesse dell’Istituto Femminile di Tiro e uno di Information Communication Technology a favore di circa 10 donne in collaborazione con il Social Development Centre che opera nell’area a Sud del Litani. I progetti di formazione, oltre a aver contribuito ad infondere una conoscenza di base delle materie trattate, hanno volutamente coinvolto l’importante dimensione femminile nell’ottica di una prospettiva di gender, aspetto fondamentale nella condotta delle operazioni internazionali delle Nazioni Unite.

Le “redini” della Task Force ITALBATT passano, quindi a reggimento “Lancieri di Montebello” (8°), con le unità operative del proprio Gruppo Squadroni Esplorante – che esprimono nell’ambito della stessa operazione anche la riserva tattica di settore alle dirette dipendenze del Generale Comandante il Sector West – e un Battaglione del 1° reggimento “Granatieri di Sardegna”, entrambi di stanza a Roma.

I compiti operativi che i “Verdi Lancieri” saranno chiamati ad assolvere nella propria area di operazione sono definiti dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e che vedono, tra i suoi obiettivi principali, la cessazione delle ostilità attraverso un costante monitoraggio della Blue Line; il supporto alla popolazione locale, attraverso la funzione operativa di cooperazione civile-militare (CIMIC); il supporto alle Forze Armate libanesi dislocate nel Libano del Sud, attraverso il coordinamento, la pianificazione e l’esecuzione di attività addestrative e operative congiunte.

I “Lancieri di Montebello” e i Granatieri continueranno ad assicurare le attività di alta rappresentanza e cerimoniale di stato nella città di Roma, così come le attività operative nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure” in Roma Capitale.

Libano, “Nizza Cavalleria” alla guida di ITALBATT

BreakingNews/Difesa/EUROPA di

Avvicendamento alla guida di ITALBATT in Libano. Stamane ad Al Mansouri il passaggio di consegne tra le task force italiane impegnate nelle attività di supporto alla popolazione locale in aderenza alla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite e alle Forze Armate Libanesi (LAF).

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Al Comandante del Reggimento “Genova Cavalleria”, Colonnello Giovanni Biondi, subentra il Comandante del Reggimento “Nizza Cavalleria”, Colonnello Massimiliano Quarto. A partire dallo scorso 21 aprile 2015, molteplici le attività portate avanti dalla task force cedente: circa 8.000 i pattugliamenti per garantire la sicurezza del paese, 400 le operazioni condotte in sinergia con le forze armate libanesi (LAF) per affiancarle nel raggiungimento della piena capacità operativa a sud del fiume Litani.

Numerosi anche i progetti realizzati in favore dei civili nelle 22 municipalità comprese nell’area di ingerenza ITALBATT attraverso la Civil-Military Cooperation (CIMIC). Il tutto, nel quadro dei compiti assegnati dall’ONU ai contingenti in loco: il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra il Libano ed Israele, il supporto alle Forze Armate Libanesi (LAF) ed il sostegno alle istituzioni locali, le esercitazioni di addestramento congiunto interforze, volte al confronto e alla standardizzazione delle procedure militari nell’ambito delle attività operative sul territorio libanese, oltre che al consolidamento di una necessaria coesione tra le forze armate delle 39 nazioni che attualmente compongono l’ambiente multiculturale della missione UNIFIL.

Il prossimo semestre di attività, concentrato nella zona di frontiera tra Israele e Libano, parte della cosiddetta “blue line”, e nell’area costiera a sud di Tiro, è ora affidato a personale della Brigata alpina Taurinense del Reggimento “Nizza Cavalleria”, rinforzato dal Battaglione “Alpini L’Aquila”.

 
Viviana Passalacqua

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Viviana Passalacqua
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