L’International Youth Day ed il contributo dell’Unione europea

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“Oggi celebriamo i giovani, le organizzazioni guidate dai giovani, i governi ed altri che stanno lavorando per trasformare l’educazione e sollevare i giovani ovunque” queste le parole del Segretario Generale dell’ONU,António Guterres, in occasione dell’International Youth Day del 12 agosto. Questa ricorrenza è stata designata nel 1999 dall’Assemblea Generale dell’ONU come celebrazione annuale dedicata al ruolo dei giovani come partners fondamentali nel cambiamento. Si tratta di un’opportunità per aumentare la consapevolezza delle sfide e dei problemi che fronteggiano i giovani in tutto il mondo. Attualmente a livello mondiale vi sono 1.8 miliardi di giovani tra i 10 ed i 24 anni, vale a dire la popolazione giovanile più numerosa di sempre. Tuttavia, tra di essi non mancano problematiche di varia natura, come la crisi dell’apprendimento. Il tema prescelto per l’International Youth Day del 2019,“Trasformare l’istruzione”, non a caso, evidenzia gli sforzi volti a rendere l’istruzione più inclusiva ed accessibile a tutti. La giornata dedicata alla gioventù ha, infatti, esaminato il modo in cui i governi, i giovani, le organizzazioni guidate dai giovani e quelle orientate ai giovani, così come le altre parti interessate, stanno attualmente trasformando l’istruzione in un potente strumento finalizzato a realizzare gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile.

L’istruzione viene definita come un “moltiplicatore dello sviluppo”, poiché svolge un ruolo fondamentale nell’accelerazione di tutti i 17 obiettivi per uno sviluppo sostenibile. Al tempo stesso essa può svolgere un ruolo importante nella prevenzione dei conflitti. Il ruolo cruciale che svolge l’educazione di qualità in tali settori è ben riconosciuto, seppur sia meno noto come i giovani stessi siano soggetti attivi nella realizzazione di un’istruzione inclusiva ed accessibile: i giovani, le organizzazioni guidate da giovani, insieme a vari stakeholder e governi di tutto il mondo, stanno concretamente trasformando l’istruzione in modo che diventi essenziale sia per lo sviluppo sostenibile che per l’inclusione di vari gruppi sociali. Ad esempio, le organizzazioni guidate dai giovani stanno trasformando il settore in questione attraverso varie attività, come quelle di lobbying ed advocacy.

La Commissione europea si è unita all’ONU nella celebrazione dell’International Youth Day ed ha messo in evidenza gli sforzi compiuti per rendere l’istruzione più inclusiva ed accessibile a tutti i giovani. In particolare i commissari competenti nell’ambito in questione, vale a dire Neven Mimica, Commissario per la cooperazione e lo sviluppo internazionale,Marianne Thyssen,commissario per l’Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori,Tibor Navracsics,commissario per l’Istruzione, la cultura, la gioventù e lo sport e Mariya Gabriel,commissario per l’economia e la società digitali, hanno dichiarato che si è trattato di un’occasione importante per riflettere sul fatto che troppi giovani vivono in zone di guerra, non vanno a scuola e sono colpiti dalla povertà, dall’esclusione sociale, dalla cattiva assistenza sanitaria, dalla disuguaglianza di genere e dai cambiamenti climatici. Fornire soluzioni efficaci a queste sfide, raggiungere una pace sostenibile e costruire società coese e resilienti in cui i giovani possano prosperare si pongono come priorità per l’Unione europea.

A tal fine quest’ultima è impegnata, con la realizzazione delle sue politiche, ad attuare l’Agenda delle Nazioni Unite per il 2030 ed i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Con la collaborazione degli Stati membri e di molte altre parti interessate, l’UE sta cercando di conferire potere a milioni di giovani, all’interno ed all’esterno delle proprie frontiere. Ad esempio, il progetto Erasmus+ riunisce molti giovani, consentendo loro di apprendere e di impegnarsi nella società, di promuovere l’eccellenza e l’innovazione nei vari istituti di istruzione. Meritano una menzione anche due nuove iniziative lanciate dalla Commissione europea, le quali hanno aperto nuove opportunità: DiscoverEU, che consente ai giovani di viaggiare ed esplorare il ricco patrimonio culturale europeo ed il Corpo europeo di solidarietà, il quale offre loro la possibilità di fare volontariato e lavorare a progetti a sostegno delle comunità e delle persone che si trovano in Europa. Lo Spazio europeo dell’istruzione che l’UE sta costruendo promette di aumentare ulteriormente l’eccellenza e l’inclusione appannaggio dei giovani europei e di rafforzare il senso di un’identità condivisa. I giovani sono al centro delle politiche dell’UE, come quelle indirizzate al mercato digitale unico.

In quest’ultimo settore molte iniziative, come la Digital Skills and Jobs Coalition-iniziativa che riunisce tutte le parti cha agiscono per affrontare la mancanza di competenze digitali in UE- hanno contribuito ad aumentare la formazione delle competenze digitali, modernizzando l’istruzione, cercando di eliminare i rischi come il cyberbullismo, la disinformazione, la produzione di contenuti violenti e proteggendo i dati personali. Questi obiettivi si pongono anche al centro del piano d’azione per l’educazione digitale, il quale offre una serie di misure ed iniziative concrete volte ad aiutare gli Stati membri dell’UE a far fronte alle sfide dell’istruzione nell’era digitale.

“Investire nel potenziale dei giovani è un investimento nella nostra società. Ciò che ci dà speranza è che non siamo soli ad affrontare le loro sfide; dobbiamo continuare e ampliare i nostri sforzi” hanno affermato i commissari dell’UE.

Bookreporter Settembre

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