David Sassoli è il nuovo Presidente del Parlamento europeo

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David Sassoli è stato eletto nuovo Presidente del Parlamento europeo. Prenderà il posto del connazionale Antonio Tajani, Presidente dal 2017. L’elezione di Sassoli rientra in un ampio accordo per il rinnovo delle alte cariche europee, raggiunto il 2 luglio dal Consiglio europeo a Bruxelles.

Il 3 luglio, l’ex giornalista ed oggi membro del Partito Democratico e del gruppo europeo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D), è stato eletto al secondo turno di votazione dal Parlamento con un’ampia maggioranza che comprende socialisti, popolari e liberali, ottenendo 345 voti a favore. La maggioranza necessaria era di 334 voti su 667. Il suo nome non era uscito ufficialmente, anche al fine di lasciare un più ampio margine al Parlamento europeo, ma l’intento generale era quello di affidare la presidenza ad un eurodeputato socialista. Gli altri candidati erano Ska Keller (Verdi/ALE, AT), Sira Rego (GUE/SE, ES), Jan ZAHRADIL (ECR, CZ). Ogni candidato, prima delle votazioni, ha esposto la propria visione per la presidenza in interventi di tre minuti ciascuno. Ai sensi del Regolamento del Parlamento europeo, i candidati alla presidenza possono essere presentati da un gruppo politico o da 1/20 degli eurodeputati, cioè 38, che corrisponde alla soglia minima. L’elezione si svolge a scrutinio segreto e per essere eletto un candidato deve ottenere la maggioranza assoluta dei voti validi espressi, cioè il 50% più uno. Le schede bianche e/o nulle non vengono conteggiate. Se nessun candidato è eletto al primo scrutinio, lo stesso ed altri candidati possono essere nominati in una seconda votazione, alle medesime condizioni. Vi può essere anche un terzo turno di votazioni, se necessario.

Sassoli ha 63 anni ed ha lavorato come giornalista per più di venti anni, prima per la testata il Giorno e poi al Tg3 ed al Tg1, in cui ha ricoperto la carica di vicedirettore fra il 2006 ed il 2009. In particolare, per molti anni ha condotto l’edizione serale del Tg1, il telegiornale più seguito d’Italia. Nel 2009 ha lasciato la Rai per candidarsi al Parlamento europeo con il Partito Democratico ed è stato eletto con un numero elevato di preferenze, per poi essere rieletto nel 2014 e nel 2019. Nell’ambito della propria esperienza europarlamentare Sassoli si è occupato perlopiù di attività istituzionali. Dal 2014 inoltre, è stato vicepresidente del Parlamento europeo ed è stato spesso chiamato a sostituire il Presidente Tajani in aula. In più, rileva che nell’ultima legislatura egli è stato anche membro della commissione Turismo e Trasporti. Stando all’accordo raggiunto Sassoli guiderà l’Europarlamento fino a gennaio 2022 e poi la presidenza dovrebbe passare ai popolari.

Dopo l’elezione, nel suo discorso di insediamento davanti all’Assemblea plenaria a Strasburgo, il nuovo Presidente del Parlamento europeo, ha ringraziato i deputati dell’attuale legislatura per la fiducia riposta. Egli ha poi parlato dei temi che dovranno essere affrontati nel corso del suo incarico, come la lotta al cambiamento climatico e la riforma del Regolamento di Dublino. In merito all’importanza dell’Unione europea Sassoli ha affermato “Sono figlio di un uomo che a vent’anni ha combattuto contro altri europei, e di una mamma che, anche lei ventenne, ha lasciato la propria casa e ha trovato rifugio presso altre famiglie. Io so che questa è la storia anche di tante vostre famiglie. E so anche che se mettessimo in comune le nostre storie e ce le raccontassimo davanti ad un bicchiere di birra, non diremmo mai che siamo figli o nipoti di un incidente della storia”. Egli ha ribadito la necessità di dover rilanciare il processo di integrazione, cambiando l’Unione e rendendola capace di rispondere in modo più forte alle esigenze dei cittadini europei, per fornire delle risposte vere alle loro preoccupazioni, al sempre più diffuso senso di smarrimento. L’Europa, a suo parere, ha bisogno di recuperare lo spirito dei padri fondatori ed è necessario coniugare crescita, protezione sociale e rispetto dell’ambiente, nonché rilanciare gli investimenti sostenibili. Il nuovo Presidente ha altresì sottolineato la volontà e l’impegno per incrementare la parità di genere e favorire un maggior ruolo delle donne ai vertici dell’economica, della politica e del settore sociale. Sassoli ha, inoltre, sottolineato le priorità che il Parlamento europeo dovrà portare avanti nei prossimi anni: “Siamo immersi in trasformazioni epocali: disoccupazione giovanile, migrazioni, cambiamenti climatici, rivoluzione digitale, nuovi equilibri mondiali, solo per citarne alcuni, che per essere governate hanno bisogno di nuove idee, del coraggio di saper coniugare grande saggezza e massimo d’audacia”. Ha concluso affermando “L’Europa ha ancora molto da dire se noi, e voi, sapremo dirlo insieme. Se sapremo mettere le ragioni della lotta politica al servizio dei nostri cittadini, se il Parlamento ascolterà i loro desideri e le loro paure e le loro necessità”.

Solo il PD tra i Partiti italiani ha votato Sassoli alla presidenza del Parlamento europeo. A quanto si apprende Forza Italia si è astenuta. Lega e Fratelli d’Italia hanno votato per il conservatore Jan Zahradil. Il Movimento 5 stelle ha invece lasciato libertà di coscienza.

 

Bookreporter Settembre

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