EuropeAid, partnership per città sostenibili 2020

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EuropeAid – direzione generale della Commissione europea – ha dato il via ad un nuovo bando: promuovere lo sviluppo urbano integrato attraverso partenariati tra Autorità locali di Stati membri dell’UE e di Paesi partner. Il tema generale è l’Agenda 2030 sullo Sviluppo Sostenibile.

Il bando

Pubblicato l’11 febbraio 2020 e con scadenza il 27 marzo prossimo, il bando è volto ad istituire un partenariato tra Autorità locali di Paesi partner, così da promuovere lo sviluppo urbano sostenibile attraverso un’attività di capacity building e con la fornitura di servizi. Alla base vi è dunque un rapporto di scambio tra le Autorità locali dei Paesi – membri e terzi – in rispetto degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile: le attività possono portare alla creazione di nuovi partenariati oppure contribuire a migliorare i rapporti tra i soggetti che già cooperavano tra loro. Il tutto deve essere portato avanti tenendo sempre a mente le nuove priorità dell’Unione Europea in materia di sviluppo sostenibile: il nuovo Green Deal europeo ha un peso particolare e dunque dovrà essere senz’altro considerato nel rafforzamento della sostenibilità nelle città.

Il bando è sostenuto dallo strumento per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo DCI II – organizzazioni della società civile e Autorità locali – ed è articolato in sei lotti, quattro geografici e due orizzontali. Per quanto riguarda l’entità del contributo, la dotazione finanziaria totale ammonta a 111,550,000 euro, suddivisi in base ai lotti. I lotti geografici sono l’Africa Sub-sahariana (40.000.000 euro), Asia e Pacifico (20.000.000 euro), America latina e Caraibi (20.000.000 euro) e Paesi della politica di vicinato (Sud ed Est – 18.000.000 euro). I lotti orizzontali sono invece città sostenibili di dimensioni più ridotte (150.000 abitanti per le città europee, 300.000 per e città extraeuropee) e paesi estremamente fragili (Afghanistan, Burundi, Repubblica centrafricana, Chad, Repubblica democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Haiti, Iraq, Mali, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Siria, Yemen – 5.500.000 euro).

Gli obiettivi

Gli obiettivi previsti nel bando sono molteplici. Si vuole rafforzare la governance urbana promuovendo una buona amministrazione e la diffusione di un quadro politico e normativo a livello nazionale-statale, così da permettere alle autorità locali in via di sviluppo di attuare politiche urbane efficaci. In questo ambito è importante anche la promozione di un sistema di governance multilivello, locale regionale e nazionale, basato su Autorità locali autonome dal punto di vista della responsabilità politica. Il secondo obiettivo del bando è assicurare che le città siano inclusive: essendo il più stretto nodo di congiunzione del governo con i cittadini, possono contribuire a mettere in atto azioni umanitarie e di sviluppo in contrasto alla povertà e all’emarginazione urbana. I processi di pianificazione urbana dovrebbero tener conto delle esigenze di bambini e giovani, dei bisogni delle donne, di chi è più vulnerabile e così via, agendo concretamente sul campo. In terzo luogo, si mira a rendere le città più verdi ed a migliorarne la resilienza: la diffusione di un modello di sviluppo urbano sostenibile e verde nella città aumenterebbe senz’altro la qualità della vita, rendendo le città più efficienti e garantendo anche maggiori soluzioni energetiche sostenibili. Inoltre, si vuole migliorare la prosperità e l’innovazione nelle città: elementi fondamentali nel Green deal europeo sono proprio le città, attori dell’innovazione. È importante attivare le interazioni tra persone e organizzazioni, al fine di attuare azioni politiche integrate per le aree urbane. La cooperazione allo sviluppo dell’UE riconosce l’importanza sia delle aree metropolitane e delle grandi città, che delle città piccole e regionali, dunque è necessario fornire le condizioni per le iniziative dell’economia circolare e per gli appalti pubblici verdi. Infine, si vuole rafforzare la resilienza istituzionale in contesti di fragilità, proprio dal punto di vista della governance: le autorità locali potrebbero svolgere un ruolo chiave per costruire le basi per una società stabile e pacifica, per una crescita inclusiva e uno sviluppo sostenibile.

I progetti

Ogni proposta progettuale deve riguardare un solo lotto e avere ad oggetto la creazione di nuove partnership (o il miglioramento di quelle esistenti) finalizzate a promuovere lo sviluppo urbano sostenibile attraverso lo sviluppo di capacità e la fornitura di servizi alle Autorità Locali dei Paesi terzi del lotto prescelto. I progetti devono portare al raggiungimento di almeno una delle seguenti priorità: raggiungimento dell’SDG 11, integrazione nelle attività la promozione dell’apprendimento di scambi o dislocazioni a breve termine di funzionari di livello sub-nazionale attraverso attività di gemellaggio, promozioni di approcci multi-stakeholder e multisettoriali, promozione dell’approccio basato sui diritti che comprende tutti i diritti umani. I progetti devono essere scritti in inglese, francese, spagnolo o portoghese e devono avere una durata compresa fra 24 e 48 mesi; inoltre, devono prevedere un partenariato di almeno 2 soggetti ammissibili, in particolare: almeno un partner UE, almeno un partner dello Stato beneficiario (uno degli stati ammissibili del lotto selezionato). La presentazione delle proposte di progetto avviene in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario attraverso il quale presentare una sintesi di progetto; solo i progetti valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto.

 

Bookreporter Settembre

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