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OSTIA ANTICA FESTIVAL

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La prima edizione della rassegna di RTI Teatro Romano Ostia Antica

OSTIA ANTICA FESTIVAL  

AL VIA IL 17 LUGLIO CON VINICIO CAPOSSELA

Torna ad animarsi di arte e musica lo straordinario palcoscenico del Teatro Romano. Ai nomi già annunciati si aggiungono Max Giusti, Blonde Redhead, Neri Marcorè e Serena Dandini.  

VINICIO CAPOSSELA IL 17 LUGLIO, GORAN BREGOVIĆ IL 22 LUGLIO, MAX GIUSTI IL 28 LUGLIO, BLONDE REDHEAD IL 26 AGOSTO, PATTI SMITH IL 3 SETTEMBRE, FLAVIA MASTRELLA E ANTONIO REZZA IL 6 SETTEMBRE,  CARMEN CONSOLI IL 7 SETTEMBRE, NERI MARCORÈ IL 21 SETTEMBRE, IL VARIETÀ DI SERENA DANDINI IL 28 SETTEMBRE 

Biglietti in prevendita su Ticketone  

https://www.ticketone.it/artist/ostia-antica-festival/ 

Una storia lunga più di duemila anni che continua a vivere in un dialogo costante tra passato e presente, archeologia e contemporaneità. Torna ad animarsi di arte e note lo straordinario palcoscenico del Teatro Romano di Ostia Antica con Ostia Antica Festival, la rassegna tra musica e teatro che quest’anno firma la sua prima edizione con la neonata RTI Teatro Romano Ostia Antica.

Riflettori accesi dal 17 luglio con la classe senza tempo di Vinicio Capossela, che passa il testimone musicale a Goran Bregović (22 luglio), Blonde Redhead (26 agosto), fino alla sacerdotessa del rock Patti Smith (sul palco il 3 settembre per una delle due date speciali in Italia) e Carmen Consoli (7 settembre). Inaugura la prosa Max Giusti il 28 luglio con il suo frizzantissimo “Bollicine”, il duo Rezza – Mastrella è in cartellone il 6 settembre, Neri Marcorè e l’omaggio a Giorgio Gaber calca la scena il 21 settembre e a Serena Dandini è affidata la chiusura del cartellone il 28 settembre.

Anche quest’anno, specialmente quest’anno anzi, con rinnovato slancio il Parco archeologico di Ostia antica apre la sua stagione teatrale all’insegna di un perfetto connubio fra tradizione e innovazione”: afferma il Direttore del Parco archeologico di Ostia Antica Alessandro D’Alessio. “Con un nuovo partner privato (dunque non un “semplice” concessionario di servizi come in passato) – RTI Teatro Romano Ostia Antica – selezionato con apposita procedura pubblica, abbiamo pensato a una programmazione che possa adattarsi alla storia del nostro glorioso teatro. Dai nostoi (per dirla con i lirici), rovine e altri crolli di Vinicio Capossela, che apre la stagione, al caleidoscopico melting pot sonoro di Goran Bregović (polifonica eco di quel che fu la romana Ostia); da ‘Pasolini and the sea’ di Patti Smith (è a tutti nota la drammatica intersezione tra il grande poeta e regista e il litorale di Roma) a quell’incomparabile istrione che fu Giorgio Gaber, qui magnificato da Neri Marcorè, siamo molto orgogliosi della qualità di quest’anno”.

È un atteso ritorno quello di Vinicio Capossela a Ostia Antica Festival, pensato proprio per questo luogo. Il 17 luglio il premio Tenco 2023 inaugura la rassegna con un imperdibile appuntamento dal vivo: Antichi Tasti. De reditu suo. Ritorni, rovine e altri crolli. A distanza di 18 anni dallo storico concerto del 2006 – l’estate del tour di “Ovunque Proteggi” – l’artista ripercorre dunque le tracce di quel disco, a cui si aggiunge parte di “Camera a sud”, in occasione del trentennale dell’uscita. Un concerto unico che vuole provare a far risuonare le urgenze attuali insieme a quelle che da sempre soffocano la pacifica convivenza umana, un viaggio tra le proprie rovine personali messe in musica.

Il 22 luglio travolge il pubblico l’energia di Goran Bregović, compositore bosniaco e musicista di fama internazionale, con la sua Orchestra per i Matrimoni e Funerali. Per anni l’idolo della gioventù jugoslava, Bregovic porta in scena un vorticoso spettacolo che mescola le sonorità di una fanfara tzigana con le polifonie tradizionali bulgare, chitarra elettrica e percussioni tradizionali con delle accentuazioni rock, per un ritmo a cui è impossibile resistere.

Serata “frizzantissima” il 28 luglio con le “Bollicine” dello showman Max Giusti. Grazie all’esperienza del Marchese del Grillo, diretta da Massimo Romeo Piparo, ha capito che le cose vanno dette, chiare e tonde, senza filtri, come faceva lui. Ed è così che all’apice della sua maturità, personale e professionale, Giusti è pronto a dire le sue verità più scomode: i danni che ha creato il patriarcato alle donne ma anche agli stessi uomini, l’amore che è sempre più a tempo determinato, crescere figli con in testa dei modelli totalmente superati, essere un volto tv quando tutti dicono di guardare solo le serie. Un flusso di coscienza irresistibile e un viaggio nei nostri tempi che porterà l’attore a dimostrare al pubblico che la gabbia del politicamente corretto, di cui tanto si parla, in realtà non è mai esistita.

Tra dream pop e art rock il 26 agosto Ostia Antica Festival torna a suonare con i Blonde Redhead. Il trio indie italo-giapponese, composto da Kazu Makino, Simone e Amedeo Pace, porta in scena i brani dell’ultimo album “Sit Down for Dinner”, uscito l’anno scorso. Scritto e registrato nell’arco di cinque anni tra New York, Milano e la Toscana, è il decimo disco con cui la band festeggia trent’anni di carriera. Un lavoro discografico con tematiche profonde, tipiche dell’età adulta, che conferma lo stile tanto inconfondibile quanto inclassificabile dei tre musicisti.

Il 3 settembre sale sul palco la sacerdotessa del rock Patti Smith con “Pasolini and the sea”. Un amore profondo lega la cantautrice, poetessa, fotografa e pittrice a Pier Paolo Pasolini che, proprio a Ostia, fu brutalmente assassinato la notte del 2 novembre 1975. In uno scenario tra i più evocativi, capace di mantenere il fascino originale dei tempi passati, ecco risuonare la voce di un’icona moderna come Patti Smith, il cui segno distintivo inflessibilmente coerente è diventato il tratto indelebile della sua espressione artistica che l’ha resa tra gli artisti più influenti di tutti i tempi.

Il 6 settembre è la volta di Amistade, l’opera multimediale di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, co-prodotta dal Teatro di Sardegna, che si avvale di nuove tecnologie, videomapping e proiezioni. Frammenti sonori raccontano di concerti e pensieri di Fabrizio De André, che si alternano e si amalgamano con i concetti, la voce e il corpo di Antonio Rezza in scena con Ivan Bellavista. Un lavoro di contaminazione tra la poetica di Fabrizio De André e quella di Fratto_X, che affronta il plagio attraverso una narrazione dirompente, dove l’assenza dà spettacolo e il corpo fasciato da scie luminose crea figure antropomorfe.

Il 7 settembre arriva Carmen Consoli, con “Terra ca nun senti”. Il concerto-evento con cui la Cantantessa ha omaggiato la tradizione musicale siciliana lo scorso anno al Teatro Greco di Siracusa, è ora un tour mondiale partito da New York il 22 maggio. Dopo San Francisco, Los Angeles e Miami, e ancora Canada (Montreal) e Spagna (al prestigioso La Mar de Músicas Festival di Cartagena), eccola ad Ostia Antica Festival. In scaletta i suoi successi più amati incontrano brani della tradizione siciliana, oltre alle canzoni di artisti meravigliosi quali Franco Battiato e Rosa Balistreri. Una personale narrazione in note della Sicilia con i suoi paesaggi, le sue storie e i suoi personaggi.

Il 21 settembre è di scena l’omaggio di Neri Marcoré al Signor G con “Gaber monologhi e canzoni”. Uno spettacolo dedicato alle molteplici figure dell’artista milanese: l’innovatore musicale, il dissacratore di miti e mode, il poeta della parola. Una serata per rivivere l’ironia, lo sguardo pacifico e la maschera beffarda dell’intellettuale che fu, tra monologhi e canzoni, dalle più famose alle meno note.

Il 28 settembre spazio al format teatrale ideato e condotto da Serena Dandini “Vieni avanti cretina. Next!”. Il varietà tra provocazione e comicità dove “la cretineria” e l’emancipazione delle donne diventano elementi essenziali dello show. Uno spettacolo per rivendicare la stupidera femminile e dimostrare come “dietro a una stupida spesso si nasconda una donna troppo intelligente”.

Il raggruppamento RTI Teatro Romano Ostia Antica, nato per la gestione e valorizzazione del Teatro Romano Antico di Ostia, è costituito da imprese che vantano una decennale esperienza nella programmazione e realizzazione di attività di spettacolo e gestione di strutture sceniche e nella gestione di contenitori culturali: Bass Culture srl come capoguppo, GE.SER.T. e C. srl, Beat Production, Knock srl e Mania Teatro srls. Grazie alla versatilità delle diverse imprese coinvolte, si possono portare in scena tutte le arti performative. A testimonianza, ecco alcuni spettacoli e manifestazioni, anche di lunga durata, nell’ambito dei “Luoghi della Cultura” come: Parco Archeologico di Egnazia; Parco Schuster presso il sito UNESCO di San Paolo Fuori le Mura; Ville Storiche di Roma, fra cui Villa Ada; Museo Montemartini – Basilica di Massenzio.

 

OSTIA ANTICA FESTIVAL – TEATRO ROMANO 

PARCO ARCHEOLOGICO – VIALE DEI ROMAGNOLI 717 – 00119 – OSTIA ANTICA  

Ostia Antica Festival: https://ostiaanticafestival.it/

Facebook:  https://www.facebook.com/ostia.antica.festival

Instagram: https://www.instagram.com/ostia.antica.festival/

Ufficio stampa GDG PRESS 

La staffetta in bicicletta in ricordo delle vittime del massacro delle Fosse Ardeatine

in CRONACA/CULTURA/INIZIATIVE ED EVENTI/PHOTOGALLERY/POLITICA/SOCIETA’ by

“Domenica come le staffette partigiane. In bicicletta contro il fascismo, le guerre, il patriarcato.
Per la democrazia, la pace, la libertà. Per i diritti, la solidarietà, il lavoro, l’eguaglianza.”

Così recita il comunicato che ha annunciato lo svolgimento, la scorsa Domenica, di una staffetta ciclistica davvero speciale. Ad ottant’anni dal massacro delle Fosse Ardeatine, in cui, il 24 Marzo 1944, per mano dei nazisti, morirono ben 335 persone, tra civili, prigionieri, politici, ebrei e militari, il mondo della cultura vuole ricordare quelle vittime innocenti e riaffermare ancora una volta l’opposizione ferma ad ogni forma di violenza.

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Vinicio Capossela Sold Out all’Auditorium della Conciliazione

in CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Vinicio Capossela ha registrato due date sold out all’Auditorium Conciliazione di Roma con il suo nuovo tour, “Con i tasti che ci abbiamo – Tredici canzoni urgenti nei teatri“, che sta attraversando tutta l’Italia fino al 30 dicembre.

Il cantautore, accompagnato dalla sua band, composta da Daniela Savoldi al violoncello, Raffaele Tiseo al violino, Michele Vignali al sassofono, Andrea Lamacchia al contrabbasso, Piero Perelli alla batteria e Alessandro “Asso” Stefana alla chitarra, ha portato dal vivo il suo ultimo lavoro discografico, “Tredici canzoni urgenti” (Parlophone per Warner Music Italy), uscito il 21 aprile scorso e vincitore della Targa Tenco 2023 come Migliore Album.

Un disco in cui Capossela affronta e si confronta con le problematiche del momento storico che stiamo vivendo, dalla violenza di genere alle guerre, ospitando Bertolt Brecht e Ludovico Ariosto.

Il concerto, durato quasi due ore, è stato un viaggio tra parole e musica, tra tematiche civili e immaginazione, sogni e speranze.

Un’atmosfera intima e accogliente, creata da una grande luna gonfiabile sulla scena e da luci basse, ha accompagnato l’ascolto del pubblico, che ha tributato al cantautore una lunga ovazione al termine del concerto.

Ospite della serata Raiz con cui ha cantato “Sul divano occidentale ” e “Figli di Annibale”.

La scaletta della serata:

  • Sul divano occidentale (con Raiz)
  • All you can eat
  • La parte del torto
  • Dalla parte di Spessotto
  • Staffette in bicicletta
  • Il bene rifugio
  • Parla piano
  • La cattiva educazione
  • Minorità
  • Cha cha chaf della pozzenghera
  • La crociata dei bambini
  • Ariosto governatore
  • Gloria all’archibugio
  • Il povero cristo
  • I musicanti di Brema
  • Marajà
  • Figli di Annibale (con Raiz)
  • Che coss’è l’amor
  • Zampanò
  • Dove siamo rimasti a terra Nutless
  • Il Tempo di regali
  • L’uomo vivo
  • Con i tasti che ci abbiamo

“I tasti del pianoforte, smontati, sembrano spazzolini da denti per elefanti, o metri di legno da muratore. Privati del loro compito, e del complesso dello strumento per il quale sono costruiti, diventano lunghe dita inarticolate, smaltate in punta, a volte di bianco a volte di nero. Schegge di qualcosa che si è rotto, di un mondo fatto a pezzi come da un congegno che ti è esploso tra le mani.
Con i tasti che ci abbiamo, ci siamo fatti infilzare senza che nessuna beatitudine ne sia venuta. Ma sono venute tredici canzoni, fastidiose e urgenti.
Sono canzoni che non si sottraggono al tempo e che parlano da sé: affrontano i temi del pericolo e della grazia, che viviamo in dimensione collettiva, messi sul piatto e serviti con tasti rotti come posate. Pezzi di legno e smalto che a volte feriscono a volte carezzano, a volte grattano la schiena. Possono essere schegge, coltelli o amuleti, ma è comunque tutto quello che abbiamo per affrontare i mostri fuori e dentro di noi. Affrontarli insieme è meglio che affrontarli da soli.”
Vinicio Capossela

Le date del TOUR

  • 16 e 17 ottobre a Ravenna al Teatro Alighieri, ore 21.00
  • 19 ottobre a Torino al Teatro Colosseo, ore 21.00
  • 20 ottobre a Varese al Teatro di Varese, ore 21.00
  • 23 ottobre a Bari al Teatro Petruzzelli, ore 21.00
  • 24 ottobre a Taranto al Teatro Comunale Fusco, ore 21.00
  • 26 ottobre a Catanzaro al Teatro Politeama, ore 21.00
  • 28 ottobre a Messina al Teatro Vittorio Emanuele. ore 21.00
  • 29 ottobre a Catania al Teatro Massimo Bellini, ore 21.00
  • 30 ottobre a Palermo al Teatro Golden, ore 21.00
  • 04 novembre a Pescara al Teatro Massimo, ore 21.00
  • 06 e 07 novembre a Bologna al Teatro Duse, ore 21.00
  • 08 novembre ad Ancona al Teatro delle Muse – Spilla Festival, ore 21.00
  • 10 novembre a Lacedonia (AV) al Teatro Comunale, ore 21.00
  • 12 novembre a Firenze al Teatro Verdi, ore 21.00
  • 13 novembre a Milano al TAM – Teatro Arcimboldi, ore 21.00
  • 15 novembre a Parma al Teatro Regio, ore 21.00
  • 16 e 17 novembre a Brescia al Teatro Grande, ore 21.00
  • 18 novembre a Padova al Gran Teatro Geox, ore 21.15
  • 20 e 21 novembre a Genova al Politeama Genovese, ore 21.00

Il sogno ad occhi aperti dei folli dello Sponz Fest

in CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Sigmund Freud sosteneva che i pazzi altro non sono che sognatori svegli, e a ben guardare, chiunque abbia avuto modo di partecipare, anche solo in parte, alla decima edizione dello Sponz Fest appena conclusa, non può che trovarsi in completo accordo con lo psicanalista tedesco.

“Come li pacci”, ovvero come i folli, è infatti il tema dello Sponz 2023. Chi vi prende parte abbandona felicemente le redini della ragione, per lasciarsi andare ad un sogno ad occhi aperti lungo una settimana. Sette giorni di musica, danze e gioiosa pazzia, durante la quale il giorno e la notte si fondono in un’unica grande festa.

La scelta del tema della “paccia” ha permesso di includere all’interno del festival anche una serie di eventi e progetti artistici legati in vario modo al tema centrale. Fra questi spicca: “Ci.Corrispondenze Immaginarie”, un’opera d’arte partecipata pensata da Mariangela Capossela, ed iniziata nel 2022 a Volterra, che grazie alla collaborazione con suo fratello Vinicio Capossela, direttore artistico nonché eclettico ideatore e padrone di casa dello Sponz Fest, approda ora nella cornice di Calitri.

A Volterra è iniziata la corrispondenza, a partire dalle lettere scritte tra il 1900 e il 1974 dai pazienti psichiatrici internati nel più grande manicomio italiano e i cittadini che hanno aderito, con la richiesta di diventare destinatari e interlocutori. Per lo Sponz Fest i calitrani hanno ora aperto le loro case alle tracce delle corrispondenze, ospitandole e accogliendo chi vorrà leggerle.

Non solo musica dunque, ma anche arte, impegno sociale, incontri con autori e studiosi, tra cui Ermanno Cavazzoni, Marco Rovelli e Piero Martin per una kermesse che ha tanto, tantissimo da offrire.

Davanti all’ufficio delle poste è comparsa perfino una “gabbia di matti” costruita dall’instancabile Dum Dum, già autore della geniale trebbiatrice volante. Al suo interno un letto di contenzione, scatole di psicofarmaci sotto chiave, e, a fluttuare in alto, ritratti estemporanei e folleggianti dei partecipanti allo Sponz, scattati e stampati dal fotografo Simone Cecchetti in tempo reale.

Dal 20 al 23 Agosto il festival si snoda per l’Alta Irpinia, muovendosi tra i vari villaggi, per approdare poi  il 24 a Calitri, animare le sue piazze e i suoi vicoli, e concludere infine i festeggiamenti degli ultimi due giorni sulla collina di Gagliano, ribattezzata per l’occasione Montecanto.

Salendo in alto sopra al paese, gli “sponzati” raggiungono il ballodromo, quel paese delle meraviglie ideale, in cui, come Lewis Carroll insegna, sono tutti matti, e dove la follia positiva aiuta a sopportare la pazzia negativa del mondo odierno allo sbando.

Allo sguardo di chi approda impavido sulla collina si mostra un enorme pista da ballo, un luna park ideale, fatto di un palco più grande e due casse armoniche illuminate come coloratissime giostre. Lì, sui quei tre palchi, si alternano, in un unico lunghissimo concerto per due serate consecutive, artisti eclettici e variegati, ed il pubblico si trova a ruotare danzando instancabile verso l’uno o l’altro palco al grido di “Farciti rota! Rota!” fino alle prime luci dell’alba.

Tantissimi i nomi che si avvicendano con il compito di far ballare gli sponzati. Piedi scalzi, sandali e cappelli di paglia in testa, i presenti si scatenano fino a far alzare la polvere sulle note trascinanti degli intramontabili Skiantos, di Nino Frassica e i Los Plaggers con i loro medley di cover esilaranti e di tanti altri artisti. Le immancabili Banda della Posta e Orchestrina di Molto Agevole riportano in auge balli e canzoni di altri tempi, e trasformano il ballodromo in balera.

A loro si aggiungono ancora, fra gli altri, Samuele Bersani, Margherita Vicario, Paolo Rossi con il suo humour travolgente, l’argentino Daniel Melingo, con le sue movenze sinuose e affascinanti, MintchoGarrammone, gioiosamente carismatico, e il pirata Bobo Rondelli con le sue incursioni a sorpresa in veste di Keith Richards o Mick Jagger.

L’eclettico Vinicio Capossela, capitano ideale di questa nave di folli instancabile, accompagnato dalla sua Rolling Sponz Review, rivisita tanti dei suoi brani più famosi, e non si risparmia un secondo, duettando più volte con gli altri musicisti e regalando ai suoi fan momenti indimenticabili.

A regalare poi una parentesi di  poesia pura, con la sua voce che fa vibrare le corde dell’anima, e la sua fisicità fragile e diafana, sul palco grande, in apertura dell’ultima serata, arriva anche il cantautore Micah P. Hinson. Con il suo fare da gentleman di altri tempi Hinson strega tutti i presenti trasformando il vallone di Montecanto al crepuscolo in un luogo in cui il tempo sembra sospeso, e nel quale le sue melodie si fanno tramite per il passaggio ad una dimensione parallela ed onirica. Un momento magico, che ben si sposa con il successivo incontro dal sapore Felliniano che giunge al termine della serata, come a voler idealmente porre delicatamente fine al sogno ad occhi aperti che è stato lo Sponz.

Terminati i balli sulle note della fanfara balcanica Fa Fath Al, mentre le tenui luci dell’alba accarezzano la collina, l’ultima immagine che conservo è quella di una coppia di mimi che ballano silenziosamente sulla strada di ritorno da Montecanto, danzando leggeri sulle note di una musica che solo loro possono sentire. Una visione surreale eppure perfettamente coerente con l’aura di surreale “paccia” che ha caratterizzato questo Sponz Fest 2013. Solo chi ha avuto modo di parteciparvi può capire.

 

Qui sotto le galleries delle ultime due serate:

Prima serata: Venerdì 25 Agosto

Seconda serata: Sabato 26 Agosto

 

Vinicio Capossela a Lisbona

in EUROPA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Vinicio Capossela è tornato in Portogallo, al Capitolio di Lisbona, per quella che doveva essere la data di chiusura del tour europeo “Round one thirty five. 1990-2020 Personal Standards”, omaggio all’uscita del suo primo disco.

Purtroppo le avverse condizioni meteorologiche hanno impedito ai componenti della sua band di arrivare nella capitale portoghese, ma Capossela non ha voluto annullare la data e si è presentato in una veste solo al piano, accompagnato dal chitarrista Ricardo Parreira.

Ringraziamo International Music&Arts e il Capitolio per l’ospitalità

Le fotografie sono di Giulio Paravani.

Vinicio Capossela al Roma Unplugged Festival

in MUSICA/PHOTOGALLERY by

Prende il via il Roma Unplugged Festival nella splendida cornice di Villa dei Quintili, all’interno del Parco Archeologico dell’Appia Antica, esordio di una rassegna che prende anche il titolo di “Spettacolo secondo natura” ed inserita nelle Giornate Europee del Patrimonio.

La manifestazione inizia con il concerto di Vinicio Capossela e il suo “Quo vadis homine?”, concerto/riflessione sul cammino dell’uomo, e mai location come la Regina Viarium fu più azzeccato, rapportato agli eventi del giorno d’oggi.

Il cantautore e poeta porta sul palco, dopo l’ormai consueto appuntamento dello Sponz Fest, il suo bagaglio fatto di influenze balcaniche, jazz e feste di paese, sempre lontano da clichè etichettabili o mode del momento.

Fotografie di Giulio Paravani.

Vinicio Capossela e la sua BESTIALE COMEDÌA

in CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Roma, 28 Dicembre 2021

Articolo Ufficio Stampa Musica per Roma – Auditorium Parco della Musica

Vinicio Capossela torna all’Auditorium con Bestiale Comedìa, un concerto per celebrare i 700 anni della morte di Dante Alighieri.

Gli anniversari offrono l’occasione di misurare il tempo che passa e i mutamenti che porta, ma offrono anche l’opportunità di valutare il tempo che non è passato e ciò che è restato immutato, in modo da poterlo riscattare.

Quest’anno che ricorre il settecentesimo della morte di Dante Alighieri, è dunque parso naturale che Capossela, artista che da tempo orienta la sua ricerca alla riattualizzazione di figure e motivi antichi fuori delle ingiunzioni dell’attualità, abbia pensato un progetto che dal confronto con la Divina commedia tragga punti d’orientamento per una navigazione dantesca nel proprio repertorio.

Se quello di Dante è infatti un viaggio tra i morti per salvare i vivi, la Bestiale Comedìa vuol essere un itinerario nell’immaginazione musicale e letteraria per redimere il reale dallo smarrimento in cui sembra gettato.

Un cammino periglioso che acceso dall’Amore ha bisogno del soccorso della Poesia e di qualche guida sicura, che in questa impresa saranno due musicisti d’eccezione, una compagna picciola votata ai folli voli, il poliedrico Vincenzo Vasi e il virtuoso Raffaele Tiseo, che come Virgilio e Beatrice affiancheranno il cantautore-viator e gli conferiranno il coraggio necessario a confrontarsi con sé stesso oltre che con una delle opere più vaste, monumentali e magnifiche della storia della letteratura mondiale.

I musicisti che hanno accompagnato Vinicio Capossela:

  • Alberto De Grandis
  • Raffaele Tiseo
  • Giovannangelo De Gennaro
  • Vincenzo Vasi
  • Alessandro Stefana

Ha partecipato il Mago, Artista della Fuga, Ipnotizzatore di Polli, Spillatore di Piatti, Cattivo Ventriloquo, Lanciatore di Coltelli, Christopher Wonder.

La Scaletta della serata:

  • Loup garou
  • Nuove tentazioni di Sant’Antonio
  • Povero Cristo
  • (La faccia della Terra)
  • Ballata del carcere di Reading
  • Modì
  • Bestiario d’Amore
  • Brucia troia
  • Il gigante e il mago
  • Dimmi Tiresia
  • Nostos
  • Ultimo Amore
  • La nave sta arrivando
  • Nachecicì
  • Che Coss’è l’amor
  • La torre
  • Le sirene
  • Il testamento del porco
  • Non c’è disaccordo nel cielo
  • Paradiso dei calzini
  • Con una rosa
  • Lumaca
  • Uomo vivo
  • Orientis Partibus (festa asinara)
  • Ballo di San Vito
  • Ovunque proteggi
Domenico Cippitelli
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