UNIFIL Libano: workshop degli artificieri
Organizzato dal Battaglione finno-irlandese, alle dipendenze di Sector West di UNIFIL, si tiene oggi nella base militare della municipalità di Dibil il workshop di confronto tra i team EOD (Explosive Ordinance Disposal) dell’ONU.
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L’attività ha lo scopo di ad incrementare l’interoperabilità dei caschi blu impegnati nella bonifica degli ordigni esplosivi, operazione delicatissima da effettuarsi in pochi minuti in caso di ritrovamento di bombe o dei famigerati IED, ordigni improvvisati costruiti artigianalmente e dalla disattivazione estremamente complessa.
Oltre ad assolvere al loro compito specifico, gli artificieri di UNIFIL assistono i team dell’esercito Libanese con competenze e materiali all’avanguardia. Al confronto internazionale partecipano 8 team di nazioni diverse: Italia, Irlanda, Finlandia, Cina, Malesia, Spagna, Estonia e Cambogia.
L’occasione ha consentito ai militari di confrontare attrezzature e materiali, nell’ottica di uno scambio di informazioni fondamentale per una professione in continuo aggiornamento come quella dell’artificiere. La condivisione del know how e il consolidamento di uno spirito collaborativo sono infatti prerogative fondamentali della missione di pace in Libano.
Il contingente italiano è costituito da unità specializzate della Brigata Taurinense – provenienti dal 32° reggimento genio guastatori di Torino – al comando del Sector West nel sud del paese. Si tratta degli stessi militari che in Italia assicurano l’intervento sugli ordigni bellici, circa 150 l’anno, ritrovati nelle regioni Piemonte, Liguria e Val d’Aosta.
Viviana Passalacqua
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