Marina Militare recupera peschereccio siciliano sequestrato da miliziani libici
Nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17 aprile, la Marina Militare è riuscita a recuperare il peschereccio Airone, proveniente da Mazara del Vallo e sequestrato, tramite un rimorchiatore libico, da alcuni miliziani. Il fatto è avvenuto a circa 90 chilometri da Misurata. L’allarme è stato dato da un’altra imbarcazione italiana che si trovava a breve distanza. I sette componenti dell’equipaggio sono tutti salvi.
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Dopo aver verificat
o le condizioni di sicurezza con l’Autorità, l’azione di abbordaggio dell’imbarcazione è stata favorita dal fatto che gli stessi componenti dell’equipaggio del peschereccio italiano, tre italiani e quattro tunisini, siano riusciti a resistere ai miliziani, a loro volta bloccati all’interno della stiva. La Marina Militare ha così affiancato il mezzo italiano, facendogli invertire la rotta verso e dirigendolo verso Lampedusa.
Nessun componente della Marina è stato ferito, mentre un membro dell’equipaggio, nel tentativo di aiutare gli ufficiali italiani, si è ferito al piede dopo avere fatto partire, in modo fortuito, una raffica di colpi dall’arma in suo possesso. L’operazione è stata svolta in collaborazione con il dispositivo navale “Mare Sicuro”.
Se l’operazione di salvataggio del peschereccio e dell’equipaggio sono andati a buon fine, rimangono invece dubbi sull’origine dei sequestratori: “La nostra preoccupazione deriva dal fatto che non sappiamo se essi fossero pirati oppure militari libici”, ha affermato Giovanni Tumbiolo, Presidente del Distretto della pesca Cosvap di Mazara del Vallo.
Giacomo Pratali
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