Il commissario UE Thierry Breton nella conferenza stampa odierna ha sottolineato come a distanza di tre anni dalla pubblicazione del Toolbox della Commissione Europea sugli operatori delle Tlc gli stati membri siano ancora troppo lenti nel recepimento delle indicazioni per arginare quei fornitori che rappresentano un possibile pericolo dal punto di vista della cybersecurity per le comunicazioni.
Ad oggi solo dieci degli stati membri hanno applicato norme che derivano dalle indicazioni comunitarie ma più in generale il Commissario Breton ha denunciato una azione troppo lenta da parte dei 27. “Continueremo a lavorare con determinazione con i Paesi membri in ritardo e con gli operatori delle telecomunicazioni”, ha aggiunto il commissario Ue, sottolineando l’importanza di “accelerare” nella sostituzione dei fornitori ad alto rischio nelle reti 5G nazionali.
La relazione presentata oggi sullo stato di avanzamento registra che 24 Stati membri hanno adottato o stanno predisponendo misure legislative che conferiscono alle autorità nazionali il potere di effettuare una valutazione dei fornitori e imporre restrizioni. Di questi, 10 Stati membri hanno imposto tali restrizioni e 3 Stati membri stanno attualmente lavorando all’attuazione della pertinente legislazione nazionale. Data l’importanza dell’infrastruttura di connettività per l’economia digitale e la dipendenza di molti servizi critici dalle reti 5G, gli Stati membri dovrebbero realizzare senza indugio l’attuazione del pacchetto di strumenti.
Viene sottolineato nella comunicazione le forti preoccupazioni circa i rischi posti da alcuni fornitori di apparecchiature di comunicazione di reti mobili per la sicurezza dell’Unione e ritiene che le decisioni adottate dagli stati membri per limitare o escludere Huawei e ZTE dalle reti 5G perché rappresentano in realtà rischi sostanzialmente più elevati rispetto ad altri fornitori di 5G.
Nella relazione sono indicate anche alcune raccomandazioni per gli stati membri affinché dispongano di informazioni complete e dettagliate dagli operatori di telefonia mobile sulle apparecchiature 5G attualmente implementate e sui loro piani per l’implementazione o l’approvvigionamento di nuove apparecchiature, dovrebbero imporre senza indugio restrizioni ai fornitori ad alto rischio e il divieto gli operatori non dovrebbero essere autorizzati a installare nuove attrezzature.