Centocinquanta anni di storia d’Italia accessibili con un click: è online la nuova Teca digitale dell’Archivio Centrale dello Stato, che rappresenta il primo verontraguardo dell’era digitale dell’istituzione che custodisce la memorianstorico-documentaria della nazione. La Teca digitale consente di accedere a un totale di circa 2.500.000 immagini. Attraverso il suo utilizzo è possibile sfogliare ed effettuare ricerche in 1.500 inventari, interrogabili parola per parola grazie alladigitalizzazione con standard hOCR, accedere a più di 50.000 fotografie, 150.000 fascicoli, 100.000 documenti e migliaia di disegni tecnici, manifesti e registri. Semplificando l’accesso alla documentazione e alle informazioni correlate, la Teca digitale favorisce l’inclusione sociale, lo sviluppo della conoscenza, della creatività e della curiosità, ed è quindi uno strumento di superamento di barriere culturali, fisiche e cognitive.
Il progetto verrà presentato mercoledì 1° marzo durante il convegno dal titolo “Dal caos al cosmo: la nuova teca digitale dell’Archivio centrale dello Stato”, a cui interverranno nomi illustri della comunità archivistica. La piattaforma di ultima generazione, potenziando e semplificando l’accesso alle collezioni digitali, è una risposta concreta alle esigenze di ricercatori e ricercatrici, che possono accedere al patrimonio da ogni angolo dell’Italia e del mondo. “Potenziare l’accesso alle fonti è stata una delle priorità da realizzare in tempi rapidi – spiega il direttore generale e sovrintendente Andrea De Pasquale – Da oggi, grazie all’imponente progetto di digitalizzazione avviato nel 2022, migliaia di contenuti sono liberamente fruibili, a prescindere dalle competenze e dagli strumenti tecnologici. La Digital library semplifica infatti l’accesso alla documentazione e alle informazioni correlate, favorisce l’inclusione sociale, lo sviluppo della conoscenza, della creatività e della curiosità, ed è quindi uno strumento di superamento di barriere culturali, fisiche e cognitive”. Dalla prima migrazione dei contenuti digitali, avvenuta a luglio 2022, la Teca digitale si è ulteriormente arricchita di documentazione di grande rilevanza, proveniente dalla Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti dello Stato (75.000 testi normativi del periodo 1861-1932), dagli archivi dell’Istituto per la ricostruzione industriale (circa 60.000 documenti), di 1.500.000 immagini dell’archivio dell’Allied Control Commission (Acc), dagli archivi di architetti quali Luigi Moretti e Armando Brasini, dai registri degli Internati militari italiani in Germania durante il secondo conflitto mondiale.
Studenti, ricercatori, appassionati o semplici curiosi, attraverso la scelta di un argomento, di un fondo, di un soggetto produttore o di un periodo storico, possono ricercare, visualizzare, scaricare e riutilizzare per fini di studio e ricerca, tutta la documentazione digitalizzata. I documenti, le fotografie, i manifesti sono pubblicati nel formato interoperabile IIIF (International Image Interoperability Framework), che consente sia la condivisione in contesti più ampi, sia l’utilizzo di potenzialità innovative della piattaforma.
Mediante l’iscrizione, è infatti possibile salvare il proprio percorso di ricerca su liste personalizzate, oppure costruire delle “storie” attraverso cui raccontare e mettere in relazione documenti, fondi archivistici, esperienze di ricerca. La Digital library è inoltre collegata al Sistema informativo archivistico e alla Guida ai fondi della Sala di studio – strumenti di ricerca fondamentali per conoscere l’intero patrimonio conservato, anche il non digitalizzato – fornendo tutti gli elementi di contesto e facilitando la ricerca e la prenotazione direttamente da casa, anche della documentazione non ancora digitalizzata consultabile solo in sede. Entro la fine del 2023 la Teca si amplierà con un percorso tematico dedicato al Made in Italy. Accanto ai 160.000 marchi italiani già disponibili online, verranno pubblicati migliaia di documenti di brevetti della moda, della tecnica e del design italiano, di disegni dell’Archivio Stile Bertone, di fotografie del fondo della Direzione generale antichità e belle arti, di carte degli archeologi Edoardo e Guglielmo Gatti.
Dal 2024 saranno inoltre pubblicati online i documenti, i progetti e le fotografie relativi alle sale cinematografiche italiane, e completata anche la digitalizzazione della Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti dello Stato, compresi suoi importanti allegati, quali i piani regolatori del territorio italiano.