20 GENNAIO 1990: UNA FERITA ANCORA APERTA PER IL POPOLO AZERBAIGIANO

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Il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica dell’Azerbaigian ha diffuso un comunicato in occasione della Giornata di lutto nazionale del 20 gennaio.

Il comunicato commemora la ricorrenza della notte tra il 19 e il 20 gennaio del 1990, quando 26.000 soldati sovietici invasero Baku, Sumgait e altre città dell’Azerbaigian, per ordine della Nomenclatura dell’Urss. A seguito di questo intervento militare persero la vita 147 civili e 744 rimasero gravemente feriti. Questo triste evento è passato alla storia del Paese come “Gennaio nero”. Anche prima di questo tragico evento vi furono altri avvenimenti che fecero aumentare il malcontento dell’Azerbaigian contro il governo sovietico: le infondate rivendicazioni territoriali dell’Armenia ai danni del Paese, le violente attività separatiste nella regione del Nagorno-Karabakh, nonché la deportazione forzata di centinaia di migliaia di azerbaigiani dall’Armenia. L’esercito sovietico, nel tentativo di soffocare il movimento indipendentista azerbaigiano, commise innumerevoli massacri contro la popolazione civile, violando norme di diritto internazionale, la Costituzione dell’Urss e della Rss dell0Azerbaigian. Subito dopo i tragici eventi, infatti, il leader nazionale Aliyev tenne una conferenza stampa presso la Rappresentanza Permanente dell’Azerbaigian a Mosca condannando fermamente quelle atrocità e invocando giustizia. I tragici eventi del gennaio del 1990 sono stati giudicati dal Consiglio Nazionale del Milli Majilis, nel febbraio 1994, aggressione e crimine militare. Da allora, infatti, il 20 Gennaio è stato dichiarato Giornata di lutto nazionale. Anche se, a distanza di 32 anni questo tragico evento ancora non ha ricevuto una valutazione politica e giuridica internazionale. In seguito a quei fatti, sotto la guida del Capo supremo l’esercito azerbaigiano ripristinò l’integrità territoriale proclamandosi Repubblica. Oggi a distanza di 31 anni, l’Azerbaigian è membro della comunità internazionale. Oggi il rafforzamento dell’indipendenza, la sovranità e l’integrità nazionale rappresentano ancora delle linee guida fondamentali per l’indirizzo del governo, il quale dichiara che risponderà, anche in futuro, a qualsiasi ed eventuale minaccia alla propria integrità territoriale. Inoltre, lo Stato e il popolo di Azerbaigian continuano a preservare profondo rispetto e imperitura memoria a tutti coloro che hanno lottato per l’indipendenza del Paese.

Bookreporter Settembre

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