Déconfinement in Francia: il piano per la ripartenza

in EUROPA by

Il 28 aprile, il Primo Ministro francese, Edouard Philippe ha annunciato all’Assemblea Nazionale il piano del Déconfinement, più comunemente noto come Fase 2 nella gestione dell’emergenza dovuta al Covid-19: con 368 voti favorevoli, 100 contrari e 103 astenuti il piano è stato approvato. Il discorso di Philippe, durato circa un’ora, è stato molto dettagliato e l’allentamento delle restrizioni- molto più rapido rispetto al piano italiano-entrerà in vigore a partire dall’11 maggio.

“Convivere con il virus”

 Premettendo che sarà necessario continuare a “convivere con il virus”, il Primo Ministro francese ha annunciato all’Assemblea Nazionale due fasi di déconfinement di tre settimane ciascuna: la prima andrà dall’11 maggio al 2 giugno, poi vi sarà la seconda fase. Il piano prevede anche la divisione della Francia, a partire dal 7 maggio, in aree verdi-con meno contagi accertati e dunque meno restrizioni- e aree rosse-dove resteranno in vigore le attuali limitazioni. Il déconfinement, non sarà, dunque, uniforme. Philippe ha inoltre sottolineato che quella attuale è una situazione in continua evoluzione, quindi il piano potrà essere adattato in base ai dati sui contagi.

Prima di entrare nei dettagli della “strategia nazionale” necessaria per prevenire il “rischio di collasso” dell’economia francese, Philippe ha escluso qualsiasi ritorno immediato alla normalità, dopo sei settimane di severe restrizioni. Il Primo Ministro ha così esortato le imprese a mantenere il telelavoro “ove possibile, almeno nelle prossime tre settimane” oltre ad avvertire che rimarrà l’imperativo di limitare l’uso del trasporto pubblico ed in generale dei contatti. Indossare la mascherina sarà fortemente incoraggiato e sarà obbligatorio in determinate circostanze: nei mezzi di trasporto pubblico, per il personale educativo e per gli studenti a partire dalle scuole medie. Quanto ai commercianti, questi potranno esigere l’uso della mascherina da parte dei clienti. Oltre all’uso della mascherina, il governo intende testare in modo massiccio le persone con sintomi di Covid-19 ed installare delle “brigades” in ciascun dipartimento per identificare i loro contatti ed invitare tutte le persone positive a isolarsi. Il piano di déconfinement prevede infatti che vengano effettuati 100.000 test al giorno il cui costo sarà rimborsato.

Le due fasi di déconfinement

 A partire dall’11 maggio vi sarà la prima fase del déconfinement, con la riapertura della maggior parte delle attività commerciali, librerie, biblioteche e piccoli musei. Continueranno invece a rimanere chiusi i bar, cinema, teatri, ristoranti e grandi musei. Inizierà anche la riapertura, a determinate condizioni, di alcune scuole, in modo “molto graduale” e su base volontaria: in particolare, dall’11 maggio potranno riaprire le scuole materne ed elementari, mentre il 18 maggio vi sarà la possibilità di riapertura delle scuole medie. Anche gli asili nido potranno riaprire l’11 maggio, ma fino a un massimo di dieci bambini per aula e la mascherina sarà obbligatoria per gli insegnanti. Il Primo Ministro ha poi chiarito le condizioni per indossare la mascherina per gli studenti precisando che ne è vietato l’uso per i bambini nella scuola materna, non raccomandato per le scuole elementari ed obbligatorio per gli studenti delle scuole medie. “Decideremo alla fine di maggio se possiamo riaprire i licei, a partire dai licei professionali, all’inizio di giugno” ha affermato Philippe. Ovviamente sarà necessario mantenere la distanza di sicurezza per scongiurare i contagi e chi è entrato in contatto con persone contagiate dovrà restare due settimane in isolamento.

A patto di non essere in un’area rossa o di non dover essere in isolamento, sempre dall’11 maggio sarà possibile spostarsi fino a un raggio di 100 km dalla propria abitazione e per andare oltre serviranno dei permessi speciali. Nelle aree verdi sarà altresì possibile partecipare ad assembramenti di massimo 10 persone. Quanto alla capacità di trasporto pubblico, questa sarà drasticamente ridotta per almeno tre settimane successive all’11 maggio, al fine di rispettare il distanziamento sociale.

Nella seconda fase, dal 2 giugno, salvo nuove decisioni, è prevista la riapertura delle spiagge e la ripresa delle cerimonie religiose, il tutto sempre a determinate condizioni ed evitando il più possibile assembramenti. In questa fase potrebbero anche riaprire bar e ristoranti ed altre strutture ed attività ancora chiuse, così come sarà possibile iniziare a valutare eventuali vacanze estive.

Vigerà invece il prolungamento della sospensione delle principali manifestazioni sportive. Pertanto, il campionato di calcio non riprenderà prima di settembre, così come il campionato nazionale di rugby. Gli sport individuali potranno invece riprendere gradualmente le loro attività.

“Do appuntamenti i francesi per la fine di maggio, per valutare le condizioni in cui organizzeremo una nuova fase di deconfinamento, e in particolare prenderemo decisioni sull’organizzazione di bar, ristoranti, vacanze” ha concluso il Primo Ministro.

L’approvazione dell’Assemblea Nazionale

Il processo di approvazione da parte dell’Assemblea Nazionale del piano presentato da Philippe era stato considerato “a rischio” dai “macronisti”, poiché il metodo utilizzato dall’esecutivo aveva attirato critiche nei giorni precedenti Tuttavia, il piano è riuscito ad ottenere l’approvazione della maggioranza dell’aula parlamentare con 368 voti favorevoli, 100 contrari e 103 astensioni, principalmente grazie ai voti dei gruppi di La République en Marche (LRM) e Mouvement démocrate (MoDem), che detengono la maggioranza assoluta. “Tutela della salute, lavoro, trasporti pubblici, negozi, scuole: ora è fissato il quadro chiaro” ha detto il capo dei deputati macronisti, Gilles Le Gendre. Tra i 297 membri eletti del suo gruppo, 289 hanno votato a favore del piano. Tra i contrari la deputata Martine Wonner ha dichiarato “Mi rammarico per l’assenza di qualsiasi strategia terapeutica (…) volta al trattamento precoce delle persone sottoposte a test per Covid. La deputata di LRM ha ritenuto il piano del governo “carente” e “impreciso”. Prima del voto Wonner aveva denunciato – insieme a molti colleghi – il termine troppo breve concesso ai deputati prima di esprimere la loro opinione. Il governo ha, infatti, deciso, dopo varie procrastinazioni, di organizzare la votazione subito dopo il dibattito sulla strategia adottata dall’esecutivo dall’11 maggio. “Nel contesto attuale, un voto contrario del nostro gruppo dovrebbe essere considerato come un segno di sfiducia per l’attenzione del governo” queste le parole di Olivia Grégoire, compagna di partito di Wonner.

 

Bookreporter Settembre

Lascia un commento

Your email address will not be published.

*