Sono oltre duecento i farmaci che subiranno un rincaro ed oltre dieci le più grandi aziende a detta di Reuters a delineare le percentuali che andranno dal 4% al 10%.
I nomi più importanti che decideranno il mercato sono: Pfaizer, Teva, Novartis Merck, Alergan e Sanofi. Solo Pfaizer stando all’agenzia britannica avrebbe scelto una cinquantina di prodotti, Amy Rose, portavoce dell’azienda ha confermato l’aumento del 27% del portfolio della società per un totale del 5,6% dei prezzi. Trenta i prodotti GSK, la compagnia aumenterà il prezzo del suo blockbuster per il trattamento respiratorio, l’aumento dovrebbe essere tra il l’1% e il 5%. Sanofi ha scelto dieci farmaci e l’aumento sarà sulla falsariga di quello pensato da GSK. Teva alzerà il prezzo di quindici medicinali proponendo un rincaro di oltre il 6%.
Per ciò che riguarda i farmaci di fascia C, ossia quelli da banco non soggetti a limiti univoci l’aumento si aggirerà al 5,7%, la stima dei farmaci che subiranno l’incremento sarà all’incirca di ottocento unità, che andranno dagli antinfiammatori ai colliri fino ad arrivare alle pomate.
F.B. Fumarola