Con il possibile rischio di una escalation di violenza nella capitale iraqena il contingente italiano presente e stato spostato in una posizione di sicurezza al di fuori di Baghdad.
Questo quanto comunicato in una nota dello Stato Maggiore sella Difesa nel quale viene evidenziato che non si tratta di un ritiro di personale ma esclusivamente la messa in atto di un piano di sicurezza gia preventivato
“La pausa delle attività addestrative e l’eventuale ridislocazione dei militari italiani dalle zone di operazione irachene rientra nei piani di contingenza per la salvaguardia del personale impiegato -Continua la nota -Non rappresentano una interruzione della missione e degli impegni presi con la coalizione ma sono solo dipendenti dalle misure di sicurezza adottate. Gli stati di allertamento e le misure di sicurezza sono decise a livello di coalizione internazionale in coordinamento con le varie nazioni partner. Al momento, il Quartier Generale della coalizione sta pianificando una parziale ridislocazione degli assetti al di fuori di Baghdad”
“Nessuna ipotesi di ritiro” dei militari italiani dall’Iraq, sottolinea il ministero della Difesa. I soldati italiani hanno lasciato, nel corso della notte, la base americana a Bagdad, da due giorni sotto il tiro dei mortai. Il trasferimento dal compound “Union 3” ha riguardato una cinquantina di carabinieri impegnati nell’operazione di addestramento delle forze di sicurezza irachene ed è stato deciso dallo Stato maggiore della Difesa in accordo con i vertici della Nato. I soldati, che partecipano alla “Nato Mission Iraq”