Tour europeo per Sassoli, il presidente incontra Macron, Merkel e Johnson

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In questa settimana di ottobre, il Presidente del parlamento europeo David Sassoli ha svolto il suo primo tour europeo, visitando i capi di Stato e/o di governo di Francia, Germania e Regno Unito, per parlare di bilancio, Brexit e sfide globali. In particolare, il 7 ottobre Sassoli ha incontrato il presidente della Repubblica francese Macron, l’8 ottobre si è recato a Berlino per discutere con la Cancelliera tedesca Merkel e nel pomeriggio ha fatto visita al Primo Ministro inglese Johnson. Argomento dei colloqui sono state le questioni che riguardano l’apertura dei negoziati sul bilancio pluriennale dell’Unione europea, sul quale il Parlamento europeo ha un ruolo molto importante, la Brexit e le più importanti sfide che l’Europa deve affrontare in questo periodo.

Per quanto riguarda l’incontro con Macron, Sassoli si è recato a Parigi lunedì mattina per visitare il “il Restos du cœur”, un’organizzazione caritativa, per poi dirigersi all’Assemblea nazionale ed incontrarne il Presidente Ferrand; nel primo pomeriggio si è spostato invece all’Eliseo per la visita al Presidente Macron. I due leader, europeo e francese, hanno mostrato una sintonia in merito alle tematiche affrontate: rispetto al nuovo bilancio europeo, si considera positiva la condizionalità che penalizza oppure premia i paesi che rispettano gli impegni e i valori europei. Tale criterio, affermano, dovrebbe riguardare anche l’immigrazione.

L’incontro con Angela Merkel si è rivelato altrettanto importante: “Sono venuto a Berlino per ascoltare anche i punti di vista del governo tedesco su tante questioni che hanno bisogno di vedere insieme il Parlamento europeo e tutte le istituzioni sia Ue sia degli Stati membri” ha detto il presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, in una dichiarazione rilasciata prima di incontrare la cancelliera Angela Merkel. La cancelliera ha affermato che “siamo tutti sulla stessa barca” e “abbiamo grandi compiti davanti a noi, tra l’altro l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea”. La questione brexit è stata al centro del colloquio anche perché prima dell’incontro vi è stata una telefonata tra la cancelliera tedesca e il primo ministro inglese e, subito dopo, Sassoli si è recato a Londra per parlare con Boris Johnson. Secondo quanto riportato dai principali giornali inglesi, la telefonata tra Merkel e Johnson è stata fatta proprio per parlare di Brexit; secondo la cancelliera, un accordo potrebbe essere fatto solo se l’Irlanda del Nord rimanesse nell’unione doganale, addirittura in modo permanente, ma ciò non sembra convincere il governo inglese.

Si evince come quindi, l’argomento principale in tutti gli incontri è proprio quello della Brexit. Il presidente Sassoli ha dichiarato: “Ci sono due alternative ad un accordo in questo momento: l’estensione o nessun accordo. Il parlamento è naturalmente aperto alla possibilità di una estensione qualora vi siano validi motivi e obiettivi precisi, ma richiederla è prerogativa del Regno Unito”, ha detto, per poi aggiungere “Sull’ipotesi del mancato accordo sono dell’idea che sarebbe fortemente negativo e comporterebbe serie conseguenze economiche per entrambe le parti, ed un mancato accordo sarebbe responsabilità del governo britannico”. Il meeting tra il presidente dell’Europarlamento e il primo ministro inglese è stato tutt’altro che facile, manca meno di un mese alla data prevista per l’uscita dall’Unione Europea ed i negoziati sono ancora in alto mare: “Sono venuto pieno di fiducia con la speranza di ascoltare proposte capaci di fare avanzare il negoziato. Invece devo constatare che non ci sono progressi” afferma Sassoli. Ricordando che l’accordo deve ottenere il voto positivo della Camera dei Comuni e del Parlamento europeo, ha sottolineato come sia necessario ottenere in consenso di entrambi. Per Sassoli, l’opzione migliore continua ad essere l’uscita con l’accordo, così come lo era lo scorso anno con l’accordo di Theresa May, ex primo ministro; proprio quel testo è, secondo il presidente, il miglior accordo possibile.

Sassoli continua a sperare di evitare l’uscita senza accordo, ma in caso contrario, l’Unione Europea è pronta ad affrontarne le conseguenze, consapevole che non ha alcuna responsabilità a riguardo. In merito alla questione è intervenuto anche Donald Tusk, presidente del Consiglio Europeo: sul proprio profilo Twitter, rivolgendosi a Boris Johnson, ha scritto: “qui in gioco non c’è uno stupido scaricabarile. È in gioco il futuro dell’Europa e del Regno Unito, nonché la sicurezza e gli interessi dei nostri cittadini. Non vuoi un accordo, non vuoi un’estensione, non vuoi revocare, quo vadis?”.

Con tono furioso, Tusk ha ricordato che sulla base della proposta di Johnson un accordo è praticamente impossibile, ma in ballo c’è il futuro dei cittadini inglesi ed europei, principale cosa da tutelare.

Bookreporter Settembre

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