Alla vigilia delle elezioni generali previste il 16 febbraio e il 2 marzo, Amnesty International ha chiesto alle autorità nigeriane di proteggere la popolazione dalla violenza e di assicurare il pieno rispetto delle libertà di espressione, manifestazione pacifica e associazione prima, durante e dopo la consultazione.
Durante i comizi svoltisi nei mesi scorsi in alcuni stati della Nigeria vi sono stati episodi di violenza, tra cui quello che nello stato di Kano ha causato quattro morti tra sostenitori di partiti politici rivali.
“La violenza elettorale in stati come Kano, Kwara, Kogi, Rivers, Taraba e Bayelsa ci preoccupa fortemente. Se non sarà fermata, pregiudicherà il rispetto dei diritti umani per tutto il periodo elettorale”, ha dichiarato Osai Ojigho, direttrice di Amnesty International Nigeria.
“Abbiamo ricevuto notizie di sostenitori di esponenti politici che hanno aggredito oppositori reali o percepiti come tali. Le autorità devono escludere ogni forma d’impunità assicurando indagini e processi nei confronti dei responsabili”, ha aggiunto Ojigho.
Il 3 febbraio durante un comizio dell’All Progressives Congress (Apc) a Sagbama (stato di Bayelsa), una persona è stata uccisa e molte altre sono rimaste ferite.
Il mese scorso a Wukari (stato di Taraba) era stato imposto un coprifuoco di 12 ore dopo violenti scontri tra sostenitori dell’Apc e del People’s Democratic Party (Pdp), i due principali partiti nigeriani.
“Le autorità nigeriane devono assicurare che i rappresentanti politici e i loro sostenitori non violino i diritti umani e devono rendere chiaro che vi sarà tolleranza-zero per le violazioni e che chiunque sia sospettato di averne commesse sarà portato in giudizio”, ha sottolineato Ojigho.
Di recente un esponente del Pdp dello stato di Kaduma è stato ripreso in video mentre aizzava i suoi sostenitori ad aggredire chiunque avesse votato per un altro partito.
“Le autorità devono indagare a fondo su tutte le denunce di incitamento alla violenza e di altre violazioni dei diritti umani prima, durante e dopo le elezioni e assicurare che i sospetti responsabili siano portati di fronte a un giudice”, ha proseguito Ojigho.
“I partiti politici e i loro candidati devono condannare pubblicamente ogni incitamento all’odio, alla discriminazione, alle ostilità e alla violenza. Le autorità nigeriane devono assicurare che i gruppi della società civile nazionali e internazionali e gli organismi di monitoraggio elettorale possano operare in condizioni di sicurezza”, ha concluso Ojigho.