Agcom: Interviene Martusciello “garantire anche online imparzialità e correttezza dell’informazione politica”

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Quello delle “Fake News”, è sicuramente in questo momento un tema molto caldo. Sull’argomento si sono accesi i riflettori, in particolar modo, durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali statunitensi. In questo ambito si è tenuto a Trieste, lo scorso 22 novembre, un seminario dal nome “Chi vincerà le elezioni: giornali, televisioni o web? La campagna elettorale nell’era di Internet in vista dell’appuntamento del 2018” promosso dal Corecom Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il Consiglio Regionale.

Qui tra gli altri ha preso la parola il Commissario dell’Agcom, Antonio Martusciello: “Le ultime presidenziali americane hanno segnato un punto di svolta nel modo in cui i social media sono stati utilizzati come strumenti per la formazione del consenso, al punto che una giornalista per offrire un’immagine evocativa di questo fenomeno ha definito Donald Trump come il primo Facebook President

Martusciello ha voluto sottolineare quanto, arrivati a questo punto, sia necessario un intervento regolatorio sulle notizie online; “Nell’era delle fake news e della post-verità, è necessario evitare il farweb e garantire i principi di una informazione veritiera e plurale, su qualsivoglia piattaforma, inclusi i nuovi media. È auspicabile un’azione coordinata a livello nazionale ed europeo volta ad estendere i principi previsti per i media tradizionali anche alle piattaforme digitali, preso atto dell’ormai decisivo ruolo di queste ultime nella formazione del consenso”.

In riferimento al ruolo dell’Agcom, ha assicurato che si è istituito un “tavolo tecnico” per la garanzia delle notizie online. In questa sede si studieranno le metodologie per rilevare contenuti online potenzialmente lesivi all’imparzialità e alla correttezza dell’informazione.

La preoccupazione per le Fake News c’è ed è diffusa. A confermarlo il recente sondaggio condotto dalla BBC su 18 paesi,  secondo il quale 8 utenti su 10 restano allarmati da quello che può essere vero o falso online. Sebbene la maggior parte dei soggetti del sondaggio si dichiarino riluttanti all’idea di un intervento politico a riguardo, il web non è considerato un posto “sicuro”.

Intanto a livello europeo, ha concluso Martusciello: “l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha recentemente approvato la risoluzione su media e giornalismo online, al fine di avviare discussioni sulle misure necessarie per prevenire il rischio di distorsione delle informazioni o manipolazioni dell’opinione pubblica attraverso i social media e la Commissione Europea ha appena lanciato una consultazione pubblica su fake news e disinformazione on line”.

 

 

Bookreporter Settembre

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