Indipendentemente dal modo in cui la situazione viene presentata a livello internazionale, quella che si sta consumando in Ucraina è una vera e propria guerra civile. I medici degli ospedali che trattano i feriti (per lo più giovani con arti amputati e gravi ustioni), affermano che le ferite riportate sono per poco più del 10% derivanti da armi da fuoco, tipiche delle ribellioni e insurrezioni, il 90% sono invece imputabili ad artiglieria pesante e mezzi utilizzati in vere e proprie situazioni belliche.
La situazione sta inoltre degenerando nelle cosìddette “Repubbliche del Popolo” (Donetsk e Luhansk), tanto da provocare un vero e proprio esodo della popolazione. Le ragioni di ciò sono da ricercarsi in due questioni fondamentali: innanzitutto la scarsa disciplina dei mercenari e dei volontari russi, i quali, giocando ai conquistatori, passano il loro tempo a bere, sparare e perpetrare stupri, tanto da instillare nella poplazione locale addirittura la paura di lasciare le proprie abitazioni, e l’incpacità del personale delle “Repubbliche” di gestire la cosa pubblica , personale addirittura difficile da contattare perchè spesso ufficialmente a Mosca per presunte formazioni.