I fondi europei SIE per il semestre europeo 2014-2020

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Tra le principali fonti di finanziamento nazionali e regionali previste dall’Unione Europea per il semestre 2014-2020 figurano i Fondi strutturali e di investimento europei (SIE). Tuttavia, prima di entrare nel dettaglio dei fondi SIE è doveroso fare una panoramica sugli obiettivi del semestre europeo, strettamente legato ai fondi strutturali e di investimento. Il semestre europeo è stato introdotto nel 2010 e consente ai paesi membri dell’UE di coordinare le loro politiche economiche per tutto l’anno nonché di affrontare le sfide economiche che interessano l’UE. Gli obiettivi del semestre europeo si dividono in 4 macro aree: garantire delle finanze pubbliche sane (evitando un eccessivo debito pubblico); prevenire squilibri macroeconomici eccessivi nell’UE; supportare le riforme strutturali per aumentare la crescita e l’occupazione; rilanciare gli investimenti. L’obiettivo finale è quello di ridurre ulteriormente le differenze che persistono tra i vari stati europei, in termini economici, sociali e territoriali, riducendo, così, il divario che si è creato negli anni tra gli stati membri più avanzati e quelle maggiormente in difficoltà. Questa decisione dell’UE di dedicare fondi a determinate attività è alla base della Politica di Coesione, volta a potenziare la coesione economica, sociale e territoriale per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva di tutti gli stati membri. All’interno del quadro del semestre europeo rientrano i fondi SIE. Nell’ambito dei finanziamenti europei, i fondi SIE possono essere considerati, senza dubbio, la principale fonte di investimento dell’Unione, per l’ammontare di fondi destinati e per il numero di programmi che mirano a finanziare. I fondi strutturali e di investimento raggruppano 5 settori: ricerca e innovazione, tecnologie digitali, sostenere l’economia a basse emissioni di carbonio, gestione sostenibile delle risorse naturali e piccole imprese. Sulla base di questi settori, sono stati individuati 5 campi d’intervento legati ai fondi SIE. Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), che mira ad uno sviluppo omogeneo all’interno delle varie regioni europee; d’altra parte, a sostegno della politica agricola comune europea e delle zone rurali è stato destinato il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR); infine, il Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) va a supporto dei settori di pesca e acquacoltura sostenibili, favorendo l’inserimento di nuovi lavoratori nel settore della pesca e promuovendo l’implementazione della Politica marittima integrata. A livello di welfare europeo, invece, figurano il Fondo sociale europeo (FSE) che è il principale strumento europeo a sostegno dell’occupazione, a supporto dei cittadini europei per ottenere posti di lavoro nonché garantire eque opportunità lavorative ai cittadini dell’Unione e il Fondo di Coesione (FC) che ha come obiettivo la riduzione delle disparità economiche e sociali e il sostegno allo sviluppo sostenibile. Entrando nello specifico della dotazione finanziaria per il programma SIE, l’investimento totale si aggira intorno a 637 miliardi di euro, divisi in 454 miliardi provenienti dal bilancio dell’UE e altri 183 miliardi di cofinanziamento nazionale, volti ad investire in più di 500 programmi. Questi fondi vengono erogati dall’UE esclusivamente per finanziare i 5 Fondi strutturali e di investimento europei, sopra descritti. La gestione di tali fondi avviene congiuntamente tra la Commissione europea e gli stati membri, attraverso accordi formali. Infatti, ogni paese prepara piani strategici, in accordo con la Commissione europea, contenenti le priorità di investimento che riguardano i 5 Fondi SIE. Questi piani sono noti come Accordi di partenariato (AP). Una volta che il piano con i relativi settori di investimento verrà approvato, gli stati membri possono gestire autonomamente i fondi che gli sono stati conferiti, purché in linea con il piano approvato. I dettagli inerenti agli obiettivi da raggiungere attraverso le risorse disponibili vengono indicati nei Programmi operativi (PO) nazionali e/o regionali. I PO vengono elaborati per rispondere alle sfide socioeconomiche del paese o delle regioni interessate. Il criterio con cui ogni stato membro utilizza i fondi assegnati è molto semplice: i finanziamenti ottenuti devono essere destinati ai settori in cui vi è maggiore necessità e dove, d’altro canto, è possibile ottenere un impatto maggiore. Per quanto riguarda le risorse finanziarie destinate all’Italia per il semestre europeo, il nostro paese ha ricevuto 42,77 miliardi di EUR dai fondi SIE per il finanziamento di 75 programmi nazionali e regionali. Con un cofinanziamento nazionale di 30,96 miliardi di EUR, l’Italia ha un bilancio complessivo pari a 73,73 miliardi di EUR da investire in vari settori, quali ad esempio occupazione e crescita, potenziamento di ricerca e innovazione, tutela dell’ambiente e aumento della partecipazione al mercato del lavoro. In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, usufruire di questi bandi messi a disposizione dalle regioni e del nostro paese può essere un importante punto di ripartenza per le singole attività e per l’economia stessa. I siti disponibili dove poter consultare i bandi legati ai finanziamenti SIE sono: Obiettivo Europa, Lazio Europa e Finanziamenti News.
Bookreporter Settembre

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