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Sophie and the Giants fanno ballare Villa Ada

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È una delle prime serate più fresche di fine estate a Roma, ed all’interno del parco di Villa Ada il calo delle temperature inizia a farsi sentire. Non appena Sophie Scott appare sul palco con tutta la sua prorompente energia, il pubblico sembra tuttavia improvvisamente dimenticare il freddo e si lascia trascinare dal carisma e dai ritmi travolgenti della cantante originaria di Sheffield.

Nata come una band, “Sophie and the Giants” ormai dal 2022 si è trasformata definitivamente in un progetto solista della Scott, la quale, accompagnata unicamente da un tastierista, infiamma il pubblico con la sua carica dirompente.
Capelli fiammeggianti al vento e sorriso stampato sul volto, la cantante inglese ripropone al pubblico tutti i suoi più grandi successi, da Paradise a Hypnothyze fino a brani più recenti come In the Dark e We Own the Night.

Vivacissima icona dell’indie rock britannico, Sophie Scott non si risparmia un solo istante, canta, balla e fa ballare l’intera Villa Ada. Generosa ed istintiva, stringe le mani del pubblico in transenna e si avvicina per un selfie, mostrandosi in tutta la sua genuinità. Una giovane e talentuosa artista per una serata tutta da ricordare. Non resta quindi che attendere l’uscita finalmente di un album che includa tutti i suoi successi.

In apertura del concerto di “Sophie and the Giants” anche un bravo ed affabilissimo Max Forleo accompagnato dalla sua chitarra, ed a seguire la trascinante Valentina Tioli, già star di X-Factor, ora a Roma per presentare i suoi ultimi brani.

Qui sotto la gallery del concerto.

Il Muro del Canto alla Festa d’Agosto di Montecelio

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Nella serata ieri la band del Muro del Canto, nell’ambito del suo tour estivo, si è esibita in Piazza S. Giovanni a Montecelio, alle porte di Roma.

La band, formata da Daniele Coccia Paifelman (voce), Alessandro Pieravanti (voce narrante e batteria), Eric Caldironi (chitarra acustica), Ludovico Lamarra (basso elettrico), Franco Pietropaoli (chitarra elettrica) e Alessandro Marinelli (fisarmonica), ha così potuto trascinare, entusiasmare, far cantare e ballare i numerosi fan accorsi per l’occasione, nell’ambio della trasizionale Festa d’Agosto.

Un sound inconfondibile, contenuti mai banali che portano, se ascoltati attentamente, a riflettere sulla vita reale, prendendo spunto da storie che hanno come palcoscenico i marciapiedi della Capitale.

Il racconto di una romanità ripercorsa nel liv nei vari brani che li hanno fatti apprezzare ad un pubblico sempre più vasto, quali ‘Madonna delle lame’, ‘L’anima de li mejo’, ‘La luce della luna’, ‘L’amore mio non more’, ‘Fiore de niente’, ‘Cometa’, ‘Quando scende la notte’, solo per citarne alcuni.

A chiusura del tour, come comunicato dal palco dalla stessa band, il Muro tornerà ad esibirsi a Roma il 23 settembre prossimo in Piazza Sempione.

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LAZZA – Oltre ogni aspettativa

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Si chiude col botto il Viper Summer Festival, rassegna tutta toscana divisa tra due location, con il concerto di Lazza all’Arena della Versilia. Prosegue infatti con questa tappa al Cinquale, a due passi da Forte dei Marmi, l’Ouvertour Summer 2023 che lo ha visto protagonista di oltre 16 date in questa estate di grandi successi.

Da poco reduce dal suo show sul main stage dello Sziget Festival (terzo artista Italiano nella storia dopo Lorenzo Jovanotti e i Subsonica, e primo negli ultimi 13 anni), il giovane rapper milanese porta sul palco i suoi brani più iconici, con una grinta e un’umiltà inaspettate. Sugli schermi un conto alla rovescia annuncia l’inizio del concerto, l’arena gremita di giovani (e di qualche genitore altrettanto coinvolto) esulta, attacca in grandezza, ça va sans dire, con il brano Ouverture, con la band che suona mentre la voce di Lazza arriva dal backstage per tutta la durata dell’intro. Corre e salta sul palco con grande energia nei primi tre brani, Molotov, Bugia e Netflix, in maglietta nera e shorts rossi, catena sbrilluccicante al collo e i doverosi occhiali da sole. Nero e rosso è anche il colore del palco e delle luci che illuminano i fumi, forse un richiamo alla sua squadra del cuore, o forse è solo un caso. Forza Milan grida un bambino in prima fila nella speranza di farsi sentire dal suo idolo, che per tutto il concerto interagisce con il pubblico in modo semplice e spontaneo.

Una versione ridotta rispetto allo show presentato in spazi più grandi e nei palazzetti, senza fuochi e fiamme ma pieno di sincerità. Accompagnato da un’ottima band, è un Lazza più crudo e ruvido rispetto agli album, con la voce graffiata e roca per i troppi concerti o gli sbalzi di temperatura, ma che va avanti fino alla fine senza perdere un colpo. Il pubblico canta ogni brano, dalle hit più note come Panico, Chiagne, Re Mida e Porto Cervo, a quelle più oscure o più dure come Alyx, Puto, Catrame, Slime, Jefe e Gucci Ski Mask, si infiamma con Zonda, diventa un oceano di luci sui brani più intimi e di ombrelli aperti, come di consueto, per Piove. Canta con tutta l’anima Lazza, sembra quasi sofferente a tratti, e riesce a creare un’atmosfera intima e densa su questo palco sotto le montagne e a pochi metri dal mare. Tanta energia e rabbia, quanta commozione, sia nei brani che nell’atteggiamento dell’uomo dei numeri (tutto esaurito a ogni data, oltre 3 miliardi di stream per i suoi brani e il record di permanenza ininterrotta al primo posto in classifica per Sirio, 7 volte disco di platino).

Si aggiungono alla scaletta, oltre ai brani di Sirio, di Re Mida e di J, gli ultimi successi estivi di Drillionaire “Bon Ton” e “Fashion”- Il pubblico poga, canta, partecipa (un ragazzo indovina una domanda sugli esordi di Lazza e viene invitato sul palco con il suo beniamino), si sente parte di un qualcosa di unico e irrepetibile questa sera. A un tratto, nel silenzio un grido “sei Dio”. Si mostra invece umano e fragile, più un fratello che una star sul piedistallo, scherzando con la crew sul palco ed esibendosi con una sincerità disarmante il nostro Lazza, che se è intenso in ogni brano, sembra vibrare di un’energia diversa nei momenti più introspettivi e malinconici, quasi fosse quella la sua chiave più vera.

E’ visibilmente toccato quando ringrazia a fa salire sul palco Drillionnaire e Low Kidd (che ci sono sempre stati da “quando non ero nessuno”), e ancora di più quando sul palco sale il suo cane Coby per la foto di rito con il pubblico alle spalle. Chiude in bellezza con i successi più globali “Cenere” e “Ferrari” dopo due ore di concerto e più di 30 brani suonati interamente dal vivo. Torna sul palco per ringraziare tutti, prima di essere inghiottito dalla nebbia estiva, mentre il prato si svuota e restano nell’aria le note di una notte da ricordare.

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Johnson Righeira: i 40 anni di ‘Vamos a la playa’

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Stefano Righi
, in arte Johnson Righeira, dopo l’esibizione al Concertone del primo maggio, ha celebrato ieri sera i 40 anni di “Vamos a la playa” sul palco del parco divertimenti di Cinecittà World alle porte di Roma.

Il brano grande icona e successo del duo dei Righeira, è stato il tormentone dell’estate 1983, ma riproposta spesso anche successivamente diventando il simbolo della estate stessa.

Non poteva mancare l’esecuzione di altri brani di successo di quegli anni scritti da Johnson e Michael Righeira quali “No tengo dinero” e “L’estate sta finendo”.

Sul palco Johnson è stato accompagnato dalla band Evolution 80, che in apertura di successo ha eseguito una serie di brani famosi di altri artisti ripercorrendo il sound tipico degli Anni Ottanta.

Una curiosità: Johnson, nonostante la serata molto calda, indossava un giubbotto con la scritta ‘Kutu’, il nome del vino che viene prodotto dall’artista nella sua azienda vinicola nel Canavese.

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Pink Floyd Legend a Ferento verso il sold-out

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Foto copertina Sergio Banfi

PER IL “THE DARK SIDE OF THE MOON – 50th Anniversary Tour”
Pochi biglietti ancora per il concerto del 2 agosto al Teatro Romano


Dopo il successo riscosso cinque anni fa con
Atom Heart Mother, il 2 agosto 2023 i Pink Floyd Legend tornano al Ferento Teatro Festival per celebrare il 50° anniversario dell’uscita di The Dark Side of the Moon.

La formazione italiana, riconosciuta da critica e pubblico come la migliore interprete dei capolavori dei Pink Floyd si appresta, a dieci giorni dalla data, a realizzare un ennesimo tutto esaurito, che si va ad aggiungere agli oltre 20.000 spettatori del tour iniziato nel marzo 2022 e agli 80.000 che hanno assistito agli spettacoli della band negli ultimi quattro anni.

Nelle due ore di concerto, sul palco nell’area archeologica a pochi chilometri da Viterbo, oltre all’esecuzione integrale del capolavoro del 1973, i Legend riproporranno anche tutti i più grandi successi della band inglese, accompagnati dai video originali d’epoca proiettati sul grande schermo circolare e immersi nel nuovo disegno luce e laser. 

Il gruppo è composto da Fabio Castaldi (voce e basso), Alessandro Errichetti (voce e chitarre), Simone Temporali (voce e tastiere) ed Emanuele Esposito (batteria). Completano la formazione Giorgia Zaccagni, Nicoletta Nardi e Claudia Marss ai cori e Maurizio Leoni al sassofono solista. 

I Pink Floyd Legend, dal 2019, sono l’unica band che con i suoi spettacoli dedicati all’universo pinkfloydiano può vantare in Italia oltre 100.000 spettatori e ogni tour – la cui produzione porta la firma di Gilda Petronelli di Menti Associate – è un evento: da quello di Atom Heart Mother con coro e orchestra, a The Dark Side of the Moon – 50th Anniversary Tour; da Live at Pompeii con tutti gli strumenti vintage originali dell’epoca al tour per i 40 anni di Animals con la riproduzione della Battersea Power Station, realizzata con mapping 3d  e proiettata su uno schermo di oltre 15 metri di larghezza per oltre 6 metri di altezza, con tanto di “vapori reali” che fuoriuscivano dalle 4 ciminiere bianche per tutta la durata del concerto, a SHINE Pink Floyd Moon, l’opera rock di Micha van Hoecke che li vede sul palco insieme a Raffaele Paganini e ai danzatori della Compagnia Daniele Cipriani.

IL DISCO. Considerato come il capolavoro assoluto dei Pink Floyd, THE DARK SIDE OF THE MOON è un disco entrato nel mito per numero di copie vendute, per la tecnica di registrazione, per i temi proposti, per la sua bellezza e, per certi versi, anche per la semplicità delle melodie, che segna l’inizio della maturità artistica dei Pink Floyd.

Quelle nuove sonorità, già presenti in forma rudimentale in MEDDLE e OBSCURED BY CLOUDS, e che a loro volta caratterizzano il passaggio dalle atmosfere psichedeliche e dai tentativi progressive di ATOM HEART MOTHER, fanno esplodere tutto il loro potenziale lirico, melodico e tecnico dei quattro Floyd. Il pianto di Waters dopo l’ascolto del missaggio finale del disco la dicono tutta sulla bontà e la grandezza del progetto.

Il battito cardiaco che introduce e chiude l’album accompagna l’ascoltatore in un viaggio che è la nostra stessa vita, partendo dal primo respiro della nascita (Breathe), attraversando le paure dell’uomo (il tempo che passa, la morte), per arrivare alle ossessioni (il denaro) e alle follie dei nostri tempi (la guerra). Già si vedono quei temi di critica sociale cari a Waters che verranno approfonditi in WISH YOU WERE HERE e ANIMALS e che troveranno la loro definitiva e stabile collocazione in THE WALL.

A impreziosire e consegnare al mito il tutto, ecco il genio Alan Parsons che fa letteralmente esplodere il suono fuori dal disco, conferendogli una tridimensionalità e una atemporalità incredibile per quelle che sono le tecniche di registrazione dell’epoca. Per questo, DARK SIDE è un disco senza tempo, da sembrare scritto e suonato nel futuro tanto è attuale nei contenuti e nella resa sonora.

PINK FLOYD LEGEND. Nati nel 2005, i Pink Floyd Legend sono oggi riconosciuti come il gruppo italiano che rende, in ogni loro spettacolo, il miglior omaggio alla musica dei Pink Floyd, grazie alla realizzazione di show perfetti, frutto dello studio approfondito delle partiture e dei concerti live che la band inglese ha proposto nel corso degli anni. 

Da Atom Heart Mother, la celebre suite per orchestra e coro, che dal 2012 a oggi, a ogni rappresentazione, ha realizzato il “tutto esaurito”, al tour italiano di The Dark Side of The Moon, insieme alla straordinaria Durga Mc Broom (vocalist dei Pink Floyd dal 1987 e per la prima volta su un palco con una band italiana), nel 2015, aggiungono un importante tassello alla loro biografia grazie all’esecuzione integrale, in prima assoluta mondiale, dell’album The Final Cut  in occasione delle celebrazioni per il 70esimo anniversario dello sbarco di Anzio, con la presenza dello stesso Roger Waters.

Il tour 2016 è stato caratterizzato da concerti-evento, in luoghi di assoluto prestigio, “The Dark Side Of The Moon” e “Atom Heart Mother” (con una nuova orchestra e un coro di 140 elementi, nel magnifico Sferisterio di Macerata – storica sede dell’Opera mondiale) e l’inedito “Live At Pompeii” che ha ripreso vita nel palcoscenico del Teatro Romano di Ostia antica in occasione della prima edizione della rassegna “Il Mito e il Sogno”, registrando anche qui il tutto esaurito e una lunga standing ovation finale. Il 19 novembre, poi, Roma è diventata il palcoscenico della prima grande giornata/evento dedicata alla musica dei Pink Floyd quando i Legend hanno proposto uno show molto speciale, ripercorrendo l’intera carriera della formazione britannica, con ospiti di eccezione tra cui Carlo Massarini che ha fatto gli onori di casa, catapultando il pubblico indietro nel tempo attraverso racconti ed aneddoti.

Nella primavera del 2017, la celebrazione dei quarant’anni di ANIMALS, andata in scena a Roma all’Auditorium Conciliazione e a Milano al LINEARCIAK, ha confermato il successo della band con un ennesimo tutto esaurito. In queste due occasioni, ospite speciale della serata è stato il giornalista Andrea Scanzi, uno dei più grandi conoscitori e appassionati dei Pink Floyd, che ha raccontato la genesi del disco e gli aneddoti e le particolarità che l’hanno caratterizzato. Nel “Summertour 2017” i Legend hanno registrato, ancora una volta, un grande successo di pubblico con i “tutto esaurito” al Blubar Festival di Francavilla al Mare (Ch), al Teatro Romano di Ferento (Vt) all’Ostia Antica Festival di Roma e a Villa Adele ad Anzio, in cui hanno presentato per la prima volta il progetto speciale “Roger Waters Night”, un grande omaggio al bassista e alla memoria di suo padre, l’ufficiale britannico Eric Fletcher Waters, che perse la vita proprio ad Anzio. Il 25 novembre 2017 hanno realizzato a Roma, alla Conciliazione, un ennesimo sold out in occasione della seconda edizione del “Pink Floyd Legend Day“, quando si sono esibiti insieme alle tre “special guests” il percussionista Gary Wallis e le vocalist Claudia Fontaine e Durga Mc Broom, che affiancarono i Pink Floyd nel tour di “The Division Bell”.

Dal 26 febbraio 2018 sono in tour con la riproposizione della epica suite ATOM HEART MOTHER, incassando in ogni luogo, il tutto esaurito.

A giugno 2019 il debutto in prima mondiale al Ravenna Festival con lo spettacolo SHINE Pink Floyd Moon portato in scena insieme al regista coreografo Micha van Hoecke e che vede come special guest Denys Ganio, già étoile del Balletto di Marsiglia ed interprete del famoso Pink Floyd Ballet di Roland Petit.

Il 21 giugno 2022 sono stati invitati dall’Università di Tor Vergata a inaugurare le celebrazioni del quarantennale dello storico Ateneo romano, con il progetto speciale “#40 anni in una notte… e oltre, in cui i Legend hanno eseguito un repertorio composto di oltre 40 anni di successi floydiani, accompagnati da un’orchestra di 17 elementi.

Il tour estivo 2022 di Atom Heart Mother prende il via a luglio con un tutto esaurito dal Teatro Romano di Fiesole per proseguire ad agosto davanti a più di 3000 persone al Roma Summer Fest alla Cavea del Parco della Musica e arrivare per la prima volta in Sicilia ad Agrigento al Teatro Valle dei Templi e all’Anfiteatro di Zafferana Etnea, dove riscuote, come sempre un grande successo di pubblico e critica.

Durante l’inverno 2023 i Legend riprendono con grande successo (4 sold out consecutivi: Modena, Pordenone, Roma e Firenze) il tour di SHINE Pink Floyd Moon al fianco di Raffaele Paganini, nuovo coprotagonista insieme alla band e ai danzatori della Compagnia Daniele Cipriani dell’opera rock che, dopo la morte di Micha van Hoecke avvenuta nell’agosto del 2021, vede la regia della danzatrice coreografa giapponese Miki Matsuse, compagna di vita e di lavoro di Micha.

A marzo 2023 i Legend festeggiano i 20.000 spettatori del tour celebrativo del cinquantennale di The Dark Side of The Moon partito nel marzo 2022. 

Tutte le produzioni dei Pink Floyd Legend sono firmate Menti Associate

 

PINK FLOYD LEGEND

FABIO CASTALDI – Basso, Voce, Gong

ALESSANDRO ERRICHETTI – Chitarra, Voce

EMANUELE ESPOSITO – Batteria

SIMONE TEMPORALI – Tastiere, Voce

PAOLO ANGIOI – Chitarra acustica, elettrica e 12 corde, Basso, Voce

con

MAURIZIO LEONI – Sassofono

GIORGIA ZACCAGNI / NICOLETTA NARDI / CLAUDIA MARSS – Cori

 

PINK FLOYD LEGEND in “THE DARK SIDE OF THE MOON – 50th Anniversary Tour”
2 Agosto 2023 – ore 21.15 –Teatro Romano Ferento (VT)

Prevendite Online su: ciaotickets.com | ticketone.it

Info spettacoli 393.9041725 | Info biglietterie 328.7750233

Indirizzo: Strada Teverina Km 8 Bivio Strada Ferento (Viterbo)

 

Pink Floyd Legend Management

Menti Associate, Viale Africa, 50 – www.mentiassociate.it  – info@mentiassociate.it

Ufficio Stampa: Fabiana Manuellipinkfloydlegend@fabianamanuelli.it 

Social Media Manager: Marco Rimmaudo – info@marcorimmaudo.it

 

www.pinkfloydlegend.com

Carl Brave: un volo multietnico con il cuore sempre a Roma

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Roma, 28 luglio 2023
Articolo e immagini: Ginevra Baldassari

Carl Brave porta live a Roma il suo ultimo album, Migrazioni, in cui si affacciano influenze di varie culture e
Paesi ma in cui resta protagonista sempre l’anima romana.

Un affollatissima Cavea dell’Auditorium Parco della Musica per il cantante, accompagnato sul palco da 11 elementi, tra cori e strumenti.
Tanto sano divertimento, come ci ha sempre abituati, ironia e quel pizzico di velata malinconia che si insinua spesso nei testi. Si diverte il pubblico, e si divertono i musicisti sul palco in questa grande festa dai mille colori. Ottima l’illuminazione e i giochi di luce, che fanno da sfondo perfetto ai brani colorati e intimi dell’ultimo album.

La scaletta è in grandissima parte dedicata a Migrazioni, la decorazione dietro al palco ne richiama infatti la copertina, ma include molti dei brani che lo hanno reso celebre in passato. La musica di Carl Brave abbraccia vari stili ed è difficilmente definibile, fa parte di quel fermento di musicisti che hanno cambiato il modo di fare musica a Roma e in Italia, alternando hit leggere a brani più oscuri, con una voce sempre sincera e semplice in cui quasi tutti noi possiamo riconoscerci. La sua penna ha la grande capacità di ritrarre la vita nel suo quotidiano più vero, e di far sorridere e piangere allo stesso momento. Lo show inizia con Biscotti, e subito si impenna con Chapeau, 10, Posso e un medley dei due brani più duri e rap dell’album “Odio” e “Kill Bill”.

E’ su Roma è sempre la stessa e Spigoli, che appare la prima ospite, Mara Sattei, a duettare con Carlo. Secondo ospite Saen Michael (alias Pretty Solero della Lovegang 126) con cui Carl canta Scarabocchi, seduti sul palco a un passo dal pubblico.

Sono molte le interazioni con i fan delle prime file, Carl scende dal palco in un paio di occasioni, si fa fotografare e filmare dalle migliaia di telefonini alzati al cielo, mostra cartelli e
legge (in parte) una lettera che gli hanno portato. E’ poi la volta di un medley di alcuni dei brani di quel capolavoro di Polaroid, di cui intona (ahimé senza Franco 126) Sempre in due, Tararì Tararà, Noccioline e Pellaria.

Il concerto e la festa raggiungono l’apice con la presenza di una instancabile Noemi per una versione esplosiva (e liberatoria) di Makumba.

Conclude lo show l’immancabile Malibù. Uno spettacolo sincero, vero, come ci si aspetta da questo artista ormai consolidato e che ci ha da sempre abituati a grandi giochi di parole, frasi e riferimenti che restano incollate in testa ed entrato di fatto nel vocabolario di tutti noi.
Chapeau.

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Agosto al Fiesta! Roma Latin Festival

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FIESTA!  ROMA LATIN FESTIVAL 2023

28°ESIMA EDIZIONE

 

Mercoledì 2 agosto,  La Charanga Habanera suonerà sul palco di Fiesta!

E’ un gruppo di musica tradizionale cubano di timba, creato nel 1988 da Bernard Lion (cileno), direttore degli spettacoli dello “Sporting Club di Monaco” a Monte Carlo. Il repertorio del gruppo era composto da “standards” di musica tradizionale cubana (cha-cha-cha, mambo, bolero, guaracha, son cubano) degli anni ’40 e ’50 (Benny Moré, Ernesto Lecuona, Joseíto Fernández, Ñico Saquito, Miguel Matamoros, Raphael Lay, Richard Egues, etc). Il gruppo era diretto da Geraldo Aguillón, ex musicista del Ritmo Oriental, ex violinista di Santiago di Cuba. Il gruppo faceva per tre mesi all’anno da apri concerto per cantanti di livello internazionale come Stevie Wonder, Barry White, Sammy Davis Jr., Frank Sinatra, Tina Turner, Ray Charles. I musicisti erano abbastanza anziani, perciò il gruppo fu totalmente ricostituito nel 1989 con dei musicisti più giovani, ad eccezione di David Calzado (violinista) e Jorge Emilio Maza (flautista). Il gruppo fu allora diretto da José Picayo, pianista; Pedro César Fajardo era uno dei violinisti. Nel 1990 il gruppo ha due nuovi membri: Victorino Patterson (trombettista) e Pedro Pablo Gutiérrez (violoncellista). Nel 1992, il gruppo ritorna a Cuba.

Nel 1997, la Charanga Habanera partecipa al 14º Festival mondiale della gioventù che si tiene in agosto all’Avana: per i loro eccessi verbali e scenici durante i loro concerti televisivi, al gruppo è vietato uscire dal territorio e dalla scena per 6 mesi, David Calzado è costretto a presentare delle scuse pubbliche alla televisione cubana. Nel 1997, il gruppo si divise in tre: Charanga Forever, Dany Lozada y su Timba Cubana e David Calzado & the new Charanga Habanera.

CHARANGA HABANERA
Mercoledì 2 Agosto  2023

ORARI
apertura porte 21.00
concerto 22.30

Prezzo Biglietto: 20,00 euro + 2 euro prevendita

 

Il cantante colombiano FARRUKO arriva domenica 6 agosto sul palco di Fiesta, in Via delle tre Fontane 24.   l’artista FDopo aver scalato tutte le classifiche mondiali con la hit planetaria certificata 3x PLATINO in Italia “Pepas” l’hitmaker portoricano vincitore di due Latin GRAMMY Award, FARRUKO arriva in concerto in Italia il 6 agosto 2023 al Fiesta – Roma Latin Festival. Con 8 album di successo, svariate collaborazioni con artisti del calibro di Shaggy, Sean Paul, Alicia Keys, Nicki Minaj, 21 Savage e Travis Scott, Farruko è diventato uno degli esponenti più innovativi del reggaeton. Nell’ottobre 2021 è uscito l’album “LA 167”, contenente la hit planetaria certificata 3X PLATINO in Italia “Pepas”, che ha scalato tutte le classifiche mondiali e conta ad oggi più di 1 miliardo di stream. Ad aprile ha pubblicato il brano “My Lova”, che ha accumulato oltre 3,36 milioni di visualizzazioni su YouTube e oltre 3,29 milioni di streaming. Farruko ha presentato la canzone per la prima volta sul palco dei Latin American Music Awards e successivamente si è unito insieme ad altri 30 artisti, tra cui i Black Eyed Peas, Ozuna e Prince Royce, per una performance speciale di “Where Is The Love” in solidarietà con il popolo ucraino. All’inizio del 2022, il pluripremiato cantautore ha conquistato il primo posto della “Latin Airplay Chart” di Billboard con il brano “El Incomprendido” con Victor Cardenas e DJ Adoni (oltre 56 milioni di visualizzazioni su YouTube e 118 milioni di streaming globali).

 

Domenica 6 Agosto  2023

ORARI
apertura porte 21.00
concerto 22.30

Prezzo Biglietto: 45,00 euro + 5 euro prevendita

 

Lirico En La Casa e Atomic Otro Way saranno sul  palco di Fiesta venerdì 11 Agosto per due imperdibili concerti. Inizierà  Il musicista dominicano Lirico en la Casa con la sua musica latina, pop e dembow, pronto per far ballare e cantare il suo pubblico.

Lirico En La Casa

Atomic Otro Way

 

Salito alla ribalta sulla scena musicale con il singolo “Subete”, l’artista ha pubblicato il suo primo album “Mr.Brum Brum” nel 2017 e diversi singoli recenti. Una carriera in crescita, oltre a diverse collaborazioni con altri rapper e artisti dominicani. A seguire  Noel Alexis García, noto nell’ambiente artistico e musicale come Atomic Otro Way, cantante, cantautore, rapper e coreografo dominicano. È nato a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana. I suoi primi passi sulla scena musicale sono stati nel rap freestyle. Infine grandi emozioni perché i due artisti eseguiranno qualche brano insieme.

apertura porte 21.00
concerto 22.30

Prezzo Biglietto: 20,00 Euro + 2 euro prevendita


Ufficio stampa: Marina Luca 339.7716731 

L’eclettica bassista Nik West a Jazz&Image

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Seguire un concerto della giovane bassista statunitense Nik West è una fantastica esperienza sensoriale immersiva. Un fenomeno musicale, che unisce al talento un look particolare e colorato insieme ad una carica e una verve esplosive.

Con il suo basso Fender, la sua mimica facciale e i fantastici ritmi del suo groove funky ha entusiasmato il pubblico presente nella splendida e unica location del Parco del Celio con affaccio sul Colosseo.

Sono bastati pochi brani per creare la sintonia giusta e trascinare gli spettatori ad assieparsi in piedi e a partecipare attivamente, ballando ed emozionandosi a ridosso del palco, a stretto contatto con l’artista.

Un talento puro quello di Nik West che ha dimostrato nel tempo una spiccata personalità che l’ha portata nel 2012 ad un coraggioso rifiuto all’ingaggio offertole da Prince, in quanto lei voleva percorrere la propria carriera da solista.

A distanza di tempo si può dire che l’artista di Phoenix è un’assoluta realtà nel paradigma musicale internazionale, collaboratrice di musicisti del calibro di Quincy Jones, David Stewart (Eurythmics), John Mayer, Marilyn Manson.

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Diodato a Roma con il suo tour “Così speciale”

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Nella serata di Giovedì 27 Luglio la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma ha ospitato il cantautore Antonio Diodato.

L’artista tarantino ha portato a Roma il tour che prende il nome dal suo ultimo lavoro discografico, “Così speciale”, uscito lo scorso Febbraio per Carosello Records.

Un album che è stato pensato e scritto per lo più nella capitale, per stessa ammissione del cantautore, e quindi una data romana live che rappresenta una sorta di ritorno a casa.

Diodato, con la sua grazia ed eleganza di altri tempi, e con i suoi brani sempre poetici e coinvolgenti, riceve sorridendo l’abbraccio ideale del pubblico presente.

Il concerto inizia con “Ci vorrebbe un miracolo” e prosegue lungo una scaletta che, oltre a presentare i pezzi del nuovo album, include anche brani dei suoi lavori precedenti.

Un viaggio lungo quasi due ore, con picchi emozionali altissimi, come la sua “Fai rumore” intonata a piena voce dal pubblico dell’Auditorium in un canto corale.

Una serata magica e suggestiva per un giovane cantautore che ha moltissimo da dare e da cui ci aspettiamo ancora tanta altra poesia ed ottima musica negli anni a venire.

Shiva e Sfera Ebbasta a Rock in Roma

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Articolo e immagini: Ginevra Baldassarri

Doppia esibizione per questa ultima serata di Rock in Roma.

L’enfant prodige Shiva, che a 23 anni ha già all’attivo quattro album e varie hit, apre le danze per il re della trap Sfera Ebbasta, per oltre tre ore di concerto totali.

Se la cava bene Shiva, acclamato dal giovanissimo pubblico, in total look griffato, accompagnato sul palco da un DJ e dagli effetti di luce e fuochi.

La scaletta è lunga e densa dei più grandi successi, apre con Milano Demons e prosegue con altri due brani del terzo album, per poi passare a Santana Seasons.

La folla si scalda ulteriormente su Aston Martin e Bossoli, e prosegue cantando tutte le canzoni.

Dopo aver citato la sua Milano a varie riprese, chiude lo show con un omaggio a Roma e al Truceclan con Indiepanchine, specificando che era tutta la vita che sognava di farlo.

Sono accorsi in decine di migliaia a vedere i loro beniamini, e non saranno delusi questa sera.

Se lo show di Shiva è andato alla grande, appena sale sul palco Sfera non ce n’è per nessuno.

Classe ’92, il rapper sa stare sul palco, ha un carisma indiscutibile e spara subito una raffica di hit.

Tutti i brani della scaletta sono orecchiabili, potenti, ben eseguiti e hanno un sound impeccabile.

Anche se devo ammettere che fa un po’ effetto vedere bambini di 6/8 anni col catenone al collo, intonare testi zeppi di “ferro, glock, suca e tr**a, è affascinante (e al contempo vagamente inquietante) vedere come cantano tutti in coro, rispondono con gioia a ogni incitazione, si divertono e sono felici i ragazzi che hanno aspettato pazientemente per essere tra le prime file.

Dopo Orange, Tik Tok e la famosissima Cupido, spiccano i brani più celebri come Sciroppo, Ricchi per sempre, Rockstar e Happy Birthday, ma anche quelli più vicini agli esordi come la cupa Visiera a becco, BRBQ, Notti e Bang Bang.

Non mancano i vari singoli fatti in featuring, torna sul palco Shiva per cantare con lui la gettonatissima Alleluia e Soldi in nero, e arriva come ospite in scena la bellissima cantante belga Lous and the Yauza per Je ne sais pas.

Canta da solo invece Piove, con i soliti ombrelli aperti tra il pubblico, Siri, Cookies’n’cream e la conclusiva Bon Ton, con il potente e inconfondibile sound firmato Drillionaire.

Vista la reazione entusiasta del pubblico viene da chiedersi che tipo di influenza potrebbe avere sui giovani la musica, di oggi se soli contenuti fossero un po’ diversi.

Fuori dall’ippodromo centinaia di auto con i genitori che aspettano i figli all’uscita di questo memorabile concerto.

Dai 6 anni in su, credo siano rimasti tutti a bocca aperta per questo show, ricco di luci, video, fiamme e coreografie, che chiude in bellezza Rock in Roma 2023.

Che il genere piaccia o meno, nessuno può mettere in discussione la professionalità e la bravura di Sfera Ebbasta che questa sera ha ampiamente dimostrato il motivo del suo (meritato) successo.

La galleria delle immagini

Ginevra Baldassari
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