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Ilaria Argiolas a ‘L’asino che vola’

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Nello storico live club della capitale ‘L’asino che vola‘, che via via nel tempo è stato culla di molti cantautori, Ilaria Argiolas  si è esibita ieri sera, presentando le canzoni del suo primo album dal titolo ‘M’hanno chiamato Ilaria’, pubblicato qualche settimana fa.

La cantautrice romana di origine sarda è certamente artista stravagante ed esplosiva, che propone un rock incisivo e graffiante arricchito da un tocco di romanità a tradire le sue origini.

In questo album, composto da 12 brani, Ilaria racconta di storie di vita vissuta, di verità, di vita reale, con la mescolanza di bello e di brutto, senza mancare di ironia e a volte di provocazione.
Sinteticamente il messaggio che ci fornisce la cantante è che nonostante tutto ‘la natura umana incassa la vita e va avanti’.

Ospiti della serata, tra gli altri, Grazia Di Michele, cantautrice italiana più volte partecipante al Festival Di Sanremo, e Phil Palmer, chitarrista britannico di fama internazionale.

La scaletta del live

La mia borgata – ballad
Via vai
Aiha Aiha
Orietta
Lettura testi di Rocket (ospite)
Pe’ fa la vita meno amara
Odio Amore
Le cose più belle
Ospite Grazia Di Michele
Nuda come gli angeli
Io er core ce l’ho a destra
Mix Rino Gaetano/Zucchero/Battisti/Blues
I prosperi de Roma
Famo l’amore – insieme a Numa (ospite)
Vorrei guaritte io
La mia borgata

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Fiorella Mannoia e Danilo Rea “illuminano” l’Auditorium

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Fiorella Mannoia e Danilo Rea si sono esibiti ieri sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma nell’ambito del loro tour, dal titolo “Luce”, che sta toccando le location più suggestive di tutta Italia.

Una occasione per ammirare il talento di questi due musicisti in un’atmosfera intima e suggestiva, con solo la voce di Fiorella Mannoia, una delle più grandi interpreti della canzone italiana, e il pianoforte di Danilo Rea, uno dei musicisti jazz italiani più apprezzati, che fondendosi regalano un’alchimia sonora unica.

A rafforzare oltremodo l’atmosfera potente e profonda sul palco anche la luce creata da udecine di candele a cingere i due artisti, da qui il nome del tour.

Ma la luce è anche quella che emana dalle esecuzioni della coppia artistica e che “illumina” la Sala Santa Cecilia stracolma per l’occasione.

Rea ha aperto il concerto con un medley di fantastici pezzi, tra i quali  , ‘Here Comes the Sun‘ ed ‘Hey Jude‘ dei Beatles, e alcuni brani di Fabrizio De André, come ‘Il pescatore’, ‘La canzone di Marinella’, ‘La canzone dell’amore perduto’ e ‘Bocca di Rosa‘.

Mannoia ha eseguito pezzi unici del suo repertorio quali tra gli altri ‘Oh che sarà’, ‘Come si cambia’, ‘Quello che le donne non dicono’ e ‘Che sia benedetta’ e splendidi brani dei nostri più illustri cantautori tra i quali  ‘Felicità’ e ‘Margherita’.

La scaletta del concerto

  1. Oh che sarà
  2. Come si cambia
  3. C’è tempo
  4. La donna cannone
  5. La cura
  6. I muscoli del capitano
  7. Besame mucho
  8. Quizas quizas
  9. Messico e nuvole
  10. Felicità
  11. Io vivrò senza te
  12. Insieme
  13. Sally
  14. Via con me
  15. Margherita
  16. E lucevan le stelle
  17. Che sia benedetta
  18. Quello che le donne non dicono

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Gli Algiers al Monk

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La band statunitense degli Algiers, formata da Franklin James Fisher, Ryan Mahan, Lee Tesche e Matt Tong, connubio tra passioni politiche e generi musicali, è di nuovo in Italia.

Nell’occasione la band di Atalanta, sul palco del Monk di Roma, ha presentato l’ultimo e quarto album pubblicato a febbraio di quest’anno, dal titolo “Shook”.

Il lavoro composto da 17 brani segna un ritorno a casa, ad Atlanta appunto, da un punto di vista geografico ma anche spirituale.

Tra ritmi gospel, funky e jazz vengono trattati argomenti tremendamente attuali quali oppressione, brutalità della polizia, egemonia dei poteri, previsione di scenari futuri politico-sociali fortemente negativi.

Tutti i brani fanno trapelare l’anima politica della band, che rappresenta probabilmente uno degli ultimi gruppi rock americani più “impegnati” e che tratta temi politici in modo esplicito e concreto.

La scaletta

  1. Irreversible damage
  2. Cry of the martyrs
  3. Walk like a panther
  4. 73%
  5. There is no year
  6. Blood
  7. Utility. Pretext.
  8. A good man
  9. I can’t stand it!
  10. Black eunuch
  11. Cold world
  12. The underside of power
  13. Bite back
  14. Death march

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‘La Notte’ romana di Ariete

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Per la terza tappa del suo tour 2023, Ariete si è esibita ieri sera al Palasport di Roma, sold-out per l’occasione.

La giovanissima artista romana, divenuta in poco tempo la voce della cosiddetta Generazione Z, ha presentato live i suoi brani più famosi, inclusi quelli del suo secondo e ultimo album pubblicato un mese fa, dal titolo “La notte”.

Tra i brani “L’Ultima Notte”, “Pillole”, “18 anni” e “Mare di guai”, quest’ultimo classificatosi al quattordicesimo posto nell’ultima edizione del Festival di Sanremo.

La scaletta del concerto

  1. “Intro”
  2. “Cose in Comune”
  3. “Mille Guerre”
  4. “Un’altra Ora”
  5. “L”
  6. “Dormiveglia”
  7. “Caramelle”
  8. “Nostalgia”
  9. “Sole Te”
  10. “Le Cose che Ho Fatto Per Piacerti”
  11. “Amianto”
  12. “Spifferi”
  13. “4 Inverni”
  14. “Tatuaggi”
  15. “Avviso”
  16. “Pillole”
  17. “Nulla”
  18. “Castelli Di Lenzuola”
  19. “Quel Bar”
  20. “Rumore”
  21. “Cicatrici”
  22. “La Notte”
  23. “Mare di Guai”
  24. “L’Ultima Notte”
  25. “18 Anni”

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I Negrita tornano per ua serata davvero elettrica all’Orion Club

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Dopo l’ultimo tour durato tre anni, e suonato interamente in acustico, i Negrita tornano finalmente all’elettrico per un nuovo viaggio che li porterà nei club di tutta Italia.
Data sold out quella all’Orion di Roma, e pubblico carichissimo che richiama a gran voce la band sul palco al grido di “Ehi Negrita!”.
Pau e i suoi non si fanno troppo attendere e regalano al pubblico presente nel locale una scaletta pazzesca che spazia attraverso la discografia della band.
Amplificatori a palla e chitarre elettriche per veicolare l’energia di brani come “Mama Maè”, “In ogni atomo” o “Radio Conga”, ma anche momenti più soft sulle note di “Ho imparato a sognare” e “Che rumore fa la felicità”.
Un concerto in cui la band ed il pubblico presente hanno scambiato vibrazioni, dialogato attraverso la musica e si sono fisicamente sfiorati. Tantissime le mani alzate in aria, e tante anche le volte in cui Pau e gli altri si sono protesi oltre il palco, per regalare sorrisi, gesti veloci, ed annullare la distanza fisica fra stage e parterre.
Una serata davvero carica di tantissima energia positiva: i Negrita sono tornati, e sono tornati alla grande!!!

La formazione dei Negrita per questo tour vede Paolo “Pau” Bruni alla voce, Enrico “Drigo” Salvi  e Cesare “Mac” Petricich alle chitarre, Giacomo Rossetti al basso, Guglielmo Ridolfo Gagliano alle tastiere, e Cristiano Dalla Pellegrina alla batteria.

Qui sotto la scaletta della serata:

SIAMO ANCORA QUA
BAMBOLE
IL LIBRO IN UNA MANO
IO SONO
NEGATIVO
NON CI GUARDEREMO
IN OGNI ATOMO
HEMINGWAY – HOLLYWOOD
IL GIOCO
CHE RUMORE FA PA FELICITÀ
BRUCERO’ PER TE
RADIO CONGA
IL BALLO DECADENTE – NOTTE MED.
ROTOLANDO VERSO SUD
SALVATION – ALZATI TERESA
NON TORNERANNO PIU’
HO IMPARATO A SOGNARE
IL GIORNO DELLE VERITA’ – SPLENDIDO
LA TUA CANZONE
A MODO MIO
CAMBIO
MAMA MAE’
GIOIA INFINITA

Si ringraziano  Vertigo Concerti e Orion Club Ciampino

Fabri Fibra in concerto indossa la nuova maglia della Roma

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Nella serata di ieri Fabri Fibra ha tenuto all’Auditorium Parco della Musica l’ultimo concerto che chiude questo suo tour personale dal titolo Caos Live, che ha toccato diverse città italiane durante l’estate.

Sul palco insieme a lui solo gli elementi che l’artista marchigiano ritiene essenziali in un concerto rap, ovvero un DJ, lo storico Dj Double S, e un microfono.

Pur non essendo un tifoso giallorosso, Fabrizio Tarducci, vero nome di Fabri Fibra, si è presentato sul palco della Cavea indossando la nuova maglia nera con bordi giallorossi della AS Roma prodotta da Adidas e presentata  nei giorni scorsi.

Un pubblico entusiasta ha accolto il rapper intonando cori sin da prima dell’inizio del concerto e ovviamente, oltre ai brani interpretati, anche la particolare mise indossata, ha contribuito ancor di più ad accendere gli spettatori presenti che hanno seguito il live ballando e cantando.

La scaletta della serata

Intro
Stavo pensando a te
Pamplona
Luna piena
Non crollo
Non fare la puttana
Caos
Applausi per fibra
Rap in vena
Propaganda
Stelle
Demo nello stereo
Brutto figlio di
Goodfellas
Dalla a alla z
Tranne te
Fotografia
Panico
Fenomeno
Cronico
La pula bussò (remix)
Rap in guerra
Verso altri lidi
Yoshi
Cocaine
La giostra
Come Vasco
La soluzione
Rap futuristico
Bugiardo

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Neri Marcorè omaggia Gaber a Villa Ada

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In una delle ultime serate dal sapore ancora estivo, il festival di Villa Ada ha ospitato un ospite d’eccezione. Artista poliedrico e sempre affascinante, Neri Marcorè è salito sul palco per portare al pubblico una serata dedicata a Giorgio Gaber, e lo ha fatto con il garbo e l’indiscussa eleganza che da sempre lo caratterizzano.

Camicia bianca e pantalone scuro, Marcorè imbraccia la chitarra, accompagnato da una band composta da Domenico Mariorenzi alla seconda chitarra, Simone Talone alle percussioni, Fabrizio Guarino alla chitarra elettrica e Alessandro Patti al basso e contrabasso.

Istrionico ed affascinante,  l’attore cantante, che già più di una volta ha voluto omaggiare i grandi cantautori italiani con serate dedicate, presenta adesso, a vent’anni dalla sua scomparsa, un misto di canzoni e monologhi di Giorgio Gaber, ripercorrendo i suoi grandi successi musicali e dando voce nuovamente al suo umorismo sottile e mai scontato.

Alternando musica e parole, Neri Marcorè affabula e diverte i presenti, regalando loro una serata davvero particolare e riportando in vita anche solo per un poco il fantasma irriverente del cantautore milanese.

Qui sotto la gallery dello spettacolo:

Sophie and the Giants fanno ballare Villa Ada

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È una delle prime serate più fresche di fine estate a Roma, ed all’interno del parco di Villa Ada il calo delle temperature inizia a farsi sentire. Non appena Sophie Scott appare sul palco con tutta la sua prorompente energia, il pubblico sembra tuttavia improvvisamente dimenticare il freddo e si lascia trascinare dal carisma e dai ritmi travolgenti della cantante originaria di Sheffield.

Nata come una band, “Sophie and the Giants” ormai dal 2022 si è trasformata definitivamente in un progetto solista della Scott, la quale, accompagnata unicamente da un tastierista, infiamma il pubblico con la sua carica dirompente.
Capelli fiammeggianti al vento e sorriso stampato sul volto, la cantante inglese ripropone al pubblico tutti i suoi più grandi successi, da Paradise a Hypnothyze fino a brani più recenti come In the Dark e We Own the Night.

Vivacissima icona dell’indie rock britannico, Sophie Scott non si risparmia un solo istante, canta, balla e fa ballare l’intera Villa Ada. Generosa ed istintiva, stringe le mani del pubblico in transenna e si avvicina per un selfie, mostrandosi in tutta la sua genuinità. Una giovane e talentuosa artista per una serata tutta da ricordare. Non resta quindi che attendere l’uscita finalmente di un album che includa tutti i suoi successi.

In apertura del concerto di “Sophie and the Giants” anche un bravo ed affabilissimo Max Forleo accompagnato dalla sua chitarra, ed a seguire la trascinante Valentina Tioli, già star di X-Factor, ora a Roma per presentare i suoi ultimi brani.

Qui sotto la gallery del concerto.

Il Muro del Canto alla Festa d’Agosto di Montecelio

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Nella serata ieri la band del Muro del Canto, nell’ambito del suo tour estivo, si è esibita in Piazza S. Giovanni a Montecelio, alle porte di Roma.

La band, formata da Daniele Coccia Paifelman (voce), Alessandro Pieravanti (voce narrante e batteria), Eric Caldironi (chitarra acustica), Ludovico Lamarra (basso elettrico), Franco Pietropaoli (chitarra elettrica) e Alessandro Marinelli (fisarmonica), ha così potuto trascinare, entusiasmare, far cantare e ballare i numerosi fan accorsi per l’occasione, nell’ambio della trasizionale Festa d’Agosto.

Un sound inconfondibile, contenuti mai banali che portano, se ascoltati attentamente, a riflettere sulla vita reale, prendendo spunto da storie che hanno come palcoscenico i marciapiedi della Capitale.

Il racconto di una romanità ripercorsa nel liv nei vari brani che li hanno fatti apprezzare ad un pubblico sempre più vasto, quali ‘Madonna delle lame’, ‘L’anima de li mejo’, ‘La luce della luna’, ‘L’amore mio non more’, ‘Fiore de niente’, ‘Cometa’, ‘Quando scende la notte’, solo per citarne alcuni.

A chiusura del tour, come comunicato dal palco dalla stessa band, il Muro tornerà ad esibirsi a Roma il 23 settembre prossimo in Piazza Sempione.

La galleria delle immagini

Roberto Bettacchi
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