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CRONACA - page 36

Fatti di cronaca italiani di carattere nazionale e locale

Bullismo a scuola, contattate la Croce Rossa

CRONACA by

Gabriele Bellocchi, Vicepresidente e Rappresentante Nazionale Giovani CRI ha lanciato un appello ai genitori e hai ragazzi vittime di bullismo” cronaca di questi giorni lascia sgomenti. Una professoressa aggredita in Toscana, con tanto di video dell’’impresa’; un’insegnante minacciata di essere sciolta nell’acido vicino Roma. Ancora, casi di umiliazione, minacce e offese che coinvolgono gli Istituti di tutto il Paese.

Si parla sempre più di questi fenomeni e la fascia d’età delle vittime è sempre più bassa. Non ci si può limitare alla denuncia, bisogna educare e informare, mettere i ragazzi nelle condizioni di esprimere ciò che provano e ciò di cui hanno bisogno.

Dobbiamo aiutarli a orientarsi in un mondo che trovano senza senso e dove l’unico modo per sopravvivere è quello di prevalere sull’altro. Ed è importante farlo non proponendo paternali, ma diventando esempi per i ragazzi stessi.

La Croce Rossa Italiana, in tal senso, porta avanti quotidianamente progetti di prevenzione del bullismo e cyberbullismo che mirano a far riconoscere il fenomeno, valorizzare il gruppo come elemento chiave per cambiare dinamica, coinvolgendo non solo studenti ma anche genitori e insegnanti.

Tutto ciò, prediligendo un confronto peer-to-peer tra giovani studenti e giovani volontari di Croce Rossa, che possono contare sull’assenza di un gap generazionale che spesso rappresenta la difficoltà più grande da superare nell’ottenimento di risultati educativi efficaci.

Cerchiamo poi di costruire ponti e sinergie con altre realtà che operano in questo senso, ad esempio si è avviato in queste settimane un importante dialogo con “Bulli Stop” (Centro Nazionale Contro il Bullismo).

Ecco perché invito i genitori e gli insegnanti interessati a questo genere di attività per la scuola, a contattare la sede della Croce Rossa più vicina, oppure visitare la nostra pagina dedicata alle scuole: www.cri.it/miur. Ribadisco, non basta denunciare”. Lo dichiara

Una fiaccola per ricordare Pamela

CRONACA/SICUREZZA by

Si è svolta 13 aprile la fiaccolata organizzata a Roma per ricordare Pamela Mastropietro, la giovane ragazza romana barbaramente uccisa a Macerata lo scorso gennaio.

Una folla composta si e stratta attorno ad Alessandra Verni, a suo marito, allo zio Marco Valerio Verni promotore della manifestazione insieme a Fabrizio Santori, il consigliere Figliomeni e i tanti tanti amici della famiglia e di Pamela.

Presenti alla fiaccolata anche le istituzioni con il Sindaco di Roma Virginia Raggi accanto al l’onorevole Giorgia Meloni, il senatore Rampelli e l’on Maurizio Gasparri.

Dopo aver percorso il tatto di strada che collega via Saluzzo a piazza Re di Roma il corteo si è fermato dove e stata posta una targa in memoria di Pamela accanto ad un albero piantato per l’occasione e una panchina di colore rosso a ricordo di tutte le donne vittime di violenza.

La manifestazione si è conclusa con una serie di interventi che sono stati utili a comprendere cosa sia successo a Pamela perché non succeda mai più

Giorgia Meloni in una dichiarazione rilasciataci durante la manifestazione ha voluto manifestare la sua partecipazione al dolore della famiglia e il suo impegno a non far dimenticare questo atto di violenza assurda che è stato per troppo tempo ignorato volutamente dal governo per non dover giustificare l’assenza di sicurezza e le politiche di immigrazione fallimentari.

“Crediamo sia necessario e giusto tenere alta l’attenzione sulle vittime italiane dimenticate, su situazioni accadute per assenza dello stato, perché ci sono fatti violenza, fatti efferati e poi ci sono fatti di violenza commessi da chi non doveva trovarsi in Italia” ha voluto sottolineare Giorgia Meloni  leader di Fratelli d’Italia, ” noi speriamo in uno stato che sappia fare il suo lavoro, per questo accendiamo i riflettori su le vicende come quella di Pamela e tante altre, qui oggi sono presenti tante famiglie che hanno sofferto” continua l’onorevole “non vogliamo strumentalizzare ma vogliamo interrogarci su una Italia nella quale non viene garantita la sicurezza”.

Ancora molti i punti su cui fare luce, alcuni legati alla casa di accoglienza che ha permesso alla ragazza di allontanarsi dalla struttura, altri più in generale legati alla sicurezza delle nostre città che vedono nei punti nevralgici delle comunità stazioni ferroviarie, di bus, piazze e giardini ormai saldamente in pugno alla criminalità al sud come al nord.

Una richiesta accorata di giustizia e emersa da questa manifestazione per Pamela e per tutte le donne e gli uomini vittime di violenza nel nostro paese, una richiesta che emerge dalle parole di Alessandra, la madre si Pamela, ma anche dalla folla che è accorsa per partecipare alla fiaccolata.

Nel video il dettaglio della manifestazione e delle dichiarazioni dei partecipanti.

Roma, fabbricano sistema antidrone senza autorizzazione, arrestati a Pomezia

CRONACA by

Un imprenditore romano e un ingegnere svizzero sono stati arrestati a Pomezio lo scorso 7 aprile per aver costruito un sistema antidrone basato su radiofrequenze che avrebbero inibito il controllo del mezzo per poi farlo atterrare.

Un progetto in linea con i tempi e di indiscussa utilità per la sicurezza di infrastrutture ed eventi, non se ne conoscono ancora le particolarità tecnologiche che lo avrebbero contraddistinto dai sistemi prodotti dal mercato.

Il sistema sarebbe dovuto essere venduto ed esportato in medio oriente ma l’azienda non aveva le necessarie autorizzazioni che comprendono l’iscirizione della stessa al registro delle aziende produttrici di armamenti e la comunicazione al Ministero degli esteri per l’esportazione degli stessi.

Con l’accusa di produzione ed esportazione non autorizzata di materiale di armamento sono finiti ai domiciliari due persone, un ingegnere svizzero e un imprenditore romano, mentre cinque loro collaboratori sono stati denunciati a piede libero dalla Guardia di Finanza.

Secondo quanto ricostruito dalla Finanza, il cosiddetto “droneranger” avrebbe dovuto essere prima esportato in Spagna e, successivamente, venduto a clienti arabi.

Sono molte le grandi aziende del comparto difesa che stanno sviluppando sistemi di questo tipo da Leonardo a Vitrociset e Elettronica, aziende che hanno compreso le potenzialità dei droni sia nel loro uso positivo di ricognizione e controllo sia nel loro aspetto negativo di offesa e spionaggio industriale proponendo al mercato sistemi avanzati di interdizione e controllo dei Droni in aree private e pubbliche.

Strade sicure, 7.000 i militari impegnati sul territorio nazionale

CRONACA by

 

Roma, 01 aprile 2018. Anche durante le festività Pasquali gli uomini e le donne dell’Esercito sono a lavoro su tutto il territorio italiano nelle piazze delle maggiori città italiane. In 7mila sono impegnati costantemente all’interno dei confini nazionali nel presidiare il territorio e le principale aree metropolitane con l’operazione “Strade Sicure”, in concorso alle forze dell’ordine; circa 4mila sono schierati all’estero, nell’ambito di missioni internazionali a guida NATO, ONU o Unione europea, con compiti di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione delle aree più martoriate del mondo, sino all’addestramento delle forze di sicurezza locali, vale a dire quella gamma di attività nota come Security Force Assistance (SFA).

L’Esercito, con 4000 soldati, continua anche in questi giorni il suo impegno in 15 Paesi esteri, per contribuire alla sicurezza. Fuori dai confini nazionali, sono il Libano, l’Afghanistan e l’Iraq, i teatri operativi dove è più consistente la presenza dei militari italiani, ma non meno importante è la presenza in Somalia e Mali, dove i nostri soldati addestrano le forze di sicurezza locali, e il Kosovo dove, peraltro, l’Italia dal 2013 detiene la leadership della missione Nato-Kfor.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, incontrando oggi gli uomini e le donne che concorrono a garantire la sicurezza a Venezia, nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”, ha voluto esprimere gratitudine a tutto personale dell’Esercito: “il vostro continuo impegno e la vostra presenza nei punti sensibili del territorio nazionale contribuiscono a rafforzare la sicurezza per tutti i nostri concittadini. Per questo, ringrazio voi e le vostre famiglie per l’insostituibile sostegno morale e materiale che dimostrano condividendo le scelte, talvolta impegnative e difficili, oggi più che in altri giorni dovendo rinunciare a trascorrere la Pasqua con i propri congiunti”.

Dal 1° gennaio 2018 a oggi, l’Esercito ha consentito l’identificazione di circa 57.000 persone, 170 delle quali poste in stato di fermo, oltre 200 denunciate, 13.840 veicoli controllati, con 14 sequestri di armi e 152 di veicoli. Cospicuo il sequestro di sostanze stupefacenti e oggetti contraffatti. Un impegno dinamico e a 360 gradi quello dell’Esercito, che evidenzia una spiccata valenza duale, nell’ottica di dotare lo Strumento Militare Terrestre sia di avanzate capacità di combattimento delle unità sul terreno, sia di poter intervenire tempestivamente, in Patria o all’estero, in situazioni di emergenza o di pubblica utilità: tra queste, solo lo scorso anno, circa 3000 bonifiche di ordigni esplosivi e residuati bellici e 14 campagne antincendio effettuate con velivoli dell’Aviazione dell’Esercito.

Guidonia, ancora un morto su via Marco Simone

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Nella serata del 1 di aprile ancora una volta un incidente mortale sulla strada che collega la Nomentana al Tiburtina.

La strada comunale senza marciapiedi e con scarsa illuminazione è stata lo scenario dell’ennesimo incidente, il frontale poco distante dalla rotatoria della Palombarese tra una pegeout 208 e una Ford Kouga ha provocato una vittima, una signora di novant’anni, e due feriti.

La strada è famosa da qualche mese perché sarà l’unica strada di collegamento per il grande evento Rainer Cup nel 2022 e nei prossimi anni delle gare di qualificazione internazionali.

Nonostante questo impegno la viabilità della zona versa in condizioni pietose con un restringimento dovuto ad un ponticello che crea disagio alle auto in percorrenza contemporanea, senza marciapiedi e autobus pubblici in ogni stagione è pericolosamente percorsa da pedoni che rischiano di essere investiti.

Nessun impegno e stato reso pubblico dall’amministrazione comunale e in attesa a di capire cosa succederà in futuro molto abitanti del quartiere marco Simone sono isolati e senza mezzi pubblici.

Voragine di Quindici metri quadri sull’Appia.

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Giovedì 22 marzo una voragini di 3 metri per 5 si è aperta sulla circonvallazione Appia  con il rischio di far sprofondare due auto parcheggiate nel grande foro che si è creato. Impressionante la sequenza dell’apertura della voragine filmata e postata sui social dalla giornalista Francisca de Candia che ha ripreso con il telefonino gli attimi in cui la crepa evidente si è allargata fino a creare la voragine.

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Alessandro Conte
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