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CRONACA - page 35

Fatti di cronaca italiani di carattere nazionale e locale

Roma come al Tempo di Nerone, roghi quotidiani in molte zone della città

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Ancora roghi in città, ogni giorno si levano nuvole di fumo nero in varie parti della città, mira come Magliana, La Barbuta, Tor Sapienza, Monte Mario, Ponte di Nona, roghi tossici di gomme bruciate che servono ad aumentare il calore per sciogliere la plastica attorno al rame o volte solo a far sparire quanto raccolto dai “rovistatori”. I roghi vengono appiccati in zone limitrofe ad aree residenziali che lamentano la consuetudine dei roghi e il puzzo nauseabondo che questi provocano.

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Allagamenti, Figliomeni: “caditoie otturate, caos in citta’.”

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Giugno instabile, sull’Italia tempo instabile e temporali nulla di grave certo e spesso preavvisate dal centro Meteo nazionale con tanto di avviso sul sito del comune di Roma.

Tant’è però che ogni volta che la città è sotto la pioggia molte parti della città si allagano, colpa della manutenzione delle strade e delle caditoie che sono spesso otturate dalle foglie e non solo in autunno.

“Come al solito, appena cadono poche gocce d’acqua Roma si blocca, se poi la pioggia è un pochino più intensa allora il caos è assicurato” – ha dichiarato il consigliere Figliomeni di FdI – “Quanto accaduto in moltissimi quartieri di Roma, da Centocelle a Labaro, dal Prenestino alla Nomentana, da Prima Porta a Tor Sapienza, è l’ennesima riprova che Roma non si può amministrare con gli slogan a 5 Stelle al posto della pala e del piccone per liberare le caditoie che sono completamente otturate e che ormai sono inidonee alla raccolta delle acque piovane. Come quelle presenti in via Cherso, strada del Collatino che più volte avevamo segnalato per le gravissime criticità dovute soprattutto alla mancanza di intervento di Ama e del servizio Giardini, i cui residenti e commercianti ci hanno inviato delle foto emblematiche che documentano allagamenti di androni condominiali e negozi”

Soprattutto quest’anno la primavera ha portato piogge e l’inizio della stagione estiva ancora tempo instabile mentre la città attende ancora il bando della manutenzione del verde e delle strade. Quello che succede in città durante questi temporali di prima estate sembra un vero e proprio bollettino di guerra Dalla palmiro togliatti a Piazza Teofrasto, dove scantinati sono stati inondati di acqua e fango.

Per questo che i consiglieri di opposizione invitano  ancora una volta il Sindaco Raggi e gli assessori ad attivarsi per dare le necessarie direttive agli uffici per la verifica degli impianti fognari liberando anche le caditoie, per far pulire le strade che sono piene di spazzatura e far potare gli alberi e raccogliere le foglie, tutte semplici attività che potrebbero risolvere molte problematiche evitando molti danni e disagi per la collettività.

Se non riesce a risolvere questi problemi “ abbia il coraggio di rassegnare le dimissioni, la Capitale d’Italia ed i romani non meritano questo trattamento” ha dichiarato Francesco Figliomeni, consigliere all’Assemblea Capitolina.

Finita la crisi Italia-Francia!! Ma i problemi restano

CRONACA/POLITICA by

Rientrata la crisi con i cugini Francesi. Grazie ad una   lunga e amichevole telefonata, fatta nella notte, tra il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Ad alzare la cornetta del telefono è stato Macron!!!

Il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso del colloquio con il premier Giuseppe Conte, ha detto di «aver sempre difeso la necessità di una maggiore solidarietà europea con il popolo italiano», si legge in una nota dell’Eliseo. «L’Italia e la Francia devono approfondire la loro cooperazione bilaterale ed europea per condurre una politica migratoria efficace con i Paesi d’origine e di transito, attraverso una migliore gestione europea delle frontiere e attraverso un meccanismo europeo di solidarietà e di assistenza dei rifugiati».

Il tanto atteso segnale di apertura da parte della Francia, alla quale il governo italiano aveva chiesto di scusarsi dopo le critiche sulla gestione del caso Aquarius, la nave con a bordo centinaia di migranti, bloccata senza una destinazione, finalmente è arrivato pertanto è stato confermato il Viaggio a Parigi del nostro primo Ministro.

La decisione di non far saltare il vertice arriva dopo il retromarcia dell’Eliseo.

Il portavoce del partito di Macron aveva infatti definito la linea dell’Italia «vomitevole» e lo stesso Macron aveva denunciato il «cinismo e l’irresponsabilità» dell’Italia.

Il premier Conte ha spiegato che il presidente francese ha voluto chiarire che le frasi rivolte all’Italia non sono state mai fatte con l’obbiettivo di offendere l’Italia”. Conte: «Andrà a Parigi, Macron ci teneva molto a mantenere questo invito». Con Parigi per ora il caso è chiuso, ma bisogna  lavorare alla riforma dei regolamenti di Dublino».

«La notte ha portato consiglio». Questo il commento del vicepremier Luigi Di Maio, intervistato da Rtl dopo aver appreso che il presidente francese Emmanuel Macron ha telefonato nella notte al premier italiano Giuseppe Conte. «Possiamo dire che è un primo segnale di disgelo».

Certo è un inizio ma non basta, i problemi nel mediterraneo continuano e bisogna essere realistici. Il problema con l’immigrazione continuerà ancora a lungo.

Per il parlamentare europeo belga Guy Verhofstadt, l’incidente ha mostrato i limiti delle politiche europee sull’accoglienza che ha scritto su twitter “devono essere riformate”. L’Europa deve aiutare l’Italia, sono necessarie nuove iniziative e vanno discusse insieme magari nel prossimo consiglio europeo di fine giugno.

La Merkel e il capo del governo austriaco Sebastian Kurz si schierano con l’Italia, lo stesso Matteo Salvini parla di un vincolo solidale sull’immigrazione con il suo omologo a Berlino, Horst Seehofer.

Il patto a tre contro i clandestini sta prendendo forma, e se i macronisti ci accusano di essere cinici e vomitevoli, prendendosi così la responsabilità di inciampare sulle relazioni diplomatiche, indica che hanno capito cosa bolle in pentola.

L’Italia si prepara ad avere quindi il sostegno dell’Europa centrale per rafforzare i confini del Continente. È un inizio lavori sulla base di comuni interessi sorretti da antiche alleanze del novecento, anche se molto altalenanti sul cui esito non è dato giurare .

Per ora la tendenza in materia di politica estera è questa. Sembra promettere bene.

 

 

 

Autobus in fiamme e metro bloccate, ecco la mobilità romana.

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La mobilità romana è sempre a rischio, continui disagi per i cittadini  che devono muoversi con i mezzi pubblici per recarsi a lavoro.

Fortunatamente co le scuole chiuse il problema seppur grande coinvolge una fetta minore degli abituali utenti dei servizi di trasporto capitolino.

Un caitolo ancora tutto da scoprire quello che vede coinvolta la società di trasporto pubblico romano, l’ATAC , i suoi dipendenti e i cittadini tutti coinvolti in un unico grande pantano.

Le operazioni di rilancio della società di trasporto pubblico tardano ad arrivare anche a causa della bocciatura del piano da parte degli enti preposti al controllo.

In questo scenario si inseriscono i continui disservizi e incidenti anche gravi che hanno coinvolti i mezzi pubblici, autobus incendiati o fuori uso, con gravi pericoli anche per i conducenti e i passeggeri, una situazione ormai insostenibile.

Siamo testimoni in questi giorni del disastro Atac sempre più imperante, come dimostrano gli incendi che hanno coinvolto alcuni autobus che transitavano in alcune zone della città, vedi Tritone, Infernetto e Piazza Venezia – ha dichiarato il consigliere Figliomeni di FdI al comune di Roma –  ma visto che la mobilità a Roma non brilla certo per efficienza, mettiamoci pure che a seguito dell’apertura della stazione San Giovanni della metro C, verrà da lunedì riorganizzato il servizio TPL di superficie, che comprenderà la soppressione della linea 673, la modifica del capolinea della linea 545, le modifiche dei percorsi delle linee 51, 51D, 81, 715 che causeranno non pochi problemi per la cittadinanza

Emergenze su emergenze che mettono a rischio la mobilità cittadina che sommata alla scadente manutenzione della viabilità rischia di compromettere pesantemente la qualità della vita della capitale e la sua vocazione turistica internazionale.

Con l’inizio dell’estate saranno migliaia i turisti che visiteranno la città trovando difficoltà nella mobilità, nel decoro urbano e nella sicurezza.

Saranno soprattutto le fasce deboli a soffrire di questa malagestione, anziani e giovanissimi come segnala il consigliere “In particolare a risentirne sarà tutta quella fascia di utenza che rientra nella sfera degli anziani che, sia per motivazioni legate alla deambulazione che per problemi legati alla claustrofobia, non potranno più contare sul consueto trasporto pubblico

Per questo Figliomeni chiede al Sindaco Raggi e all’Assessore Meleo di intervenire presso l’Agenzia alla Mobilità, al fine di trovare soluzioni in grado di venire incontro anche a quelle fasce di cittadini che abitualmente non utilizzano la metropolitana, rivedendo almeno in parte la nuova riorganizzazione delle linee di superficie.

Operazione Rinascimento, in manette imprenditore e politici per lo stadio a Roma

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Eseguiti all’alba nove arresti nell’ambito di una indagine condotta dal GIP di Roma sulle attività svolte in relazione alla costruzione del nuovo Stadio della Roma.

Tra gli arrestati sembrano essere compresi l’imprenditore Parnasi e alcuni politici come il vice presidente del consiglio Regionale Adriano Palozzi e il presidente di Acea di nomina Raggi, Luca Lanzalone.

Secondo le indagini degli inquirenti, sarebbe emersa una “associazione per delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive” ed una “serie indeterminata di delitti contro la Pubblica Amministrazione”. Il tutto nell’ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della Roma.

Bari, il Tribunale inagibile, i dipendenti manifestano, pericolo crollo?

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La situazione del Tribunale di Bari è ormai veramente critica, la struttura, che da quindici anni viene indicata come uno stabile in condizioni precarie da chiunque lo abbia frequentato, è ormai al collasso.

Dichiarata inagibile nelle ultime settimane è diventata il simbolo della Giustizia precaria italiana, chiuse le porte del Palazzo di Giustizia la protezione civile ha dovuto allestire in tempi brevissimi una tendopoli che permettesse lo svolgimento almeno dei dibattimenti di convalida.

Anche questa situazione è diventata presto insostenibile per le pessime condizioni di lavoro che la soluzione provvisoria permetteva con temperature altissime durante il giorno e l’abtuazle invasione di animali randagi durante la notte.

Oggi davanti ai cancelli del Tribunale una delegazione del COOSP, coordinamento sindacale penitenziario settore giustizia con quarto ministero funzione centrale e funzione pubblica, guidata dal segretario generale Domenico Mastrulli ha manifestato per le pessime e rischiose condizioni lavorative dei 500 dipendenti del tribunale .

Segretario Mastrulli, cosa sta succedendo a Bari?

Il Tribunale di Via nazariant a Bari, ospita 500 dipendenti, quindi è sede di procura della repubblica, tribunale e PG (polizia giudiziaria). Da qualche giorno hanno avvertito lesioni ancora più profonde nelle mura, tanto che è stato predisposto lo sgombero parziale di questa struttura.

Bisogna considerare che qui  operano 500 lavoratori e anche più ma  tra magistrati, avvocati e  pubblico, la situazione diventa veramente allarmante. A Bari il procuratore della repubblica e il presidente hanno fatto allestire 3 tendopoli all’esterno per le udienze normali e le convalide che sono però insufficienti”

EA: Quali sono le preoccupazioni più forti dei dipendenti?

DM: “Il personale è preoccupato, anche perché proprio ieri pomeriggio mi dicevano, anche se dobbiamo ancora verificare, che all’interno hanno avvertito uno smottamento della struttura, un oscillare del palazzo e sono emerse ulteriori lesioni. Altre crepe. Questo da davvero preoccupazione a questi lavoratori che rischiano la vita attimo dopo attimo”

Chi dovrebbe intervenire?

. Il COSP, il coordinamento sindacale penitenziario settore giustizia con quarto ministero funzione centrale e funzione pubblica da oggi ha dichiarato lo stato di agitazione di questi lavoratori.

Finché la politica, regionale, cittadina, il ministero di grazia e giustizia, quindi nella persona della dottoressa Fabbrini, non intervengono informando il nuovo ministro della giustizia, il deputato Bonafede, che a Bari i cittadini che producono sicurezza e producono giustizia stanno rischiando la vita. Con loro, le loro famiglie.

 

La situazione a Bari sta diventando sempre più critica, con il pericolo di un crollo evidenziato anche da alcune perizie dalle quali citiamo un elemento di rilievo ed in particolare “Si fa in particolare riferimento alla circostanza che, come è noto, alcuni meccanismi di rottura avvengono bruscamente con caratteristiche di fragilità, non preannunciati da sintomi”.

Il Palazzo del tribunale già da tempo doveva essere sostituito dalla “Cittadella della Giustizia” i cui lavori però in qundici anni non sono mai partiti. Il tribunale ospita tante udienze ogni giorno come testimonia domenico Mistrulli “Solo come tribunale sono scarse una decina di udienze, 6/7 udienze e poi si aggiungono  le convalide, il GIP, il GUP e tutte le udienze varie. Praticamente sono una trentina di udienze in generale, ma la preoccupazione, a parte le udienze e i consigli, quello che preoccupa è la vita di questi lavoratori. Nessuno, fino ad oggi, ha segnalato a questi lavoratori il pericolo della loro vita. Perché se si dice  che la struttura è parzialmente inagibile e si da un termine 90 giorni per sgombrarlo, non si valuta che quel pericolo potrebbe anche essere, e noi ne abbiamo anche certezza, imminente.

Davanti al tribunale rimangono una cinquantina di dipendenti, e colleghi accorsi da tutta Italia, in agitazione a testimonianza delle difficili condizioni lavorative e del pericolo che potrebbero correre.

Roma, Ancora una voragine alla Montagnola

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Una nuova voragine si è aperta in via Attilio Ambrosini, una zona già interessata in passato ad un evento simile quando a novembre del 2017 si apri una voragine in via Morosini all’incrocio con Via Accademia degli agiati.

Tutte le strade della zona sono interessate ad un deterioramento del manto stradale cosiddetto a ” pelle di coccodrillo” che permette ala pioggia di penetrare nel binder sottostante e scavate al disotto dell’asfalto.

Nonostante sia noto a tutti i romani la presenza ne sottosuolo di ampi spazi cavernosi sopratutto nella zona dell’ottavo e del nono municipio non è stata ancora messa in atto il necessario studio del sottosuolo per verificare la situazione.

“Fondamentale avviare subito un piano di verifica del territorio” ha dichiarato Alessandro Conte, candidato alle prossime elezioni municipali nel 8′ municipio per la Lega, ” non si può più attendere tra buche, voragini e radici le strade non sono più sicure, non si deve attendere un altra vittima per prendere una decisione”.

Roma, pestaggi e sparatorie, la violenza dilaga

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Sembra ormai fuori controllo la capitale, a Ostia due quattordicenni in pieno giorno sono stati rapinati e pestati da un gruppo di ragazzi, quindici giorni di prognosi e tanto spavento.

A Roma uno scooter non si ferma ad un posto di blocco e dopo una fuga nelle strade del quartiere Marconi ingaggia uno scontro a fuoco con gli agenti, lo scooter risulterà a essere senza assicurazione e il guidatore senza patente mentre si cerca ancora l’uomo che ha sparato.

Una tranquilla giornata di paura quella di ieri a Roma, come tante altre purtroppo, a leggere il mattinale della polizia, il rapporto di quanto successo nella notte, si rimarrebbe stupiti da quanto solo gli eventi che accadono in città.

Situazioni che diventano poi numeri e statistiche confrontate con altre città e altre capitali e messe in mostra come ottimo risultato, o in media con lEuropa, se non addirittura in miglioramento, peccato che i cittadini non siano numeri e statistiche ma persone che chiedono allo stato la protezione che è parte del patto di fiducia tra loro e le istituzioni e he al momento sembra essere disatteso.

Italia sul podio ma per carte di identità contraffatte

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Romania prima e Grecia terza, non è una gara sportiva di cui vantarsi ma un primato pessimo .

Da uno studio dell’agenzia Frontex emerge che sono 752 le denunce di frode con Carte di di identità contraffatte, ). Lo studio è stato pubblicato in occasione della presentazione di una serie di proposte della Commissione Ue per una nuova stretta sulla sicurezza.

In questi giorni la notizia di un errore del poligrafico dello stato su circa 300.000 carte di identità elettroniche distribuite con un bug nel software che non ne permette il riconoscimento ala frontiera

e con l’estate in arrivo e l’aumento di italiani che supereranno le frontiere il problema diventa urgente.

Per questo Decaro, presidente dell ANCI, propone di “comunicare la problematica a tutte le frontiere; informare i cittadini interessati e sostituire loro il documento difettoso senza altri costi per i cittadini stessi e le amministrazioni locali con un costo di circa 50 milioni di euro

Roma, rapita e stuprata da quattro uomini

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Ancora una violenza su donne indifese, e accaduto a Roma, una città ormai diventata spesso teatro di violenza e criminalità.

La donna di 44 anni tornava da una serata di lavoro come comparsa negli Studios Mediaset del Palatino, una passione che la accompagnava da anni.

Aveva fatto tardi per la trasmissione e si è trovata verso mezzanotte alla stazione di Rebibbia sulla Tiburtina ad attendere un autobus notturno che la portasse a Guidonia.

Invece è stata rapita tra le urla da due indiani su una panda rossa che l’hanno picchiata per tutto il tragitto fino ad una strada di campagna della sp 48 dove tra discariche abusive e degrado e stata violentata sotto il cavalcavia dell’autostrada dove ad attendere l’auto c’erano altri due uomini forse bengalesi che hanno vile atto ripetutamente la donna.

Solo dopo un tempo interminabile per la donna se ne sono andato e lei ha potuto chiamare il 113 che ha inviato una volante sul posto.

Un atto di indicibile violenza e premeditato, organizzato nei dettagli e consumato in un posto che conoscono bene e che il comune di Guidonia non riesce a ripulire come del resto molti altri siti dello stesso comune, un filo conduttore con la gestione della Capitale stessa che ormai non riesce a fare nulla ne sul tema del degrado ne sul tema sicurezza.

Gli investigatori stanno cercando di rintracciare gli autori della violenza che potrebbero aver già colpito in passato addirittura usando lo stesso luogo, altre denuncia in questo senso potrebbero essere collegate.

Alessandro Conte
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