Autobus in fiamme e metro bloccate, ecco la mobilità romana.

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La mobilità romana è sempre a rischio, continui disagi per i cittadini  che devono muoversi con i mezzi pubblici per recarsi a lavoro.

Fortunatamente co le scuole chiuse il problema seppur grande coinvolge una fetta minore degli abituali utenti dei servizi di trasporto capitolino.

Un caitolo ancora tutto da scoprire quello che vede coinvolta la società di trasporto pubblico romano, l’ATAC , i suoi dipendenti e i cittadini tutti coinvolti in un unico grande pantano.

Le operazioni di rilancio della società di trasporto pubblico tardano ad arrivare anche a causa della bocciatura del piano da parte degli enti preposti al controllo.

In questo scenario si inseriscono i continui disservizi e incidenti anche gravi che hanno coinvolti i mezzi pubblici, autobus incendiati o fuori uso, con gravi pericoli anche per i conducenti e i passeggeri, una situazione ormai insostenibile.

Siamo testimoni in questi giorni del disastro Atac sempre più imperante, come dimostrano gli incendi che hanno coinvolto alcuni autobus che transitavano in alcune zone della città, vedi Tritone, Infernetto e Piazza Venezia – ha dichiarato il consigliere Figliomeni di FdI al comune di Roma –  ma visto che la mobilità a Roma non brilla certo per efficienza, mettiamoci pure che a seguito dell’apertura della stazione San Giovanni della metro C, verrà da lunedì riorganizzato il servizio TPL di superficie, che comprenderà la soppressione della linea 673, la modifica del capolinea della linea 545, le modifiche dei percorsi delle linee 51, 51D, 81, 715 che causeranno non pochi problemi per la cittadinanza

Emergenze su emergenze che mettono a rischio la mobilità cittadina che sommata alla scadente manutenzione della viabilità rischia di compromettere pesantemente la qualità della vita della capitale e la sua vocazione turistica internazionale.

Con l’inizio dell’estate saranno migliaia i turisti che visiteranno la città trovando difficoltà nella mobilità, nel decoro urbano e nella sicurezza.

Saranno soprattutto le fasce deboli a soffrire di questa malagestione, anziani e giovanissimi come segnala il consigliere “In particolare a risentirne sarà tutta quella fascia di utenza che rientra nella sfera degli anziani che, sia per motivazioni legate alla deambulazione che per problemi legati alla claustrofobia, non potranno più contare sul consueto trasporto pubblico

Per questo Figliomeni chiede al Sindaco Raggi e all’Assessore Meleo di intervenire presso l’Agenzia alla Mobilità, al fine di trovare soluzioni in grado di venire incontro anche a quelle fasce di cittadini che abitualmente non utilizzano la metropolitana, rivedendo almeno in parte la nuova riorganizzazione delle linee di superficie.

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