Quasi ognuno di noi è stato vittima, chi prima chi poi, di un “amore tossichino”. Quasi ognuno di noi conosce qualcuno che ha a casa una tovaglia cerata dai fiori opachi. E quasi ognuno di noi trascorre le vacanze estive al mare. “Fatti di umani. Racconti in cui non succede niente”, edito Il Rio, è una raccolta di racconti che presenta, in chiave ironica (o quasi), tutti quei personaggi poco rappresentati dalla letteratura, ma che di fatto incontriamo tutti i giorni.
I protagonisti delle storie di Elisa Rovesta sono i topos e gli stereotipi della società in cui viviamo, maschere che, seppur appartenenti al mondo narrato, vivono, comunicano, si relazionano. Sono però creature vuote, superficiali, finite, che hanno perso i veri valori che in passato erano il fondamento dell’Occidente. Leggendo i racconti, ciò che ci si chiede è cosa resta da fare all’uomo per raggiungere la felicità. La conclusione alla quale si arriva, però, è che tra la realtà della vita e l’idea utopica di perfezione, sta un enorme frattura.
Il libro è una “puntuale e tragicomica descrizione della società moderna”, un luogo in cui non si sa più quale sia la direzione giusta in cui andare, e dove si è portati a credere a tutto quello che viene proposto dai social e dalle mode, senza sviluppare un pensiero critico e senza farsi troppe domande. Lo stile è sottile, arguto e la narrazione risulta incredibilmente verosimile, proprio perché presentata come un’esperienza universale che tutti, almeno una volta, abbiamo vissuto.
Elisa Rovesta è laureata in servizi giuridici per l’impresa ed ha frequentato diversi corsi di specializzazione e master al Politecnico di Milano, alla School of Management della Bocconi e alla Scuola Holden. Grazie al suo background lavorativo nelle risorse umane, ha conosciuto moltissime persone, tutte estremamente diverse tra loro e preziose per lei, che le hanno permesso di trovare l’ispirazione giusta per i personaggi dei suoi racconti. A giugno 2023 uscirà il suo secondo libro, sempre sulla linea del primo.