Terremoto centro Italia, l’Esercito contribuisce al soccorso
“Noi ci siamo sempre”, recita lo slogan dell’Esercito Italiano. Ed è vero. Tra cumuli di macerie, strade dissestate e un oceano di disperazione. Operativi subito, sin dalle prime ore della sciagura, ad oggi sono850 i militari impegnati nei soccorsi alle zone colpite dal sisma tra Lazio e Marche. Efficienti e rapidissimi, hanno sollevato massi, ascoltato respiri, prestato attenzione a qualunque segnale lasciasse presagire una speranza di vita fra i sepolti dal terremoto. Sono andati avanti nelle ricerche dei dispersi gomito a gomito con le unità specialistiche di Vigili del Fuoco,Protezione Civile, Carabinieri, Aeronautica e Marina Militare, volontari e abitanti del luogo.
Uomini e donne in mimetica armati di piccone hanno scavato, trasportato detriti, installato torri di illuminazione, movimentato gli oltre 300 mezzi – tra camion pesanti, bus, gruppi elettrogeni, terne ruotate, pale caricatrici, escavatori cingolati, autocisterne, rimorchi e mezzi antincendio – messi a disposizione dalla Difesa per le esigenze del caso.
Al lavoro di giorno, per garantire la continuità dei primi interventi, di guardia la notte, contro gli sciacalli a caccia di case sventrate. Sul versante mobilità, immediato l’avvio della realizzazione di un by-pass del ponte Tre Occhi, punto cardine per l’accesso ad Amatrice, e cruciale per scongiurare il rischio isolamento della popolazione colpita. Il passaggio provvisorio, in via di completamento a poca distanza dalla struttura inagibile a causa del terremoto, è stato concepito dagli assetti del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma, in sinergia con i tecnici della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, come un guado a strutture scatolari con carreggiata di circa 6 metri: prefabbricati di calcestruzzo che attraversano il corso d’acqua senza ostruire la corrente.
Quanto al Ponte Rosa, invece, altra via di ingresso alla cittadina, i genieri hanno optato per un ponte militare di metallo, mentre in località Retrosi si prosegue con la costruzione di un collegamento finalizzato all’afflusso dei mezzi di soccorso.
Viviana Passalacqua