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4 novembre 2019: Giorno dell’Unita’ Nazionale e Giornata delle Forze Armate a Napoli

Difesa di

Le alte cariche dello Stato e più di 500 militari hanno preso parte alla cerimonia commemorativa del 4 novembre sotto un cielo inquieto di Napoli, tra il fischio del vento impetuoso e il fragore delle onde sul Lungomare Caracciolo. Un pathos d’autunno che con la sua atmosfera ha avvalorato il ricordo delle gesta che continuano a vivere nella memoria

Anche il capoluogo campano ha celebrato il 4 novembre, giorno dell’Unità Nazionale e giornata delle Forze Armate. Dopo la deposizione della corona d’alloro all’Altare della Patria e l’esibizione delle Frecce Tricolori che hanno sorvolato il cielo della Capitale, il Capo dello Stato Sergio Mattarella con il responsabile della Difesa Lorenzo Guerini e il Capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Enzo Vecciarelli hanno raggiunto Napoli per partecipare alla celebrazione in ricordo della fine della “Grande Guerra”. Ad attenderli il sindaco Luca De Magistris che ha dichiarato: “Grazie per la grande attenzione alla nostra città”.

Il 4 novembre 1918 è una data che ha segnato la storia: dopo quasi tre anni e mezzo di combattimenti accaniti, le truppe italiane entrarono vittoriose a Trento e a Trieste. I ricordi che si perpetuano nel tempo si trasformano in una ricchezza inestimabile, significati che non si esauriscono con il passare degli anni ma restano indelebili. La memoria è una proprietà privata su cui il potere non ha accesso, e quando è condivisa si esprime in una grande forza evocativa, monito per un futuro più consapevole. Come dichiarato dal Ministro Guerini: “La storia ci insegna che occorre rimanere vigili. Oggi tutti gli italiani festeggiano l’unità nazionale e si uniscono alle  Forze Armate, facendo memoria del passato per vivere il presente e costruire il futuro”.

Le celebrazioni del Giorno dell’Unità nazionale e della Giornata delle Forze Armate sono un momento di coesione e condivisione per tutti i militari e i civili nell’orgoglio dell’identità nazionale. Un appuntamento annuale per tutte le Forze Armate, in questa occasione hanno sfilato alcuni Reparti dell’Esercito italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Una celebrazione intenta a ricordare il passato e valorizzare il presente: oggi come allora i reparti operativi sono artefici e garanti dell’Unità nazionale. Assicurano la sicurezza sui nostri territori e cooperano nell’ambito di coalizioni promosse dalle principali organizzazioni internazionali di riferimento: l’ONU, la NATO e l’UE.

Il Presidente Mattarella nel messaggio inviato in occasione del Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate ha dichiarato: “In un mondo attraversato da molteplici tensioni e scosso da diffusa conflittualità, lo Stato italiano oggi schiera oltre 6000 persone in 22 Paesi, a salvaguardia dei più deboli ed oppressi. A tutte loro va un particolare pensiero. Si tratta di un impegno gravoso che risponde alle responsabilità assunte dalla Repubblica a tutela della pace nel contesto internazionale, in particolare dell’alleanza alla quale abbiamo liberamente scelto di contribuire, il Trattato dell’Atlantico del Nord, e nell’Unione Europea

Alla parata che si è svolta in via Francesco Caracciolo hanno preso parte 500 militari tra uomini e donne di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza. Hanno partecipato anche i gonfaloni delle amministrazioni locali, i medaglieri e i Labari delle associazioni combattentistiche e d’arma. A sfilare anche una rappresentanza dei decorati con medaglia d’oro al valor militare, dei richiamati nel ruolo d’onore e degli atleti del gruppo sportivo paraolimpico della Difesa.

Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Enzo Vecciarelli ha dichiarato rivolgendosi a tutti i militari: “Grazie alla città di Napoli che ci ospita. E grazie a tutti gli uomini delle forze armate per il vostro impegno quotidiano“. Ha inoltre ricordato l’impegno di circa seimila militari impegnati all’estero in 27 Paesi.

A terminare la prima parte della sfilata e come grande conclusione della manifestazione, due impeccabili esibizioni della Frecce Tricolori che hanno sorvolato la città di Napoli e il suo mare colorando il cielo grigio con le sfumature della bandiera italiana, mentre dalle navi in rada davanti al lungomare Caracciolo sono state esplose 21 salve di artiglieria. Il sindaco  De Magistris ha affermato: “Ringrazio molto il presidente della Repubblica perché ha scelto Napoli per la giornata nazionale dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. È ancora una volta un segno di grande attenzione per la nostra città. Dobbiamo riconoscere alle Forze Armate un grande ruolo, ognuna nelle sue competenze, di protezione dei cittadini ma anche di vicinanza al popolo in maniera concreta in alcune circostanze come le calamità naturali. È una bella giornata e che questo avvenga a Napoli, città dell’umanità, è un segnale importante di unità“.

La cerimonia di quest’anno dell’Unità Nazionale e giornata delle Forze Armate cade anche nel ventennale della legge 380 del 20 ottobre 1999, che permise l’accesso delle donne nelle Forze Armate. In occasione della ricorrenza, nel pomeriggio è stato presentato il “Calendario dello Stato Maggiore della Difesa 2020: 20 anni con le donne nelle Forze Armate” presso il Palazzo del circolo Ufficiali della Marina Militare di Napoli. La presentazione svolta alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, è stata ricca di significato, quello delle circa 16 mila le donne impiegate nelle Forze Armate e nei Carabinieri che operano con dedizione avvalorando il mondo della Difesa.

 

 

 

Photo credits: Elena Bittante

Croce Rossa: A Napoli la tre giorni indetta dagli Stati Generali della Salute

SICUREZZA di

Dal 24 al 26 novembre, il centro congressi stazione marittima di Napoli sarà teatro della “tre giorni” indetta dagli stati Generali dell’area salute della Croce Rossa Italiana. L’evento ha al centro dei suoi obbiettivi “la formazione del futuro” nel settore sanitario.

Qui, un nutrito gruppo di esperti, del settore della sanità, si confronterà con più di 1000 volontari, i temi trattati spazieranno dagli interventi di primo soccorso alla prevenzione di specifiche patologie e dipendenze arrivando all’analisi dei corretti stili di vita. Ci sarà spazio anche per un confronto sul ruolo dei comunicatori nel settore.

L’interesse sociale nei temi trattati giocherà un ruolo da protagonista, si approfondiranno infatti tematiche come quelle della donazione di sangue, organi e tessuti passando per analizzare le infezioni sessualmente trasmesse. Per quanto riguarda la donazione del sangue, in Italia, attraverso campagne di sensibilizzazione mirate, si è arrivati ad una situazione stabile con la donazione che avviene in modo anonimo, non remunerato, in maniera responsabile, ma soprattutto con cadenza periodica.

Più complicato il discorso, purtroppo, per quanto riguarda la donazione di organi e tessuti. In questo caso regnano ancora paura e confusione, dettati da poca informazione a riguardo. Nel nostro paese ogni anno sono circa 8800 le persone che attendono un trapianto, meno della metà, circa 3500 riescono a beneficiarne. Un numero ,dunque, ancora sensibilmente elevato quello dei pazienti che aspettano, e che non riescono a farcela.

L’assistenza ai senza dimora troverà senza dubbio uno spazio importante all’interno della discussione, vista anche la stagione fredda a cui si va incontro. La situazione per gli assistiti che vivono per strada, come facilmente intuibile, è critica. Queste persone rischiano ogni giorno un’enorme serie di malattie, spesso correlate con malnutrizione, alcolismo, assunzione di sostanze illecite e scarsa igiene. In questo contesto, l’assistenza sanitaria, unita al supporto sociale offerto dalle Unità di Strada della Croce Rossa Italiana, può  ridurre il numero di ospedalizzazioni non necessarie oltre che offrire un supporto alla sanità pubblica, diminuendo il numero di malattie contagiose.

Infine verrà trattato un tema particolarmente educativo. In seguito alla legge recentemente approvata dal Parlamento, si discuterà dell’insegnamento del primo soccorso nelle scuole. Un provvedimento che, come si legge nel comunicato stampa della Croce Rossa italiana, oltre a riconoscere a livello normativo ciò che la CRI fa da anni, contribuirà al salvataggio di numerose vite. Particolarmente innovativo l’insegnamento della rianimazione cardio-polmonare attraverso Videogames e App.

 

Redazione
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